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lunedì 18 settembre 2023

Povero Joe!

5:00AM. Non dormo più e sono vispo. Sono preoccupato per Joe. Il prossimo anno avrà le elezioni e, a meno che non sia l’unico candidato, probabilmente le perderà. Vediamo i successi e le sconfitte accumulate in questi anni.

SCONFITTE:
ECONOMIA:
- La crisi economica statunitense è in peggioramento. Primato di disoccupazione.
- L’inflazione è in crescita.
- C’è il timore che la continua immissioni di dollari nel mercato porterà prima o poi a far scoppiare questa bolla provocandone un improvviso e significativo deprezzamento.
- Il resto del mondo guidato dai BRICS sta organizzando una propria moneta, legata all’oro, e sta iniziando a dedollarizzarsi, ovvero a non usare il dollaro come moneta di scambio.
- Primato dell’aumento della diseguaglianza fra ricchi e poveri.

GEOPOLITICA
- L’Afghanistan, invaso nel 2001 per liberarlo dai talebani, è stato abbandonato nel 2021 e rioccupato dopo poche ore dai talebani (che ora però sono più forti).
- Ha spinto la Russia fra le braccia della Cina (togliendola all’Europa)
- Ha fatto perdere agli USA l’Africa e il Sud America, ha indebolito molto la credibilità statunitense in Asia.
- I BRICS sono più forti: fra i paesi indipendenti vi è la corsa per entrarvi.
- Ha perso l’Arabia Saudita (leggi petrolio)
- Ha indebolito e portato sull’orlo del disastro economico l’alleato più forte, l’UE.
- La popolazione europea ha iniziato a capire che non si può più fidare degli USA.

SOCIETÀ
- Crisi dei senza tetto, legata ad aumento di droghe.
- Ha voluto e permette l’immigrazione massiccia dal Messico.
- Strutture pubbliche scuole e infrastrutture in crisi: vecchie e inefficienti.
- Crollo della fiducia degli americani nei media e nelle istituzioni in genere.
- Crisi libertà e diritti in particolare legata alla gestione pandemica.
- Già... la gestione, economicamente e socialmente disastrosa, della pandemia di covid.
- Aiuti ridicoli alle Hawaii (popolazione locale notevolmente irritata).
- L’esercito statunitense è più debole: di sicuro non ha più l’abbondanza di scorte militari che aveva fino a qualche anno fa. Anche all’estero fa meno paura: è terminata la superiorità militare di 20-30 anni fa.
- In generale ha reso evidente la crisi democratica statunitense.

PERSONALMENTE
- Rischio concreto di impeachment per corruzione.
- Gravi problemi personali di salute mentale.
- Gravi problemi di corruzione legati alle disinvolte attività del figlio Hunter.
- Qualche problemino anche con la figlia per le docce “improprie” quando era bambina.

SUCCESSI:
- Ha spezzato la sinergia fra Russia ed Europa (favorendo così la Cina).
- Forse riuscirà a correre da solo alla presidenza: Trump (repubblicano) arrestato (per ciò che hanno sempre fatto tutti i presidenti USA prima di lui); Kennedy Jr. (democratico) dovrà correre da solo come indipendente perché non si sono fatte primarie.
- Ha reso evidente la totale sudditanza dell’Europa (ma è anche un male perché la popolazione europea sta iniziando a capirlo: questo renderà il controllo sempre più difficile e precario).

NEUTRI:
- Ha l’appoggio dei media e di Hollywood. Ma lo aveva anche prima: non è un suo successo, semplicemente continua a fare gli interessi delle lobbi che li controllano.
- Il complesso militare-industriale è stato ben foraggiato. Gli aspetti negativi sono però molteplici: vedi sopra.

Insomma un bilancio con più ombre che luci.

GUERRA IN UCRAINA:
E, su questo sfondo fosco, si staglia la guerra in Ucraina. Ricapitoliamo:
- Sul piano militare l’Ucraina ha perso e, anzi, in pratica è stata sconfitta tre volte.
- Miliardi e miliardi di dollari buttati nel pozzo senza fondo del paese più corrotto d’Europa.
- Armi da guerra sfuggite a ogni controllo e finite nel mercato nero.
- Ha mostrato che le ormai vecchie armi occidentali sono tutt’altro che invincibili.
- Fallimento delle sanzioni economiche: paradossalmente l’economia russa è in crescita.

