«[Figlio dell'uomo] Porgi l'orecchio e ascolta le parole di KGB
e applica la tua mente alla SUA istruzione
» Pv. 22,17

Qui si straparla di vari argomenti:
1. Il genere dei pezzi è segnalato da varie immagini, vedi Legenda
2. Per contattarmi e istruzioni per i nuovi lettori (occasionali e non) qui
3. L'ultimo corto è questo
4. Molti articoli di questo blog fanno riferimento a definizioni e concetti che ho enunciato nella mia Epitome gratuitamente scaricabile QUI. Tali riferimenti sono identificati da una “E” fra parentesi quadre e uno o più capitoli. Per esempio: ([E] 5.1 e 5.4)

giovedì 30 giugno 2016

Chiamami

Oggi ho registrato la mia esecuzione a velocità reale di Call me (le prime 70 battute circa) e, quasi quasi, passo a un altro brano...
Ho fatto una mescolanza fra la traccia della chitarra (i vari accordi iniziali e finali) e la traccia della voce con la melodia. Le pause sono volute e sono corrette: l'unica imprecisione è proprio sul bicorde finale dove plettro (quasi) solo una corda.
Ecco QUI!

Effetti usati: ZNR (riduzione rumore) + Overdrive + Chorus/Reverberation

Come “bonus” aggiungo anche tre registrazione a velocità reale (non consecutive, ho eliminato quelle con errori evidenti) di Birds of War: ecco QUI. Gli effetti usati sono gli stessi indicati nel corto Dopo una settimana esatta...

Giunte a confronto - 30/6/2016
In questo articolo di Repubblica.it la giunta Appendino, già completata.
In questo articolo della Stampa.it le vicissitudini della giunta Raggi, con veti incrociati, condizionamenti dei “garanti” e nomi non proprio trasparenti.
Giudicate voi le differenze...

Chi farà meglio? Chi rischierà di essere espulsa?
Voglio essere sibillino e dico solo che non si tratterà della stessa sindaca...

Decisione demenziale - 2/7/2016
Possibile che non mi riesca leggere un giornale in linea senza imbattermi in un articolo (ma spesso sono di più) che mi faccia irritare?
In genere mi arrabbio quando leggo articoli che ritengo ipocriti, talvolta fuorvianti o addirittura falsi, del potente che trionfa sul debole, delle ingiustizie...
Spesso questi elementi si sovrappongono insieme e talvolta è uno a predominare e gli altri diventano “aggravanti” o viceversa.

L'articolo di oggi è Diritto all’oblio, per la Cassazione la cronaca “scade” come lo yogurt. Confermata condanna per testata online di Mario Portanova.

In questo caso ciò che mi irrita è la palese stupidità, e quindi l'ingiustizia, di una sentenza della Cassazione. Inutile che riporti qui le mie obiezioni: è tutto scritto nell'articolo...

Ermellini e vecchie pantegane - 2/7/2016
Sempre rimanendo in argomento (vedi il corto precedente) mi irrita anche scoprire che all'estero le cose funzionano mentre da noi no.

La Corte Costituzionale austriaca, non guardando in faccia nessuno né tantomeno l'opinione pubblica internazionale, ma osservando la legge che ha il dovere di proteggere, ha clamorosamente annullato il ballottaggio (vedi Austria, la Corte costituzionale annulla il ballottaggio: da rifare la sfida tra il verde Van Der Bellen e il nazionalista Hofer) delle ultime elezioni rimettendo di fatto in gioco l'esponente dell'estrema destra.

In questo caso fondamentale è stato il tempismo della decisione: se tale sentenza fosse arrivata fra 5 anni, a mandato finito, sarebbe stata completamente inutile. La democrazia e la giustizia si preservano anche con l'efficienza. Da noi invece la Corte di Costituzionale ha tempi geologici (o geriatrici! v. anche I giudici USA) e le sue decisioni arrivano dopo anni e anni quando ormai danni gravissimi sono già stati fatti...

M5S al potere? - 2/7/2016
Uno dei miei mantra è “Il M5S non vuole vincere le elezioni nazionali”. Infatti il M5S non fa una vera opposizione al governo: pagliacciate (inutili) in parlamento, ululati (inutili) sul “Blog di Grillo” ma mai una dimostrazione di piazza (utilissima)...

Adesso però inizio a sospettare che qualcosa possa essere cambiato: la morte di Casaleggio ha rotto molti equilibri.

Perché questo mio cambiamento di giudizio? Dopotutto l'opposizione del M5S resta virtuale e impalpabile... La pulce nell'orecchio me l'ha messa l'inversione di 180° del M5S sull'Europa: l'articolo Il M5S non vuole lasciare più l'Europa e l'euro della Stampa. Questo significa che il M5S, pur di rimanere in Europa, è pronto ad accettare le imposizioni di Bruxelles: e questo è proprio ciò che i parapoteri (*1) vogliono sentirsi dire. Il M5S sarebbe il “Piano B” dei parapoteri una volta bruciato Renzi. Questo spiegherebbe anche la mancanza di opposizione reale del M5S: aspetta con calma il proprio turno senza disturbare il "collega"...

Nota (*1): parapotere = “potere forte” nel senso spiegato in Rimpiazzo per “potere forte”...

mercoledì 29 giugno 2016

Goofynomics

In questi giorni sto guardando meglio il viario Goofynomics che vi avevo segnalato di sfuggita in Pentito. In realtà avevo barato: non avevo mai letto tale sito ma lo conoscevo solo di fama, a causa del grafico citato nel mio pezzo, a sua volta presente (e con la fonte opportunamente citata) in un documento contro l'euro che avevo letto un paio di anni fa. In altre parole sapevo da dove proveniva il grafico che mi aveva così tanto colpito ma non avevo mai fatto lo sforzo di andare a vedere di persona.

Pensavo infatti che si trattasse di un sito tecnico, solo di economia e molto noioso. Beh, sbagliavo...
L'autore è un professore universitario di economia nonché scrittore: spesso è a giro per il mondo, invitato a esporre le sue teorie. Da quello che ho capito (per adesso ho letto tutti i pezzi del mese di giugno e poco altro!) ancora quattro anni fa le sue tesi erano derise ma ultimamente stanno invece venendo sempre più riconosciute valide perché le sue previsioni si sono puntualmente verificate (da cui gli inviti in giro per il mondo!).

Ho subito sentito una certa affinità con il professore Alberto Bagnai (← da leggere!): lo stile dei titoli dei suoi pezzi infatti mi ricorda il mio. Poi, ovviamente, il suo viario è molto più orientato all'economia e spazia un po' nella politica; anche la lunghezza dei suoi articoli ricorda i miei: lo scopo che si prefigge è infatti quello di spiegare le proprie idee e, volendo essere chiari e precisi, è inevitabile un po' di prolissità.
A differenza di me è però piuttosto aggressivo nei confronti dei suoi lettori e periodicamente mette qualche commento alla berlina “distruggendone” l'autore. Io sono più rispettoso: ho così pochi lettori che anche un troll sarebbe il benvenuto!
La sua ironia è molto caustica: per sua stessa ammissione è un po' superbo. Suppongo che sia inevitabile essendo un professore adulato e riverito dai propri studenti: ma effettivamente lo è anche perché il suo lavoro sta iniziando a ottenere molti riconoscimenti.
Generalmente un articolo su cinque è molto tecnico ma comunque, almeno nei concetti principali, comprensibile anche da chi non ha studiato economia: lo scopo dell'autore è infatti quello di diffondere al maggior numero di persone le proprie idee senza limitarsi alla cerchia degli “esperti”.
Ah! e poi, come me, si inventa dei neologismi (carino “ortottero” per indicare un “grillino”!) e rimanda di continuo ad altri pezzi del suo viario...

Ma è soprattutto nei contenuti che ho trovato più analogie con il mio pensiero: la sua visione della situazione politica italiana mi pare (devo ancora verificare al 100%) coincidere con la mia, idem per i media (tutti di parte) e i giornalisti (asserviti al potere); anche lui non crede nel M5S e anzi credo (devo verificare) non ci abbia mai creduto. Come tutti gli scrittori “seri” non parla esplicitamente di parapoteri (*1) ma è facile identificarli dietro le sue metafore. È un piacere sentirlo (leggerlo) sparare a zero sull'austerità di Monti e dei suoi (in)degni successori!
È estremamente contrario all'euro (a all'austerità): e infatti fu proprio grazie alle sue argomentazioni (basata su dati concreti e non a vanvera) che anch'io sono divenuto molto scettico sulla moneta unica... Devo ancora capire (*2) qual è la sua opinione sul debito pubblico italiano: suppongo che prima o poi lo scoprirò...

Se volete provare a leggere un suo articolo vi consiglio Renxit: perché (non) votare PD (per ora): è stato scritto alla vigilia del ballottaggio delle ultime amministrative; è di politica ma basato sull'economia. Credo che le analogie col mio pensiero siano evidenti.
Divertente (anche se MOLTO cattiva!) la distinzione fra “piddino”, PDno e PUDino nell'introduzione di Marshall-Lerner, astenersi piddini: in realtà si tratta di un articolo tecnico ma, chi avrà la pazienza potrà verificarlo personalmente, con un minimo di buona volontà si riesce a capirlo...

