«[Figlio dell'uomo] Porgi l'orecchio e ascolta le parole di KGB
e applica la tua mente alla SUA istruzione
» Pv. 22,17

Qui si straparla di vari argomenti:
1. Il genere dei pezzi è segnalato da varie immagini, vedi Legenda
2. Per contattarmi e istruzioni per i nuovi lettori (occasionali e non) qui
3. L'ultimo corto è questo
4. Molti articoli di questo blog fanno riferimento a definizioni e concetti che ho enunciato nella mia Epitome gratuitamente scaricabile QUI. Tali riferimenti sono identificati da una “E” fra parentesi quadre e uno o più capitoli. Per esempio: ([E] 5.1 e 5.4)

giovedì 31 ottobre 2019

Evelyn & Claire

Oggi avrei voglia di scrivere ma sono a casa di mio padre e con la sua tastiera mi trovo malissimo.
Devo spiegare che la mia tastiera, ormai da quasi venti anni, è una internazionale: la differenza principale è che non ho tasti con i caratteri accentati ma posso inserire i caratteri speciali usando delle combinazioni. E’ (*1) un po’ più complicato ma ormai mi viene talmente naturale che neppure me ne accorgo.
Invece la tastiera di mio padre è una classica tastiera italiana…

In definitiva quando scrivo a casa riesco a concentrarmi su quello che penso mentre qui invece devo stare attento a cercare i tasti giusti: questo spezza la linearità del mio pensiero, mi distrae e mi confonde. Per questo trovo estremamente difficile e faticoso scrivere pezzi impegnativi quando sono qui…

Ah! E sul programma di scrittura non ci sono le mie macro: per i collegamenti, per le virgolette, per il grassetto, per le note etc…

Quindi?
Quindi pensavo di dedicarmi a un argomento leggero, dove lo scrivere mi venga facile…

Dal tempo in cui scrissi il programmino che generava i nomi da attrici porno (v. Porno nomi e seguenti) mi ero ripromesso di scrivere un pezzo sulla mia ricerca e acquisizione di informazioni per costituire la base dati da cui derivare i nuovi nomi…

Banalmente mi misi a cercare i siti porno in cui venivano elencati i nomi di tutte le loro modelle e a copiarmeli, manualmente, in un archivio di testo (con l’aggiunta di alcuni marcatori usati dal mio programma ma di cui non vale la pena parlare). Operazione lunga e noiosa ma allietata dalla visioni delle giovani attrici spesso fotografate in vesti (diciamo così) succinte…

A occhio credo che me ne piacesse circa il 20%, percentuale piuttosto bassa: rispetto alla media ho gusti piuttosto difficili.
Non è facile trovare regole generali per valutare la bellezza: alla fine la differenza la fanno dei particolari così sottili, personali e inconsci che risultano ineffabili alla stessa persona che li percepisce, figuriamoci quindi cercare di spiegargli agli altri!

Di sicuro non mi piace ciò che trovo falso e artefatto: automaticamente non mi piacevano le attrici col seno rifatto o con i capelli vistosamente schiariti fino ad arrivare all’orribile giallo paglierino slavato.
Al contrario conta molto per me una bella faccia (e qui si aprirebbe tutto il discorso di cosa renda bello un volto!) in cui devo intravedere una certa dose di intelligenza e simpatia. Fisicamente guardo le gambe e i fianchi. Ah! E tendenzialmente sono orientato sul magro: curiosamente nelle mie vignette mi ritraggo filiforme anche se ormai, da anni, ho una cospicua pancetta. Idealmente però mi sento ancora magro e rifletto quindi questa mia sensazione anche sulle donne: ha senso? Bo…

Comunque in questo 20% di attrici che mi piacevano ce ne erano almeno una dozzina che mi piacevano molto: forse potrei ricordarmi ancora qualche nome, non so, tipo: Alexa Grace, Morgan Rain (ma già qui sono incerto su Morgan... forse era Megan!), Hannah Howe (dubbi sulle vocali del cognome!), Adria Rae e altre…

Comunque in tutta questa abbondanza soltanto due ragazze mi sono rimaste veramente impresse!
La prima è Kyler Quinn: estremamente magra, forse anche troppo, ha un volto molto bello e, a seconda del trucco, la trovo praticamente identica a Margaret Qualley.
E chi è Margaret Qualley (in realtà credo di averne già scritto anni fa)? Non è una porno attrice ma è una figlia di Andie MacDowell, che io ricordo piacevolmente (sguardo e sorriso affascinanti) in molte pellicole degli anni ‘80 e ‘90.
Ciò che mi affascina di Margaret è che indiscutibilmente mi ricorda la madre ma non riesco a identificare quali siano i dettagli del volto che provocano tale sensazione…

La seconda porno attrice che veramente mi piace è Evelyn Claire: bellissimo il contrasto fra la pelle chiarissima e i capelli scuri. E poi c’è poco da aggiungere: senza trucco è ancora più bella di quando è truccata!

Allora decisi di seguire entrambe queste modelle su Twitter per cercare di capirle un po’ di più: esperienza interessante.
Prevedibilmente sono molte attente alla salute (in particolare alle malattie sessuali) e si ribellano al biasimo verso la loro professione. Ovviamente sui rispettivi profili principalmente pubblicizzano i loro video più recenti però, inevitabilmente, si intuisce qualcosa anche della loro privata. Ad esempio Kyler qualche giorno fa si dispiaceva che le sue vecchie amiche adesso la snobbassero.
La carriera da pornoattrice, con tutta la concorrenza del porno gratuito che c’è in rete, non deve portare grandissimi guadagni: ad esempio tempo fa Kyler era molto preoccupata per quanto le sarebbe costato farsi togliere due denti del giudizio perché non aveva l’assicurazione per il dentista…
Evelyn ha indubbiamente l’animo di un’artista (divertente il video in cui mostra la firma che si è inventata!): si trucca da sola e lo ribadisce spesso facendo notare che con lei non c’è bisogno di una truccatrice (di nuovo fa pensare che i guadagni non siano altissimi). Evelyn ha anche un proprio sito dove pubblica contenuti esclusivi, ovviamente a pagamento. Ed entrambe si lamentano per la pirateria dei loro video…

Buffo poi il rapporto che gli uomini che commentano i loro cinguettii sembrano avere con loro: difficile da spiegare ma ho la sensazione che percepiscano un legame con le due attrici molto più reale di quanto non sia. Non so: trovo strano e ingenuo cercare di far colpo su queste attrici con delle battute su Twitter. Mi pare che il virtuale sostituisca il reale: che si confonda un mezzo di promozione personale con della vera intimità... bo, forse se ne rendono conto ma semplicemente si divertono così…

Mi chiedo se riusciranno ad avere successo, magari sfondando nel mondo del grande cinema: ho però la sensazione che il porno sia una specie di stigmate di cui poi sia difficile liberarsi. Comunque glielo auguro a entrambe: soprattutto Evelyn ha un volto veramente espressivo...

Per concludere fornisco i collegamenti ai loro profili:
ATTENZIONE! Entrambi contengono frammenti di video e foto con scene di nudo e sesso. Quello di Evelyn è un po’ più raffinato (ci sono meme divertenti o artistici) però se siete sensibili è meglio che li evitiate tutti e due!
Evelyn Claire su Twitter.
Kyler Quinn su Twitter.
E, come termine di paragone, la pagina di Wikipedia di Margaret Qualley (*2)...
Margaret su wikipedia.

Nota (*1): Ad esempio con la mia tastiera non ho problemi a inserire la “e” maiuscola accentata mentre con la tastiera italiana uso, incorrettamente, l’apostrofo…
Nota (*2): Che in verità adesso mi appare vagamente inquietante perché mi ricorda pure un po’ la Boschi!

martedì 29 ottobre 2019

6

Dopo essere stato (inopinatamente!) bloccato dal Bagnai stavo controllando il mio profilo Twitter: ho scoperto di avere ben 6 seguaci! In verità inizialmente erano di più ma ho bloccato tutti coloro che conoscevo e che Twitter mi aveva aggiunto partendo dalla mio indirizzo di posta elettronica: la mia idea di uso di questo strumento è solo quello di seguire le persone che mi interessano mentre io non cinguetto praticamente mai…

Comunque, curiosamente, fra questi miei sei seguaci c’è anche un tale Paolo Roversi: “Scrittore. Sceneggiatore. Giornalista. Fondatore @NebbiaGialla @MilanoNera Bio: http://bit.ly/roversibio Ultimo libro: #AllePorteDellaNotte http://bit.ly/Radeschi7

Onestamente il nome non mi dice niente ma io sono particolarmente ignorante in fatto di personaggi famosi però vedo che ha oltre 96.000 seguaci…
Ipotizzo che mi segua per uno dei due seguenti motivi:
1. per errore.
2. perché gli è piaciuto il disegnino del mio profilo. (*1)

Nota (*1): i miei disegni in genere non piacciono ma, statisticamente, devono pur piacere a qualcuno oltre che a me!

