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venerdì 11 agosto 2023

Previsione indovinata?

Oggi ho poco tempo e cercherò quindi di scrivere un pezzo veloce e conciso.

Uno degli stimoli per la lettura di “Le conseguenze economiche della pace” di Keynes era capire se la sua previsione di future “turbolenze” e dissidi in Europa causate dalle clausole vessatorie contro la Germania fosse corretta. Ovviamente sappiamo che dopo la Prima Guerra Mondiale vi è stata la Seconda ma è importante capire se la logica di Keynes era corretta.

Mi spiego meglio.
1. Se un uomo nel 1939 avesse previsto che l’entrata in guerra degli USA sarebbe stata decisiva (previsione corretta) ma la giustifica dicendo “perché hanno la Coca Cola”, non intendendo una capacità industriale dieci volte maggiore della Germania ma proprio che la nota bevanda avrebbe dato ai soldati statunitensi dei superpoteri che li avrebbero resi quasi invincibili, allora ha fatto sì una previsione corretta però non per merito ma solo per fortuna.
2. Chi nel 2018 diceva “Il M5S è un partito come gli altri perché Grillo urla e dice le parolacce” aveva azzeccato la previsione ma la giustificazione è inconsistente: il problema del M5S è che è un populismo apparente e, quindi, equivalente a un partito sistemico…

Keynes quindi ha indovinato la sua previsione per fortuna o perché, effettivamente, il suo ragionamento era corretto?
In pratica Keynes nella sua opera si limita a dire che le richieste di risarcimento alla Germania sono: 1. ingiuste e immorali; 2. materialmente impossibili da soddisfare; 3. dannose non solo per la Germania ma per l’intera economia europea.
Sfortunatamente non ho le conoscenze per stabilire se le previsione economiche di Keynes furono corrette non conoscendo per niente la storia tedesca del primo dopoguerra.
Ma è importante sottolineare che Keynes qui non fa previsioni per il futuro ma semplicemente constata il presente da un punto di vista economico.

Nel capitolo finale, in cui l’autore si azzarda a tirare le sue conclusioni, vi è però la seguente frase che mi pare significativa: «Se miriamo deliberatamente a impoverire l’Europa centrale, la vendetta, oso predire, non si farà attendere. Niente potrà allora ritardare a lungo quella finale guerra civile tra le forze della reazione e le convulsioni disperate della rivoluzione, rispetto alla quale gli orrori della passata guerra tedesca svaniranno nel nulla , e che distruggerà, chiunque sia il vincitore, la civiltà e il progresso della nostra generazione.» (*1)

Che ne pensate? A me pare si riferisca a una rivoluzione comunista ma il sentimento di rivalsa mi pare indovinato…
Ci sarebbe da commentare a lungo… ma sono di corsa: niente conclusione oggi!

Nota (*1): tratto da “Le conseguenze economiche della pace” di John Maynard Keynes, (E.) Adelphi, 2007, trad. Franco Salvatorelli, pag. 212.

8 commenti:

  1. Keynes ci aveva visto bene, aveva individuato le radici della disastrosa rivalsa tedesca.

    ===

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    1. Diciamo che Keynes aveva correttamente previsto la rabbia e il desiderio di rivalsa tedesco ma credo che il grande pericolo di cui parla sia la rivoluzione comunista.
      Tieni presente che scrive nel 1919 e la rivoluzione è stata appena nel 1917: come sappiamo da quanto ci insegnano alle elementari (beh, forse al liceo! ;-) ) la paura del comunismo sarà precipua nell’immaginario sociale di quegli anni. Per esempio la paura del comunismo fu uno dei fattori che portarono al potere il fascismo.

      In effetti la paura è la principale nemica della ragione ed è significativo che in questi ultimi anni si governi con la paura: per la paura della pandemia dobbiamo fare questo, per la paura della Russia dobbiamo fare quest’altro; per la paura dell’afa dovremo fare questo ancora etc.
      Non il dibattito razionale che valuta i pro e i contro ma l’emergenza della fretta dettata dalla paura.

      Tornando a Keynes non credo temesse a breve una nuova guerra con la Germania perché secondo le sue previsioni dei capitoli precedenti i tedeschi sembravano destinati a rimanere per sempre sul lastrico e, di certo, non in grado di ricostruire un’economia potente e capace di muovere guerra al resto d’Europa.