Conclusione: finalmente adesso so dove andare per avere un parere “diverso” sulle notizie economiche (e non solo).

Nota (*1): parapotere = “potere forte” nel senso spiegato in Rimpiazzo per “potere forte”...
Nota (*2): sono anche curioso di vedere se esprimerà qualche giudizio sui bocconiani in generale e su Stefano Feltri (v. Giovane mistero) in particolare...

lunedì 27 giugno 2016

Vittoria democratica insidiata

La vittoria del “brexit” è una vittoria della democrazia inglese: eventuali ripensamenti, ulteriori votazioni, delegittimazioni o lungaggini politiche che andassero contro la volontà popolare espressa dal referendum sarebbero di gran lunga più gravi di ogni ipotetico danno economico.
Se non si accetta il risultato di un referendum solo perché non ci piace, allora non si ha idea di cosa siano la democrazia e i suoi principi: attualmente infatti il referendum è la massima espressione democratica di un paese.

Quello a cui assistiamo in questi giorni è la reazione dei parapoteri (*1) che cercano di aggirare con ogni mezzo l'esito del voto. In particolare, sul piano sociale, varie fasce di popolazione sono aizzate dalla stampa per protestare contro il “brexit”: forse lo scopo è quello di preparare il terreno per legittimare, a forza di urla e cortei, azioni antidemocratiche (queste invece preparate dietro le quinte lontano dalle telecamere...) atte ad aggirare il volere espresso dalla maggioranza. Anche in Italia sui media (in gran parte controllati dai parapoteri) è tutto un profetizzare sciagure e disgrazie per gli UK e per chi osasse anche solo pensare di fare altrettanto.

Ci raccontano che un milioni di inglesi si è già pentito e che il voto è stato influenzato da sentimenti anti immigrazione. Probabilmente entrambe le affermazioni sono parzialmente vere ma c'è qualcosa di molto più importante di cui si tace: la pochezza di quanto questa Europa delle banche offra agli europei. Come ho scritto in Pentito l'unico reale beneficio per i comuni cittadini è stato la libera circolazione delle persone ma, peraltro, tale accordo non fu firmato dagli UK.

Il vero problema dell'Europa è la sua carenza democratica: da una parte il Parlamento Europeo (PE), l'unico organo democraticamente eletto dagli europei, non risponde agli elettori ma solo ai diversi partiti europei a cui appartengono i suoi membri; dall'altra parte c'è l'opacità decisionale del Consiglio Europeo in cui, quando viene presa qualche iniziativa sgradita, tutti danno la colpa ai ministri di altri paesi...
Il risultato della scarsa democrazia è la delegittimazione delle istituzioni a essa collegate: in questo caso dell'UE. Non è un caso la distanza che i cittadini sentono dalle leggi di matrice europea viste (spesso giustamente) come ulteriore burocrazia, tasse, divieti e regolamenti che non soddisfano nessuno e che finiscono per scontentare tutti.

La “brexit” dovrebbe essere l'opportunità per ripensare questa Europa e, magari, rifondarla o almeno correggerla. Invece si finge che vada tutto bene, che questa Europa sia già perfetta o quasi, e non si fa una seria autocritica di ciò che non va.

Ad esempio ricordiamoci che questa Europa così “meravigliosa” è la stessa che per egoismo e ricerca del profitto sta affamando la Grecia e che, al momento opportuno, affamerà l'Italia.
Lo ripeto (v. anche Pentito) questa Europa non è quella che sognavamo trentanni fa ma è un incubo in cui i soli che hanno qualcosa da guadagnarci sono i parapoteri.

Conclusione: volevo scrivere un corto ma mi dispiaceva sacrificare a favore della brevità qualche idea o non ribadire alcuni concetti importanti...

Nota (*1): parapotere = “potere forte” nel senso spiegato in Rimpiazzo per “potere forte”...

venerdì 24 giugno 2016

Pentito...

Ieri avrei dovuto scrivere del Brexit e fare le mie previsioni sull'esito del referendum inglese!

In realtà le avrei sbagliate: ero ormai convinto che la vittoria del “remain” fosse certa. Sono infatti molto, probabilmente troppo cinico e sospettoso, e consideravo le percentuali date dai sondaggi ormai così vicine da finire in “zona brogli”: ovvero alterando il risultato di (relativamente) pochi voti si sarebbe potuto cambiare l'esito del referendum.
Invece l'UK mi ha dimostrato che esistono ancora paesi democratici, dove i parapoteri (*1) non riescono a fare tutto ciò che vogliono e, a volte, come in questo caso, vengono sconfitti.

Ricordo che quando ero un ragazzino ed ero al liceo, io e i miei compagni, avevamo grandi aspettative per l'Europa. Aspettavamo il 1992 (anno dell'entrata in vigore del trattato per la libera circolazione delle persone all'interno della UE) con l'idea che avremmo girato l'Europa in lungo e in largo. Una maggiore integrazione non sembrava un miraggio ma quasi una logica conseguenza degli eventi.

Ma che cosa è successo da quegli anni?
Il problema è che l'Europa per il comune cittadino, dopo il graditissimo regalo della libera circolazione, non ha portato altro. Tutte le iniziative, regole e leggi ispirate dalla UE alle personi comuni non hanno portato niente se non grattacapi extra e obblighi burocratici (tipo il controllo obbligatorio delle macchine o quello delle caldaie). I veri grossi vantaggi li hanno ottenuti i gruppi finanziari e le multinazionali ma per gli europei le ricadute positive sono state minime.

Poi è arrivato l'euro. Inizialmente anch'io ne ero felice: a 10 anni di distanza dalla libera circolazione delle persone sembrava il passo naturale e successivo per raggiungere una maggiore integrazione.
Invece no: l'euro era una fregatura, accuratamente impacchettata per farla sembrare un regalo, ma era invece una gigantesca truffa. L'euro ha dimostrato che far usare la stessa valuta a delle economie diverse, senza alcun aggiustamento, porta a degli squilibri sempre maggiori: il grafico (adesso non riesco a ritrovarlo!) che vidi nel viario di un economista controtendenza (v. Goofynomics) è illuminante: mostra l'andamento dell'accreditamento (o dell'indebitamento) dal 2000 al 2012 di vari paesi della EU. La tendenza è netta e chiara: l'unico paese il cui grafico schizza verso l'alto è la Germania: tutti gli altri vanno in perdita o pareggio (*2). Che significa? Improvvisamente gli industriali tedeschi sono diventati dei geni mentre tutti gli altri si sono trasformati in fessi?
No: semplicemente gli squilibri introdotti dall'euro (e non corretti) vanno a premiare un'unica economia, quella tedesca, favorendola sempre di più.
Con l'euro non ci guadagnano né i cittadini né le piccole imprese ma le banche, le multinazionali, gli speculatori, magari chi acquista aziende italiane a buon prezzo e, come sistema paese, solo la Germania.

In questo quadro economico sempre più deteriorato c'è poi da considerare l'irrilevanza politica che i cittadini hanno nell'UE. Si vota solo per eleggere il parlamento europeo (i cui membri però rispondono ai propri partiti e ignorano completamente i propri elettori) ma poi decide tutto il consiglio d'Europa (un'assemblea dei vari governi) i cui provvedimenti vengono sistematicamente ratificati dal parlamento. Per non parlare poi dell'influenza che hanno le lobby nell'indirizzarne le decisioni: lo sapevate che, in perfetto stile americano, le lobby hanno i propri uffici nelle sedi dell'unione?
Questo parlamento europeo che non funziona e questa totalmente falsa democrazia sono a mio avviso la causa del degrado dei principi dell'UE: l'Europa dei popoli è stata trasformata nell'Europa delle banche...

Ai principi di uguaglianza fra le persone, senza nazionalità ma tutti "europei", che tanto mi avevano impressionato da giovane siamo passati all'Europa della burocrazia, dell'egoismo, dell'ingiustizia e delle tasse (“ce lo chiede l'Europa”).

La situazione greca ci dà un chiaro esempio dell'Europa attuale: la UE continuando a esigere gli interessi sul debito e fornendo di volta in volta il minimo indispensabile per sopravvivere si sta comportando come lo strozzino che riduce sul lastrico una famiglia indebitata: è questa l'Europa che sognavamo?
Se in Grecia ci fosse ancora la democrazia (che è stata invece tradita la scorsa estate da Tsipras) adesso i greci sarebbero fuori dall'unione: avrebbero dichiarato l'insolvibilità del debito pubblico e sarebbero ripartiti. Magari adesso sarebbero già in ripresa...
Invece no: sono prigionieri della UE che li spoglia di tutto senza però dargli alcuna speranza di un futuro migliore.
E la cosa ci dovrebbe interessare perché, se la logica è questa, prima o poi verrà anche il turno dell'Italia.

E ora col brexit cosa succederà?
Non sono un economista ma ho la netta sensazione che passato il terremoto finanziario (dopo tutto per l'Europa delle banche è stato un brutto colpo) la situazione si normalizzerà favorevolmente per l'UK. La mia speranza (debole in realtà) è che questa decisione, presa dal popolo inglese e non dai parapoteri (*1), porti a una seria riflessione sull'Europa che vogliamo. Io sogno un Europa, unita politicamente e fondata su giustizia e uguaglianza, con una democrazia che funzioni (decentemente), al servizio dei cittadini e non delle banche.

