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domenica 8 gennaio 2023

Tanti sogni

Ultimamente sto sognando moltissimo. Soprattutto ieri notte ho fatto un sogno a puntate come a volte mi succede col risultato, in genere, che la trama si complica e prende pieghe strane.

Nel sogno avevo il ricordo di un sogno sognato la notte precedente [non sono sicuro di averlo realmente fatto o se magari è solo una memoria immaginaria] che però consideravo la realtà: ero uscito a cena con una mia amica che, nella realtà, non vedo da anni.
Stavolta, circa una settimana dopo, le ritelefono per fissare di nuovo: scambiamo qualche parola e le propongo un’altra cena per la sera stessa. Seppur non proprio entusiasticamente accetta.
Ci troviamo al “ristorante” che però si trasforma nel grande atrio di un centro commerciale (lo spazio dopo le casse e sul quale si affacciano gli altri negozi).
E invece di cenare ci mettiamo a giocare una partita a scacchi con orologio e scacchiera ma senza i pezzi!
Dopo una dozzina di mosse lei si alza per andare al bagno: mentre io sto pensando alla mia mossa l’orologio inizia a suonare: evidentemente lo avevo programmato male e, invece di aver selezionato una partita lunga, avevo scelto una rapida.
Tutto sommato sono sollevato perché mi rendo conto di non ricordare esattamente la posizione della scacchiera e senza la lista delle mosse giocate non riesco a ricostruirla [delle difficoltà mnemoniche nei sogni ho già scritto spesso].
Quando l’amica ritorna non si scompone né arrabbia né sospetta qualche mio imbroglio ma, semplicemente, decide che allora la “cena” è finita e quindi mi saluta e se ne va.
Io resto perplesso: ragiono che, rispetto alla settimana precedente, l’appuntamento è stato un passo indietro anche se però, almeno, ci siamo visti. Decido di scriverne a una mia cugina per averne il suo parere [cosa che mi è capitata di fare più volte nella realtà (*2)].

Nel corso della notte ci rimugino sopra intrigato e quando mi riaddormento...

Questa volta sono a casa sua [ma in realtà è un’altra casa]. Molto piccola, a pianta quadrata: un piccolo ingresso/cucina con due camere minuscole e il bagno intorno.
I suoi genitori non ci sono e dovrebbero tornare il giorno dopo
Chiacchieriamo a distanza, nel senso che non è una serata intima ma rimane una certa freddezza: le dico che l’appuntamento della cena è stato anomalo e che sono però contento di rivederla con più calma.
Sfortunatamente, con mia frustrazione, dopo poco arriva un uomo e non mi è chiaro che relazione abbia con lei. Viene trattato più come un conoscente che come un fidanzato (*3).
È un po’ più robusto e alto di me (ci vuole poco) e completamente pelato.
Ci studiamo con lo sguardo e anche lui sembra perplesso dalla mia presenza: evidentemente vogliamo capire i rispettivi rapporti con l’amica ma senza affrontare brutalmente il discorso.
Squilla il suo telefono ma per qualche motivo non riesce a rispondere o va via la linea.
Nel frattempo lo fa sedere sul divano mentre io sono su una poltrona accanto. Non ricordo ma suppongo si scambi qualche parola di circostanza.
Ma dopo poco arrivano i suoi genitori rientrati in anticipo (e probabilmente erano loro che avevano provato a telefonare). Mi salutano con simpatia, e anch’io sono contento di vederli, ma mi rendo conto che c’è qualcosa che non va: sono molto preoccupati e tesi. Non verso me ma, mi pare, verso l’uomo sul divano.
Forse per sfida l'amica si accoccola però fianco a fianco dell’uomo che sorride: felice di essere stato scelto.
Senza perdere tempo, forse deluso, decido che non ha senso per me restare: evidentemente avevo valutato male i segnali di lei. La saluto e, con la prima scusa che mi viene in mente, le dico che devo andarmene. Quando poi mi rivolgo a salutare il padre mi accorgo solo allora che ha delle occhiaie nerastre paurose. Mi saluta con affetto e mi dice di stare attento di farmi vedere da un prete perché “quella là”, la figlia cioè, ha un male che corrompe. Penso a un demone e a un qualche tipo di possessione…

Poi mi sveglio: ma resto a lungo perplesso. Quale male incombe? Il tizio era il demone o un’altra vittima da “infettare”? Che problema avevano i genitori? Perché quella casa?
Comunque la sensazione inquietudine mi è durata tutta la notte e ha influenzato i sogni successivi.