      Comunque mi mancano ancora delle pagine a finire il libro: magari nel prosieguo sarà più chiaro. Per adesso però affermare che Keynes avesse previsto la guerra mi pare inesatto: aveva previsto il rancore ma pensava che avrebbe preso una strada diversa…

      Poi, non so, forse in lettere o altri testi fu più esplicito e netto...

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    2. Sul diario di Ugo Bardi lessi, anni addietro, una spiegazione razionale del perché di fascismo e nazismo e della 2a guerra mondiale.
      Le potenze telluriche in crescita economica (e demografica) avevano bisogno di risorse ed erano "strozzate" dall'imperialismo talassico di SUA e RU. La guerra (ecologica) venne rivestita di motivazioni ideologiche.
      Lo strozzamento continua tutt'oggi con la guerra, organizzata dagli SUA contro (l'industria della) Europa e Russia il cui primo scopo è stato di interrompere lo scambio risorse&energia - prodotti finiti tra Europa e Russia.

      Al 1o della classe non puoi togliergli l'intelligenza ma puoi rompergli gli occhiali, togliergli i libri, demolirgli la nazione etc. .
      UUiC

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    3. Sì, certo la motivazione principale è questa, anche Hobsbawm suggerisce un qualcosa del genere.
      Poi all’epoca si parlava di guerra per le risorse disponibili ma mi pare ragionevole, nell’ottica moderna, considerare il tutto da una prospettiva ecologica.

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  2. Parte di commento interessante in diciotto Brusaporto

    "Trading economics, Country list government debt to Gdp. https://tradingeconomics.com/country-list/government-debt-to-gdp), quanto segue (p. 56): «La Russia è solida: […] i dati di finanza pubblica sono assolutamente invidiabili. Il debito pubblico è pari al 17,7% del Pil, il nono più basso del mondo, contro il 90,0% dell’Ue, il 97,2% della zona euro, il 128% degli Usa, il 93,9% del Regno Unito» (e, aggiungiamo noi, il 140,3% dell’Italia, quinto paese con il debito pubblico più alto del mondo: dato fornito dal Fmi nell’anno in corso)."
    http://diciottobrumaio.blogspot.com/2023/08/se-avete-qualche-zecchino-da-parte.html?showComment=1691095423262&m=1#c5463154849230729402

    Ricca di risorse, coesa, con conti statali eccellenti.
    Difficile escludere che sia oggetto dei piani predatori degli SUA e dei sottomessi europei.
    UUiC

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    1. Soprattutto un altro elemento da considerare è la volontà USA (prima UK) di tenere separati Germania e Russia.

      Proprio ieri, leggendo Trotsky (che scrive negli anni '30), si parlava di come sarebbe benefica una stretta collaborazione economica fra URSS e Germania.

      Uno dei motivi della guerra è stato dividere UE da Russia e, mia supposizione, Putin è rimasto molto sorpreso che l'Europa sia andata dietro a Washington in maniera così autolesionistica. Ne scrissi a marzo 2022: Gli errori di Putin

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    2. Presi dalla loro hybris e dal classico idealismo radicale dei germanici i nazionalsocialisti hanno demolito la via della collaborazione con l'URSS.
      Sarebbe stata una collaborazione economica che sarebbe stata massima in potenza e che avrebbe potuto diventare egemonica.
      Non possiamo nascondere l'esistenza di colossali differenze assiomatiche nelle due ideologie (la differenza nei nazi, l'ugualismo dei comunisti).
      I tedeschi lo hanno capito al costo di una sconfitta drammatica e, col loro mercatismo sono ora agli estremi pragmatici opposti. Ora gli invasori statunitensi continuano la loro rigida politica di tenere il più separate possibile le due potenze telluriche e fino a che i magnacrauti :) avranno le bombette atomiche in casa col grilletto tenuto tra le dita dei bovari statunitensi, le cose non cambieranno.
      Idem per il resto d'Europa.
      Putin ha compiuto, forse, l'errore di ignorare che gli Europei sono stati sottomessi dagli SUA e che non si potranno liberare dai parassiti d'Oltreatlantico se non a costo di un conflitto terribile.

      UUiC

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    3. Sì, infatti.... poi prima di leggere questo commento ho scritto un "corto" che lo riprende... :-)

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