Conclusione: bisogna rifondare l'Europa e se la strada per farlo è demolirne l'attuale edificio allora ben vengano le ruspe. Talvolta, quando si sbaglia strada, bisogna rassegnarsi a fare inversione e tornare indietro anche per diversi Km...

Nota (*1): parapotere = “potere forte” nel senso spiegato in Rimpiazzo per “potere forte”...
Nota (*2): forse si salva l'Olanda che ottiene un risultato positivo sebbene inferiore a quello tedesco...

giovedì 23 giugno 2016

Il contratto della Raggi

Ci sarebbero molte notizie da commentare: il referendum per il Brexit in UK (per esempio Brexit, tra in e out le due facce dei londinesi), i virus governativi per infettare i calcolatori dei cittadini (Intercettazioni con i trojan di Stato), le allucinazioni di Monti che vede “eccessi di democrazia” (Brexit, per Mario Monti è un eccesso di democrazia), le ultime sul TTIP magari ripartendo dal confronto Feltri vs Anti-TTIP, oppure sull'eutanasia (v. L'eutanasia è un diritto per il malato e chi lo accudisce) o magari semplicemente sugli europei e l'inciampo contro l'Irlanda...

Invece no: l'articolo di riferimento di oggi è su Virginia Raggi (Virginia Raggi, anche per gli assessori multa da 150.000 euro per chi viola il codice M5S di F.Q. dal FattoQuotidiano.it)...

Un inciso. In realtà mi chiedo se la mia solerzia nell'evidenziare tutti i difetti del M5S non sia eccessiva: del resto penso che il PD e gli altri partiti siano ancora peggio ma ad essi non dedico, intendo proprio numericamente, altrettanti pezzi di critica.
Credo che in parte la ragione sia psicologica: nel mio anno e mezzo di impegno nel movimento vi avevo dedicato una grande quantità di tempo (sebbene minore di altri attivisti!) perché credevo realmente che fosse l'unica speranza per salvare l'Italia. Quando poi ho capito che il M5S non ha alcuna intenzione di andare al governo e che è solo una trappola per incanalare in ambito democratico il malcontento allora mi sono sentito tradito: e il tradimento suscita a sua volta tutta una serie di emozioni non certamente positive. Eppure, almeno mi pare, nelle mie critiche resto sempre oggettivo: i commenti di altri ex-attivisti che conosco sono molto più duri (ed eccessivi) dei miei...

In breve l'argomento di oggi è la sudditanza della Raggi e della sua giunta a Casaleggino e, forse ancor peggio, allo “Staff” ovvero ai dipendenti dell'azienda Casaleggio Associati.

L'articolo spiega che non solo la sindaca e i suoi consiglieri hanno firmato il patto di obbedienza ma che lo dovranno fare anche i membri della giunta. Mi sembra stupido e inutile visto che (*1) gli assessori sono al servizio del sindaco: se il sindaco non è contento del loro lavoro li licenzia e ne assume di nuovi. Quindi a che serve imporre lo spauracchio della multa se non a rinfocolare le polemiche e a umiliare la professionalità dei tecnici di grande livello che la Raggi vorrebbe nella propria squadra?
Spauracchio perché credo, anche se non sono un esperto di legge, che se tale contratto venisse portato in tribunale non potrebbe che essere ritenuto nullo: come ho scritto in Allucinante! il sindaco rappresenta tutti i cittadini, anche coloro che non lo hanno votato, e non può essere certo intralciato nel suo operato dal volere di un'azienda privata.

Comunque andiamo con ordine: voglio evidenziare i passaggi dell'articolo che mi hanno colpito...

«codice del M5S»: proprio nel titolo è presente un'astuta mistificazione. Gli assessori saranno multati se infrangono il “codice del M5S”, ma di quale codice si tratta?
Leggendo i commenti all'articolo si capisce che i sostenitori pentastellati, spesso fanatici quanto ingenui, quando sentono parlare di “codice del M5S” pensano ai principi dell'“uno vale uno”, del “nessuno deve rimanere indietro” e simili. In realtà sospetto (perché non ho letto tale contratto (*2). Aggiornamento: contratto trovato e letto, vedi nota *3!!) che l'unico principio effettivamente presente sia quello dell'obbedienza allo “Staff”. Molto furbo.

«...se violano il codice...»: e chi decide se c'è stata una violazione? Molto chiaro.

«Raggi e il mini direttorio romano...»: i romani hanno votato per eleggere il proprio sindaco ma adesso si ritrovano, oltre alla Raggi, anche un direttorio, non eletto ma calato dall'alto, di cui la Raggi dovrebbe seguire le indicazioni. Molto democratico.

«...i membri della giunta... ...tenuti ad operare in sintonia “con le indicazioni date dallo staff”»: ma chi è lo “staff”? Quali sono le sue indicazioni? Perché non si è candidato lo Staff alle elezioni romane? Molto trasparente.

Lungo (troppo lungo per riproporlo qui di seguito) stralcio virgolettato tratto dal contratto con deliranti richiami alla Costituzione, al recall, a votazioni in linea e alla “trasparenza” (!!). Molto (involontariamente) ironico.

Ci sarebbero altri passaggi “interessanti” ma non voglio infierire.
Da notare che l'Appendino a Torino non ha firmato tale obbrobrio ma una versione più “soft”. Evidentemente il frutto di un compromesso accettato dallo “Staff” perché probabilmente non si credeva che potesse realmente vincere...

Conclusione: mi chiedo fino a quando le contraddizioni sempre più evidenti del M5S non “esploderanno” tutte insieme facendolo cadere nel ridicolo...

Nota (*1): almeno per i comuni dei quali ho letto il regolamento ma sono quasi certo che valga per tutti...
Nota (*2): ma cercherò di procurarmelo per dargli un'occhiata...
Nota (*3): ho trovato quello che dovrebbe essere il “Codice del M5S” sottoscritto dalla Raggi. Ho qualche dubbio perché sembra più una bozza (manca il punto 8, punteggiatura errata...) ma comunque dà l'idea del documento. Il collegamento al PDF è questo (da leggere!). Valutate voi se vi sembrano prevalenti i richiami ai principi del M5S oppure se sono più frequenti e insistiti gli articoli sul controllo pervasivo e pervicace dei vertici del movimento, tramite mini direttorio e “Staff”, sull'operato della sindaca.

martedì 21 giugno 2016

Sulle elezioni

Oggi non ho molta voglia di scrivere ma fare delle riflessioni sul risultato delle elezioni fra una settimana non avrebbe molto senso: magari questa è la volta buona che sarò breve...

Nel corto Verso il ballottaggio non mi ero sbilanciato: avevo scritto che per dare un giudizio si sarebbero dovuti aspettare i risultati finali. Se infatti il PD, nonostante il calo di voto, fosse riuscito a vincere i ballottaggi in città importanti allora Renzi avrebbe trasformato la mezza sconfitta in una mezza vittoria.

Invece i risultati (il mio riferimento è Elezioni comunali di giugno del Corriere.it) sono stati molto chiari: così a memoria mi pare che il PD abbia vinto ai ballottaggi solo a Milano (e Bologna) contro il candidato del centrodestra. Insomma, anche se non è una disfatta si tratta comunque di una grossa sconfitta per Renzi: adesso si vedrà come reagirà l'opposizione interna del PD: finché il bimbottone prodigio di Rignano vinceva ogni scommessa era difficile dargli contro, ma adesso che gli squali, i suoi compagni di partito, hanno fiutato il sangue inizieranno ad attaccarlo...

La destra brancaleonica ha dimostrato tutta la propria inconsistenza: ha vinto in qualche comune ma ha perso i ballottaggi più importanti. La Lega invece, quando arriva al ballottaggio, fatica ad attira i voti non dei propri simpatizzanti. È palese che la sua funzione sia solo quella di intercettare i voti di una precisa fascia della popolazione, magari per sottrarne un po' al M5S: ma è un consenso che, da solo, alle elezioni nazionali sarà irrilevante e che Salvini "venderà" al migliore offerente.

Impressionante il comportamento del M5S ai ballottaggi: nonostante partisse quasi sempre da posizioni di svantaggio è riuscito a ribaltare i risultati del primo turno con grande facilità. Un bel articolo del FattoQuotidiano spiegava che il M5S al secondo turno riesce ad attirare voti sia da sinistra che da destra: il motivo è la sua vaghezza politica nella quale ognuno vede ciò che vuole.
Da più parti si fanno i complimenti al M5S ma io continuo a ritenere che, data la politica di Renzi, una vera opposizione sarebbe dovuta arrivare sempre e facilmente al ballottaggio. Invece, come analizzato in Risultati delle comunali, nei capoluoghi i candidati pentastellati si sono fermati troppe volte al terzo posto. Ma questa era la volontà dei vertici del movimento: in particolare la speranza di Casaleggino era vincere solo a Roma con la propria candidata di fiducia (*1). La vittoria di Torino è un incidente di percorso.
In questi giorni mi chiedevo se anche la Appendino fosse agli ordini del capo azienda: ma dalle dichiarazioni iniziali (v. Chiara Appendino, la prima mossa: ‘Profumo faccia passo indietro’. Sul Tav: ‘Avanti con ragioni del no, dialogando’) mi pare si tratti di una donna molto indipendente e dalle idee precise: sottoscrivo in pieno la battuta di un lettore che ha così commentato la notizia: «Dalle dichiarazioni appare di buon senso e dialogativa, può partire il conto alla rovescia per l'espulsione. - ildeportato»
Mi pare infatti che, al contrario della Raggi sicuramente brava a parlare, questa Chiara Appendino abbia anche parecchia sostanza: e quello che i vertici del movimento non vogliono è un sindaco indipendente che gli rubi la scena. Ma a Torino si profila proprio questo... Comunque ancora è presto per giudicare vedremo poi quando passerà dalle parole ai fatti!

