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martedì 24 gennaio 2023

Risposta da tempo attesa e altro

Il 4 gennaio 2021 il Dr. Campbell e il Dr. Seheult fecero un video insieme (questo) e nei giorni precedenti fu possibile proporre delle domande a cui avrebbero risposto.

Alla fine il video, sebbene piacevole e comunque istruttivo, trattò temi relativamente banali (v. Fiducia e responsabilità) mentre la mia domanda, ovviamente piuttosto complessa, fu ignorata.

All’epoca vi era molto entusiasmo per i vaccini: si credeva ciecamente alla loro efficacia e si era sicuri che non avessero effetti collaterali nel breve termine. Anche io, ingenuamente, la pensavo così: le mie perplessità erano solo per gli effetti avversi nel medio e lungo termine.

Ragionandoci mi era però sorto un ulteriore dubbio: se i vaccini hanno un’efficacia del 90% allora, seppur senza alcuna ospedalizzazione, il 10% dei vaccinati sarà infetto con pochi sintomi o addirittura asintomatico.

Se questo 10% di vaccinati infetti è capace di infettare altre persone non ci sarebbe forse il rischio di spingere il virus a evolversi diventando resistente ai vaccini?

(Come al solito la mia conclusione fu che sarebbe stato saggio vaccinare solo le persone più a rischio)

Qui due pezzi di quel periodo in cui indulgo su questo dilemma senza però le conoscenze necessarie per scioglierlo: Previsione negativa del 24 dicembre 2020 e Paura/Previsione/Perplessità/Domanda del 7 gennaio 2021.

Ebbene oggi, a poco più di due anni di distanza, è stato proprio il Dr. Campbell a riproporre la “mia” domanda al Prof. Clancy, un anziano immunologo di grande fama.
Il video è questo: Vaccines and viral variants

In poche parole la mia domanda era corretta e molto sensata: secondo il prof. Clancy è possibilissimo che un vaccino, oltretutto di efficacia sempre più ridotta, possa avere una pressione evolutiva su un virus: ovvero spingere il virus a divenire resistente al vaccino. Esattamente come accade con antibiotici e batteri.

In realtà, probabilmente preso da altri questioni e non in grado di darmi una risposta definitiva da solo, col tempo dimenticai questa mia perplessità. Mi pare anche di ricordare di aver visto girare su FB dichiarazioni secondo le quali erano invece i NON vaccinati che avrebbero fatto emergere nuove varianti: col senno di poi probabilmente si trattava di propaganda delle case farmaceutiche, non basata su ricerche scientifiche o magari su ricerche opportunamente taroccate. All’epoca non l’avrei ritenuto possibile ma nei mesi seguenti emerse che le case farmaceutiche avevano fatto ben di peggio.

Ormai sono andato lungo per un corto e quindi ne approfitto per un breve commento a un altro video del Dr. Campbell pubblicato oggi (eccezionalmente erano due).
Il video è: Mortality by vaccination status ONS critique

Si tratta di un intervista al Prof. Fenton, stavolta un matematico esperto di statistica (beh il corso che tiene all’università Queen Mary di Londra è “Risk Information Management”).
Da tempo il prof. Fenton tenta, inutilmente direi, di spiegare come i dati ufficiali inglesi siano inaffidabili e falsati tutti a favore di una certa lettura (provate a indovinare quale).
Comunque c’è una novità. A novembre 2022 aveva inviato una lettera al relativo istituto di statistiche inglese spiegando come e perché i loro dati fossero sbagliati e fuorvianti.

Perché poi, ovviamente, su tali dati si era costruita tutta la narrativa del vaccino panacea, non vaccinati che muoiono come mosche, documentari della BBC e tutto ciò che potete facilmente immaginare.

Ebbene dopo due mesi l’istituto di statistica gli ha risposto e…
… gli ha dato ragione!

Ora questi dati su mortalità/vaccinazione e covid-19 sono accompagnati da un avviso che NON sono rappresentativi dell’intera popolazione e che NON dovrebbero essere usati per concludere alcunché.

Possibile che un istituto nazionale di statistiche possa commettere in buona fede gli errori palesi e banali riscontrati dal prof. Fenton e successivamente ammessi? Secondo me no: era tutto organizzato…

Per dare un’idea delle cose che non andavano: chi moriva pochi giorni dopo essere stato vaccinato veniva contato fra i morti NON vaccinati. Così, analizzando gli stessi dati da l’istituto di statistica inglese, il prof. Fenton ha scoperto che con l’inizio delle vaccinazioni vi è stato un aumento delle morti dei non vaccinati. Nelle sue (ironiche) parole: «The vaccine has an almost miraculous property of transferring (almost psychically) the ability for unvaccinated people to suddenly start dying».

Conclusione: che mondo… almeno in UK qualcosa viene a galla. Da noi un analogo del Prof. Fenton si sarebbe scontrato con un muro di gomma...

2 commenti:

  1. Purtroppo le colossali boazze che solo gli invasati fanatici talevax non volevano vedere continueranno ad emergere.
    Peraltro uno di questi è collegato dal vostro diario, un ex comunista, ora arcobalengo e quindi talevax.
    Il fatto che si pavoneggi di leggere molti libri non gli impedisce di avere delle credenze assurde nella crapa e di essere in fondamentalista de "la scienzah".
    Puoi sempre sostituire l'oppio che ti rincoglionisce la mente con un oppio peggiore.
    San Vaccino è un patrono che ha avuto moti proseliti.

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    1. Ah! ah! Penso di aver capito a chi ti riferisci!

      Beh, non è l’unico: se la maggioranza della popolazione si fa condizionare dalla narrativa dominante lo stesso statisticamente accadrà alla maggioranza dei blog.

      In realtà mi piace come scrive anche se non sempre sono d’accordo…

      Ne conosco tante di persone come lui anche fra i miei amici: recentemente sono arrivato alla conclusione che i diversi atteggiamenti non dipendano né dall’intelligenza né dalla cultura ma dalla tipologia psicologica dei singoli.

      E comunque è un’utile cartina tornasole per comprendere gli umori di un’ampia fetta di popolazione.

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