Guerra alle bufale - 31/10/2019
Il governo preannuncia provvedimenti per contrastare la diffusione di bufale sulla Rete.
Intanto una velina:
«Alla Redazione del giornale XXX,
Si avvertano i redattori di codesto giornale di voler mantenere la narrazione dei fatti avvenuti a YYY nei limiti della più stretta verità avvertendo pure che se, come al solito, saranno propalate notizie tendenziose o false saremo costretti a prendere nei loro confronti i provvedimenti che riterremo i più opportuni.

Libertà di stampa!»

L’autore di questa velina non è, come potrebbe giustamente sembrare, il governo Giuseppi 2, ma i "Fasci Italiani di Combattimento, sezione di Reggio-Emilia" che la recapitarono al giornale “La Giustizia”, in data 2 maggio 1921...

Eppure, oggi e in Italia, c’è a chi piace la censura ma i "fascisti" sarebbero gli altri…

Fonte: Velina grazie al cinguettio di lim bo su Twitter.

Saggezza - 31/10/2019
“Con la pioggia ogni buca è una pozza”

Detta oggi in macchina osservando una buca lungo la strada…
In realtà è equivalente al detto “Al buio ogni gatto è nero” ma siccome l’ho pensata io la mia versione mi piace di più!

Notturno 11 - 2/11/2019
La vita di un uomo non la si misura dalla sua pancia.

(Peccato però: la maggior parte di noi ci guadagnerebbe...)

Altri... - 3/11/2019
Notizia: Amazzonia, ucciso un altro leader indigeno: proteggeva la foresta di Daniele Mastrogiacomo da Repubblica.it

E poi ci sono gli ecologisti da salotto invitati all’ONU, abbracciati ed esaltati dai potenti: chissà perché, eh?

Implosione

[E] Per la comprensione completa di questo pezzo è utile la lettura della mia Epitome (V. 1.3.2 "Westernheim").

Stamani invece di dedicarmi all’Epitome come faccio di solito (per la cronaca sono a buon punto del sottocapitolo 17.2: ora dovrebbe iniziare a essere “discesa”) ho deciso di scrivere di politica e del M5S come promesso nel pezzo d’ieri.

Il mio amico molto addentro al M5S ancora tace: immagino che sia impegnato in qualche sterile confronto interno (sterile perché tanto la base non conta niente nel movimento) e, sostanzialmente, sarà in attesa della decisione presa dall’alto di quale debba essere la linea da seguire…

Onestamente la situazione del M5S è tragicomica: dopo il forse inaspettato successo nelle politiche del 2018 c’era stato il calo, in parte fisiologico, alle europee. In verità credo che i vertici del M5S se lo aspettassero: ormai si è visto che nelle elezioni locali (ma anche in quelle europee) il movimento paga un forte scotto nel presentare candidati sconosciuti (*1). Io credo che inaspettato fu però il fortissimo aumento della Lega: questo fece saltare gli equilibri nell’alleanza: è di quel periodo l’incredibile video (*2) di Conte che spiega alla Merkel (che annuisce parecchio ma che deve capirlo il giusto!) di avere “il problema” Salvini e di volerlo ridimensionare. E da allora infatti c’è stata la guerra interna del M5S (soprattutto negli esponenti che ho definito del M5S/Grillo-Casaleggio) alla Lega. Vedi per esempio: Governo, l’addio amaro della Trenta: “Ho combattuto Salvini, non meritavo questo” da IlFattoQuotidiano.it

Caduto il governo c’è stata quindi la dubbia decisione del M5S, dopo anni di “mai col PD”, di allearsi proprio col PD. L’alleanza non nasceva ponendosi come scopo quello di fare il bene dell’Italia ma semplicemente quello di evitare il ritorno alle urne in cui si temeva un successo di Salvini e, probabilmente, per poter eleggere i propri uomini nelle prossime nomine dei manager di stato e, forse, per l’elezione del prossimo presidente della Repubblica.
Il paradosso democratico dovrebbe essere ovvio: io l’ho subito messo in evidenza al mio amico fortemente impegnato col M5S. Se non puoi governare bene è inutile fare un’alleanza per rimandare il voto perché, governando male, farai rafforzare proprio quel Salvini che temi così tanto…
E infatti, come avevo previsto, la Lega di Salvini sta di nuovo crescendo dopo il minimo di consenso avuto alla caduta del governo…

Recentemente, bazzicando nella fogna dell’informazione che sono le reti sociali, ho trovato anche delle interessanti ipotesi complottiste: ad esempio alcuni mettono in relazione le vicende processuali legate a uno stupro di cui è accusato il figlio di Grillo con la sua improvvisa decisione di ordinare al “capo politico” del M5S, Di Maio, di allearsi col PD. Bo… non saprei: sembra improbabile ma ormai non si può escludere più niente…

Ma cosa può fare oggi il M5S?
L’anno scorso ha perso i suoi elettori più a sinistra alleandosi con la Lega; questa estate ha perso i suoi elettori più a destra alleandosi col PD. Attualmente sembra ridimensionato al suo “solito” zoccolo duro di elettori.
Io stesso, che appena la scorsa primavera avevo preso in forte considerazione l’idea di dargli il mio voto per le europee, adesso non ci penso proprio più: primo mi ha deluso, proprio in Europa, votando per la von der Leyen, simbolo del peggio che può dare l’UE, ma anche, nella politica nazionale, ha mostrato la sua vera faccia di populismo apparente, ovvero sistemico.
Come scrivo nell’Epitome un populismo apparente dovrebbe essere rinunciatario perché se vince alla fine è costretto a gettare la maschera e, di conseguenza, a perdere consenso.
Anzi, copio e incollo da [E] 12.4: «Ma perché un populismo dovrebbe essere rinunciatario? C'è un unico motivo possibile: il populismo apparente, se all'opposizione, può salvaguardare il protomito democratico mantenendo, almeno presso il suo elettorato di riferimento, la propria credibilità; se fosse al governo invece le sue scelte renderebbero manifesta la sua reale volontà di non opporsi ai parapoteri: la conseguenza sarebbe una rapida perdita di consenso che ne vanificherebbe lo scopo precipuo di mantenere la pace sociale.»
Quindi adesso cosa può fare il M5S?
In questa (Di Maio a Sky TG24: "L'alleanza con il Pd non funziona" da Video.Sky.it) intervista d’ieri Di Maio conferma che l’alleanza col PD non funziona ma nicchia quando la giornalista gli chiede delle sorti del governo.
Oggi, non ricordo più dove, ho visto un cinguettio di Grillo in cui dice che non permetterà al “capo politico” del M5S di far saltare l’alleanza, immagino di governo, col PD. E come sappiamo nel M5S c’è qualcuno che ordina e il “capo politico” obbedisce.
L’ipotesi scissione ovviamente è sempre possibile: Salvini per molto tempo gli aveva lasciato la porta aperta prima della formazione del governo Giuseppi 2, ma adesso tale possibilità non esiste più. Fare una scissione adesso sarebbe un suicidio politico: oddio, non è che Di Maio abbia fatto fino ad adesso scelte politiche molto azzeccate… però, insomma, ne sarei comunque fortemente sorpreso…

Grillo, incomprensibilmente, spinse e tuttora sostiene l’alleanza col PD: ma a che pro?
Davvero è disposto a svendere e distruggere il M5S per qualche nomina pubblica? E l’elezione del presidente della Repubblica è sì importante ma, insomma, fortunatamente il suo potere è limitato…
Che si sia stufato del suo giocattolo e che abbia deciso di “romperlo” per non farci giocare più nessuno?

Onestamente non riesco a individuare delle buone opzioni per il M5S: né per quello ambizioso di Di Maio né per quello apparente e rinunciatario di Grillo-Casaleggio…

Alla fine mi pare che il sostegno esterno a un governo tecnico (o del Presidente o come lo vorrete chiamare) sia l’unica (cattiva) opzione per provare a tirare a campare ancora un anno o giù di lì.
Perché adesso l’unica alternativa al governo tecnico sarebbe il voto: in autunno la vittoria di Salvini non sarebbe stata certa ma ora, mi pare evidente, sarebbe così…

Ma questo governo non potrebbe comunque andare avanti e tirare a campare?
Certamente potrebbe: però questo matrimonio d'interesse fa perdere consenso a entrambi, molti più voti al M5S e meno al PD perché il governo è fortemente sbilanciato a favore di quest’ultimo a partire dal numero e importanza dei ministeri e, quindi, della linea politica. Ma, lo ripeto, nessuna delle due forza politiche ci guadagna a restare insieme…
E poi c’è il problema che mentre le vittorie uniscono, le sconfitte separano: bisogna ricordare che PD e M5S non sono due blocchi monolitici ma all’interno di essi ci saranno state certamente delle persone, chiamiamole pure correnti, contrarie all’accordo di alleanza: è ovvio che questa sconfitta avrà rafforzato queste minoranze che, quindi, potrebbero anche essere diventate maggioranze.
Ovviamente questo è molto più vero nel PD, formato da politici di lungo corso, ma anche nel M5S, sebbene con meno scaltrezza politica, ci sono persone intelligenti che vedono l’ovvio.