Infine, come mi ha fatto notare una mia amica, una possibile conseguenza di queste elezioni sarà forse un cambiamento della legge elettorale: Renzi non si sentirà più così sicuro, se dovesse andare ballottaggio nazionale contro il M5S, di vincere l'abnorme premio di maggioranza introdotto dall'ultima riforma della legge elettorale. Sarà divertente osservare le capriole politiche che dovrà fare per giustificare la modifica della propria legge!

Conclusione: se il M5S avesse fatto un'opposizione reale invece che virtuale avrebbe potuto stravincere: resto infatti dell'idea che l'unico obiettivo di queste elezioni fosse il comune di Roma e che, comunque, non ci sia alcuna volontà (al di là delle dichiarazioni di circostanza di Grillo) di vincere le elezioni nazionali. Vedremo...

Nota (*1): per controbilanciare la visibilità del direttorio del quale non si fida.

lunedì 20 giugno 2016

Le mie matite colorate

Sto attraversando un altro, improvviso, periodo di abulia. Non solo non ho scritto sul viario ma non mi sono neppure esercitato con la chitarra. Non mi vengono in mente dei motivi particolari per spiegare la situazione: suppongo sia un po' come il tempo, piove ed è brutto tempo per tre settimana e poi, all'improvviso, arriva l'estate. Semplicemente accade.

Comunque avrei molti articoli di cui discutere: ogni volta che trovo qualcosa di interessante lascio la pagina relativa aperta nel navigatore col risultato che adesso Firefox ha la barra delle pagine aperte piena e devo usare le freccette per poterle scorrere tutte!

Cercherò di essere rapido:
1. Eccidio di Schio: uno dei responsabili riceve la medaglia della Resistenza.
Che l'autore della strage non abbia compiuto niente di eroico né di meritevole mi pare evidente ed è inutile sottolinearlo ulteriormente. Piuttosto mi chiedo che senso abbia attribuire medaglie dopo settant'anni: ormai chi meritava di essere premiato lo è già stato, idem per chi doveva essere punito, e comunque la maggior parte di questi sono già tutti morti...
Non si può non sospettare che queste tardive manifestazioni di encomio non siano strumentali anche se è difficile immaginare per cosa (*1)...

2.NO TAV e la tesi di laurea “moralmente complice”.
Da tempo avevo voglia di dire la mia sull'argomento. Mesi fa fece scalpore il processo allo scrittore Erri De Luca accusato di aver espresso la propria opinione. Per lui si mobilitò perfino il presidente francese Hollande affermando “che uno scrittore non dovrebbe essere perseguitato per quanto scrive”. L'idea evidentemente piacque a all'epoca fu ripresa da molte testate.
A me invece non piacque affatto: non deve essere tutelata la libertà d'espressione SOLO degli scrittori affermati ma, al contrario, a TUTTI deve essere permesso di esprimere la propria opinione.
La vicenda riportata dall'articolo è sintomatica di questo errore di prospettiva: l'autrice della tesi (*2) non è nessuno e quindi non si può permettere di usare “noi” al posto di “essi”. E dov'è Hollande adesso?

3. Bolzano, l’Anm sul caso Luis Durnwalder. Censura dopo il brindisi delle polemiche.
Già la “giustizia” italiana... La vicenda descritta dall'articolo sembra surreale, poco credibile anche in un'ambientazione settecentesca ricca di nobili e privilegiati... eppure è tutto vero: l'ANM non smentisce niente, dice solo che è il comportamento è stato “poco opportuno”...
Magari in un altro pezzo tornerò sull'argomento di come, anche nel mondo occidentale, la tanto decantata uguaglianza (compresa, ma non solo, “la legge uguale per tutti”) sia solo formale e non reale.

4. Papa Francesco: “Matrimonio riparatore? Meglio la convivenza. Così matura anche la fedeltà”.
L'affermazione mi è parsa una bomba: eppure non mi sembra che gli sia stata data la giusta rilevanza... ma, dopotutto, adesso l'attenzione è concentrata esclusivamente agli Europei...
Possibile che non ci si renda conto delle implicazioni di questa presa di posizione di papa Francesco? Suppongo di no.
Comunque, fossi in lui, adesso il caffè me lo preparerei da solo...

Sui risultati delle elezioni scriverò a parte, forse già domani.

Qualche altro commento in ordine sparso.

Che tristezza vedere esposte alle finestre delle case le bandiere dell'Italia solo perché gioca la nazionale. Tali manifestazioni di “tifo” danno bene l'idea della percezione che gli italiani hanno del mondo reale, con i suoi problemi sempre maggiori, e il mondo immaginario degli eroi del pallone. Si subisce e si tollera l'ingiustizia che ci circonda ma ci si esalta per l'effimero e apparente successo della nazionale. Le priorità sono rovesciate: ciò che conta veramente, il nostro futuro, passa in secondo o terzo piano mentre ciò che dovrebbe essere solo un divertimento diviene il centro del mondo.

E il mondo finanziario è in fibrillazione in attesa dell'esito del referendum inglese sull'uscita dalla UE. È ovvio che le banche siano preoccupate: l'unione che verrebbe distrutta non sarebbe quella dei popoli (che in realtà non esiste né la si vuole costruire) ma quella delle banche.
E che fortuna per il mondo finanziario che uno squilibrato abbia ucciso la Cox: anche gli inglesi votano di pancia e non di testa e la commozione pubblica per la triste vicenda ha già spostato gli equilibri. Eh già, proprio un omicidio “opportuno”...

E le matite colorate del titolo?
Qualche giorno fa sono stato a trovare mio padre: a sera avevo infatti fissato una cena con degli amici del liceo e così avevo deciso di passare il pomeriggio da lui. Però il tempo non passava mai: alla tivvù non c'era niente e il babbo non si staccava dal calcolatore con cui stava giocando... e con il quale avrei voluto giocare io!
Così alla fine ho preso carta e penna e mi sono messo a cercare di dimostrare un teorema matematico. E le ore sono volate via.
Come un bambino si diverte a disegnare con le sue matite colorate anch'io riempivo le pagine di scarabocchi eppure, per quanto il mio lavoro fosse inutile e improduttivo, il divertimento era reale. E che soddisfazione per le piccole “scoperte” (*3)!
Ho il forte sospetto che avrei dovuto studiare matematica invece della noiosissima informatica....

Conclusione: adesso ricomincerò a scrivere di buona lena? booo...

Nota (*1): In verità qualche sospetto ce l'ho... ma per adesso non ho voglia di sbilanciarmi e mi limiterò a tenere gli occhi aperti...
Nota (*2): Che poi questa tesi l'hanno scritta in coppia ma solo una delle due autrici è colpevole! Com'è possibile? Ah, già siamo in Italia e questa è la “giustizia” italiana...
Nota (*3): Ad esempio ho notato che nessun numero, che modulo quattro dia resto tre, può essere espresso come somma di due quadrati (di numeri interi)...

martedì 14 giugno 2016

La domanda giusta

Quando l'Europa vuole dare lezione di democrazia agli USA fa sempre figuracce.
C'è indignazione in Europa perché l'attentatore di Orlando, anche se in una “lista” di sospettati dell'FBI, ha potuto comprare armi.

Era solo sospettato di terrorismo ma non colpevole di esso: perché avrebbe dovuto avere minori diritti degli altri cittadini americani? Insieme a lui sulla “lista” dell'FBI ci saranno centinaia, se non migliaia, di nomi di persone che col terrorismo non hanno niente a che fare e che, probabilmente, hanno solo scritto un commento su FB senza pensarci troppo...

La domanda corretta è: “I nomi di quante persone sospette contiene contiene questa lista dell'FBI?”
Come da anni sto ripetendo quello che si ottiene con la sorveglianza di massa in rete sono solo delle grandi liste di sospetti che poi saranno (e forse già sono) discriminati: qualcuno forse a ragione ma la maggior parte ingiustamente.

Matematica al lavoro - 14/6/2016
Dopo gli insoddisfacenti tentativi con i miei amici ingegneri (e un fisico) ho incontrato a una cena con gli ex compagni di classe una matematica! Grazie alla sua familiarità con teoremi e dimostrazioni non dovrebbe aver difficoltà a controllare i miei pezzi Ironia matematica e Crivello di KGB.
In pratica le ho affidato tre compiti:
1) verifica e correzione dei miei teoremi.
2) verifica della procedura del “crivello di KGB”.
3) sapere se fosse già noto ed eventuali limiti matematici che mi sfuggono.

In verità sono sicuro della correttezza dei miei teoremi: sono veramente banali, al massimo si potrà discutere sulla forma ma ciò non mi interessa troppo... Anche della correttezza del crivello non ho dubbi: l'ho implementato in Ecco il codice! Il vero motivo di interesse è il terzo punto ma è chiaro che senza la verifica dei primi due non mi potrebbe dire niente. Vedremo!