Quanto ancora a lungo potrà resistere l’Ucraina? Difficile dirlo. Putin potrebbe lanciare quando vuole (clima permettendo) un’offensiva decisiva ma, per motivi che non starò a ripetere (v. Brezza di mare e iodio nucleare e precedenti), al momento non vuole. E se lo facesse nella primavera-estate 2024, proprio qualche mese prima delle elezioni?
Insomma il nostro povero Joe deve trovare una via d’uscita che NON SEMBRI una (ennesima) sconfitta. A lui piacerebbe tanto congelare il conflitto per spacciarlo come vittoria: una sorta di tregua prolungata come quello fra Corea del Nord e del Sud. Ma alla Russia non converrebbe e non l’accetterebbe mai stando così le cose. E allora si cerca di creare una leva, una moneta di scambio: ecco quindi la pericolosa intensificazione del conflitto con armi capaci di colpire il suolo russo e, preferibilmente, Mosca. Attacchi insignificanti sul piano militare ma che si spera possano indurre Putin ad accettare l’armistizio.
L’altra possibilità è un intervento diretto della NATO probabilmente fallimentare dato che abbiamo riserve di munizioni per una settimana di guerra: ma soprattutto ci sarebbe un rischio incredibilmente alto di guerra nucleare. Sfortunatamente a tanti scarafaggi al potere e con tanti soldi l’idea di nascondersi in un bunker e di “risolvere” la crisi demografica globale non pare poi malvagia.

Conclusione: come farà quindi il di gran lunga peggior presidente della storia degli USA a essere rieletto? Non riesco a prendere sonno al pensiero...

17 commenti:

  1. Problemi così gravi ed estesi non possono essere imputati ad una sola persona. Piuttosto, quella persona rappresenta i problemi di una società senescente.
    Che sono gli stessi problemi in Italia, reddito di fancazzanza e strade che vengono giù per frane a maggio e poi non vengono rifatte perché non ci son soldi per lavoratori e imprese per la loro riparazione e la sistemazione idrogeologica del territorio.
    Società che im/deportano moltitudini da Africa e Asia perché mio figlio laureato a scienze politiche della disoccupazione, il principe ha già fatto 46 master in relazioni politiche internazionali e non vuoi mica che vada a fare il direttore di cantiere o il ruspista di riparazioni di strade di montagna.
    ----
    Visto che la conoscenza popolare ha da tempo osservato che la necessità aguzza l'ingegno, cosa possiamo dire dell'agio?
    Non è un caso che il figlio del signor Biden abbia molti gravi problemi assai frequenti nelle generazioni "figli del dottor Spock" e successive, fino agli attuali "sdraiati" (M. Serra) o "bamboccioni" che tali sono diventati
    o - sia per l'antieducazione ricevuta dagli amici-genitori
    o - sia per la senescenza generale, collettiva (al mulino ti infarini anche se ti darai da fare per evitarlo).

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    1. Si, ha ragione: per semplicità attribuisco tutto a Biden ma lui è un sintomo di una malattia democratica più grave.
      È difficile essere completamente esatti e precisi frase per frase senza scrivere sempre dei pezzi lunghissimi: talvolta la volontà di sintetizzare mi porta a semplificare troppo.
      Sicuramente in altri pezzi ho spiegato che Biden non decide nulla ma la sua squadra per lui, a sua volta la squadra è controllata dai papaveri democratici che collaborano gomito a gomito con le lobbi. Altrove avrò senz’altro citato anche il partito unico dei neoconservatori…

      Che i problemi democratici statunitensi si replichino nelle “colonie” europee, Italia compresa, è uno dei temi della mia Epitome a cui dedico il capitolo 15.3 “La decadenza nell’occidente”.
      Quindi sono sostanzialmente d’accordo con lei...

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    2. Lo stato profondo, negli SUA, è determinato dalle azioni e dagli obiettivi perseguiti dalle oligarchie.
      Trump mise in discussione questo: il miglior modo per farsi odiare dalle sinistre che, per DNA, sono antipopolari, anti democratiche.

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    3. In teoria la sinistra dovrebbe essere dalla parte del popolo: è nella degenerazione democratica attuale che, talvolta, è ancor più dalla parte delle lobbi della destra.

      Forse c'entra il giusto ma per qualche motivo mi è venuto in mente quindi suppongo che almeno un collegamento inconscio vi sia.
      Spesso mi accorgo con stupore che ancora negli USA c'è (ho in mente canali tendenti a sinistra) chi preferisce Biden a Trump: dicono qualcosa tipo "Biden un disastro ma Trump sarebbe stato peggio!".
      Non vi è un argomentazione ma pare un dogma: è così perché è così...

      Bo, forse il commento precedente non c'entrava effettivamente niente! :-)

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    4. Vandea, stragi polpottiane, sterminio dei contadini in Russia e Ucraina, im/deportazioni di massa in URSS, Yugoslavia (e ancora in Europa), regime "democratico" in Corea Nord, in DDR (avete visto "Le vite degli altri"?) possono bastare o servono altri esempi di "sinistra popolare"?
      È noto, anche in Italia, che quando il popolo era in maggioranza d'accordo col "centralismo democratico" (ipocrita fase per indicare le decisioni prese dalle castalie del PCI) allora era democratico, quando il popolo non si uniformava alla ortodossia decisa dai "soviet" era meschino, reazionario, piccolo borghese, menscevico, fascista, ignorante, grezzo, etc. .
      Notare che questa cosa continua tuttora.
      Devo ricordare cosa successe a Capalbio quando il prefetto di Grosseto decise di dislocare alcuni invasori tra le tenute vinicole rosse del compagni al vertice?