Conclusione: sarebbe davvero così terribile andare a elezioni in primavera oppure è meglio aspettare, perdere una regione dopo l’altra e far salire il consenso della Lega alle stelle e andare comunque a elezioni qualche mese più tardi? Al M5S l'ardua sentenza...

Nota (*1): ad esempio io alle scorse europee fui molto tentato dall’ipotesi di votare M5S, sia perché (giustamente) temevo reazioni inconsulte da un esito negativo sia per controbilanciare il prevedibile successo della Lega. Alla fine però votai Lega proprio perché conoscevo uno dei candidati, Rinaldi, che seguivo e seguo su FB.
Nota (*2): non ho voglia di cercarlo ma cercando con le chiavi “Conte+Merkel” dovrebbe essere facile da trovare…
Anzi, adesso voglio verificare: si, infatti è il primo risultato Esclusivo: Conte e Merkel a Davos - Tutta la conversazione. da “La7 Attualità”. Poi cercando ci sarebbe anche il video con il doppiaggio in inglese dove si vede il labiale che corrisponde...

lunedì 28 ottobre 2019

Il falegname musicista


Sabato pomeriggio ho fatto un salto da un amico chitarrista che mi ha sfidato a riconoscere un brano, tratto da una pellicola, che stava studiando per divertimento. Mi ha solo suggerito che l’ambientazione aveva poi parzialmente ispirato Blade Runner (e quindi era precedente a esso).

Così ho chiuso gli occhi (io non baro mai) e mi sono messo ad ascoltare: inizialmente (per i primi 30-40 secondi) la musica non mi diceva nulla poi ho avuto una sensazione, ho riconosciuto non il suono in sé ma l’emozione che mi dette quando vidi il film, e gli ho risposto: “È 1997, fuga da New York!?”
Ho indovinato: considerando che l’avrò visto l’ultima volta oltre vent’anni fa e che non avevo mai fatto particolarmente attenzione alla sua colonna sonora mi pare un ottimo risultato!
Ecco qui:
Escape from New York Theme

PS: Carpenter, il regista, ha scritto anche la musica...

Il giochino - 29/20/2019
In ...funesta, fra le varie cose, nell’unica nota del pezzo mi lamentai del fatto che il vero scopo della moneta elettronica non è combattere l’evasione ma sovvenzionare le banche. All’epoca non sapevo valutare bene le cifre e usai dei numeri a casaccio.
Oggi ho trovato un meme su FB, che quindi va preso con molta prudenza ma che in questo caso mi sembra credibile, in cui si afferma che con ogni pagamento effettuato con carta di credito lo 0,3% va alla banca. Ovvero 100 acquisti da 100€ ciascuno portano alle banche 30€…
Capito il giochino?

Scoperta! - 29/10/2019
Ho appena scoperto che la conversione di archivi ODT in formato EPUB effettuata col programma Calibre! Funziona benissimo (*1)…
Magari la prossima versione dell’Epitome la renderò disponibile anche in tale formato…

Nota (*1): la conversione automatica effettuata dallo stesso LibreOffice non riusciva invece a convertire i cross reference...

Analisi - 29/10/2019
Analisi della sconfitta nel PD:
1. Le Fake news
2. Le Fake news
3. Le Fake news

Di conseguenza occorre più censura.

Curiosità - 29/10/2019
Prima che me ne dimentichi…
Lunedì mattina ho vinto la nausea e mi sono sintonizzato su Sky-PD 24 per avere qualche commento fresco sul risultato delle elezioni umbre.
La parola era a un distinto signore anziano, presentato come ex direttore de “Il Sole 24 ore”, che spiegava l’errore di questo governo: “la finanziaria è stata debole, bisognava tagliare molto di più la spesa, sfruttando il fatto che lo spread era alto” (*1)

A me sono cadute le braccia. In pratica sosteneva il contrario di quanto dice il Bagnai. Ovviamente il Bagnai potrebbe essere un folle e io un cretino a credere alle sue teorie ma, guarda caso, tutte le sue previsioni economiche si stanno realizzando…

Poi è stato il turno di Fubini (*2) e io, che avevo resistito anche troppo, ho cambiato canale...

Nota (*1): il virgolettato è mio: è solo per rendere l’idea delle sue parole!
Nota (*2): il Fubini del secondo articolo citato in questo pezzo: Confusione e perplessità.

Umbre a caldo

[E] Per la comprensione completa di questo pezzo è utile la lettura della mia Epitome (V. 1.3.2 "Westernheim").

Premessa: chissà, suppongo che questa sarà la prima e ultima volta che mi capiterà di commentare le elezioni regionali dell’Umbria!

In effetti erano molti giorni che non scrivevo di politica: inizialmente volevo aspettare i primi provvedimenti concreti del governo Giuseppi 2, che però, al di là della dichiarazioni più o meno roboanti, non ci sono stati.
Poi è arrivata la manovra economica ma prima di commentarla, data la complessità e tecnicità della materia, volevo documentarmi per bene: ma ovviamente mi ha fatto fatica (*1) farlo.

Vediamo quindi di riallacciare i fili del discorso: da questo governo composto dal PD, partito sistemico, e dal M5S, populismo apparente, non mi aspettavo niente di buono. La mia incertezza era solo sulla sua durata e sul comportamento di Di Maio.
È infatti dall’estate 2018 (ma forse già da maggio, non ricordo) che divido il M5S in M5S/Grillo-Casaleggio e M5S/Di Maio. Il primo sicuramente populismo apparente e rinunciatario ([E] 12.4 per le definizioni di populismo che non ho intenzione di ripetere qui); del M5S/Di Maio ero sicuro che fosse ambizioso ([E] 12.4) ma avevo anche la speranza potesse essere reale ([E] 12.4).
Di sicuro ero certo che al M5S/Di Maio convenisse politicamente (anche in prospettiva futura, dato il limite dei due mandati) fondare un suo partito e allearsi poi con Salvini. Sono ancora convinto che per Di Maio questa sarebbe stata la sua possibilità migliore ma, evidentemente, lui non la pensava come me!
La debolezza politica di Di Maio sta nel limite dei due mandati che dovrebbe chiudere definitivamente la sua carriera politica alla fine di questa legislatura: la scelta a mio avviso più logica e vincente sarebbe stata quella di uscire dal M5S e allearsi, o comunque collaborare, con la Lega, ma è possibile che abbia avuto offerte diverse o più allettanti o con maggiori garanzie. Tiro a indovinare e butto lì qualche ipotesi a casaccio: il PD si è offerto di candidarlo nelle sue fila alle prossime elezioni, per le prossime nomine dirigenziali in scadenza gli sono stati promessi incarichi a candidati a lui vicini; bo qualcosa di questo genere. Di sicuro prima o poi lo scopriremo: davvero non riesco a credere che un personaggio con la visibilità di Di Maio si accontenti di tornare nell’anonimato…
Ormai comunque sembra certo che abbia deciso di sposare questa alleanza col PD: vedremo se la pesante sconfitta in Umbria scuoterà la sue certezze ma, ormai, le sue opzioni politiche sono molto più limitate di prima: ovviamente potrà sempre fare tutto e il contrario di tutto ma adesso ne pagherebbe un prezzo maggiore in credibilità.

Salvini attualmente ha rispolverato Berlusconi ma credo che lo abbia fatto solo nell’ottica di avere l’appoggio dei suoi parlamentari in caso di un voto decisivo per il ritorno alle urne: non so bene a quanto equivalga il 5% ottenuto da Forza Italia alle elezioni in Umbria in ottica nazionale ma ho la netta sensazione che il partito di Berlusconi gli farebbe prendere meno voti di quanti gliene farebbe guadagnare. Ovviamente i parlamentari di Forza Italia non sono fessi e vorranno delle garanzie: vedremo, di nuovo qui sarà fondamentale l’abilità persuasiva di Salvini dietro le quinte.

