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mercoledì 26 ottobre 2022

Smallville e Legacies

Legacies è una serie recentemente prodotta da Primevideo di cui ho guardato la prima stagione e sono a un terzo della seconda.
Sostanzialmente l’ho guardata perché non c’era niente di meglio disponibile. La mia valutazione era di un 6 scarso.

Come tutte le serie recenti i personaggi devono essere equamente distribuiti per etnia e inclinazioni sessuali. Talvolta c’è anche la componente religiosa, in questa serie però no.
A questo riguardo ho sentimenti ambivalenti: da una parte, essendo molto tollerante di natura, mi è abbastanza indifferente l’etnia, l’inclinazione sessuale o la religione dei diversi personaggi. Il problema è che io guardo questi prodotti per divertirmi e talvolta questa ripartizione meccanica dei ruoli ha la meglio sulla storia e va a discapito del divertimento (per esempio diventando prevedibile in maniera sciocca: sei sicuro che il cattivo è l’uomo biondo e con gli occhi azzurri mentre l’omosessuale nero è sicuramente innocente). Mi è poi ormai ovvio che Hollywood ha l’intento ben preciso di formare nello spettatore precise tendenze ideologiche e io odio venire manipolato: in realtà mi rendo anche conto che non sono le persone della mia generazione quelle che si vogliono influenzare ma le più giovani, ma il fastidio resta.
In questa serie l’ideologia stuzzica fastidiosamente la mia sensazione di essere manipolato ma non la supera mai del tutto. Voto 5½.

Poi per me è importante l’ambientazione e in questo caso l’idea di fondo, una scuola per creature “speciali” (essenzialmente lupi mannari, vampiri e streghe; se ho ben capito si tratta infatti di uno spin off) mi piace molto. Il problema semmai è che è realizzata da cani (mannari): non si approfondiscono le possibili problematiche, si tratta il tutto in maniera superficiale, ci si limita al minimo indispensabile. Idea di fondo da 7 ma realizzazione da 5.

Fondamentali sono poi i personaggi, specialmente i protagonisti: sono credibili? Sono interessanti?
In questo caso i personaggi, anche per le varie ripartizioni di genere, razza, inclinazioni e simili, sono parecchi. Qualcuno è sul noioso/inutile (un altro effetto di averli dovuti inserire a forza) ma ce ne sono almeno due o tre interessanti. Voto 6½.

Ci sono motivi che tengono alto l’interesse? Le trame devono averne altrimenti annoiano. Nelle serie bisogna distinguere fra quella generale e quella delle singole puntate.
In questo caso le singole puntate sono spesso scialbe: un nemico vuole impossessarsi di un oggetto contenuto nella scuola, viene scoperto ed eliminato. Voto 5-.
La trama generale della serie invece mi aveva incuriosito: scoprire chi era veramente un personaggio e quali fossero i suoi poteri; chi era l’arcimostro che mandava i diversi nemici a ogni puntata; chi era la madre di un personaggio; cos’era una certa organizzazione, quali erano i suoi veri scopi, chi ne era il capo.
Erano degli spunti interessanti: contribuivano a mantenere la curiosità fino a quando non sono stati svelati confermandosi a un livello banale e superficiale. Voto 6½ ma se consideriamo il finale di stagione si finisce a un 5-…

Effetti speciali: ultimamente ho visto vari video specializzati al riguardo e questo mia ha reso un po’ più esigente. In questo caso abbiamo i tradizionali effetti grafici realizzati col calcolatore e dei costumi di gomma, abbastanza scadenti, indossati dai diversi nemici.
Quello che ho imparato è che la grafica del calcolatore è adesso la scelta meno costosa per realizzare effetti speciali ma non è sempre la migliore. Qui siamo sul 6-: il minimo sindacale e qualcosa di meno…

La seconda stagione quando ormai tutti i motivi di interesse della prima stagione sono stati svelati e si sono rivelati delle stupidaggini arrancava su un conflitto sentimentale e sulla sorte di un particolare nemico. Per farla breve se la prima stagione era da 6+ la seconda era da 5+…

Così quando ho notato che era disponibile una nuova serie di ambientazione fantastica, Smallville, realizzata nel 2003 o giù di lì, ho deciso di darle una possibilità. La mia titubanza era dovuta al fatto che le serie fantastiche degli anni ‘90 hanno degli effetti speciali talmente scadenti da togliergli ogni credibilità e, in genere, non mi erano mai piaciute neppure all’epoca della loro uscita.

Per prima cosa non si cerca di manipolare lo spettatore con specifici messaggi ideologici. Già non avere questa costante sensazione di indottrinamento forzato è molto liberatorio. Non so se ha senso attribuire un voto a questo aspetto che, come detto, è sostanzialmente assente in questa serie ma, se dovessi farlo, gli darei un 8.

