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mercoledì 8 gennaio 2025

Censura XIV: Zuccadura si pente

Chi è Zuccadura?
Semplicemente Mark Zuckerberg, il padrone di FB e Instagram: lo so, non è forse il soprannome più azzeccato ma personalmente lo trovo divertente, con una leggera assonanza al nome reale e questo mi basta…

Ebbene ho guardato la seguente reazione di Asmongold a un suo video in cui afferma che su FB e Instagram ci sarà un passo indietro sulla censura. Ecco il video: Zuckerberg Brings Back Free Speech

Qui i miei commenti via via che seguo il video:
- Perlomeno nel primo minuto o giù di lì Zuccadura non dice di aver sbagliato ma che ora ha capito che sulle sue piattaforme si è censurato troppo: come fa notare Asmongold, sembra che la censura sia nata da sola, tutta colpa delle pressioni politiche e che lui, poverino non abbia potuto farci niente. Sarebbe stato più apprezzabile se si fosse assunto le proprie responsabilità: questo suo esordio in cui ammette che vi era censura e che questa era eccessiva ma che lui non ne ha colpa mi pare da furbetto che cerchi di fare lo scaricabarile verso le circostanze esterne.
- La “decensurizzazione” partirà prima negli USA poi in Europa. Evidentemente vuole aspettare che le “circostanze esterne” cambino anche in UE. Questo dimostra quanto gli sia in realtà indifferente la libertà d’espressione: cambia subito negli USA perché ha adesso paura di subire delle ripercussioni (già tempo fa accennai a un suo “mezzo pentimento” che rese pubblico motivato, a mio parere, più dall’interesse personale di proteggersi che da reale convinzione di aver errato). O magari ci sono reali motivi organizzativi… ma io credo piuttosto che voglia aspettare che la UE faccia un passo indietro politico sulla censura: come sappiamo infatti nella “libera” UE le sue reti sociali collaborano attivamente con le autorità politiche locali nella soppressione del dissenso attiva o passiva delle opinioni dissenzienti.
- Verranno eliminati i “controllori dei fatti” sostituendoli con il giudizio degli utenti sul modello di Twitter. Anche qui non c’è l’ammissione che l’idea stessa dei “controllori dei fatti” era una follia ipocrita come io scrissi a mio tempo: semplicemente dice che spariranno.
- I filtri automatici per la censura, per esempio dire “i vaccini mRNA fanno XXX e YYY”, non funzionano: bloccano più messaggi del dovuto. Questi filtri diverranno meno rigidi: bloccheranno meno messaggi “illegali” ma, contemporaneamente, non bloccheranno molti meno messaggi legittimi.
A me pare una str###: vuoi eliminare la censura sì o no? Qui mi pare si stia legittimando l’idea di semplicemente dosarla a un determinato limite.
Secondo me già solo queste poche affermazioni fanno pensare che sia semplicemente un’operazione di facciata e che, nella sostanza, cambierà poco o niente.
- “Gli algoritmi suggeriranno più messaggi di politica”. Poi spiega che, in passato, gli utenti sembravano volere meno messaggi politici (Asmongold interviene e mette subito meglio a fuoco il problema “volevano meno messaggi politici su cui non erano d’accordo") ma ora siamo in una “nuova era” e questo cambierà.
In verità quanto detto da Zuccadura si traduceva in passato nel censurare principalmente i contenuti pro-repubblicani e a promuovere quelli democratici.
Continua a non piacermi questo suo ammettere parziale e tardivo, non assumersi le proprie responsabilità e continuare a giustificare con motivazioni speciose la passata censura. Non ammette cioè che si voleva censurare Trump e i suoi elettori ma che gli utenti volevano “meno politica”…
- Verranno spostate le sedi operative di censura dalla California al Texas: l’operazione viene spiegata col fatto che Zuccadura ipotizza che sarà utile lavorare in un ambiente dove c’è meno pressione psicologica verso certe “tendenze”. In altre parole in California la pressione dell’ipnobatismo è troppo forte…
Asmongold fa notare che un’altra ragione potrebbe essere la diversa politica fiscale dato che il governatore del Texas sta cercando di attrarre aziende informatiche proprio dalla California: in altre parole, Zuccadura ovviamente non lo dice, ma in Texas pagheranno meno tasse…
- Lavorerà con Trump per confrontarsi con quei paesi esteri che invece fanno pressioni politiche per avere più censura. Gli USA hanno le leggi che garantiscano la massima libertà d’espressione ma lo stesso non è vero in Europa. E qui lo voglio citare letteralmente perché mi pare interessante quello che sta andando a dire: “L’Europa ha un numero sempre crescente di leggi che istituzionalizzano la censura e rendono difficile costruire qualsiasi cosa di innovativo là.
Infatti: ma come al solito non la racconta tutta. Fino alle elezioni la censura negli USA era la stessa che in Europa, anzi si è potuto realizzare la censura in Europa perché era già stata così organizzata negli USA.
Battuta di Asmongold molto carina e profonda ma a descriverla qui la sciuperei togliendole tutta la sua immediatezza…
- Finalmente qualcosa su cui sono completamente d’accordo con Zuccadura: il fatto che gli stessi USA (leggi “democratici” e, soprattutto, Capitan Demente e i suoi badanti) abbiano fatto pressioni per avere più censura ha spinto altri paesi all’estero (vedi la UE e quanto scrivo in [E] 15.3, “La decadenza nell’Occidente”) a fare altrettanto e di più.
Che è ciò che da tempo dico: proprio ieri, prima di vedere questo video, ho pubblicato un pezzo sul mio blog GeoGatti8, in cui spiego che non seguo la politica italiana perché le cose importanti che ci riguardano vengono stabilite negli USA mentre al governo italiano resta mano libera, forse, solo sul codice della strada. La gestione della censura ne è l’esempio perfetto: in Europa/Italia si nega perfino l’esistenza del problema e si parla di “lotta alle bufale”. A Bruxelles non si pensa nemmeno a limitarla ma, invece, a incrementarla di nascosto. In Italia, qualunque partito si voti, non avrebbe fatto niente al riguardo (la censura è una questione troppo importante per lasciarla gestire al governo legittimamente scelto dagli italiani) ma adesso il nuovo presidente statunitense, non eletto dagli italiani, indirettamente provocherà un cambiamento significativo in ciò che gli italiani possono o non possono dire…
Chi è interessato al mio articolo può trovarlo qui: Perché da qualche anno seguo solo la politica statunitense?