Adesso il pericolo maggiore per l’Italia sarebbe un governo tecnico (o governicchio del presidente o come lo vorranno chiamare): è ovvio che, soprattutto i parlamentari del M5S, hanno il terrore delle elezioni e faranno quindi di tutto per evitarle, ma è altrettanto evidente che il governo giallo rosso faccia male a entrambe le forze politiche che lo compongono.
La soluzione più facile sarebbe fare lo scarica barile su un governo tecnico, sostenuto dall’esterno da PD e M5S (e all’occorrenza da altre forze impaurite dalla prospettiva del voto). Il governo tecnico seguirebbe supinamente le direttive economiche sballate di Bruxelles mentre i partiti che lo sostengono farebbero a turno il giochino di rimpallarsi le responsabilità sulle decisioni, ovviamente impopolari e probabilmente vincolanti anche per il futuro, che questo prenderebbe.
Una replica insomma del disastroso governo del “non eletto” Monti…

In più adesso abbiamo l’incognita Renzi: furbescamente, a differenza di Di Maio, ha colto il momento migliore per prendere le distanze dal PD, prepararsi e aspettare il momento opportuno per staccare la spina a questo governo.
Il problema è capire quando sarebbe questo “momento opportuno”: dai sondaggi appare chiaro che il partito di Renzi, nonostante il suo ego gli avesse probabilmente suggerito il contrario, non sarà in grado di sostituire il PD ma ne sarà solo una costolina che rischia, senza alleanze, di divenire insignificante. Ma con chi potrebbe allearsi Renzi? Col PD? Forse… ma sarebbe una scelta di ripiego per entrambe le forze: che senso avrebbe infatti fare una scissione con un partito per poi allearsi insieme a esso?
Con il M5S? Improbabile…
Sicuramente non con la Lega o Fratelli d’Italia…
Resterebbero i partitini della sinistra, ai quali però converrebbe allearsi col PD, oppure Forza Italia.
Ma Forza Italia, e soprattutto i suoi scaltri parlamentari, vorrebbero salire sul carro vincente di Salvini non certo con la, se le va bene, quarta forza del paese. Si alleerebbero quindi con Renzi solo se Salvini non li prendesse con sé ma, come detto, Salvini per tornare alle urne prima della scadenza della legislatura ha bisogno dei voti dei parlamentari di Forza Italia.
Insomma la bassa percentuale a cui è data Italia Viva toglie a Renzi molte opzioni e rende in definitiva più improbabile il ritorno anticipato alle urne.

Conclusione: mi aspetto presto, probabilmente già in primavera, un terribile governo tecnico. In tal caso spero che gli italiani si rendano conto della trappola antidemocratica con cui si cercherà di spennarli e che quindi reagiscano opportunamente: personalmente sono pronto a scendere in piazza con chiunque protesti contro tale eventualità. La mia lezione dal governo Monti l’ho imparata e non darò a nessun governo tecnico neppure il beneficio del dubbio.
Nei prossimi giorni probabilmente farò un’analisi della situazione dal punto di vista del M5S: per adesso il mio amico/conoscente (alle ore 16:00) ancora tace su FB...

Nota (*1): anche se ovviamente, nonostante le rimodulazioni, si traduce solo in un aumento di tasse e, quindi, è sostanzialmente negativa. Visto poi che l’UE “amica”, con il M5S ago della bilancia che tiene per le “pa###” la von der Leyen, non ha fatto sconti sulla percentuale di deficit concessa all’Italia...

giovedì 24 ottobre 2019

Mongolini del 2° trimestre 2010

Questa è una serie che avevo in mente di scrivere da tantissimo tempo: l’idea è quella di evidenziare, così come faccio, per i “Wow” i miei pezzi peggiori mese per mese per poi sceglierne il migliore, ovvero, il peggiore dei peggiori: il mongolino d’oro!

In realtà in genere apprezzo quello che scrivo ed, essendo prudente, raramente scrivo delle totali castronerie: ogni tanto però l’ho fatto e ora voglio divertirmi a dare la caccia a questi pezzi più o meno imbarazzanti. Probabilmente per molti mesi, come anche accade per i “Wow”, non troverò candidati “meritevoli” però sono abbastanza sicuro che per ogni trimestre ce ne debbano essere almeno un paio…

Marzo 2010:
Ho dovuto rileggere quasi tutti i pezzi: quelli che mi piacciono infatti, più o meno, li ricordo ma quelli venuti male li dimentico il prima possibile!
Probabilmente, essendo il primo mese, ero molto entusiasta e mi divertivo a scrivere: mi sembra infatti traspiri un’ironia molto maggiore di quanto si possa intravedere nei pezzi attuali…
In definitiva pezzi bruttissimi da meritare il mongolino senza esitazione non ne ho trovati però non voglio iniziare questa serie XXX di non aver scritto pezzi bruttini e quindi ne propongo due:
- Pubblicità inutile: scherzo su una pubblicità ma alla fine la battuta finale non mi pare un gran che…
- Telegonia o Teleagonia?: più che altro è un pezzo noioso dove racconto dei miei problemi con Tiscali. C’è da dire che già all’epoca ero cosciente del suo scarso valore e che comunque lo scrivevo più che altro per sfogare la mia frustrazione, quindi…

Aprile 2010:
Anche questo fu un buon mese: ma non si percepisce più quella forza creativa che vibrava in ogni frase dei pezzi del mese precedente. Comunque non ci sono pezzi particolarmente brutti...
- Indovinello stradale: probabilmente l’indovinello ha una soluzione molto arguta solo che non la ricordo più! Avrei dovuto pensare che dopo una decina di anni anche la mia memoria, di solito molto buona, avrebbe perso questi dettagli. Solo per questo motivo lo candido al “mongolino”.
- Parusia: sembrava un pezzo nella media ma poi vi ho notato una mia deduzione errata: racconto infatti che il prezzo del cibo in Olanda è più basso che in Italia ed, erroneamente, ipotizzo che sia colpa del costo di trasporto. Ora invece, dopo aver letto il Bagnai, so che quello è il risultato delle diverse inflazioni fra Italia e Olanda: un’inflazione più bassa di 2 punti per 10 anni porta a una svalutazione relativa del 20%…
Prudentemente ipotizzavo senza esprimere certezze ma questo pezzo potrebbe essere comunque da mongolino…

Maggio 2010:
Mese direi completamente nella norma: molti pezzi discreti e tanti passabili...
- Peggiori vacanze: impiego un pezzo intero per dire poco o nulla: forse avrei potuto risparmiarmelo…
- Post veloce veloce: anche questo dice poco poco…
- Crisi economica per idioti: probabilmente questo sarebbe il primo pezzo da mongolino d’oro vero e proprio (nei mesi precedenti sono stato molto severo con me stesso). L’economia appare relativamente semplice ma in realtà è spesso complessa e contro intuitiva. Adesso non sono più convinto che la Cina sia l’origine di tutti i mali economici dell’Occidente ma, onestamente, neppure del contrario. Essendo ancora nel dubbio forse affibbiare a questo pezzo il mongolino sarebbe un po’ troppo… vedremo…

In definitiva in questo mio primo trimestre di ghiribizzo non scrissi particolari castronerie: i pezzi che ho candidato al mongolino, perché capirci, sono da 5 non da 2 o 3…
Questo non significa che tutti i pezzi siano dei capolavori, anzi! Però, sebbene modesti, hanno o avevano un loro senso, compresi quelli in cui narro della mia “epopea” con Tiscali…
L’unica possibile eccezione è la mia teoria economica sul rapporto fra crisi economica e Cina: probabilmente non è corretta; anche il Bagnai storce il naso quando qualcuno parla di Cina come fattore della crisi, eppure ancora non sono totalmente convinto che non c’entri niente. Di sicuro in quel pezzo ho comunque il merito di rendermi conto che tutto non è così come sembra: che se l’economia non ripartiva un motivo doveva pur esserci. In effetti ero pronto a essere ricettivo per eventuali teorie che spiegassero il mistero e intanto, come del resto faccio sempre, mi ero creato le mie personali…

Conclusione: come può fare il lettore a scoprire quali pezzi abbiano effettivamente vinto il “Mongolino” visto che ancora manca la vignetta per il relativo marcatore? Al momento non credo si possa: in futuro, quando "Mongolino" comparirà nella lista dei marcatori a destra (sui PC), basterà cliccarci per avere la lista completa...

Bel lavoro!

Oggi sono molto contento: ho scritto il nuovo sottocapitolo (9.6) sulla “Piramide culturale” e ne sono molto soddisfatto! Si tratta di tre pagine (a cui forse aggiungerò un diagramma) molto importanti: non è da escludere che in un futuro remoto non decida di farne un capitolo a parte, amalgamandovi insieme idee e concetti sparsi in altri capitoli.

Non credo in questa ma sicuramente in una prossima versione dovrò invece spostare il sottocapitolo sugli intellettuali critici/organici dal decimo (sulla comunicazione) al nono (sulla scienza). Il capitolo sulla scienza (in mancanza di uno specifico sulla cultura) sarebbe stato infatti il loro luogo congeniale solo che avevo bisogno di inserire tale concetto il prima possibile e, per questo, lo “infilai” in quello sulla comunicazione (cui, intendiamoci, comunque è collegato).

