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martedì 31 gennaio 2023

Libertà limitabile

Lo scorso 9 gennaio scrissi il pezzo 30 e lode! dove commentavo dei concetti sulla libertà tratti da “Una teoria della giustizia” di Rawls che mi avevano colpito. Nei commenti UnUomo.InCammino aveva posto una questione importante alla quale però non avevo saputo rispondere: quando e come può essere limitata la libertà?

La risposta più astratta di Rawls, più generica intendo, è che una libertà può essere limitata solo in nome di un’altra libertà. Ma nel concreto cosa significa?

Oggi ho letto il capitoletto 34, “La tolleranza e l’interesse comune”, dove Rawls INIZIA a dare delle risposte più concrete al problema di quando e perché limitare la libertà di coscienza (*1).

La libertà di coscienza può essere limitata da:
- interesse comune.
- ordine pubblico.
- sicurezza.

E come avevo intuito (ormai ho capito la logica di Rawls!) difendere interesse comune, ordine pubblico e sicurezza, equivale a proteggere le libertà individuali che, per i due principi di equità, hanno tutte pari diritti.

La questione mi sta a cuore soprattutto perché istintivamente la scorsa estate avevo ritenuto immorale il ricatto del verdepasso che, erroneamente, veniva giustificato, ripeto erroneamente, come un mezzo per proteggere la salute dei più deboli che non potevano vaccinarsi.
Insomma la questione era stabilire un confine fra libertà e salute, tema sul quale avevo iniziato a riflettere già dalla primavera 2020 (v. Libertà e salute e, circa un anno dopo, Salute e libertà), un confine labile e incerto ma che, mi fu subito chiaro, la politica aveva spostato troppo a vantaggio (presunto) della salute e contro la libertà.
Non sto a ripetere le mie considerazioni ma, comprensibilmente, ero anch’io ansioso di conoscere il parere di Rawls a riguardo.

La decisione se vaccinarsi o no rientra chiaramente nella libertà di coscienza che, come spiega Rawls, può essere limitata per ragioni sia di interesse comune che di sicurezza e, direi, che la salute pubblica sia a cavallo di questi due elementi.

Quindi tutto risolto? Il governo in nome di sicurezza/interesse comune/salute può limitare indiscriminatamente la libertà d’opinione? Ovviamente no!
Scrive Rawls: «Inoltre, la libertà di coscienza deve essere limitata solo quando esiste una ragionevole aspettativa per cui il non fare ciò danneggerebbe l’ordine pubblico che il governo dovrebbe mantenere. Questa aspettativa deve essere basata su prove e ragionamenti accettabili per tutti. Essa deve essere confermata dall’osservazione comune e da modi di pensiero (compresi i metodi di ricerca scientifica razionale, nel caso in cui non siano in discussione) generalmente riconosciuti come corretti.» (*2)
Quindi per limitare la libertà di coscienza DEVE esserci la ragionevole certezza che, se non lo si facesse, si causerebbe un danno all’interesse comune.
Nell’estate del 2021 c’era questa certezza (al netto che le affermazioni sull’efficacia dei vaccini erano basate su dati truccati dalle stesse case farmaceutiche)?
No: questa certezza a luglio mancava. Come ho spiegato in Risposta da tempo attesa già a cavallo di dicembre 2020 e gennaio 2021 era ovvio (anche se nessuno lo diceva) che un vaccino efficace al 90% significava un 10% di infetti asintomatici o meno in grado di infettare gli altri.
Più o meno contemporaneamente uscirono poi le ricerche israeliane sulla scarsa durata temporale della protezione del vaccino (che proteggeva efficacemente per circa due mesi). In autunno poi le ricerche dimostrarono che la protezione verso la variante delta era molto minore, ci furono conferme sempre più circostanziate di effetti collaterali gravi già nel BREVE termine etc.