Ok, come riassumere il tutto?
Zuccadura non è improvvisamente divenuto un paladino della libertà d’espressione e FB & C. avranno sempre attaccato un rubinetto con cui regolare, in qualsiasi momento, il livello di censura (vedi il punto sui “filtri”). Semplicemente si mette al servizio di Trump per evitare, probabilmente, possibili conseguenze legali per ciò che ha combinato in passato: poi, nell’ultimo punto, conferma di mettersi a disposizione del governo USA per stabilire quanta censura permettere all’estero. In altre parole quale sarà la narrativa promossa dalle sue aziende (all’estero libertà d’espressione per modo di dire o, meglio, libertà di dire ciò che vuole Washington).

Ho scritto abbastanza e non voglio annoiare ulteriormente i lettori con le manciate di sassolini che potrei levarmi dalle scarpe: chi ha un po’ di cervello capisce da solo e per chi non lo ha è inutile che io aggiunga altro.

Conclusione: la verità a metà è una mezza bugia. E Zuccadura ha infarcito il suo video di tante verità incomplete...

giovedì 26 dicembre 2024

Censura XIII

Ho deciso di riprendere a pubblicare su questo ghiribizzo pezzi sulla censura dato che l’argomento è importante e non avrebbe posto negli altri due siti che tengo (v. Nuovi ghiribizzi).