Ora, magari stasera, dovrò riscrivere la sezione sulla cultura italiana del capitolo 17.2 facendo però riferimento alla struttura generale introdotta nel nuovo 9.6...

A volte ritornano - 24/10/2019
Mentre rileggevo i pezzi del marzo del 2010 (v. Mongolini del 2° trimestre del 2010) mi sono imbattuto in questa frase tratta da “L’eletto” di Thomas Mann, Oscar Mondadori, 1979 (indicherò il traduttore quando ritroverò il libro!) dal pezzo L’ho l’etto:

"...e a che giova il bene senza i beni? Quasi tanto poco quanto i beni senza il bene." - bella frase: sembra un proverbio.

Ora sono abbastanza sicuro che sia di Sant’Agostino!
(Probabilmente presa proprio da “Le confessioni”, solo che non la ritrovo...)

CK3 - 27/10/2019
La Paradox ha da poco annunciato lo sviluppo di “Crusader King 3”: l’accoglienza è stata, a dir molto, appena appena tiepida.
Oramai, come avevo previsto diversi anni fa, la Paradox è percepita dal pubblico dei giocatori come una società che vendi prodotti incompleti e sviluppati pienamente solo nel corso degli anni successivi con la vendita di DLC (contenuti aggiuntivi a pagamento) molto costose.

Se la dirigenza Paradox è in gamba (ma sono scettico) può darsi che il debutto fallimentare di “Imperator Rome 2” gli apra gli occhi e che inizi a cambiare politica commerciale…

Comunque il problema di fondo è che non si può dire “Il re è morto viva il re” perché CK2 è ancora vivo e vegeto!

PS: su Paradox, “Crusader King 2” e perfino “Imperator Rome 2” ho scritto molto ma non ho voglia di cercare i collegamenti rilevanti: chi è interessato provi col marcatore “gioco”...

’azz!! - 28/10/2019
Non prendetemi in giro ma…. Il Bagnai mi ha bloccato su Twitter!!

Fatale non mi è stato qualche commento troppo intelligente o contrario al senatore ma una battuta non capita e “l’aiuto”, suppongo, di un’idiota che ha replicato a essa con “CLICK!”.

La battuta era in verità un po’ involuta ma nella sostanza davo completamente ragione al Bagnai: se ci avesse riflettuto un attimo lo avrebbe sicuramente capito solo, sospetto, è stato decisivo il commento di un tizio che, privo di arguzia, ha suggerito malamente al professore…

Quindi: “Vaffa#### tizio sconosciuto e non capente! Fatti i ca### tuoi e non commentare ciò che non capisci!”

Vabbè, in realtà sono più divertito che arrabbiato…

Vorrei postare la schermata del commento del professore e della mia, forse insipida, ma inoffensiva battuta ma, siccome ho mandato (volentieri e a buona ragione) a quel paese una terza persona (la non capente senza umorismo) preferisco evitare…

Verifica - 28/10/2019
Sempre oggi (stesso giorno in cui il Bagnai mi ha bloccato!) mi è venuto il dubbio che magari il mio umorismo non è divertente come pensavo…
Così, quando alla cassa della Coop, dove l’addetta aveva un muso lungo, così imbronciato che lo trascinava per terra, si è verificato un problema, ne ho approfittato per saggiare il mio umorismo.

La cassiera non riusciva a leggere il prezzo di un piccolo lusso che mi ero concesso: un pezzettino di formaggio Roquefort di cui vado matto.
Prima l’ha fatto scorrere inutilmente due o tre volte sul lettore laser, poi ha provato con la pistola ma di nuovo senza successo, e così infine ha iniziato a inserire manualmente i numerini del codice a barre.
Allora io le ho scherzosamente suggerito: “Probabilmente non riesce a leggerlo perché è scritto in francese!”. Al che la donna mi ha guardato con un’espressione severa e infastidita, più disgustata che se le avessi sputato sul nastro, e non ha aperto bocca…

Stai a vedere che il Bagnai ha fatto bene a censurarmi!

mercoledì 23 ottobre 2019

Vita dopo la morte

Gli appassionati di Lovecraft (ma anche quelli degli Iron Maiden! (*1)) hanno molto familiarità con questo apoftegma: «That is not dead which can eternal lie. And with strange aeons even death may die.»
Ovvero (mia traduzione): «Non è morto ciò che può eternamente giacere. E, dopo strani eoni, anche la morte potrebbe morire».

La frase mi ha sempre lasciato perplesso e per questo ho voluto controllare l’originale in inglese: ho anche verificato che “strange” non avesse sfumature di significato a me ignote e più appropriate a questo contesto ma non è così…

Eppure in questi giorni mi si è accesa una lampadina: non so se Lovecraft fosse familiare con Aristotele oppure (credo più probabilmente) se avesse seguito un proprio percorso intuitivo e immaginifico ma, forse, nella frase in questione c’è un richiamo alla definizione aristotelica di tempo.

Il tempo è movimento, l’assenza di movimento equivale all’assenza di tempo. Di conseguenza chi può giacere immobile eternamente è anche al di fuori del tempo e, certamente, non è necessariamente morto.
A quel punto la seconda parte della frase diviene chiara, quasi banale: ciò che non è morto può tornare a muoversi e, quindi, rientrare nel flusso del tempo palesando così la propria esistenza in vita.

Questa interpretazione ha il pregio di dare un senso ben chiaro al testo di Lovecraft, sicuramente fascinoso ma anche ambiguo.

Conclusione: altro corto troppo lungo!

Nota (*1): Per i non "acculturati": la frase è citata sulla copertina di “Live after death”, incisa su una lapide di un cimitero...

martedì 22 ottobre 2019

Percolato di morale

Breve (forse) riflessione di questi giorni.
Basandomi su uno spunto datomi da Pasolini (ma in parte anche da Sant’Agostino) ero arrivato alla conclusione che l’abitudine genera sia la necessità che la morale (v. Abitudine e necessità).
Avevo poi generalizzato il concetto aggiungendo (*1) ai limiti dell’uomo anche la necessità di giustificare il proprio comportamento a se stesso (qui probabilmente ha influito la lettura di Freud e la comprensione del super-io).

Mi è però poi venuto in mente che avevo letto qualcosa di affine anche in Al di là del bene e del male di Nietzsche!
Parlando dei filosofi scriveva che questi creano il loro edificio morale basandosi sul proprio bene: secondo me invece non lo fanno solo i filosofi ma tutte le persone! Solo che i primi hanno le capacità, e forse l’ipocrisia, per scriverci dei libri sopra…
Inoltre scriveva che le nazioni considerano “bene” tutti i comportamenti che portano al loro successo. Secondo me invece considerano bene tutti i propri comportamenti (se poi questi portano a un insuccesso verranno in seguito cambiati e non saranno più il “bene”).

Conclusione: mi dà soddisfazione mescolare insieme tutte queste nozioni: perché così ho la netta sensazione che adesso facciano parte di me e questa è la vera comprensione.

Nota (*1): in realtà è ancora nella lista delle cose da aggiungere all’Epitome: forse nella prossima versione o, più probabilmente, in quella ancora successiva.

Aggiornamento Epitome - 23/10/2019
La stesura del nuovo capitolo, attualmente sto scrivendo il 17.2, procede molto lentamente e faticosamente.
Proprio oggi mi sono imbattuto in un nuovo problema: scrivendo della cultura mi sono reso conto che dovevo introdurre un nuovo importante concetto nel capitolo sulla scienza che però era nella terza parte.
Inizialmente avevo pensato di procedere col mio stile pigro e approssimativo: “vabbè, intanto scrivo qui [nel capitolo sull’Italia] queste nuove idee e poi le sposterò in una futura versione...”
Invece oggi ho deciso di fare le cose per bene: ho spostato il capitolo sulla scienza dalla terza parte alla seconda (per questo il capitolo sull’Italia è passato dal 16 al 17) e qui vi inserirò un nuovo sottocapitolo con il concetto di cultura indipendente dall’Italia. Nel capitolo sull’Italia semplificherò la sezione sulla cultura richiamando i concetti già espressi precedentemente.
Ovviamente questo mi comporterà un po’ di riscrittura cosa di cui ho pochissima voglia…

Già che ci sono... - 23/10/2019
...un altro aggiornamento, stavolta sul racconto di cui avevo accennato in Ancora meno.

Mi ero effettivamente messo a scrivere, prima buttando giù lo schema generale del racconto e poi seguendo il canovaccio preparato, ma...
Dopo aver scritto la prima pagina mi sono accorto che non ero ancora arrivato al primo rigo della bozza! Ne ho dedotto che il racconto è facile come struttura ma non così corto come speravo: costruire le atmosfere giuste richiede molte più parole di quanto preventivato.

