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venerdì 21 ottobre 2022

a riveder le stelle

A inizio settembre scrissi il pezzo Aggiornamento stellare in cui, fra le tante, spiegavo che per divertimento avevo iniziato a imparare i nomi delle stelle che riuscivo a vedere dal mio giardino.
Poi però, dalle prime piogge fino a pochi giorni fa, non sono più potuto tornare a osservare il cielo con regolarità: non solo la pioggia o le nuvole ma anche la semplice foschia o una nebbiolina leggera rendono impossibile una visione decente.

Da qualche giorno invece sto trovando delle belle nottate: una poi è stata più tersa di tante notti estive…
Così ho ripreso contatto con le varie costellazioni: Vega (della Lira) adesso non è più sulla mia verticale ma la riesco a intravedere fra le fronde degli alberi. Anche Deneb (Cigno) con le sue 3/4 stelle allineate accanto passa randa a randa sopra le chiome del bosco.
Invece Cassiopea non solo è finalmente sbucata da dietro la balza a Nord-Est (che mi nasconde tutte le stelle con una elevazione minore di 30°) ma adesso è la mia costellazione di riferimento nel “mezzo” del cielo. Anzi adesso vedo anche Capella e fra un po’ (oppure se aspettassi notte fonda) dovrebbe iniziare ad apparirmi anche Aldebaran!

La differenza con l’estate è che fa freddo: va bene che mi copro (abbastanza) per bene ma non è piacevole come nei mesi estivi, manca il sollievo fisico dalla calura opprimente. Alla fine mi limito a controllare tutte le stelle che conosco e che riesco a vedere, cercare di prendere i riferimenti per qualche astro che mi incuriosisce e che decido di imparare e poi schizzo in casa…
Solo nella serata particolarmente limpida di qualche notte fa avrò passato una mezz’oretta sulla sdraio a osservare il cielo.
Soprattutto girare su me stesso mi confonde: le stelle che un secondo prima riconoscevo improvvisamente mi confondono. È molto seccante: sono sicuro che se fossi più giovane il mio cervello sarebbe abbastanza elastico da non avere problemi, ora invece...
Di positivo è che non ci sono più zanzare!

Vabbè, per fare il “bravone” elenco qui di seguito le nuove stelle che ho imparato: in realtà non sono moltissime…
Come al solito poi dei nomi imparo la “pronuncia” e non come sono scritti esattamente.

Come detto la mia costellazione di riferimento adesso è Cassiopea che a inizio settembre era appena visibile.

Sul prolungamento della “retta” passante da Caph e Shedar (di Cassiopea) trovo Almak (la moglie di un mio amico più una “k” finale). Da Almak parte una striscia di stelle abbastanza allineate insieme. Salendo trovo Mirak (“Mira”, cioè “guarda”, più “k”), poi una stellina senza nome Andromeda 31 (perché siamo nella costellazione di Andromeda), poi Alperatz (“Alpe” + “Ratz” il nome del modello “Degan” o roba del genere: comunque me lo ricordo!).
Da Alperatz chiudo il “cerchio” con altre due stelle che stavolta sono sul prolungamento di Gienah e Fawaris III (costellazione Cigno, zona Deneb per capirsi): Matar (uccidere in spagnolo senza la “e” finale) e Scheat (che onestamente io ricordo come “shit” e poi “correggo” opportunamente!). Vicino a queste, a formare un triangolino ho recentemente aggiunto Sadalbari (mi ricordo “Sandal” a cui tolgo la “n” e poi aggiungo Bari). Invece Scheat e Alperatz formano un quadrilatero insieme ad altre due stelle: Markab (“Marca” + “b”), all’altezza di Scheat e Algenib (mi ricordo “alge” plurale di “alga” e “nib”, iniziale di “nibulosa”. Lo so: torna poco ma me lo ricordo).
Ripartendo da Almak, stavolta scendendo, trovo Mirfak (“Mir” = pace in russo, il nome della vecchia stazione spaziale sovietica, e “fak” che non posso dire!). Sopra Mirfak c’è una stellina chiamata “Perseo 23” (siamo infatti nella Costellazione di Perseo) e sotto un’altra altrettanto fioca: forse Perseo 39 ma non ne sono sicuro (sto andando a memoria, non sto usando Stellarium adesso!).
Invece alla destra di Mirfak abbiamo Algol (me la ricordo automaticamente: mi ricorda il nome di un linguaggio di programmazione) e alla destra di Algol c´è invece Gorgonea Tertia (ovviamente ha senso mitologicamente parlando: Perseo tagliò la testa di Medusa, l’unica mortale delle tre gorgoni. Le altre due sono Steno ed Eufrosine. Di Steno sono sicuro ma di Eufrosine no: potrebbe essere una delle tre Grazie. Ci scrissi un pezzo una decina di anni fa! (*1))
Abbastanza “sotto” Mirfak infine c’è Capella di cui scrissi già la scorsa volta anche se all’epoca non potevo ancora vederla. Alla sua destra (*2) c’è poi Menkalinan (“Men” = uomini + “karinan” ma con la “l” al posto della “n”).
Ah! dimenticavo: fra Shedar e Almak c’è una stellina poco visibile ma dal nome facile: “Nembus”. Analogamente fra la Polare e le quattro stelle ben visibili della costellazione di Cefeo (siamo alla sinistra (*2) di Cassiopea) c’è Errai (sbagliai, ma tanto tempo fa!).
Infine, ripartendo da Almak, andando verso destra c’è Mizan (me la ricordo così: mi ricorda vagamente una marca di auto giapponesi) e, proseguendo più o meno nella stessa direzione Hamal (ricordo “Amala”: molto romantico) e Sheratan (come la catena di hotel ma con la “a” al posto della “o”).
Bo mi sembra di non averne imparate altre: ma, come detto, ho potuto osservare il cielo raramente...

Conclusione: in realtà c’è una discreta fetta di cielo in direzione sud e sud-est che vedo abbastanza bene. Ma c’è anche maggiore inquinamento luminoso e, almeno al momento, nessuna stella che abbia attirato la mia attenzione…

PS: mentre rileggevo il pezzo prima di pubblicarlo mi è venuta a mente un’altra stella: Almaz (di nuovo la moglie dell’amico + il dentifricio “AZ”). Solo che non so bene dove piazzarla. Può darsi che sia alla destra di Mirfak o magari al posto di Menkalinan… Stasera controllo!

Nota (*1): e infatti ricordavo male! Il pezzo in questione è Eu-xxx ed Eu-yyy (marzo 2010, uno dei primissimi che scrissi!) e ovviamente ho confuso Euriale con Eufrosine. Insomma la terza gorgone era Euriale mentre Eufrosine è la terza grazia.
Curioso come ho usato il tempo del verbo essere: leggendomi sembrerebbe che le gorgoni siano sparite dal nostro mondo ma che le Grazie ancora lo abitino. In realtà l’attualità dovrebbe far pensare al contrario: ma dl resto io sono un inguaribile ottimista…
Nota (*2): ed è questo modo di relazionare le stelle fra loro che mi confonde: quando infatti mi giro di 180° la sinistra si è trasformata nella destra e viceversa. Logicamente lo capisco ma nella pratica resto invece un po’ confuso...

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