Dopo una settimana esatta... - 22/6/2016
...dall'ultima esercitazione ho ripreso in mano la chitarra. Stranamente non ho fatto schifo: prendere una pausa di riflessione mi aiuta moltissimo a far sedimentare e assimilare propriamente le idee. Non ero però sicuro che questo fosse vero anche per la chitarra visto che è un tipo di apprendimento diverso da quello puramente mnemonico.

Comunque sono finalmente riuscito a registrarmi decentemente in Unholy paradise: la parte veloce, quella che non mi riesce, la suono semplificandola a orecchio e poi chiudo con l'assolo. Faccio un paio di errori evidenti: manco quasi del tutto una corda e in una melodia inverto un paio di note. Ripensandoci si tratta di un'esecuzione tutt'altro che decente ma comunque molto meglio dei pasticci che combino di solito: eccola QUI.

E poi un pezzo nuovo del quale voglio studiare solo l'“introduzione”: Birds of War dei Sabaton. Suonata all'80% della velocità reale: QUI.

Da questa volta voglio aggiungere gli effetti (*2) che adopero. Per Unholy paradise → Distorsore + Coro; per Birds of War: ZNR (*1) + Z-Organ

Nota (*1): riduzione del rumore. Sfortunatamente l'impianto elettrico di casa mia è penoso e introduce un sacco di rumore...
Nota (*2): del mio pedale multieffetti!

Breve video - 28/6/2016
Sempre su Goofynomics ho trovato il collegamento al seguente video:
Mark Blyth on the Brexit vote

si tratta di una sintesi di un'intervista più lunga (sempre disponibile su Youtube) a un economista non allineato. Alla fine mi hanno colpito queste sue parole (3' 30” circa) da me tradotte: «È una rivolta contro il governo [europeo] delle élite [parapoteri (*1)] non rappresentative, non elette e non democratiche.»

Secondo me queste due righe sono un'ottima sintesi del mio pensiero espresso in Vittoria democratica insidiata.

Nota (*1): parapotere = “potere forte” nel senso spiegato in Rimpiazzo per “potere forte”...

Conti in tasca - 28/6/2016
Nell'articolo Quanto vale l'Inter e quanto incassano Thohir e Moratti da Suning (da Calcioefinanza.it) si fanno i conti in tasca a Thohir.
L'indonesiano, dopo circa tre anni di gestione dell'Inter, ci guadagnerà quasi 20 milioni con la cessione ai cinesi.

Da cosa deriva questo guadagno? Dalla sua abile gestione del club? Dai successi sportivi ottenuti? Non credo visto che i debiti sono aumentati e di successi sul campo non se ne sono visti: decisiva è solo la fortuna che i cinesi si stiano improvvisamente interessando al calcio e che siano disposti a pagare profumatamente per comprare una squadra italiana.

Lo faccio notare tanto per ribadire la mia idea di quanto sia più facile avendo molti soldi guadagnarne ancora di più. Vedi al riguardo la mia obiezione al Libertarianismo...

Brennan ammonisce Kant

Lo scorso marzo conclusi il pezzo No, I Kant con la seguente affermazione sibillina: «invece di questo articolo sono stato fortemente tentato di scrivere il pezzo Brennan ammonisce Kant... ma comunque seguirà a breve!»
Nel novembre del 2015 scrissi infatti Brennan ammonisce KGB (a cui rimando per i dettagli) ma, in poche parole, Brennan (il capo della CIA) spiegava che chi considera Snowden un eroe (*1) è un ignorante perché: 1. le rivelazioni di Snowden hanno danneggiato gli USA; 2. Snowden ha infranto un giuramento di segretezza. Nel prosieguo del mio pezzo spiegavo poi perché non fossi d'accordo con le conclusioni di Brennan.

La forte tentazione di scrivere un nuovo articolo su questo argomento era dovuta al fatto che la prima argomentazione di Brennan era un ottimo banco di prova per le teorie di Kant.
L'indebolimento degli USA, ammesso che sia reale e ammesso che nel lungo termine (*2) non si trasformi in un rafforzamento, causato dalla rivelazione di Snowden è chiaramente una conseguenza delle sue azioni. Per Kant la moralità di un'azione non la si deve giudicare dalle conseguenze ma per quello che è in sé: un'azione buona sarà buona nonostante le sue conseguenze possano essere nefaste, così come un'azione cattiva rimarrà tale anche se dovesse avere delle conseguenze positive. In altre parole, secondo la morale kantiana, le conseguenze delle rivelazioni di Snowden sono irrilevanti per la valutazione della moralità della sua azione. Al contrario l'autonomia della decisione di Snowden e il fatto che non ne abbia ricavato alcun vantaggio e che sia anzi dovuto fuggire dal proprio paese natale rinunciando a una vita privilegiata, dimostrano che egli ha agito per dovere, ovvero eseguendo un imperativo categorico: e ciò è quanto di più morale ci possa essere.

Comunque la maniera di pensare di Brennan non è folle e, anzi, è piuttosto comune se non dominante. Il giudicare un'azione dalle sue conseguenze equivale a una morale utilitaristica come può essere quella di Bentham (v. L'obiezione di KGB). In questo tipo di filosofia la morale diviene un risultato algebrico: facendo XXX si salvano 100 vite al prezzo di 7 vite; 100 – 7 = 93 > 0 e quindi XXX è un'azione moralmente buona e giusta.
È una morale molto pratica e semplice che, nella maggior parte dei casi concreti, è probabilmente anche corretta. Temo però che a questa morale Brennan sovrapponga l'ideologia nazionalistica americana: il risultato è quello di considerare le vite dei cittadini americani dieci volte più importanti di quelle dei cittadini di paesi alleati e cento volte più importanti di quelle dei civili di stati nemici. La fallacia di questa morale utilitaristica con “correzione” nazionalistica è però palmare: soprattutto se non si è cittadini statunitensi!

Conclusione: Sicuramente anche Kant riterrebbe che Snowden sia un eroe. Ma immagino già quale potrebbe essere il commento di Brennan: «Kant chi?! E allora?! Gli USA non hanno sconfitto il nazismo per poi ricevere lezioni di morale da parte di un tedesco ignorante!». Morale e CIA non vanno d'accordo...

Nota (*1): KGB è uno di questi: vedi Edward Snowden e i corti Video importante, Un eroe (appunto!), La “fidanzata” dell'eroe e Comunque eroe... (appunto... di nuovo!)
Nota (*2): Un'America più giusta nel lungo termine sarebbe più credibile e quindi più forte...

lunedì 13 giugno 2016

La verità su Berlusconi

Ieri ho letto il seguente articolo e sono rimasto a bocca aperta: Forza Italia, un direttorio per il dopo Berlusconi. E Marina cerca un tutor per spazzare via il cerchio magico di Gianluca Roselli.

Leggendo mi era venuto il dubbio che si trattasse della sceneggiatura per una puntata di Crozza ma in realtà dovrebbe essere tutto vero. Magari è colpa mia: non seguendo troppo la politica e Berlusconi per me erano tutte novità. Ma forse, chi era più attento di me, non si è sorpreso.

Apparentemente colui che era stato il capo dell'opposizione e, per molti anni anche capo del governo, è adesso “vittima” di un cerchio magico composto da tre “donzelle” (Pascale, Rossi e Ardesi) che gestivano il povero Berluska a loro piacimento arrivando addirittura a controllarne le telefonate e gli appuntamenti. La figlia maggiore di Berlusconi vuole cercare di risolvere la situazione affiancando all'anziano padre un “tutor”: ovvero qualcuno che lo tenga costantemente d'occhio e gli impedisca di commettere sciocchezze.
In altre parole l'uomo che potenzialmente sarebbe potuto essere (e lo è stato) alla guida dell'Italia non è più capace di badare a se stesso.

Questo conferma in pieno la mia ricorrente affermazione che il successo di Renzi sia dovuto molto alla mancanza di un'opposizione seria: da una parte il M5S che non vuole vincere e dall'altra una destra allo sbando in teoria guidata da una persona ormai non più in possesso di tutte le facoltà mentali.