Probabilmente ci ritornerò sopra ma non subito...

La colpa degli altri - 23/10/2019
Copio e incollo perché è fin troppo vero nella sua sinteticità.

«Non sanno più su più chi incolpare dei loro fallimenti: evasori, vecchi, statali, bamboccioni, razzisti, sessisti, fascisti, analfabeti, luddisti, antiscientifici, novàcse, russi, cattolici, terrapiattisti.

Non fanno che seminare odio. E a chi danno la colpa? Agli odiatori!
» Il Pedante

Da QUESTO cinguettio.

Aggiungo che manca completamente qualsiasi accenno di autocritica: ma, dopotutto, la colpa è sempre degli altri...

Tanto per ribadire - 23/10/2019
Mentre in Italia si vuole dare la caccia agli scontrini…
Maxi-frode fiscale in Europa da 55 miliardi. Coinvolte banche e fondi d’investimento di Angelo Mincuzzi da IlSole24Ore.com

E sicuramente avranno realizzato questa frode usando il contante cattivo cattivo, magari con banconote da 5€…

E Bagnai al riguardo dice (mia sintesi): “...non ci sono legami teorici fra evasione e circolazione del contante...”.


E io nella mia nota a ...funesta avevo scritto:
«a proposito, l’avete capito il vero motivo per cui questo governo vuole tutti i pagamenti con “moneta elettronica”? Oppure credete alla favoletta della lotta all’evasione nonostante che il grosso dell’evasione, come dice pure il buon Di Maio, dipenda dalla “grande evasione” a cui questi provvedimenti fanno un baffo?
Ve lo dico io: la vera idea è quella di finanziare indirettamente le banche: la stessa banconota da 5€ usata da 10 persone diverse vale sempre 5€: se le stesse persone usano il Bancomat alla fine il sistema bancario si ritrova con (tiro a indovinare ma il concetto è chiaro) 1€ in più in cassa.
»

Il tempo è denaro

Qualche settimana (mesi?) fa accennai al fatto che mi era venuta un’idea sul tempo.
Per la precisione mi ero reso conto di quanto sia difficile darne una definizione: cioè intuitivamente sappiamo tutti cosa sia ma provate a descriverlo!

All’epoca stavo guardando la prima puntata della serie “Star Trek: Deep Space Nine” dove si incontrano delle entità che vivono “fuori” dal tempo. Ora non ricordo più i dettagli ma mi era parsa un’idea interessante.

Da un punto di vista fisico CREDO che il tempo sia legato alla gravità. Ah! E sicuramente è legato alla velocità come insegnano le pellicole di fantascienza sui viaggi alla velocità della luce: maggiore la velocità, più lento è lo scorrere del tempo.
Per noi umani, piantati su questo pianeta e incapaci di raggiungere le altissime velocità necessarie per osservare gli effetti relativistici significativi (*1), il tempo scorre in maniera uniforme per tutti.

Grazie a queste vaghe e incerte nozioni di fisica mi ero messo a riflettere sul tempo.
Banalmente riflettevo che la velocità è spazio fratto tempo (V=S/T) e quindi il tempo è spazio fratto velocità (T=S/V).
Ma che cos’è lo spazio diviso la velocità? Ero giunto alla conclusione che esso è il movimento: un movimento è descritto dallo spazio percorso (traiettoria) e dalla velocità. In effetti la velocità potrebbe essere variabile, quindi sarebbe più opportuno parlare di accelerazione, comunque in prima approssimazione è così.

E qui mi ero fermato: vagamente affascinato dall’idea che il tempo fosse movimento, non avevo però voglia di rifletterci sopra (e di divertirmi a considerare le possibile conseguenze di questa strana premessa): la consapevolezza che fosse solo un gioco fine a se stesso mi privava dell’entusiasmo necessario a speculare su questa linea di pensiero…

Come sapete sto ancora leggendo Le confessioni di Sant’Agostino: arrivato alla sua conversione la biografia non prosegue più cronologicamente ma inizia a descrivere delle questioni su cui il santo aveva riflettuto. Inizialmente pensavo che fossero un grande inciso ma in realtà adesso ho la sensazione che l’autore non avesse intenzione di tornare alla sua vita dopo la conversione: lo scopo era evidentemente limitato a mostrare a tutti solo il percorso che lo aveva portato alla salvezza della sua anima (oltre alla pietà di Dio che gli aveva, infine, donato la fede).
Queste divagazioni le trovo estremamente noiose perché estemporanee e non collegate fra loro (né con la biografia del santo). Inizialmente aveva disquisito a lungo della natura della memoria, poi su vari peccati e adesso, sorpresa, sulla natura del tempo!

La conclusione di Sant’Agostino è che il tempo sia una dimensione dell’animo: né il passato né il futuro esistono mentre il presente è transeunte (*2) e ineffabile: solo nella nostra coscienza, cioè nella nostra anima, il tempo esiste. Sant’Agostino lo spiega meglio in una ventina di pagine…

Quello che però mi ha colpito è una nota al testo dove spiega che la concezione del santo è molto “neoplatonica”. Viene però anche data la definizione del tempo di Aristotele, ripresa poi dalla scolastica, ovvero «Il tempo è il numero (misura) del movimento secondo il prima e il dopo»: una definizione incredibilmente simile a quella che era venuta in mente a me!

Vabbè, tutto qui: mi era sembrata una coincidenza curiosa e degna di nota…
Comunque provate a definire il tempo: non è facile! O, se siete più maligni, provate a chiedere ad altri di spiegarvi cosa sia il tempo…

Mentre leggevo Sant’Agostino e le sue idee sulla relazioni fra sillabe, canto e tempo, pensavo anche ad altre possibilità: magari si potrebbe definire 1 secondo come il tempo necessario a una nota LA per generare una serie di 440 onde sonore…
In questo caso si potrebbe dire che il tempo è musica!

Conclusione: eppure anche nella definizione di Sant’Agostino c’è del vero: il tempo sembra davvero scorrere più lentamente quando ci si annoia e velocemente quando si è felici e ci si diverte!

Nota (*1): mio padre (un fisico) da piccolo mi raccontò del seguente esperimento: due orologi atomici erano stati sincronizzati e poi uno di questi era stato messo in orbita dove girava intorno alla terra a una velocità di diverse decine di migliaia di chilometri orari. Dopo un certo periodo si confrontarono di nuovo i tempi e il satellite in orbita era leggerissimamente in ritardo rispetto a quello rimasto a terra, in accordo con la teoria della relatività. Storia di mio padre ma credo che sia vera!
Nota (*2): curiosità: io avevo sempre detto “transUEnte” invece è “transEUnte”. E pensare che “transeunte” è una delle parole che ho imparato a memoria: eppure non avevo notato com’è scritta!

lunedì 21 ottobre 2019

Divagazioni calcistiche

Avrei idee per dei pezzi impegnativi: alla fine, probabilmente, ne scriverò solo uno sul tempo (quello misurato dall’orologio non quello climatico!) e dimenticherò tutte le altre buone (e non) idee… Sono fatto così, mi conosco.

Però stamani non ho voglia di impegnarmi e quindi opto per qualcosa di più facile: il calcio.
Procedo in ordine sparso.

Napoli: l’anno scorso Ancelotti ebbe, secondo me, una partenza super fortunata, in questa stagione sta invece avendo sfortuna. La verità è che il Napoli è un po’ più forte di così ma non capace di reggere il ritmo della Juventus.

Juventus: la Juventus NON ha ancora appreso gli schemi di Sarri: solo che è così forte a livello di rosa che anche essendo in grado di seguire solo a intermittenza le sue indicazioni riesce comunque a vincere. La vera Juventus “di Sarri” la inizieremo a vedere nel girone di ritorno.

Ronaldo: già l’anno scorso non era più un fuoriclasse ma solo un giocatore molto forte (forse il più forte della serie A), quest’anno ha per adesso dimostrato di essere forte. Ma non so quanto giovi alla Juventus doverlo schierare sempre, soprattutto in Champion’s e in prospettiva.

Pioli: la mia teoria è che vada bene il primo anno ma che poi, “affezionandosi” troppo a dei giocatori finisca per perdere lucidità. Così avevo interpretato le sue fissazioni incomprensibili nella Fiorentina (come quella di schierare SEMPRE il niente assoluto che era Esserych). Certo che nel Milan la tensione è già molto forte e, temo, caratterialmente possa nuocergli parecchio.