Il pezzo odierno in realtà è piuttosto semplice e breve: pochi giorni fa il comandante delle forze militari ucraine, il generale Sirsky, ha cercato di far chiudere il sito (ucraino e pro Ucraina) Deep State che dall’inizio della guerra mantiene una mappa aggiornata dell’attività militare sul fronte e non solo.
Come detto si tratta di una mappa pro Ucraina: questo significa che vi è un ritardo sui progressi russi mentre quelli ucraini vengono mostrati immediatamente. Complessivamente però era abbastanza affidabile e, per esempio, le “mie” fonti la usano regolarmente confrontandola con mappe filo-russe o neutrali.

Cosa significa questa censura e, soprattutto, adesso?

Difficile esserne sicuri: una voce ufficiosa è che i soldati ucraini si basavano su questa mappa per decidere se ritirarsi o no visto che gli ordini da Kiev sono sempre quelli di resistere fino all’ultimo uomo. Non so quanto ci sia di vero: come detto i progressi russi sono mostrati con qualche giorno (a volte molto di più) di ritardo: la conseguenza è che se i soldati ucraini si basassero su questa mappa per sapere se stanno venendo accerchiati allora rischierebbero di scoprirlo troppo tardi!

Io credo che la questione sia più semplice.
La censura la si adopera per cercare di zittire la verità non, come si dice ipocritamente in Occidente, per evitare che si diffonda il falso! Per esempio la guerra alle bufale della UE è in realtà una guerra alle verità sgradite.
Tornando all’Ucraina il problema è che la guerra va sempre peggio: io avevo addirittura ipotizzato che la guerra avesse potuto finire prime delle elezioni USA e adesso mi chiedo invece se Kiev reggerà fino al passaggio di consegne fra Biden e Trump a fine gennaio. Chiaro che Biden (beh, i suoi badanti ovviamente) sta facendo tutto il possibile per prolungare di qualche settimana il conflitto: i rischiosi tentativi di escalation, irrilevanti sul piano militare, lasciano trasparire una certa disperazione.
Ecco la mia ipotesi è che Sirsky preveda a breve nuovi cedimenti significativi nel fronte e, di conseguenza, per evitare effetti valanga, vorrebbe controllare o almeno censurare la fonte più autorevole (ucraina) della situazione sul campo di battaglia.

Ovviamente è un tentativo stupido dato che esistono fonti neutrali e filo-russe come gli stessi autori di Deep State hanno fatto notare: la censura del loro sito porterebbe i soldati ucraini a informarsi su fonti neutrali od ostili a Kiev. Insomma l’effetto sarebbe opposto a quello voluto.

La conseguenza al momento è stata che Deep State non è stata aggiornata per un giorno e mezzo ma adesso sembra aver ripreso regolarmente il proprio lavoro. Vedremo nei prossimi giorni se vi saranno nuove sorprese.

Il punto è che questo mezzo tentativo di censura è indicativo di un deteriorarsi della situazione militare: come al solito resta difficile stabilire quando e se vi sarà un crollo che, comunque, immagino improvviso e decisivo che si determinerà nel giro di 48 ore o poco più. Vedremo...

sabato 14 dicembre 2024

Nuovi ghiribizzi

Smesso di aggiornare questo ghiribizzo generico, essenzialmente per evitare che prima o poi mi venga chiuso definitivamente, ne ho aperti alcuni tematici:

- Libbre di libri ebbri si librano liberi
Tematico sui libri che leggo (e i video che vedo): mi serve per aiutarmi a memorizzare i concetti in cui mi imbatto. Fondamentale quindi per ampliare le mie conoscenze che mi portano, una volta digerite, a evolvere l’Epitome.
- Geo Gatti-8
Tematico su, diciamo, “geopolitica” ma più che analisi (mi mancherebbero capacità, conoscenze e interesse) scrivo solo le mie opinioni su ciò che accade nel mondo rielaborando l’informazione che mi arriva attraverso diversi canali YouTube e, ovviamente, aggiungendoci un pizzico di riflessioni personali.
Anche questo ghiribizzo mi sarà un po’ utile per maturare dei concetti che finiranno poi nell’Epitome ma soprattutto, in questo caso, ho voglia di dire la mia e di puntare il dito contro l’ipocrisia che ci circonda a partire dalle fantasmagoriche verità dei media tradizionali.