      Io, per natura caratteriale, sono assai poco inclino a simpatie per il popolo.
      Quindi posso osservare con una certa cognizione di causa, astio e disprezzo per le classi inferiori da parte dei puri e superiori sacerdoti della sinistra intellighentsia e la incredibile, fenomenale ipocrisia che ricopre tutto questo.

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    5. Prego guardare il video a corredo di questa pagina

      https://unuomoincammino.blogspot.com/2017/02/la-cravatta-e-la-merda.html

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    6. Ok, avevo provato a risponderle qui ma Blogger mi dice che il collegamento è troppo lungo. Ne approfitto quindi per farci il post odierno!

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  2. Molto spesso Uriel Fanelli (pseudonimo) ha posizioni radicali interessanti.
    Qui sulla questione di come si presenta lo stato di una nazione con dati "cucinati" (farlocchi).
    Nella disamina di Fanelli non possono mancare gli SUA col presidente Biden

    https://keinpfusch.net/i-numeri-cucinati-presentano-il-conto/

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    1. Ho letto l'articolo segnalato che mi pare batta su due concetti:
      1. macroeconomia inaffiddabile.
      2. statistiche inattendibili.

      Sul secondo punto sono d'accordo: alle statistiche, come hai sondaggi, è possibile fari dire tutto e il suo contrario.
      Sul primo punto non saprei...

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  3. E allora si cerca di creare una leva, una moneta di scambio: ecco quindi la pericolosa intensificazione del conflitto con armi capaci di colpire il suolo russo e, preferibilmente, Mosca. Attacchi insignificanti sul piano militare ma che si spera possano indurre Putin ad accettare l’armistizio.

    Non credo.
    Lo storytelling della FedRu vuole che la Madre Russia vinca la guerra contro gli infedeli filo-occidentali.

    E credo che così sarà.
    Non solo nella vecchia Europa, ma anche sugli altri scenari ...
    l'Occidente allargato è senescente + demente, non ne ha più da dare.

    ===

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    1. > Lo storytelling della FedRu vuole che la Madre Russia
      > vinca la guerra contro gli infedeli filo-occidentali.

      Anch'io non credo che Putin possa e voglia accettare un simile compromesso. Se lo facesse significherebbe che le perdite russe sono effettivamente più alte di quello che credo (ovvero molto più basse di quelle ucraine: stime recenti danno una crifra di 32.000 unità) oppure che vi sono problemi gravi (forse economici, forse militari, forse politici) che al momento mi sfuggono.
      Però, secondo la teoria che riporto, questo è quello che sperano i gestori di Joe...

      Anch'io credo che la Russia stia vincendo (anzi probabilmente ha già vinto). Il punto è la prudenza di Putin che cerca di far di tutto per non allargare il conflitto e questo lo trattiene dal lanciare un'offensiva decisiva che però rischierebbe di provocare un intervento occidentale.

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  4. L’altra possibilità è un intervento diretto della NATO probabilmente fallimentare dato che abbiamo riserve di munizioni per una settimana di guerra [ ... ].

    Infatti, non credo che verrà eseguito.

    Piuttosto, la Polonia e i Paesi Baltici potrebbero agire previa liberatoria dalla NATO così da essere svincolati dall'art. 5 ( mutua assistenza in caso di aggressione da parte di un Paese esterno al trattato ) E colpire per primi la Bielorussia alleata fedele della Russia : in questo scenario, gli altri Paesi NATO non dovrebbero intervenire a difesa dei russofobi creando così l'escalation nucleare ...
    e i cocci sarebbero degli attaccanti.
    Al termine di questa terza fase del conflitto, vedo la Polonia conquistare ed annettere gradualmente ( protettorato, quindi annessione legale ) l'Ucraina Occidentale, e almeno due dei Paesi Baltici ( Lettonia ed Estonia ) tornerebbero tout court ad essere regioni amministrate dal Cremlino.

    Fantapolitica ?

    Risiko ?

    Vedremo.

    :)

    ===

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    1. Anch'io ho sentito ventilare questa ipotesi però, piuttosto che attaccare la Bielorussia (perché?) invadere direttamente l'Ucraina occidentale in direzione Leopoli (del resto l'aiuto militare delle repubbliche baltiche sarebbe insignificante). In questa maniera avrebbero magari la copertura di una richiesta ufficiale di Zelensky, senza attaccare direttamente le truppe russe...