In realtà io avevo da tempo fiutato questo declino: la maniera in cui si era fatto fregare nella vicenda di “Ruby” mi era subito parsa indicativa di un qualcosa di più grave. Col senno di poi il comportamento degli “amici squali” che lo abbandonano, forse nella speranza di sostituirsi a lui, mi pare altrettanto significativo: evidentemente si rendevano conto che le capacità dell'anziano imprenditore non erano più quelle di qualche anno prima.
Ad esempio:
«La destra italiana continua a non esistere: da una parte un impresentabile e invotabile Alfano; dall'altra un Berlusconi che è l'ombra di se stesso, un re sempre più incapace ma senza eredi...» (da Varie politiche del novembre 2015)
«La destra di Berlusconi e la sinistra di Bersani sono sullo stesso piano: al massimo posso concedere che politicamente Berlusconi (soprattutto ora che non è più in sé) sia peggio di Bersani ma non che quest'ultimo sia sostanzialmente meglio...» (dal corto Pre elettorale del gennaio 2013 ).
«L'opportunità gliel'ha fornita Berlusconi, a mio avviso non più lucido, che inopportunamente ha fatto l'errore politico di non prevedere che Monti lo avrebbe anticipato.» (da Monti 25 del dicembre 2012)
E soprattutto nel corto “Io l'avevo detto!” dell'8 dicembre 2012 che ripropongo integralmente:
«Premetto che la seguente è solo un'intuizione basata su una manciata di fatti e, io per primo, mi rendo conto che potrebbe essere completamente sballata... La mia previsione è su Berlusconi: ho il forte sospetto che i continui cambiamenti di rotta delle ultime settimane siano il sintomo di qualche malattia mentale (demenza senile, Alzheimer?). Col senno di poi, il caso Ruby e come lui si sia fatto infinocchiare facilmente, potrebbero essere i prodromi dell'ipotetico malessere. Magari il trauma provocato dall'aggressione dello squilibrato potrebbe aver fatto precipitare la situazione? A me pare che i continui cambiamenti d'opinione siano dovuti a perdita di memoria: non hanno ragioni politiche perché anzi lo ridicolizzano di fronte all'opinione pubblica. Probabilmente chi gli sta vicino, e ha la possibilità di parlarci, si sarà già reso conto del problema ma non osa dire niente visto che Berlusconi ha ancora un notevole potere. Comunque, sinceramente, mi auguro di sbagliarmi...»

Insomma ormai da quattro anni consideravo Berlusconi come non più totalmente capace. Probabilmente in questi anni ha passato momenti di maggiore o minore lucidità ma adesso pare proprio giunto al capolinea...

Tornando all'articolo mi ha forse ancor più colpito l'idea di affidare ciò che resta di Forza Italia (o come si chiami adesso...) a due personalità, a due raffinatissime menti politiche del calibro della Gelmini e della Carfagna. È come dire che si vuole ricostruire il Milan rifondandolo su due giocatori scadenti presi dalla serie C, ma non del campionato italiano ma di quello armeno!
Ciò mi pare talmente assurdo da farmi venire dubbi sulle reali capacità di giudizio di Marina Berlusconi: che anche lei abbia studiato alla Bocconi? A parte gli scherzi fra il dire e il fare c'è di mezzo il mare: magari si tratta solo di un espediente politico teso proprio a bruciarne le candidature... Ma non conosco abbastanza la situazione interna di Forza Italia (o come si chiami adesso!) per fare ipotesi più precise...

Infine, dulcis in fundo, Forza Italia (o come si chiama!) non ha più soldi!
Domanda: ma dei milioni del finanziamento pubblico ai partiti che ne hanno fatto? Chi se li è mangiati?
Me lo chiedo così, per curiosità, solo per farmi due risate: per sapere come sono stati spesi i soldi dei cittadini...

Conclusione: auguro a Berlusconi che il suo intervento al cuore vada bene in maniera che possa passare qualche anno tranquillo a fare il nonno ad Arcore... e basta!

domenica 12 giugno 2016

Verso il ballottaggio...

Il prossimo fine settimana in molti comuni italiani ci sarà il ballottaggio e allora, finalmente, potremmo trarre qualche conclusione. In particolare nei giorni scorsi molti conoscenti leggevano nei risultati del primo turno una grossa sconfitta del PD di Renzi. Io rimango dell'opinione che ciò che realmente conta sono solo i risultati finali: se il PD riuscisse a tenere e a ribaltare, qua e là, qualche risultato allora Renzi potrebbe comunque cantare vittoria.

Al contrario di molti continuo a ritenere modesto il risultato del M5S: non lo giudico infatti dal totale dei voti o dalle percentuali ottenute. Il M5S dovrebbe essere (ma sfortunatamente non lo è) l'unica opposizione al governo e, con questo governo, facendo bene il proprio lavoro avrebbe dovuto moltiplicare i propri consensi: eppure molti elettori preferiscono astenersi piuttosto che votarlo...

Comunque vedremo domenica...

Porcoritmo - 12/6/2016
All'ultima lezione (v. Lezione LXXXVI) mi era stato assegnato un brano, Porcupine Tree di Lazarus, per il quale ho da subito nutrito una fortissima antipatia: si trattava di impararne l'accompagnamento che era costituito dalla monotona sequenza di A5 | E | D5 | D5 e, nella seconda parte, da A | E | D | D.
L'unica difficoltà era costituita dal ritmo un po' strano. Fortunatamente dopo breve tempo (una decina di giorni?) sono riuscito a togliermelo di mezzo perché proprio non lo sopportavo...
Ecco qui di seguito la mia registrazione: Porcoritmo...

Dimenticavo! Da tempo avevo registrato anche Rocking for a free world. Nell'esecuzione sembro molto più esitante di quanto non fossi in realtà: il motivo è che l'accordo ritmato (con la 6° corda suonata a vuoto) tendeva a distorcere se plettravo con troppa forza. Per questo motivo cercavo di essere particolarmente delicato nella plettrata ma il risultato è che sembro incerto!

Bellezza alla finestra - 12/6/2016
Quando Bisba, affacciata alla finestra del bagno, mi ha visto sporgermi dalla finestra di camera è rimasta molto sorpresa dalla mia audacia:
Bisba: “Oh scemo! Ora caschi!

Particolare...

Avevo fatto anche delle foto più divertenti ma mi sono venute tutte mosse...

Miracolo di Natale... (quasi) - 13/6/2016
Negli ultimi mesi la mia connessione si era pesantemente degradata: 3Mbit di punta ma, normalmente, era al palo con 2Mbit. Non solo: specialmente dopo un temporale, non funzionava per il 50% del tempo. Quando il router era collegato, usando il telefono, sentivo un fortissimo fruscio di sottofondo che arrivava quasi a coprire la voce del mio interlocutore.

Tutto iniziò, circa un anno fa, con una riparazione approssimativa (storia lunga) eseguita con l'equivalente Telecom del nastro isolante e dello sputo: fin da subito cominciarono le interferenze che, col tempo, peggiorarono fino alla situazione descritta poco sopra.

Ma ecco il miracolo: da ieri non c'è più l'ombra di un fruscio! Qualcuno ha protestato al mio posto, ha lottato per mesi con l'assistenza Telecom e ha avuto la pazienza di sopportare i tecnici (in sub appalto dalla Telecom) che cercavano di individuare il problema senza strumenti adeguati e/o conoscenze tecniche... Che dire? Grazie 1000 mio ignoto eroe!

Confronto fra stragi - 14/6/2016
Sfogliando i giornali in linea ho notato molti editoriali di non indignarsi abbastanza per la strage di Orlando in contrasto con quella di Parigi per la quale, sembra, anche in Italia ci furono manifestazioni di supporto per le vittime.

Gli editoriali (che in realtà non ho letto) sembrano suggerire che il minor sdegno e orrore sia dovuto al fatto che le vittime della strage di Orlando fossero gay. Non so... Io credo che il confronto Orlando-Parigi non sia giusto. Parigi è molto più vicina all'Italia, ci fu una vittima italiana, fu un attacco multiplo e coordinato, fu vissuto in diretta con le notizie che arrivavano alla spicciolata e un terrorista riuscì a fuggire non chiudendo quindi la vicenda. A me sembrano differenze molto significative.

Sono dell'idea che se il Bataclan fosse stato un locale gay ci sarebbero comunque state le dimostrazioni di sostegno che invece, apparentemente, sono mancate per la strage di Orlando.

Rimpiazzo per "potere forte"

Ho deciso di inventare un nuovo termine per “potere forte”: quest'ultimo porta infatti con sé una sfumatura di complottismo che rende automaticamente meno credibili tutte le argomentazioni dove uso tale locuzione...

La parola che sto cercando dovrà avere il seguente significato: un potere generico, non solo politico ma anche economico, religioso o di qualsiasi altro tipo; un potere che non ha un volto ben preciso ma che preferisce usare di volta in volta strumenti (media, politici, forze armate, etc) diversi; un potere ormai in grado di indirizzare, più o meno efficacemente, qualsiasi tipo di governo incluse le “democrazie” occidentali; un potere decentralizzato che permea tutto il mondo occidentale; un potere che non è guidato da una singola persona, forse neppure da un'assemblea, ma dalla somma dei meri interessi economici a breve, massimo medio, termine; un potere completamente amorale che vede gli uomini solo come consumatori e/o lavoratori da sfruttare (*1); un potere che vede i singoli Stati come mercati da sfruttare, da spremere finanziariamente e come riserve di risorse ambientali da prosciugare: è quindi un potere che distrugge senza creare altro che una ricchezza puramente illusoria e, comunque, spartita fra pochi; un potere che, in forme diverse, è sempre esistito per gran parte della storia umana ma che solo negli ultimi decenni, con la globalizzazione, ha accresciuto a dismisura la propria influenza; un potere i cui interessi ormai non coincidono più con quelli di una singola nazione; un potere più forte di un singolo Stato il quale, anzi, può venire da esso ricattato e distrutto (*2); un potere contro il quale i cittadini sono inermi visto che la loro unica arma, il voto, è sostanzialmente inutile (*3); un potere difficile da contrastare perché immateriale, non percepito e diffuso (*4).

Come si vede il significato che do a “potere forte” è molto ampio ed è impossibile racchiuderlo in termini già esistenti che hanno, gioco forza, valori più circoscritti...