Fiorentina: sento dell’entusiasmo incomprensibile. La Fiorentina è una squadra da centro classifica che, con un buon allenatore, potrebbe aspirare alla zona UEFA. Con Montella invece lotteremo per la salvezza.
Oggettivamente Montella è stato bravo e coraggioso a giocare senza punta contro la Juventus ma si è trattato di una sorpresa che non può divenire la regola: già contro una squadra coriacea come l’Udinese, chiusa ad aspettare, si è vinto solo su calcio d’angolo; col Milan in undici la partita era invece in equilibrio… Non ricordo già più l’altra vittoria ma ho la sensazione che non mi avesse convinto troppo.
La forza della Fiorentina sono due giocatori, Chiesa e Ribery (finché regge), che possono fare la differenza. A questi potrà forse aggiungersi Castrovilli (per adesso lo definirei molto buono). Anche Sottil mi era parso molto forte ma Montella lo vede solo come sostituto di Chiesa quindi dubito che troverà molto spazio…
Quindi l’attacco costruisce molto ma se non c’è un giocatore in grado di segnare si finalizzerà ben poco del lavoro fatto: si dovrà sperare in qualche giocata del duo Chiesa-Ribery o nell’inserimento di un centrocampista o, come nella gara contro l’Udinese, in un calcio da fermo.
In definitiva con le squadre che si chiudono bene farà parecchia fatica; il pressing asfissiante è spesso inutile, sterile e toglie lucidità quando invece ce ne sarebbe bisogno…
Insomma, col Brescia stasera la vedo dura!

Torino: mi aspettavo più continuità da parte della squadra di Mazzarri però non avendo visto le partite non capisco se si tratti di mala sorte o di altro.

Mihajlovic: negli anni la Fiorentina ha collezionato i peggiori allenatori della Serie A. Fra questi direi che l’unica eccezione è stata Mihajlovic (che io chiamo “il Colonello”): all’epoca non mi piaceva ma nel corso degli anni seguenti mi ha dato la netta sensazione di migliorarsi, di diventare più completo. Intendiamoci adesso è un allenatore discreto, niente di eccezionale: come al solito i media sono partiti in quarta facendone l’agiografia a causa della sua lotta contro il tumore…

Bologna: del Bologna ho visto solo una partita e quindi potrei sbagliarmi ma molte individualità mi hanno impressionato favorevolmente. Non so come influirà la variabile Mihajlovic/malattia ma se l’effetto sarà positivo potrebbe dargli la carica per essere la sorpresa della stagione.

Lecce: come mi diverto a guardare la squadra di Liverani! Certo concede sicuramente troppo agli avversari più forti ma almeno è piacevolissimo vederla giocare…
E quando ha un po’ fortuna riesce a strappare dei punti anche a squadre molto più quotate.

Inter: è partita bene ma come ho già scritto non credo abbia i mezzi per impensierire Juventus e Napoli. Di sicuro però, vista la mancanza di concorrenza, dovrebbe arrivare facilmente terza. Anche perché non avrà gli impegni in Europa come la sua rivale più diretta, l’Atalanta.

Roma: l’opera di “provincializzazione” mi pare ormai completata. L’azzardo del tecnico straniero non mi pare stia pagando. Lotterà per la UEFA.

Atlanta: che delusione in Champion’s! Ma è colpa di Gasperini che ha sempre schierato la squadra titolare senza far riposare nessuno prima delle partite che contano. In Champion’s ho sempre visto un’Atalanta stanca, forse intimidita dal palcoscenico internazionale ma, soprattutto, stanca (*1)!
In compenso ha mostrato grande carattere e personalità in campionato: mi chiedo quanto peserà l’assenza del fortissimo Zapata. Io credo possa arrivare quarta senza troppi problemi (mancanza di avversari).

Conclusione: mi sembra di aver accennato a tutto quello che avevo in mente

Nota (*1): epanalessi voluta...



giovedì 17 ottobre 2019

...funesta

Per motivi di cui, almeno per adesso, non ho voglia di scrivere sono di umore nero.
Il leggere le notizie, politiche e non, me lo ha, se possibile, peggiorato ulteriormente.

Mi voglio quindi un po’ sfogare scrivendo anche se, probabilmente, sarò più brusco del solito.
Idee a casaccio: l’essere di cattivo umore mi toglie la lucidità per un pezzo ben costruito e articolato: del resto qualcosa di troppo costruito e controllato non sarebbe certo l’ideale per sfogarmi.

Allora, prima cosa che mi è venuta in mente: il cambiamento climatico.
Ho mai scritto su questo viario che il cambiamento climatico non esiste? Al contrario, nel capitolo 20 (sui pericoli) della mia Epitome, di cosa parlo?
Eppure c’è chi pensa che io sia contro Greta E che scriva che il cambiamento climatico non sia un problema reale.
Ma la logica non esiste? Nessuno la sa più usare? È davvero troppo difficile capire che si può essere contro Greta ma comunque ritenere il cambiamento climatico un pericolo serio?
Che oltretutto non sono neppure contro Greta: lei è una vittima, una bambolotta con le trecce, usata, ripeto USATA, da chi vuole intorbidire le acque della politica.
Vabbè, non mi sto a ripetere: chi è interessato può leggersi I gretini

Ma possibile che non vi venga qualche sospetto a vedere la differenza di trattamento fra Greta e Assange?? O Snowden, che almeno è in un esilio, spero per lui “dorato”, in Russia?
Non riuscite a vedere la differenza fra chi va contro il potere e chi ne è uno strumento?

Cambiamo argomento.
Da mesi sto concedendo il beneficio del dubbio all’amico/conoscente fervente attivista del M5S.
Il mio “beneficio del dubbio” è duplice: da una parte consiste nel credere nella buona fede di tale persona che, sono sicuro, non ci guadagna niente dal propalare su FB qualsiasi meme di fonte pentastellata. Da un’altra parte cerco di prendere per buona l’ipotesi che il M5S abbia fatto il governo col PD per continuare a fare le riforme promesse ai suoi elettori: questo almeno quando interagisco con i suoi commenti su FB. Se seguite questo mio ghiribizzo sapete, dovreste sapere cioè, che ritengo il M5S un populismo apparente e, quindi, affine in tutto e per tutto a un partito sistemico come il PD: la loro unione è quindi un matrimonio perfetto che però, inevitabilmente, farà naufragare le illusioni, mal riposte, dell’elettorato pentastellato…
Comunque, con questo amico/conoscente, mi sforzo di valutare i singoli provvedimenti di ispirazione pentastellata: alcuni mi piacciono, certo piccole cose, ma nella giusta direzione.

Il taglio dei parlamentari secondo me era un obiettivo secondario, positivo solo per il piccolo risparmio (relativamente all’economia dell’Italia non di un privato cittadino!) che dovrebbe portare.
Il “decreto dignità”, poca cosa rispetto a quello che doveva essere il vero obiettivo di cancellare la legge Fornero, ma almeno la direzione era giusta: dalla parte dei lavoratori sfruttati.
E così via per altre iniziative...

E, stamani, quando ancora non ero arrabbiato, mi imbatto in questo articolo: "L'Italia ha appena acquistato 90 nuovi caccia F35", ha detto Trump da Agi.it
CA####! Risparmi qualche soldo col taglio dei costi della politica e poi vai a spendere 100 volte di più in aeri da guerra totalmente inutili alle reali esigenze del paese e che, forse, non volano neppure? Ma come si fa?!
Cioè come faccio io a credere nella buona fede di questo mio amico/conoscente e come si fa a credere che a Conte e questo governo stiano MINIMAMENTE a cuore gli interessi dell'Italia…

Poi ho provato a leggere un po’ di Ansa.it e i cinguettii di Vladimiro Giacché: mi sono vomitate addosso una pletora di notizie disgustose, indicative di un paese impazzito e avviato verso un dispotismo paternalistico e buonista ma comunque a libertà limitata.
Non so, come se ci fosse un’epidemia di cretinismo che poi fa rima con ipocrisia: cioè in verità non ci fa rima ma dovrebbe. Infatti i cretini credono veramente di vivere nel migliore dei mondi possibili mentre chi invece “sa” finge di crederci e guida il gregge nelle sue false convinzioni.

Non ho voglia di commentare: propongo qui di seguito solo qualche collegamento, giudicateli voi…
Regali e prestiti tra parenti: arrivano nuovi limiti da it.finance.yahoo.com
[Pura idiozia]

Corte Strasburgo, sì a telecamere nascoste sul lavoro da Ansa.it
[Grazie UE!]

Di Maio “Combattere la grande evasione, non i commercianti” da Ansa.it
[Ma il SUO governo fa il contrario… (*1)]

Violenze sui detenuti a Torino. Sei agenti arrestati per tortura da Ansa.it
[Ma com’è possibile?]