Non ho intenzione di cercare di rendere questi ghiribizzi “attraenti” per varie ragioni:
- Quello sui libri che leggo è essenzialmente di utilità pratica per me: l’espediente di rivolgermi a un lettore (non importa se inesistente) mi costringe a rielaborare quanto letto per semplificarlo e renderlo comprensibile anche a chi non conosce il libro di cui scrivo e questo mi aiuta moltissimo a imparare e memorizzare nuove idee.
Questo punto vale un po’ meno per quello di geopolitica: ma alla fine anche questo secondo ghiribizzo esprime essenzialmente uno sfogo personale che non ha la pretesa di far cambiare idee alle persone: in pratica mi servirà solo per poter dire “io l’avevo scritto nel XXX”.
- I ghiribizzi sono uno strumento sostanzialmente superato e, comunque, senza una strabotta di culo non è in generale possibile raggiungere un largo pubblico. Inutile quindi tentarci.
- Non sono capace di rendere le cose attraenti: non ho buon gusto e mi irrita provarci.
- Con la censura sempre più asfissiante in agguato non vale la pena investirci troppo tempo. Oggi è vietato scrivere dei vaccini, domani criticare le decisioni della UE, scrivere che Israele ha “sbagliato” o chissà cos’altro…
- Io non scrivo per il grande pubblico. Senza falsa modestia le mie argomentazioni e riflessioni non sono comprensibili da tutti: vabbè, in parte forse per mia colpa non riuscendo a esprimermi come vorrei, ma in parte anche perché presuppongono capacità (a partire banalmente dall’apertura mentale) che solo poche persone hanno.

Vi è poi il ghiribizzoStrabuccino Noccioloduro: avrebbe voluto essere tematico su un mio romanzo comico/erotico/fantascientifico con protagonisti vari miei vecchi personaggi e con l’aggiunta di nuovi.
Il romanzo l’ho già da tempo terminato ma la pubblicazione, più o meno settimanale, è stata interrotta con la temporanea censura/sospensione di questo ghiribizzo.
Per riprendere a pubblicare le nuove puntate avrei bisogno di un po’ di entusiasmo, che però mi manca, e soprattutto stabilire dove scrivere i miei commenti critici su di esse…

In futuro potrei aprire un terzo ghiribizzo in cui inserire tutte quelle tematiche personali o leggere che ogni tanto mi divertiva condividere. Ma onestamente non credo che ne valga la pena.

Sicuramente aprirò poi un altro ghiribizzo dedicato esclusivamente all’Epitome: lo aggiornerò raramente, solo quando ci saranno novità, ma mi piace l’idea di avere un punto unico a cui fare riferimento.

Al momento rimane “fuori” un argomento che mi stava molto a cuore e che, probabilmente, ha provocato la censura di questo ghiribizzo: la situazione dei vaccini mRNA è ancora tabù.
Non importa se si citano ricerche scientifiche o se si presentano opinioni totalmente legittime: la censura non tollera che si metta in dubbio la narrativa dominante sulla sostanziale bontà e utilità di tali prodotti.
La censura ha vinto quindi contro di me? Nì. Diciamo la verità: ero seguito da una dozzina di persone e la mia influenza era di conseguenza pari a poco più dello zero assoluto. Da questo punto di vista il danno provocato alla “verità” dal mio silenzio è praticamente nullo. Contemporaneamente sono più determinato che mai (v. Osea 8, 7 per comprendere questo aspetto della mia psicologia) a lottare contro la censura: solamente lo farò in maniera utile e produttiva senza ridurmi a ululare da solo alla luna. Al momento non vedo come ma starò con gli occhi aperti: questo è l’importante.

sabato 9 novembre 2024

Censura 12

Lo scorso 22 ottobre ricevetti da Blogger la seguente epistola:

Quando andai a controllare mi accorsi che non era uno scherzo. Stavolta ero stato censurato definitivamente.
Il motivo?
Secondo l’epistola: “MISLEADING_INFO”.
Non erano stati capaci neppure di tradurre questa chiave in italiano.