Per questo motivo ho deciso di creare un neologismo basato sul greco. Non conoscendo tale lingua ho dovuto farmi aiutare: inizialmente pensavo a un composto di -crazia che sapevo significare "potere". Il problema è che “forte” sarebbe “crato” e quindi avrei ottenuto un brutto “cratocrazia”.
Allora mi sono orientato verso “potere segreto e/o nascosto”: il risultato sono “criptocrazia” e “latrocrazia”. “Criptocrazia” ha decisamente un suono più eufonico ma la radice cripto- (come in criptografia) mi pare abbia ormai assunto una sfumatura di significato fuorviante ma è anche vero che “latrocrazia” suona molto peggio...

Opto quindi per criptocrazia: con tale termine, da ora in poi, indicherò il sistema di gestione reale del potere a opera dei “poteri forti”, che non agisce direttamente in prima persona, ma che opera dietro le quinte di altre forme di governo, democrazia compresa.

Resta quindi da individuare un termine per indicare il singolo “potere forte” indipendentemente dalla sua natura (economica, religiosa, militare, etc...).

Inizialmente avevo optato, anche per coerenza con criptocrazia, per “criptocrate” ma dopo averci a lungo riflettuto sono giunto alla conclusione che fosse leggermente fuorviante: il “potere forte” non è infatti sempre segreto e nascosto, anzi, quasi mai lo è. Inoltre “-crate”, secondo il mio vocabolario, si riferisce a persone mentre io vorrei usarlo anche per organizzazioni o altre entità impersonali.

Ho quindi tormentato amici e conoscenti, esperti di greco, per farmi tradurre vari termini nella speranza di trovare qualcosa che mi andasse bene...
Ci sono volute numerose iterazione in cui io proponevo una parola italiana e ricevevo la traduzione in greco con le varie sfumature di significato.
Inizialmente ho provato con “grigio” e “silenzioso” ottenendo “Foiós” e “Siopelós”. Ma “foiocrate” e “siopelocrate” erano orribili...

Allora ho provato con le varie sfumature di “invisibile” ottenendo (con varie precisazioni e spiegazioni che non sto a riportare):
Afanés → occulto
Àdelos → ignoto
Aóratos → non visto (letterale)
Athéatos → non vede e/o non viene visto (ambiguo)
Afaneia → invisibile
Qual è peggio? Difficile dire...

Mi sono reso conto che l'ideale sarebbe stato trovare una radice greca già usata per altri termini italiani in maniera che il neologismo non suonasse troppo strano o artificiale...
Ho provato quindi con altre sfumature di significato come "potere che sta dietro" (o altre locuzioni magari più concise tipo "potere dietro", "potere di sfondo", "potere laterale"), "potere profondo" o "potere inerente".
Con molta pazienza (lo so, lo so: posso essere un vero tormento per i miei amici!) mi sono state fornite le seguenti traduzioni:
Dietro → (preposizione) para
Dietro → (avverbio) catópisthen, metópisthen, opíso, opísthen, ysteron
Laterale → plaion
Profondo → bathýs
Inerente → énglischros, prosechés, empefycós

A questo punto mi sono depresso: il termine più decente mi sembrava “paracrate” (o “paraocrate”?), visto che la radice para- è già usata in molti altri termini. Come al solito però, anche in questo caso, mi suonava male. Le altre possibilità erano addirittura peggiori...
Ero tentato di accontentarmi di “criptocrate” anche perché non volevo far perdere altro tempo a chi mi aiutava...
Ma quando ormai mi ero rassegnato ecco arrivare l'idea giusta: lasciar perdere il suffisso -crate, che del resto non era completamente corretto, e provare ad aggiungere a “para” l'italianissimo “potere”: ed ecco che è nato “parapotere”, il termine che da ora in poi userò al posto di “potere forte”!

Conclusione: indicherò quindi con “parapotere” un singolo “potere forte” (nell'ampio senso specificato precedentemente) e con “criptocrazia” il sistema di controllo e di influenza delle istituzioni dato dai parapoteri nel loro complesso. E poi dovrò aggiornare almeno i marcatori dei vecchi pezzi... ma sono estremamente soddisfatto!

Nota (*1): le uniche popolazioni che possono minimamente beneficiare della politica imposta da questi poteri sono quelle che hanno multinazionali con sedi nei loro stati: ma si tratta delle briciole.
Nota (*2): vedi la Grecia. L'Italia forse è la prossima.
Nota (*3): come spiegato qui e altrove, con differenze anche sostanziali fra nazione e nazione, anche le democrazie occidentali si sono ormai trasformate in criptocrazie: non importa quale siano i partiti al governo, i parapoteri riescono comunque a influenzare pesantemente tutte le decisioni importanti. Il “potere del popolo” è solo apparente e ha l'unica funzione di tenere sotto controllo il malcontento popolare legittimando e giustificando le decisioni dei parapoteri...
Nota (*4): sarebbe necessario un radicale mutamento della società unita a una nuova consapevolezza del pericolo.

sabato 11 giugno 2016

Auto per donne?

Diversi anni fa un mio amico e collega di lavoro mi dette prova sia del suo spirito di osservazione che della sua conoscenza delle, diciamo, “cose di questo mondo”.
Appena entrai nella stanzetta dell'ufficio che condividevamo mi squadrò un attimo e poi mi disse: “Non sei passato dall'ingresso principale, vero?”. E in effetti aveva indovinato!
“Da cosa l'hai capito?” gli chiesi stupito.
E lui mi rispose, come se fosse ovvio, “Hai la patta dei pantaloni aperta...”
E io, che ingenuo ancora non avevo compreso, insistetti “E allora?! Che c'entra la patta dei pantaloni?”
Così il mio amico smise di controllare la posta e rivolse tutta la sua attenzione su di me: scosse la testa sospirando e poi mi spiegò le “cose di questo mondo”...
Chiaramente i miei lettori, che non sono ingenui quanto me, sicuramente avranno già fatto due più due e anticipato la logica del mio amico. Per chi è candido come me, e ancora non ha capito, il resto della spiegazione fornitami dal mio amico è al termine di questo pezzo...

Io comunque trovai la sua lezione molto interessante ed ero convinto di averla pienamente appresa ma, proprio oggi, ho capito che non era così...
In compenso ho finalmente compreso il senso di una pubblicità televisiva che da mesi mi sfuggiva.

La pubblicità in questione è la seguente: un bel ragazzo, che passeggia sulla spiaggia dirigendosi verso la propria autovettura, è scrutato con ammirazione da donne di tutte le età. Il giovane indossa solo un attillato costume da bagno celeste, cammina con la schiena dritta, tutto tronfio e con un sorriso compiaciuto per l'evidente interesse femminile provocato dal suo incedere. Arrivato alla propria macchina si ricorda di averla chiusa: ma dove sono le chiavi? L'inquadratura lo nasconde per un attimo mentre si sente il bip della chiusura centralizzata seguito dal tipico scatto della serratura della macchina che si apre. Una donna che ha potuto assistere alla scena lo guarda a bocca aperta sopraffatta dallo stupore. Poi la macchina parte e una voce femminile fuori campo recita il motto “Scegli tu dove tenere le chiavi...”

Quando mio zio vide questa pubblicità mi disse: “E che significa?”
Io ci pensai e, da ingenuo che sono, ipotizzai qualcosa tipo “Forse il ragazzo ha aperto la macchina contraendo i muscoli...”
“E allora?”
“Boo... in effetti non mi è molto chiaro...”

Poi mi ricapitò di vedere questa pubblicità molte altre volte ma, anche a causa del mio completo disinteresse, continuai a rimanere perplesso.
Oggi però, dopo averla rivista per l'ennesima volta, ho improvvisamente capito!
Il giovane della pubblicità teneva le chiavi della propria macchina, sotto il costume, sui propri organi genitali, facendoli così apparire più grossi di quanto non fossero in realtà. Ed era questo rigonfiamento, oltre ai muscoli, che evidentemente attirava l'attenzione delle donne sulla spiaggia.

Secondo il mio amico, quello esperto delle “cose di questo mondo”, le donne quando incontrano un uomo, per farsi un'idea della situazione, fanno rapidamente scivolare lo sguardo sulla zona della patta dei pantaloni. Poi, per ovvi motivi di censura, la pubblicità non ha potuto calcare troppo la mano sul particolare del contenuto del costume: io infatti per molti mesi non vi avevo fatto caso. Solo in pochi fotogrammi il rigonfiamento è chiaramente visibile: probabilmente però più che sufficienti a fare un'impressione subliminale sull'inconscio femminile già attratto e attento a detta zona...

Tutti questi particolari sommati insieme (il protagonista maschile, bello ma sostanzialmente ridicolo, la voce fuoricampo femminile e soprattutto il motto immediatamente comprensibile solo dalle donne) mi fanno pensare che l'auto di questa pubblicità sia destinata ad acquirenti femminili. Mi piacerebbe averne eventuale conferma ma non so dove guardare: proverò a chiedere a un mio amico esperto di auto...

Tornando all'aneddoto da cui sono partito il mio amico mi spiegò che se fossi passato dall'ingresso principale, visto che era sorvegliato da ben tre segretarie (donne), mi avrebbero sicuramente segnalato che la patta dei miei pantaloni era aperta!

