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giovedì 31 agosto 2023

Sanzioni e telefonate

Magari non sembra ma mi sforzo di fare riflessioni intelligenti. Prendiamo la guerra in Ucraina: considero i fatti (i pochi certi), considero gli interessi e i politici coinvolti e mi sforzo di intuire motivazioni e obiettivi. Chiaro che sono consapevole che le mie sono supposizioni: ma non lo nascondo, anzi in genere lo evidenzio.

Ma mi chiedo se tutta questa mia fatica abbia ragione di essere: io cerco di calcolare le varie correlazioni fra i pochi dati a mia disposizione considerando quale debba essere il comportamento razionale, nel massimizzare il proprio interesse, delle parti coinvolte.

In questa maniera sono arrivato alla sostanziale conclusione che i massimi politici europei hanno tradito i propri cittadini andando contro (ma proprio perpendicolarmente!) all’interesse di coloro che avrebbero dovuto rappresentare.

Questo perché partivo dall’ipotesi che i diversi capi di governo, coadiuvati dalle rispettive squadre di tecnici e consiglieri, siano in grado di prevedere, almeno grossolanamente, le conseguenze delle proprie azioni. Ovvero che “ci fanno” e non che “ci sono”: sono in malafede e non sono degli incompetenti idioti. Oppure, se preferite, suppongo che NON siano degli stupidi nel senso di Bonhoeffer e Cipolla (v. Propaganda e “stupidi”)…

Poi però scopro “cose”. Articolo in tedesco: Was Scholz nach seinem Putin-Telefonat besonders quälte da Bild.de

Il titolo, tradotto da Google, significa: “What particularly tormented Scholz after his Putin call”.

In pratica si scopre che in una telefonata (del 4 marzo 2022) fra Scholz e Macron, che avevano precedentemente parlato con Putin, il primo si lamenta col secondo che il presidente russo non abbia accennato alle sanzioni europee, come se non ne fosse preoccupato. Macron conferma a Scholz di aver avuto la stessa sensazione.

Da questo se ne ricava che almeno questi due guidoni europei fossero convinto della straordinaria efficacia delle loro sanzioni mentre, al contrario, Putin le aveva correttamente valutate sì fastidiose ma non decisive.

Insomma viene da pensare che anche i nostri politici europei non ci fanno ma ci sono…

Io, che non ho una squadra di collaboratori ed esperti ad aiutarmi nelle mie valutazioni, io, ovvero il matto delle giuncaie, il 27 febbraio 2022 (ovvero pochi giorni dopo l’inizio dell’attacco russo) scrissi il corto Fine dell’Italia che riporto qui di seguito:
«Poi, ovviamente, nessuno si rende conto della crisi economica in cui precipiterà l’Europa e soprattutto l’Italia. [...] Questa guerra invece è stata voluta: lo tsunami di povertà che ci attende è stato cercato e voluto. Sarebbe bastato dare una conferma scritta alla Russia che l’Ucraina non avrebbe mai fatto parte della NATO. Ma invece Biden (l’UE è comunque al suo guinzaglio) ha deciso che era meglio sacrificare l’Europa e i suoi cittadini (oltre che l’Ucraina).
[...]»

All’epoca infatti non sapevo che la Germania dipendeva ancor più dell’Italia dall’energia russa: ma il concetto che l’Europa avesse più da rimetterci della Russia da una guerra economica mi sembrava lapalissiano. Ammetto poi anche che, nel mio pessimismo, avevo sottovalutato la resistenza dell’economia alle difficoltà: l’impoverimento non è immediato ma progressivo ma sempre impoverimento sarà…

Il punto è che se i nostri politici sono stupidi nel senso di Bonhoeffer/Cipolla allora è inutile cercare di prevederne il comportamento come se fossero razionali.
In particolare vale la 5° legge di Cipolla (v. Cipollozzo) ovvero che gli stupidi sono le persone più pericolose del mondo perché, cito la mia sintesi del pensiero di Cipolla «Secondo Cipolla gli stupidi sono più pericolosi dei briganti [un’altra fascia della popolazione che ricerca il proprio interesse a danno della popolazione ma lo fa in maniera logica] perché questi ultimi sono prevedibili: cercando il proprio guadagno si possono prendere precauzioni per tutelarci da essi. Invece lo stupido è imprevedibile: ci danneggia ma la sua logica è incomprensibile, evidentemente viziata da qualche errore, perché lo stupido per primo finisce per essere danneggiato dal proprio comportamento. L’unica strategia valida è quella di stare lontano dagli stupidi in maniera da non esserne danneggiati direttamente anche se i danni indiretti sono sempre possibili.»

Per questo Putin ha tutte queste difficoltà a trattare con l’occidente: non riesce a prevederne il comportamento irrazionale e, spesso, autolesionistico…

Conclusione: e anche io quindi è forse inutile che mi sforzi di prevedere il comportamento dei nostri politici perché non posso anticipare quale sarà l’errore logico che compiranno. Curiosità: questo pezzo voleva essere un corto!

4 commenti:

  1. Mercoledì sera ho visto, con Rosa Canina, una pellicola.
    Che mi ha ulteriormente convinto sul fatto che la senescenza delle nostre società ha molteplici concause.
    I vertici di società decotte non possono che.essere bolliti, mediocri.

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  2. Per curiosità, quali sono secondo lei i fattori che possono portare alla decadenza una società? (chiedo perché voglio aggiornare il relativo capitolo della mia Epitome e sto raccogliendo idee...)

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    1. Ho citato questa pagina e, penso, di avere solo in parte risposto.

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    2. La ringrazio per la citazione: ho letto il suo articolo e probabilmente guarderò il film che consiglia. Non so se sia il mio genere ma provare non guasta...

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