      Non so: fosse un'iniziativa unilaterale sarebbe rischioso ma forse sarebbe una soluzione negoziabile e accettabile anche dalla Russia, magari con qualche garanzia...

      Elimina
    2. piuttosto che attaccare la Bielorussia (perché?)

      La Russia Bianca ( Bielorussia ) è Paese fraterno della ( Grande ) Russia.
      Il legame è sempre stato fortissimo, tanto che tra i due Stati da anni non ci sono dogane, né frontiere effettive.
      Tanto che la prima ha dato piena disponibilità ( pleonastica ) al Cremlino di muovere le truppe sul suo territorio.
      Da ultimo, da qualche settimana la Wagner ha nella Russia Bianca le sue basi, e questo ha preoccupato parecchio sia la Polonia che i Paesi Baltici.

      invadere direttamente l'Ucraina occidentale in direzione Leopoli (del resto l'aiuto militare delle repubbliche baltiche sarebbe insignificante).

      Bada che i Paesi Baltici sono, sì, dei microbi militari, ma sono guidati da politicanti psicopatici e russofobici, nonché contengono popolazione autoctona abbastanza russofobica da innescare l'isteria di massa.

      = Lieto fine ?

      Entro due anni, segnaletica in doppia lingua e doppio alfabeto nelle strade di Vilnius, Riga, e Tallinn.

      :)

      Elimina
    3. Sì, tutte queste informazioni sono corrette (non sapevo delle frontiere) ma il mio punto è che la Polonia il cui obiettivo strategico è quello di annettersi parti dell’Ucraina ha due possibilità.
      La prima, quella che hai suggerito tu, è attaccare la Bielorussia (con l’aiuto delle repubbliche baltiche) e, sicuramente ritrovarsi in guerra con Bielorussia e Russia. In questo caso per raggiungere il proprio scopo dovrebbe sconfiggere Bielorussia e Russia.
      La seconda opzione, che ipotizzo io, è quella di entrare “pacificamente” in Ucraina, per “missione di pace”, senza attaccare i russi e con il beneplacito di un governo ucraino comunque impotente, e occupare i territori che gli interessano. In questo caso l’intervento potrebbe essere anche approvato da Mosca con la spartizione e pacificazione (quella zona è la più nazionalistica e russofoba, per Mosca sarebbe un problema occuparla: molto meglio passare la patata bollente alla Polonia!) di un’Ucraina sconfitta.

      A me pare che la prima possibilità abbia zero probabilità di successo mentra la seconda, con una buona azione diplomatica, potrebbe funzionare…

      Se poi le repubbliche baltiche vogliono attaccare la Bielorussia facciano pure: verranno massacrate.

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    4. In questo caso per raggiungere il proprio scopo dovrebbe sconfiggere Bielorussia e Russia.

      1 – No, i polacchi sanno bene che attaccare il suolo bielorusso è come attaccare la Grande Russia : sarebbe un diversivo per poi concentrare le operazioni sulla Piccola Russia occidentale ( Galizia, Volinia ... ). In quell'operazione contro la Bielorussia sarebbero assistiti dai Paesi Baltici che farebbero così la figura dei fessi ( e lo sono ) perché torneranno sotto il controllo diretto di Mosca ( almeno 2 su 3, vedi sotto ).

      2 – No, se le operazioni sono state concordate ai massimi livelli tra le parti ...
      Da più di un anno, mi sembra di assistere a un'opera teatrale o ad un balletto nel quale ciascun attore ha la sua parte e la sua tempistica d'ingresso e di sincronia con gli altri.
      Alla fine dell'atto, secondo me : Paesi Baltici ( almeno Lettonia ed Estonia, per contiguità territoriale e consistenza della ''minoranza'' russa ) e Piccola Russia centro-orientale ( inclusa l'oblast' di Odessa ) alla Russia, Piccola Russia occidentale alla Polonia, alcune province all'Ungheria ( Transcarpazia ), Romania ( Bucovina settentrionale ), e Moldavia ( Budjak ).

      La seconda opzione, che ipotizzo io, è quella di entrare “pacificamente” in Ucraina, per “missione di pace”, senza attaccare i russi e con il beneplacito di un governo ucraino comunque impotente [ ... ].

      Potrebbe essere.
      Ma ciò che non mi torna in questo schema è che la Russia non avrebbe un tornaconto sul Baltico in cambio della cessata neutralità di Svezia e Finlandia che sono passate alla NATO.

      Per vari motivi, da subito i Baltici mi sono sembrati una contropartita accettabile anche dall'Occidente esteso, gli agnelli sacrificabili ( per l'ennesima volta nella loro Storia ).

      Vedremo.

      ...

      Buona giornata.

      ===

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