Conclusione: in realtà non so quanto fosse serio il mio amico nella sua osservazione, all'epoca la considerai sostanzialmente una battuta, ma suppongo che effettivamente qualcosa di vero, magari non valido per tutte le donne (*1) allo stesso modo, ci fosse!

Nota (*1): del resto qualcosa di analogo succede anche agli uomini che, magari senza pensarci, controllano automaticamente seno, fianchi e sedere di una donna. Al riguardo fece molto ridere, ritenendola erroneamente una battuta, una mia serissima risposta alla domanda postami da una collega: “Cosa noti come prima cosa in una donna?” e io “Dipende da che parte la vedo...”

martedì 7 giugno 2016

Risultati delle comunali

Sto leggendo i primi risultati delle amministrative: ero curioso di verificare l'andamento del M5S e, in seconda battuta, del PD di Renzi. In genere, come ho da tempo scritto, fra PD e destra, quale il suo nome, per me non fa differenza: sono entrambi asserviti ai poteri forti e pronti a coalizzarsi contro i cittadini. Ma l'andamento del PD è importante per capire quanta resistenza interna troverà all'interno del partito: Renzi è lo squalo più grosso ma il PD è una piscina piena di squali e se questi lo attaccano tutti insieme...

Parte noiosa: consiglio di saltarla!!
Per comodità prendo a riferimento la seguente pagina del Corriere.it: Elezioni comunali di Giugno.
A Roma è in testa la Raggi del M5S, al secondo posto Giachetti (Centrosinistra: suppongo sia il candidato del PD che però, per ragioni di marketing pubblicitario, ha corso con un altro “marchio”).
A Milano Sala (Centrosinistra: di nuovo presumo PD senza il marchio PD) è primo mentre il candidato (sconosciuto) del M5S è terzo ma fortemente distanziato.
A Napoli il candidato (sconosciuto) del M5S è addirittura quarto, terzo quello del Centrosinistra (solito PD?).
A Torino è primo l'allegro Fassino del Centrosinistra (PD?) e seconda, sebbene distanziata, la candidata (sconosciuta) del M5S.
Nella “rossa” Bologna è primo il candidato del Centrosinistra (PD? sì... ormai inizio a sospettarlo fortemente!). Bugani, il candidato del M5S di cui scrissi tempo fa (v. Terremoto su FB e Parla AB) non arriva al ballottaggio.
A Benevento il Centrosinistra (PD?) secondo e la candidata (sconosciuta) del M5S terza.
Stessa situazione a Cagliari e Brindisi dove il Centrosinistra piazza il proprio candidato al primo posto (a Cagliari l'ex sindaco si riconferma al primo turno) e il M5S (con due sconosciuti) è terzo.
A Carbonia (è provincia? Ai miei tempi, alle elementari, ancora non lo era...) primo il candidato del Centrosinistra (PD?) e seconda una candidata (sconosciuta) del M5S.
A Caserta è primo il candidato del Centrosinistra (PD?) mentre, suppongo, il M5S non si è presentato...
A Crotone il candidato (sconosciuto) del M5S è, come al solito, terzo: primo il candidato del Centrosinistra e, secondo, quello di una lista civica.
A Grosseto il candidato (sconosciuto) del M5S è terzo e secondo quello del Centrosinistra.
A Isernia i candidati del Centrosinistra (PD)? e del M5S (sconosciuto) sono quarti e quinti: complimenti!
Ma in quanti #%#@ di comuni si è votato?!! Vabbè finiamo la lista anche se sta diventando noioso...
A Latina Centrosinistra (PD?) terzo, mentre il M5S non si è presentato.
A Novara Centrosinistra (PD?) secondo e la candidata (sconosciuta) del M5S è terza. Idem a Pordenone.
A Olbia il candidato del Centrosinistra (PD?) è primo e terzo il candidato (sconosciuto) del M5S.
A Ravenna, Centrosinistra (PD?) primo mentre il M5S non si è presentato. Idem a Rimini ma qui il candidato del Centrosinistra (PD?) è stato eletto al primo turno.
A Salerno pullulano le liste civiche (un loro candidato eletto al primo turno con oltre il 70% dei voti) mentre il M5S non si presenta.
A Savona il candidato del Centrosinistra (PD?) è primo, come al solito è terzo quello (sconosciuto) del M5S.
A Trieste il candidato del M5S, che gli attivisti locali del movimento avevano recentemente invitato a non votare, è arrivato terzo, secondo quello del Centrosinistra (PD?).
A Varese il M5S non si presenta e il Centrosinistra è secondo.
A Villacidro (Villacidro?!!! e che roba è?!!) vince una lista civica: si erano presentate solo quattro liste civiche...
Fine parte noiosa

Non ho fatto, né ho voglia di fare, statistiche ma alcune tendenze risultano già chiare.

1. Il PD ha presentato i propri candidati col marchio Centrosinistra: il prodotto è sempre il solito (il trucco è sempre lo stesso: v. Vecchi ristoranti e nuova trattoria) ma gli italiani tanto ci cascano sempre; Ovviamente (altro vecchio trucco) c'è, per raccogliere i voti degli aficionados, anche la “Sinistra” (e basta) ma è ovvio che si tratta del solito partito di rincalzo che, quando conta, farà come il PD comanda. A mio parere è solo una presa in giro (sia il “Centrosinistra” che la “Sinistra”) ma tanto agli italiani sta bene così: e onestamente non c'erano alternative valide...
2. I candidati sconosciuti del M5S hanno la tendenza ad arrivare terzi e con una percentuale dei voti che, sospetto, sia esattamente quella dei fanatici del movimento: in altre parole il M5S non riesce a convincere. C'è da dire che le elezioni comunali sono poi particolarmente difficili per il M5S: a livello locale infatti conta molto la persona e le apparizioni in tivvù dei “pezzi grossi” del movimento non aiutano molto. Dei candidati “sconosciuti” mi pare di averne visti solo due arrivare al ballottaggio (a Carbonia e Torino).
3. Dei tre candidati conosciuti del M5S ben due lo erano in negativo e, non sorprendentemente, non sono arrivati al ballottaggio. La terza candidata, l'unica su cui i vertici del M5S hanno puntato, è la Raggi che si presenterà al ballottaggio saldamente in testa. Ma della Raggi parleremo a parte.
4. Molte liste civiche hanno fatto bene: questa la dice lunga su quanto un'alternativa credibile sarebbe stata necessaria.
5. Ma il risultato del PD è buono o cattivo? Dipende da come andranno i ballottaggi ma ho la sensazione che potrebbe anche diventare una Caporetto per Renzi: però è presto per dirlo e comunque è solo una mia sensazione data dall'impressione delle percentuali del PD sul mio inconscio!
6. E quello del M5S? A me pare fortemente negativo ma sono sicuro che il “Blog di Grillo” (non l'ho guardato) stia cantando vittoria. Come spiegato il M5S a livello nazionale non vuole governare e, anche a livello locale, non ama che dei sindaci poco controllabili (come il Pizzarotti) ottengano troppo spazio e visibilità: l'ideale per i vertici del movimento è quindi perdere “dignitosamente” ma senza arrivare al ballottaggio dove c'è sempre il pericolo di una vittoria inaspettata; ovvero l'ideale è arrivare al terzo posto: risultato raggiunto quasi ovunque...
7. Aggiungo che nell'attuale situazione un'opposizione vera (che sfortunatamente non c'è: il M5S è la grande farsa mentre la Lega è quella piccola e poi ci sono i vari partiti stampella di sinistra e destra) avrebbe ottenuto risultati eclatanti. Basta vedere come sono andate le liste civiche...

Un discorso a parte merita la situazione di Roma.
Lo scorso autunno, quando Di Battista non ottenne il permesso di candidarsi, scrissi che il M5S non voleva vincere in tale città. Poi però Casaleggio è morto e questo ha sconvolto gli equilibri di potere all'interno del movimento. La mia sensazione (v. Allucinante! e Il dopo Casaleggio) fu che Casaleggio Jr non si fidasse dei membri del direttorio e che, per questo, avrebbe gradito una persona di assoluta fiducia in una posizione di potere e visibilità. La Raggi, come fedelissima sindaca di Roma, sarebbe stata la figura ideale: convocazione in azienda, investitura ufficiale e decisione di fare sul serio.
Forse è un caso ma io ho sentito iniziare a parlare parecchio della Raggi proprio da dopo la benedizione di Casaleggio Jr: certo Roma è la città più importante ma anche Milano, Napoli e Torino non sono dei piccoli villaggi eppure la visibilità dei relativi candidati pentastellati è stata insignificante rispetto a quella della Raggi.

Ancora non sono sicuro che all'ultimo momento non arrivino delle pressioni esterne su Grillo e Casaleggio Jr per fargli cambiare rotta ma al momento credo che, per i motivi spiegati, il M5S voglia effettivamente vincere a Roma (e solo a Roma!). Dobbiamo vedere cosa pubblicherà il Blog di Grillo nei prossimi giorni: butterà una bomba (tipo “A Roma daremo le case sfitte ai migranti”, “A Roma saranno necessari anni di lacrime e sangue per rimetterla in sesto...” o simili) per impaurire i potenziali elettori moderati oppure manterrà un basso profilo (che dovrebbe essere sufficiente a garantire la vittoria alla Raggi)?

Conclusione: la trarrò dopo i ballottaggi...