Per esempio ne ricordo un altro in cui tornava una pandemia, non ricordo se di covid, comunque entro in una scuola (non so per cosa, ma avevo due macchine fotografiche e diverse valige, forse volevo documentare la situazione all'interno; non chiara mia età) e per prima cosa la bidella mi riempie di regole su cosa fare e non fare. Nella classe non c’è nessuno che conosca ma un tizio parecchio in carne (che ricorda Pandorino Bianconero) è a un calcolatore e prende i dati e, bo, ci spippola. In pratica non c’è più il Verdepasso, abolito dal governo Meloni (?), ma c’è il Certificato Verde che attesta la buona salute (e non le vaccinazioni) del portatore.
Chiaramente mi rendo conto che è una sciocchezza burocratica e, dalla tosse che sento in giro fra i “certificati”, immagino che siano tutti infetti o che lo saranno presto.
Ma anche in questo sogno, la stanza scura, le persone strane, la malattia ignota, predomina la cupezza: la sensazione di disastro è nell'aria pesante.

E oggi ho sognato che la mia casa era un monolocale di legno che poteva muoversi in basso e in alto come una sorta di grande ascensore. L’unica cosa che non mi tornava era che le luci erano collegate al motore dell’ascensore con tutti i cavi che si riunivano in una specie di radiosveglia di plastica bianca con all’interno la chiave di casa. Mi infastidiva perché non capivo come aprire la porta e contemporaneamente controllare l’ascensore o le luci. Lo so: non c’è molto senso e infatti ero confuso…

Ma come mai tutti questi sogni (*1)?
Io credo dipenda dal tè: a causa della pressione alta degli ultimi giorni (sui 90-130 e i battuti altissimi 90+) ho provato a ridurre sensibilmente le mie tazze quotidiane di tè.
Negli ultimi giorni ne prendo uno buono la mattina e un tè verde dopo pranzo e, per il resto della giornata, mi arrangio con infusi (schifosi) vari. La pressione mi sembra in discesa: ieri non ho controllato ma il giorno precedente ero a 85-125. Diversamente da quanto si dice io mi accorgo se ho la pressione alta da delle sensazioni alle tempie, agli occhi e alla nuca e, al momento, non sento quasi più niente. In mattinata riverificherò (*4).

Comunque il punto è che, probabilmente, sia la durata che la qualità del mio sonno è aumentata sensibilmente (direi un 50%) e può darsi che per questo sogni anche di più.
È una fortuna che non mi costi praticamente niente cambiare abitudini anche se inveterate: non è tanto forza di carattere ma debolezza delle mie “voglie”. Se deciderò di smettere di bere tè non avrò problemi a farlo...

Conclusione: dormendo meglio sono meno nervoso e quindi dormo meglio: probabilmente fra un po’ dormirò e basta!

Nota (*1): sogni mi sono via via appuntato in questi ultimi 2-3 giorni, altrimenti non ricorderei praticamente niente!
Nota (*2): tipicamente poi decido di testa mia e in qualche maniera comunque spesso riesco a ottenere consigli che coincidono con le mie intenzioni.
Nota (*3): lo so, il comportamento di questa mia amica può apparire strano ma in realtà è lei che è effettivamente molto fuori dalla media. È di gran lunga la donna più intelligente che conosca ma stranamente (v. Donne alieni e un libro di successo) trovo questa sua caratteristica gradevole: mi piacciono i vari collegamenti che riesce a tirare fuori (ha anche una grande cultura essendo un’avida lettrice di storia). Non è molto scherzosa e ha le idee chiare: pur non dicendolo ti osserva e ti giudica. Sfortunatamente non apprezza particolarmente il mio umorismo. La sua caratteristica precipua è però la sua introversione che, sembra impossibile a dirsi, giudico significativamente maggiore della mia: se io sono decisamente asociale, lei lo è ancora più di me e questo spiega tante stranezze del suo carattere. Per esempio ha uno spazio privato intorno a sé molto più ampio della media: ricordo che un giorno stavamo parlando ma c’era molta confusione nella stanza e così io, che sono leggermente sordo, facevo fatica a comprendere quello che diceva: così, senza pensarci, mi avvicinai di un mezzo passo ma lei automaticamente ne fece un altro indietro mantenendo la distanza di suo gradimento; e così a un mio secondo tentativo che mi convinse che non si era trattato di un caso!
Diciamo che nel complesso le sue “stranezze” mi divertono ma lei non apprezza minimamente le mie. Mi sono chiesto più volte che tipo MBTI sia e sono arrivato alla conclusione che si tratta di una ISTJ e, secondo la mia teoria (v. Amore e MBTI), N (io sono INTP) ed S non sono sentimentalmente compatibili a causa dell’approccio alla vita totalmente diverso…
Nota (*4): Verificato 90-120 e 80bpm. La minima continua a essere un po’ alta ma la massima (in verità 122) mi pare normale. Le pulsazioni alte ma nella mia normalità da qualche anno.

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