L’ambientazione non mi piace: l’idea è quella di un Superman liceale che scopre piano piano i suoi superpoteri e che è innamorato senza speranza della compagna di scuola Lana Lang già però impegnata col capitano della squadra di football. Tutto troppo banale e prevedibile. Voto 5.

In questa serie i protagonisti “veri” sono solo tre: principalmente Superman, poi Lana e, a sorpresa, il giovane milionario Lex Luthor. Superman e Lana sono prevedibilmente noiosi ma Lex Luthor mi piace moltissimo. Nella serie è infatti amico di Superman e quindi c’è il grande motivo di interesse di scoprire che cosa li dividerà e quando diverranno nemici giurati. Senza Luthor il voto sarebbe 5- ma con lui è 7.

La trama generale è al momento assente: come detto c’è solo la curiosità di scoprire come evolverà il rapporto fra Superman e Luthor e, in misura minore, quello sentimentale fra Lana e Superman. Voto 5.
La trama delle singole puntate è invece sorprendentemente divertente: solo l’ultima che ho visto stanotte, la quinta mi pare, l’ho trovata tirata un po’ troppo per i capelli. Voto 6½.

Gli effetti speciali sicuramente erano all’avanguardia per i primi anni 2000 ma ciò che ho notato è che si è speso molto anche per gli effetti tradizionali: fuochi, incidenti automobilistici, singole inquadrature, etc.
La grafica del calcolatore è sicuramente inferiore a quella di Legacies ma viene ampiamente compensata dagli effetti tradizionali, in pratica totalmente assenti nella serie più recente.
Voto 6½.

Nel complesso una serie che (senza aver calcolato la media dei miei voti) si merita un 6½ con però il potenziale di aumentare sensibilmente se si svilupperà una trama per la stagione degna di questo nome.

Ma le considerazioni che volevo esprimere in questo pezzo sono sostanzialmente due.
- L’usare l’intrattenimento per manipolazioni goffe cercando di legittimare una specifica ideologia non aggiunge nulla allo spettacolo e, anzi, spesso lo peggiora più o meno sensibilmente.
- Ovviamente non si può generalizzare ma nelle serie più recenti mi sembra si risparmi sugli effetti speciali resi tutti con la grafica del calcolatore. Una soluzione pigra che spesso però non si rivela adeguata per i palati degli utenti sempre più sensibili. (*1)

Ma è anche chiaro che in molte serie, ovviamente non in tutte (!), c’è un serio problema di sceneggiatura. Capisco voler fare un prodotto commerciale ma possibile che si debba risparmiare sugli sceneggiatori? È possibile che la loro voce di spesa sia così significativa?

Conclusione: un pezzo noiosissimo lo so. È che sono sconcertato: io stesso non so cosa concluderne. Non so se ci sia una relazione fra serie ideologizzate e serie dalla trama scadente.
Un’ipotesi (fatte salve numerose eccezioni) è che si dia la priorità all’ideologia accettando trame scadenti preparate da sceneggiatori opportunisti ma non particolarmente talentuosi.
Questa ipotesi la si potrebbe smentire con una serie che fosse sia fortemente ideologizzata che con una sceneggiatura ben scritta ma attualmente non mi viene in mente nulla del genere. Anzi sembra che la correlazione sia particolarmente forte proprio nelle serie più ideologizzate: mi viene in mente “Gli anelli del potere” la cui trama è letteralmente ridicola.
Da questo punto di vista non so se “Sense8” possa essere considerata una serie fortemente ideologizzata: sicuramente aveva un forte messaggio ma mi pare che si limitasse a comunicarlo e non cercava di imporlo con trucchi vari: insomma non tentava di manipolare le idee del proprio pubblico. Ecco non ti diceva “tutti gli omosessuali sono buoni” ma piuttosto “tutti gli omosessuali sono persone normali (con quindi pregi e difetti)” e anzi non te lo diceva esplicitamente: era lo spettatore che lo ricavava dalla trama, il regista/sceneggiatore non perdeva tempo a imboccarlo con specifiche idee.

Nota (*1): al riguardo ho recentemente visto un video molto istruttivo su come mai la serie Mandalorian (o un nome simile!) che usava una tecnologia innovativa per gli effetti speciali è migliore delle serie successive che sfruttano la stessa tecnologia in teoria migliorata. Il motivo di fondo è il risparmio. Nella prima serie era un qualcosa di aggiuntivo, integrava altri elementi e si fondeva quindi meglio con essi. Nelle successive si è usato solo questa tecnologia, che in pratica fornisce degli sfondi animati, limitando troppo la scenografia “reale” che però dava profondità al tutto. Insomma il problema è l’aver voluto risparmiare oppure il non aver saputo usare opportunamente il nuovo strumento.

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