Il punto è che vi erano vari esperti, compresi premi nobel, che non ritenevano la vaccinazione la panacea per risolvere il problema della pandemia. Mancava la condizione di decisione ragionevole accettata come tale da tutti.
Il governo non aveva quindi il diritto morale di limitare la libertà di coscienza(*3).
La seconda parte dell’affermazione di Rawls illustra poi una procedura che è l’opposto di quella effettivamente seguita (soprattutto dall’autunno 2020 in poi) in Italia e non solo: ci si è attenuti infatti NON al metodo scientifico ma solo ai comunicati stampa delle case farmaceutiche. Si sono ignorate delle ricerche che evidenziavano problemi e limiti gravissimi e si è data voce solo ai comunicati stampa (senza dati né prove) delle case farmaceutiche, parti in causa che avevano tutto da guadagnarci dall’obbligo vaccinale.

Un’altra questione poi, ci pensavo mentre leggevo queste pagine, è come il governo decida ciò che è nell’interesse collettivo: attualmente infatti vediamo governi “democratici” che prima con la gestione della pandemia e adesso con la guerra in Ucraina stanno andando palesemente contro l’interesse comune per favorire quello di pochi.
Ma la teoria di Rawls è super astratta: sta appena adesso cominciando a definire che forma dovrebbero avere le istituzioni e, in 5 capitoletti, è arrivato solo ad affermare che la libertà di coscienza dovrà essere garantita!

C’era poi un altro paio di passaggi su cui avrei voluto soffermarmi ma non voglio divagare né rendere questo pezzo troppo lungo.

Conclusione: ancora UnUomo.InCammino non ha avuto una risposta definitiva alla sua questione ma, mi pare, ci siamo avvicinati un pochino. Abbiamo messo dei paletti qua e là…
Del resto il limite dato dalla responsabilità non mi pare troppo lontano dalla difesa del bene comune, della sicurezza e dell’ordine pubblico...

Nota (*1): nei capitoletti precedenti aveva stabilito che tale libertà deriva direttamente dai due principi di giustizia e, cioè, sarebbe stata scelta/voluta/sancita dalla posizione originaria.
Nota (*2): tratto da “Una teoria della giustizia” di John Rawls, (E.) Feltrinelli, 2021, trad. Ugo Santini, pag. 213.
Nota (*3): per chiarezza è bene aggiungere che il ricatto è comunque sempre sbagliato; in realtà ho organizzato il mio articolo supponendo che il governo italiano avesse imposto l’obbligo vaccinale per tutti nell’estate 2021. Se il governo pensa che per il bene pubblico va fatto qualcosa allora ordina: il ricatto lo si dovrebbe lasciare ai mafiosi.

8 commenti:

  1. In pratica tecnoteisti e talevax brandendo i loro libretti su "La scienzah" hanno fatto strame del principio di precauzione e imposto la tessera verde.
    Fondamentalismo, psicosi e ugualismo hanno imposto il loro regime.
    Al posto delle adunate del sabato in piazza, quelle agli "ab" vaccini, al posto del voto su scheda con un solo partito, la firma liberatoria di "consenso obbligatorio".
    I regimi soft non usano più l'olio di ricino ma lavaggio dei cervelli e metodi apparentemente soft (in molti si dono piegati solo per poter avere salario o stipendio per campare).
    Il Mattarella ha firmato ogni orrore possibile presentatori e ora trombona ancora che le democrazie non devono calpestare i diritti blablabla bla.
    Ipocrita e falso solo come i cattocomunisti ora riverniciati di arcobalengo possono esserlo.

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    1. Personalmente credo che le democrazie occidentali siano entrate in una fase di decadenza iniziata circa 30 anni fa (anni ‘90) negli USA e che ha rapidamente contagiato le democrazie europee.
      Una delle tante conseguenze è che i governi non fanno più nemmeno la parvenza dell’interesse pubblico ma si limitano a quello di pcohi (case farmaceutiche durante la pandemia, produttori d’armi oggi).
      Strumento centrale che permette queste poletiche autolesionistiche (per la popolazione) è il totale controllo dei media tradizionali e, ormai dopo i Twitter Files lo possiamo dire, delle reti sociali: questi strumenti permettono di imporre il pensiero maggioritario (che io contrappongo al pensiero minoritario ma che ti puoi immaginare equivalente al “pensiero unico”) e di condizionare così pesantemente l’opinione pubblica.
      Altra tecnica è quella di creare paura perché l’uomo impaurito è particolarmente irrazionale e suscettibile alle influenze rassicuranti (non è una mia teoria questa: è psicosociologia, dimostrato da numerosi esperimenti).
      Politicamente il risultato della decadenza è la “Dittatura democratica”, ovvero una tirannia sotto l’apparenza di libertà.

