Probabilmente il titolo è un po’ fuorviante: non ho l’esperienza né le conoscenze per proporre una teoria generale sull’argomento. L’idea di questo pezzo è invece quella di mettere insieme varie riflessioni e considerazioni. Oltretutto non mi baso neppure su pareri di esperti ma solo sulle mie conoscenze raccattate qua e là in Rete: in genere le mie intuizioni sono ottime ma preferisco premettere anche questo dettaglio in maniera che il lettore ne sia ben consapevole.
1. I con I ed E con E: sono unioni facili che mettono insieme simili con simili. Un piccolo vantaggio per la coppia senza controindicazioni.
2. I con E o vice versa: unione con pro e contro: alcuni rapporti possono divenire conflittuali ma secondo me vi è anche un grande potenziale per la crescita di entrambi i partner. In pratica occorre un costante impegno per mettersi d’accordo ma, se vi si riesce, la coppia ne esce migliorata e più forte.
3. N con N ed S con S: come per il caso 1 le coppie che mettono insieme simili con simili vanno (quasi, vedi poi!) sempre bene.
4. N con S o viceversa: NO! Questa unione non funziona, almeno sul medio-lungo periodo. La spiegazione è un po’ complessa ma provo a riepilogare rapidamente i punti salienti di questa mia convinzione. In una coppia è necessario che vi sia un equilibrio fra dare e avere: soprattutto questo scambio deve venire spontaneo (altrimenti se non lo fosse nel tempo, prima o poi, diventerebbe un peso per un membro della coppia) ma per essere tale vi deve essere una mutua comprensione. Ecco, credo che non possa esservi una comprensione profonda fra S e N: troppo diverse le maniere di vedere e intendere la realtà. Sulla lunga l’incomprensione porterebbe a una diminuzione del rispetto reciproco e, quindi, al conflitto.
5. F con F, T con T: come al solito simili con simili vanno (quasi, vedi poi!) sempre bene.
6. F con T o viceversa: si tratta di una situazione simile a quella del punto 2: la normale situazione è di conflitto ma anche in questo caso vi è il potenziale di grande crescita reciproca. Solo che qui la mutua comprensione, che è alla base del reciproco rispetto e collaborazione, è molto più difficile. Probabilmente tutto dipende da quanto estreme sono queste caratteristiche: per esempio un 60% F potrà confrontarsi proficuamente con un 60% T. Ma se uno dei due membri è un 90% T o F le cose non funzioneranno nel lungo periodo. Un 90% T considererà il partner un cretino; un 90% F diverrà frustrato dall’impossibilità di entrare in sintonia emotiva profonda con il partner. Se poi si tratta di un 90% T con un 90% F (come i miei genitori!) la coppia è destinata a sfasciarsi nel breve/medio termine.
7. TJ con FJ o viceversa: non funziona perché quasi inevitabilmente si crea uno squilibrio. TJ ha Te dominante o secondaria che si può interpretare come la tendenza a dare ordini agli altri; FJ, al contrario, ha Fe dominante o secondaria che si traduce nella tendenza a venire incontro agli altri anche a costo di grande fatica e stress personale: il risultato è che nel tempo (il quanto dipende dalla capacità di resistenza di FJ) si avrà uno squilibrio tutto a svantaggio dell’FJ che inevitabilmente “ucciderà” la coppia. Ovviamente questo è ancora più vero quando le funzioni indicate sono dominanti (quindi per E-TJ ed E-FJ).
8. TJ con TJ: non funziona! La coppia sarebbe troppo conflittuale e passerebbe tutto il tempo a litigare nel tentativo di imporsi l’uno sull’altro.
9. TJ con chi allora? Buona domanda! TJ sono, almeno nel lungo termine, uno stress per qualsiasi altra tipologia. Ipotizzo però che chi ha Fi dominante o secondaria (FP) riesca a mettere dei paletti che impediscono di farsi mettere emotivamente i piedi in testa: immagino che, come in una pentola a pressione, periodicamente ci sarebbe un conflitto minore per riequilibrare la situazione impedendo a questa di degenerare troppo. Probabilmente ancora meglio sarebbe TP ovvero Ti dominante o secondaria: in questo caso i paletti sarebbero delle regole esplicite/razionali che per TJ sarebbe facile rispettare mantenendo così l’equilibrio nella coppia.
Al momento non mi vengono in mente altre indicazioni: nel caso vedrò di aggiungerle a questo pezzo.
Aggiungo inoltre che queste indicazioni valgono solo per i rapporti di coppia, dove vi è una convivenza e si devono prendere continuamente decisioni insieme, e non per, a esempio, le amicizie.
Di seguito, siccome sono un INTP, provo a dare una valutazione numerica alle varie regole viste qui sopra.
1. +1
2. +2 mediamente (-1 quando va male / +4 se va bene)
3. +1
4. -5 (perché sono “romantico” e non voglio considerare nessuna unione impossibile a priori!)
5. +1
6. -1 mediamente (-2 se va male / +3 se va bene)
7. -5 (perché sono “romantico”…)
8. -4 (non vorrei essere un figlio di TJ e TJ!)
9. malus generale di -1 che però diventa 0 con TP e FP.
Volevo fare una tabella per confrontare immediatamente tutti i tipi fra di loro ma mi sono accorto che mi ci vuole un sacco di tempo.
Per questo mi limito a un paio di esempi:
ISTJ – ENFP (mio padre e mia madre)
+0 malus TJ annullato da FP
+2 per I/E sarebbe il valore medio ma in questo caso andò malissimo (vacanze separate!) quindi -1
-5 per S/N
-1 per T/F sarebbe il valore medio ma in questo caso andò malissimo (totalmente T mio padre e totalmente F mia mamma!) quindi -2
Totale = -8
ENTJ – INTP (i miei zii)
+0 malus TJ annullato da TP
+2 per I/E sarebbe valore medio ma i miei zii si completavano a vicenda perfettamente, quindi +4
+1 per N/N
+1 per T/T
Totale = +6
Conclusione: sentirò cosa ne pensa una mia amica che ha una sensibilità istintiva per queste tematiche…
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