Badge strisciati da ragazzini, 'furbetti' incastrati in Comune da Ansa.it
[Qui è importante anche la sovrimpressione del video: “...in presenza di personale compiacente della Polizia Municipale”]

Conclusione: meno male che c’è Osho a regalarmi un sorriso: Quando compri gli #F35 e paghi con assegno #Mattarella #Trump

Nota (*1): a proposito, l’avete capito il vero motivo per cui questo governo vuole tutti i pagamenti con “moneta elettronica”? Oppure credete alla favoletta della lotta all’evasione nonostante che il grosso dell’evasione, come dice pure il buon Di Maio, dipenda dalla “grande evasione” a cui questi provvedimenti fanno un baffo?
Ve lo dico io: la vera idea è quella di finanziare indirettamente le banche: la stessa banconota da 5€ usata da 10 persone diverse vale sempre 5€: se le stesse persone usano il Bancomat alla fine il sistema bancario si ritrova con (tiro a indovinare ma il concetto è chiaro) 1€ in più in cassa.

mercoledì 16 ottobre 2019

Panico in montagna!

Oggi sono un po’ rintronato: ho finito il primo sottocapitolo del nuovo capitolo sull’Italia ma ora non mi ricordo più come volevo proseguire! Vabbè, domani o stasera ci ragiono e vedo di iniziare il 16.2…

Comunque, a parte il precedente accenno all’Epitome, volevo scrivere d’altro.
È da stamani che mi è tornato in mente un vecchio aneddoto: potrei averne già scritto ma sicuramente le considerazioni odierne sono nuove e poi comunque, se non me ne ricordo io, sicuramente non se lo ricordano neppure i miei lettori (*1)!

La vicenda avvenne quando avevo sui vent’anni, parecchi/troppi anni fa: mio padre aveva organizzato un’escursione all’Abetone con dei suoi amici e io mi aggregai con un paio dei miei.
La gita in sé fu piacevole anche se stancante tanto che uno dei miei amici, soprannominato il Topo, mandò a quel paese un amico del mio babbo che, comunque, facendo l’arbitro di bridge, c’era così abituato che fece tranquillamente finta di nulla…

Per tornare alle macchine dovevamo prendere la funivia che ci avrebbe riportato al parcheggio. In tutto eravamo una quindicina, forse più, di persone: noi eravamo in 6 e probabilmente c’erano altri due o tre gruppi.

C’eravamo quindi sistemati un po’ pigiati all’interno della cabina che sarebbe dovuta partire da un momento all’altro quando un fulmine cadde su uno dei pali di sostegno, piuttosto vicino. La cabina oscillò violentemente e tutti scapparono fuori alla massima velocità.
Beh, tutti tranne me: io ero sul fondo della cabina e, a occhio, il palo di sostegno e il cavo mi erano parsi integro: e francamente il panico mi parve eccessivo. Ricordo che, per sottolineare che non ero scappato via come un vile ovino, con voce annoiata chiesi a mio padre se dovevo portare fuori dalla cabina anche gli zaini (che erano stati abbandonati nella fuga precipitosa)…
Non è che il lampo e il boato del fulmine non mi avessero fatto paura: solamente che dopo mezzo secondo, constatando che la cabina non era cascata, mi ero subito tranquillizzato.

La riflessione “nuova” di stamani è se il non uscire rapidamente come gli altri fosse stata la decisione migliore: se, cioè, la mia valutazione di cessato pericolo fosse stata corretta o, magari, nel dubbio, sarebbe stato meglio precipitarsi fuori come gli altri…
A logica a una funivia un fulmine non dovrebbe fare né caldo né freddo: semplicemente farà da parafulmine facendolo scaricare a terra. Ma sul momento non credo (non ricordo) di aver fatto questa riflessione: più prosaicamente mi ero limitato a osservare che il palo di sostegno più vicino era in ordine, certo il cavo oscillava molto ma si stava già fermando…
Eppure… bo: non essendo un esperto né di fulmini né di funivie probabilmente sarei dovuto uscire rapidamente anch’io…

Comunque il Topo, grazie all’improvvisa emozione, tornò di buon umore: lo ricordo bene perché ci feci caso trovando il fatto divertente.
La funivia non era crollata ma comunque il fulmine aveva messo fuori uso l’impianto elettrico: così il gestore, che aveva lassù la sua macchina, disse che poteva portare giù con sé cinque persone: a quel punto intervenne mio padre che suggerì che le cinque persone avessero tutte la macchina in maniera da poter tornare su a prendere le altre. Me lo ricordo perché mi sembrò un’ottima idea: in questa maniera non si perse troppo tempo…

Vabbè, mi sembrava più interessante: comunque, indipendentemente dalla correttezza o meno della mia decisione, credo si possa affermare con una certa sicurezza che non mi faccio prendere dal panico!

Conclusione: in realtà ho una teoria più generale sulla mia tipologia di carattere e sul suo valore evolutivo ma, ormai, ne scriverò (forse) in un altro pezzo...

Nota (*1): e c’è anche un detto degli scacchisti russi: “Le vecchie mosse di apertura, che però non si ricordano, sembrano nuove”.

domenica 13 ottobre 2019

Ancora meno

In questi giorni sto scrivendo poco (e male) anche perché sto faticosamente lavorando al nuovo capitolo dell’Epitome: sono in una fase in cui anche mettere insieme due periodi mi fa una grande fatica. Mi sembra che stia venendo bene anche se è presto per dirlo e, comunque, so già che sarà un capitolo su cui rimetterò le mani più e più volte. Non escludo anzi che in futuro, se crescesse troppo, possa trasformarlo in una parte a sé stante (magari con l’aggiunta del capitolo 17, l’attuale 16, quello sugli esempi di protomiti…).
Ma non volevo scrivere un aggiornamento sullo stato dell’Epitome ma solo che probabilmente, nei prossimi giorni, scriverò ancora meno di adesso perché… siccome voglio scrivere un corto lo spiegherò nel seguente!

L’uomo grigio - 13/10/2019
Attualmente sto leggendo tre libri: Sant’Agostino (deludente), Lovecraft e Bagnai (in bagno: dove però, nonostante il nome, non è molto adatto perché troppo impegnativo).
Ieri sera ho iniziato la lettura di Alla ricerca del Kadath: dopo le prime 4-5 pagine mi è venuta in mente l’idea per un raccontino e nella notte l’ho perfino un po’ sognato!
Sono fortemente tentato dal cimentarmi nell’impresa perché: 1. l’idea è semplice ma valida; 2. la struttura narrativa sarebbe facile; 3. non conosco idee simili, quindi credo/spero sia innovativo.
Questo significa che si tratta di un racconto alla mia portata, ovvero che dovrei essere in grado di scrivere in pochi giorni: un cinque sei pagine incisive o un po’ di più se divento prolisso e allungo la minestra…
Ovviamente dovrei dedicarmici a tempo pieno: vedremo ma al momento sono abbastanza entusiasta!

Il nuovo volto del pericolo - 15/10/2019
Ma noi siamo come rane: ce ne stiamo buoni nell’acqua che diventa sempre più calda fino a bollirci…
Articolo: Scoppia il caso MegaFace: migliaia di volti “scansionati” senza consenso di Patrizia Licata da CorriereComunicazioni.it

Domanda per i lettori: dove sta il pericolo?

Insonne come un ghiro - 15/10/2019
Giorni fa mi sembrò di vedere qualcosa attraverso il vetro della buca delle lettere ma stava facendo buio e non ci persi tempo. Sabato scorso notai però una foglia della siepe che sbucava dall’apertura in basso.
Sul momento mi limitai a pensare: “ecco probabilmente cosa avevo visto” poi però il mio cervellino si è attivato: la siepe è vicina alla cassetta ma non così a ridosso che una foglia vi possa rimanere incastrata. Allora ho pensato che potesse essere la segnalazione in codice di un ladro per la mia casa e mi sono quindi affrettato ad aprire la cassetta per toglierla.
Ho così scoperto che ce n’era un bel mucchietto così ho pensato “bambino demente!” ma poi ho visto qualcosa…

Nella realtà era rivolto nell’altra direzione e mi guardava…

Osservando le foto si intravede la coda e si capisce che non è un topo…

Qui un attimo prima faceva capolino con tutta la testolina: ovviamente sono stato lento io…

Conclusione: stavolta ho semplicemente tolto le foglie e lasciato aperta la cassetta: a sera quando sono rientrato non c’era più. Spero abbia trovato un altro alloggio...

La mia collezione di Lovecraft - 15/10/2019
Ma come mai pubblico questa foto?
Per prima cosa l’avevo a portata di clic perché l’avevo appena pubblicata sul gruppo di appassionati di Lovecraft su FB ma, il vero motivo, è che per il corto precedente volevo usare sia il marcatore “Animale” che “Foto”: in questi casi (mi succede abbastanza spesso con le notizie) risolvo aggiungendo un secondo corto a cui applico l’altro marcatore (vige infatti la regola inderogabile di un unico marcatore per corto)…