      Sono d’accordo con te che il PD sia al momento il partito più sistemico che esista ma, temo, anche gli altri partiti siano, con diverse gradazioni, contagiati dallo stesso “morbo”. Per pochi anni ho avuto una concreta speranza che il M5S potesse essere diverso (ma poi, nella mia terminologia, si è rivelato essere un “populismo apparente” ovvero equivalente nella sostanza a un partito tradizionale come il PD) e, per meno tempo e con più sospetto, ho sperato poi nella Lega di Salvini (che però con l’appoggio al governo Draghi si è dimostrato essere inequivocaboilmente un populismo apparente).
      Adesso sto dando il beneficio del dubbio a FdI ma le prime sensazioni sono negative: certo bisognerebbe conoscere quale sia effettivamente la sua libertà d’azione in politica estera e interna, quali siano i vincoli imposti dai suoi alleati, e aspetto quindi di giudicarla a fine mandato. Da qualche parte ho argomentato ampiamente le ragioni del mio sospetto nei suoi confronti ma in pratica ho trovato la sua opposizione al governo Draghi formale e non sostanziale...

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    2. Più o.meno stessa storia recente per scelte elettorali recenti.
      Nessun partito del sistema può cambiarlo significativamente.

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    3. Non può, forse... ma soprattutto non vuole cambiare niente...

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    4. Certe scelte politiche non sono percorribili. Ad esempio, con 120 basi degli invasori statunitensi, come si potrebbe uscire dalla NATO!?

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    5. Certo, ne sono consapevole: ma si poteva comunque fare un po' di resistenza. Per esempio rifiurandosi di inviare nuove armi in Ucraina (che oltretutto abbiamo solo vecchi rottami e non credo che gli USA avrebbero insistito troppo). Anche gli USA hanno le apparenze da salvare: non è che sarebbero potuti intervenire con l'esercito in Italia solo a un rifiuto di fare/non fare qualcosa!

      Comunque sono d'accordo che sia un fattore e che, in generale, il governo Meloni possa aver avuto bisogno di guadagnarsi il favore statunitense, ma anche di Bruxelles, con la sua condiscendenza. Lo terrò presente nella mia valutazione finale di questo governo! ;-)

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    6. Gli SUA e il RU vendono le armi all'Ucraina, gli europei no

      https://keinpfusch.net/di-leopardi-ed-ukraina/

      La strategia degli statunitensi cogli zerbini europei funziona bene: logoro la Russia, distruggo economia e industria europea, creo un nuovo zerbino Ucraina che mi dovrà immani risorse come debiti di guerra e nella quale installerò le mie basi militari per tenerli sotto i "boots".

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    7. Articolo interessante: pensavo che la questione dell’invio delle armi in prestito o regalate fosse più mista (cioè che anche gli USA un po’ regalassero e un po’ prestassero; idem per l’Europa)…
      Comunque mi pare che l’autore dell’articolo se ne intenda molto.

      Sono anche d’accordo sul fatto che ormai “tutti” abbiano capito che l’Ucraina comunque non potrà vincere e che quindi tutte le armi che si continua a inviare servono solo a provocare più morti da ambo le parti ma che non cambieranno la situazione.

      Riguardo le strategie di fondo a caldo, il 24 febbraio 2022, scrissi https://parole-sante.blogspot.com/2022/02/altra-lettura-della-crisi-russia.html nei mesi successivi ho fatto analisi più precise e dettagliate ma, mi pare, tutti i punti principali li avevo già individuati….

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