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mercoledì 11 gennaio 2023

Sulla guerra in Ucraina

Inizio ad avere qualche dubbio sulle mie convinzioni.

Il motivo è dato dalla mancanza di offensiva russa dal nord: vuoi direttamente dal confine russo o da quello (a mio modestissimo parere più funzionale) bielorusso.
In realtà io me l’aspettavo per dicembre ma non mi sarei stupito fosse iniziata nella prima metà di gennaio: il motivo è che, nella mia comprensione del conflitto, la Russia non ha particolarmente fretta di agire e quindi ha senso che aspetti il momento, anche climaticamente, migliore.

Contemporaneamente è anche vero che non può aspettare troppo perché, seppure lentamente, i rinforzi occidentali inizieranno ad arrivare dalla primavera in poi.

Quindo l’offensiva invernale, non importa quando, ma da un punto di vista strategico deve essere fatta. Se non lo è vuol dire che la Russia non è in grado di effettuarla: a quel punto significa che la situazione russa non è come supponevo. Potrebbe subire perdite militari più alte di quanto pensassi, oppure non avere equipaggiamento sufficiente per le nuove truppe, o un problema di munizioni o di scarsa capacità operativa del proprio esercito o chissà cos’altro.

Quindi si deve iniziare a pensare quando si chiude la finestra di tempo (climatica) per intervenire.
Premettendo che non me ne intendo ma tenuto conto che a metà marzo il terreno diviene impraticabile per lo scioglimento della neve io credo che la prima metà di gennaio sarebbe normale ma, probabilmente, si potrebbe estendere tale periodo all’intero mese. Un’offensiva a febbraio, anche nei primissimi giorni, mi sembrerebbe invece tardiva.

C’è da dire che le truppe russe in Bielorussia stanno aumentando ma non certo in numero sufficiente per un’offensiva (almeno a sentire le fonti occidentali): insomma sembrerebbero che i preparativi siano un po’ indietro.

Mi pare di aver letto che la Russia stia preparando delle strutture difensive sul confine a nord dell’Ucraina: questo mi fa pensare che l’offensiva la si voglia fare della Bielorussia e che quindi queste strutture servano a bloccare eventuali contrattacchi verso il territorio russo.

Si sente da come scrivo che sto dalla parte della Russia?
In realtà cerco di stare dalla parte della giustizia: da un punto di vista geopolitico abbiamo uno stato, gli USA, che ha adesso una politica apertamente imperialista e che dal 2014 stava preparando, pur sbagliando ripetutamente i propri calcoli, questa guerra contro la Russia tramite l’Ucraina.
Questa non è una mia teoria complottista: lo hanno messo nero su bianco una decina di anni fa i cosiddetti think tank americani che all’epoca tracciarono anche la strategia che avrebbero dovuto seguire gli USA come poi hanno pedissequamente fatto. Del resto se si fosse voluta la pace sarebbe bastato rispettare gli accordi di Minsk…
Lo scopo degli USA? 1. Indebolire la Russia e, forse ancora più importante, 2. separarla dall’Europa. Contemporaneamente 3. gli USA vogliono guadagnarci o, almeno, non rimetterci.
Di questi tre obiettivi il primo sembra stare avendo un successo limitatissimo da un punto di vista economico ed è stato fallimentare sul piano politico (adesso la Russia è tenuta molto più internazionalmente in considerazione di prima; si sono rafforzate organizzazioni anti occidentali). Il punto 2 è l’unico che, grazie all’assoluta stupidità e incapacità dei leader europei, ha raggiunto pienamente il proprio scopo: peccato che fosse un obiettivo errato, controproducente cioè! La Russia è infatti stata spinta fra le braccia della Cina che è il vero avversario degli USA rendendola molto più forte; inoltre la sciagurata contrapposizione economica fra Europa e Russia ha indebolito, credo decisivamente, la prima che invece era il più forte alleato degli USA.
Anche riguardo al punto 3 il successo è stato parziale: di sicuro la popolazione USA risentirà dell’aumento del costo dell’energia e gli unici ad arricchirsi veramente sono stati i produttori d’armi e gli alti papaveri politici di Washington che hanno moltiplicato la propria ricchezza grazie alle donazioni dei produttori d’armi. Ma come ne risentirà l’economia USA dall’aver creato dal nulla svariati miliardi, anzi trilioni, di dollari? La mia sensazione è che, come al solito, sarà la gente comune a pagarne il prezzo.

Insomma l’amministrazione di Capitan Babbeo ha compiuto un disastro adottando una strategia geopolitica errata o, almeno, non più attuale che non teneva cioè conto del rafforzamento militare russo. Ma del resto che aspettarsi da un presidente non più capace di intendere e di volere e che viene fatto rimanere al potere solamente perché è facilmente manovrabile da parte della “sua” squadra?

Conclusione: studiando la storia ho più volte notato che si verificano delle situazioni che sembrano totalmente inspiegabili. Delle situazioni che scaturiscano da una serie di coincidenze strabilianti e, per questo, altamente improbabili.
In questo caso colpisce il livello infimo dei capi di stato occidentali: si passa dal malato di mente per arrivare al cretino passando per il totalmente incapace e dall’esibizionista. Non dico che non ci siano statisti: non ce n’è neppure uno normale!!
E guarda caso questa crisi è iniziata appena la Merkel è stata sostituita dall’ameba, il Portinaio d’Amburgo...

2 commenti:

  1. Flussi informativi manipolati con falsi e omissioni qui dalla propaganda filoatlantista: quasi impossibile avere idee di cosa stia succedendo e delle prospettive.
    Il secondo conflitto mondiale è finito da quasi 80 anni e ancora la narrazione menzognera dei vincitori (e invasori) lava storia e rimuove quanto poco "brillante".
    Ogni tanto cerco qualcosa e mi imbatto in barbarie completamente rimosse (qualche tempo fa venni a conoscenza del piano Morgenthau, ad esempio).
    A guerra in corso non può che essere peggio.

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    1. Sono d’accordo.
      Negli ultimi anni l’attendibilità dei media tradizionali si è ridotta notevolmente e, parimenti, la loro credibilità. Con la guerra viene poi perso ogni pudore: delle pagine di Kraus sui media sono di un’attualità imbarazzante (per noi “moderni” che non impariamo niente dal passato).

      Chiaramente ero consapevole di questa difficoltà di orientarsi, di trovare cioè fonti minimamente affidabili per riuscire a capire cosa realmente stia accadendo in questa guerra, a partire da chi la sta vincendo. E ovviamente ne ho già scritto qui: https://parole-sante.blogspot.com/2022/06/motivazioni-convincenti-o-no.html

      In pratica, non potendo verificare i fatti, mi baso sulle argomentazioni: le catalogo, le confronto fra loro, le metto insieme, costantemente verifico se una di queste è smentita dai (pochi) fatti inoppugnabili (per esempio confermati dalle due parti) e mi faccio un modello di ciò che sta accadendo. Non immaginarti che prenda appunti o che faccia chissà quali ricerche: è il mio modo naturale di pensare e mi viene in automatico.

      Ora, come ho spiegato nel pezzo, stiamo arrivando a un momento critico per il mio “modello” della situazione militare. Per il mio “modello” la Russia deve effettuare un’offensiva invernale: se non lo fa allora vi è qualcosa di errato nel mio modello e, quindi, lo devo correggere.

      Niente di drammatico: è nella natura delle cose la difficoltà di capire l’andamento della guerra in corso ma comunque mi seccherebbe perché ritenevo il mio “modello” molto attendibile, diciamo al 95%.

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