Irritante poi il fatto che non mi fosse stato notificato quale pezzo avesse violato le famigerate “norme della comunità”: era una mia curiosità, tanto per farmi quattro risate.

In realtà presi piuttosto bene la censura definitiva perché l’avevo prevista a luglio proprio per questo autunno. Da un punto di vista psicologico mi ero ormai preventivamente staccato dal ghiribizzo dandolo già da tempo per spacciato.
Pensavo infatti che si trattasse di una censura automatica: che nessuno avesse “segnalato” niente ma che, automaticamente, dopo circa tre mesi dal primo avviso, vedi “Censura 1”, il ghiribizzo venisse chiuso d’ufficio senza prendersi neppure la briga di trovare una giustificazione per quanto speciosa.
Anzi, calcolai che il 5 dicembre (mi sembra) anche il ghiribizzo di Marco Poli (Correndo sull’orlo del boccale), anch’egli attento a temi “caldi” e che aveva già subito una censura analoga alla mia di luglio, sarebbe stato chiuso automaticamente…

Il mio ghiribizzo comunque mi era completamente precluso: non potevo neppure scaricarne una copia (che comunque avevo già di pochi giorni prima) dal pannello di amministrazione. L’unica cosa che potevo fare era chiedere la revisione della decisione premendo un apposito pulsante.
Stavolta lo feci subito senza aspettare: come spiegato ormai me ne importava il giusto e non avevo tutta la prudenza della scorsa volta quando mi consultai con i miei amici avvocati per sapere se era il caso di chiedere o meno la revisione (dato che mi sembrava, così facendo, di ammettere un mio errore).
Per qualche giorno, andando nell’interfaccia di amministrazione del ghiribizzo appariva scritto che il 22 ottobre era stata richiesta la revisione della chiusura. Mi aspettavo una risposta definitiva rapidamente ma quando mi accorsi che la cosa andava per le lunghe smisi di controllare.

Qualche giorno fa comunque ridetti un’occhiata e mi accorsi che la scritta che ricordavo, qualcosa del tipo “Ricorso alla chiusura inviato il 22 ottobre” era sparito e c’era solo scritto che il ghiribizzo sarebbe stato definitivamente cancellato in 74 giorni. Però era di nuovo possibile richiedere la revisione della decisione e così feci.

Ieri sera un amico mi ha scritto informandomi che il mio ghiribizzo era di nuovo visibile e subito dopo mi sono accorto che avevo ricevuto anche una nuova epistola da Blogger:
Adesso non so più come interpretare i fatti. Ci sono molte possibilità. E anzi non starò neppure a elencarle. Dico solo che mi pare di un epsilon più credibile che qualcuno abbia effettivamente segnalato il mio ghiribizzo, automaticamente così censurato da Blogger, ma poi scagionato dato che non vi è niente di fuorviante in ciò che scrivo.
Aiuterà vedere se, intorno al 5 dicembre, accadrà qualcosa al sullodato ghiribizzo di Marco Poli...

Comunque da oggi in poi credo che smetterò del tutto di aggiornarlo in maniera, spero, che rimanga visibile e disponibile per gli utenti: semplicemente perché ho un centinaio di collegamenti che dalla mia Epitome rimandano a esso.
Se ne avrò voglia forse aprirò dei ghiribizzi tematici su altre piattaforme ma ancora non ho deciso…

Passo e chiudo.