«[Figlio dell'uomo] Porgi l'orecchio e ascolta le parole di KGB
e applica la tua mente alla SUA istruzione
» Pv. 22,17

Qui si straparla di vari argomenti:
1. Il genere dei pezzi è segnalato da varie immagini, vedi Legenda
2. Per contattarmi e istruzioni per i nuovi lettori (occasionali e non) qui
3. L'ultimo corto è questo
4. Molti articoli di questo blog fanno riferimento a definizioni e concetti che ho enunciato nella mia Epitome gratuitamente scaricabile QUI. Tali riferimenti sono identificati da una “E” fra parentesi quadre e uno o più capitoli. Per esempio: ([E] 5.1 e 5.4)

lunedì 31 luglio 2023

Lo scopo della vergogna

Lo scorso giugno un amico appassionato di MTB partecipò a una gara facendomi poi sapere di essersi classificato 40° nella classifica assoluta e 39° in quella maschile.

Lo so che a leggere il mio ghiribizzo non sembrerebbe ma, se noto la possibilità di prendere bonariamente in giro un amico, non me la lascio scappare!
Così di getto gli risposi:
«Tu eri nella categoria uomini? Lo sai che se ti dichiaravi donna non avrebbero potuto discriminarti? Altrimenti arrivava la Schlein di corsa a sostenerti!
Questa è una maniera complicata per dirmi che una donna ha fatto meglio di te?!»

Non avendo voglia di chiedere l’autorizzazione a pubblicare la sua risposta (piuttosto ironica) mi limito a riassumerla.
La donna che aveva fatto meglio del mio amico aveva le sembianze di un omone di due metri, di notevole potenza ed esplosività muscolare, che però si sentiva donna e che quindi aveva gareggiato (e vinto!) nella categoria femminile.

Onestamente rimasi molto stupito: sapevo delle polemiche negli USA ma non pensavo che in Italia si fosse già arrivati a questo punto.

Siccome UnUomoInCammino mi era parso più interessato e consapevole di me della problematica ne approfittai per chiederne l’opinione. Di nuovo non ho chiesto l’autorizzazione ha pubblicare la sua risposta e mi limiterò a dire che NON era rimasto stupito quanto me che anche in Italia si fosse già così “avanti”.

Nel frattempo continuai a pensarci e, il giorno dopo credo, gli scrissi la seguente epistola dove definivo meglio gli aspetti che della vicenda che più mi sorprendevano:
«A me, poi ieri ho continuato a pensarci, colpiscono due cose:
1. la non-reazione delle donne. Ora non credo che in questa manifestazione ci fosse altro in palio che non delle coppe ma comunque... Come fa la seconda classificata a non pensare di meritare la coppa della "prima"? E così via a catena...
Mi chiedo cosa ne pensino in generale le donne che, dopotutto, sono coloro che ci rimettono maggiormente.
2. la mentalità del transessuale. Capisco il sentirsi donna (v. L’isola dei facinorosi) ma dovrebbe comunque essere ovvio che ha dei grandi vantaggi atletici sulle donne biologiche. Psicologicamente come si sente a "vincere facile"? Non ha dubbi morali? Davvero lo fa per il "rimborso spese"?

Ecco, indipendentemente dal fatto che la legge o l'ipocrisia, gli diano il diritto di partecipare fra le donne perché non partecipa volontariamente fra gli uomini?
Sarà il mio senso di giustizia all'antica ma io non sarei in grado di approfittarmi di una situazione così favorevole anche se le regole me lo permettessero: proverei imbarazzo, non soddisfazione...

[...]»

Soprattutto il secondo punto, quello sull’imbarazzo/vergogna è importante.

Ho infatti riesumato questa questione perché proprio oggi mi sono imbattuto in questo video: The lack of shame, excessive pride, and social credit (from Livestream #183) dal canale DarkHorse Podcast Clips su YouTube.com
Di solito questi fatti di cronaca non mi interessano ma mi era sembrato di riconoscere la maglietta azzurra della nazionale italiana e questo aveva stimolato la mia curiosità.
Ciò che ho trovato interessante del video è che anche i due tubatori (entrambi biologi evoluzionisti o roba del genere) si concentrano sulla mancanza di vergogna del trans protagonista ma, rispetto al mio pensiero, vi aggiungono una considerazione psicologica.
Tutto il comportamento umano si è evoluto con l’uomo perché ha una funzione utile per la sopravvivenza. L’esempio classico è quello della paura: si vede un cespuglio muoversi e, invece di chiedersene serenamente il motivo, si fa un salto di lato. Adesso, nelle nostre città moderne, questa paura provoca ilarità (v. per esempio EPIC SCARES of 2022 BUSHMAN PRANK !!!) ma in epoche (molto) più lontane qualche nostro antenato deve essersi salvato la vita con il rapido salto di lato e l’urlo “intimidatorio”.

Qual è quindi la funzione dell’imbarazzo e della vergogna o, meglio, della loro mancanza?
L’uomo vive in società e, di conseguenza, tutti i comportamenti in cui un individuo trae vantaggio personale ai danni del resto della popolazione sono considerati disdicevoli. Se una persona si approfitta della società il pensiero istintivo di chi lo scopre è che quella persona non sia affidabile: per raggiungere i propri scopi non esita a danneggiare la società.
Ecco quindi lo scopo dell’imbarazzo e della vergogna: impedirci di comportarci in maniera tale da trarre un vantaggio ingiustificato dalla società e, specialmente, a danno di altre persone.
Chiaramente sopra questo meccanismo psicologico si possono aggiungere varie pennellate di razionalizzazione che però non ne cambiano la sostanza. Il trans, per evitare la dissonanza cognitiva causata dalla consapevolezza di aver vinto in una competizione femminile grazie alla propria base biologica maschile, sicuramente si darà una giustificazione che trova accettabile: per esempio che le pillole di ormoni che prende regolarmente diminuiscono la sua capacità muscolare e, quindi, riesce a vincere legittimamente solo grazie alla propria dedizione e allenamento.

Conclusione: mi piacerebbe conoscere l’opinione di un esperto riguardo a questo comportamento ma onestamente non saprei dove trovarla. Quasi quasi provo a chiedere a chatGPT ma ho la sensazione che sia uno di quegli argomenti supercensurati sui quali non è in grado di confrontarsi…

PS: ho chiesto a chatGPT ma al 2021 non ha notizia di ricerche scientifiche sul fenomeno. Ah! poi per evitarmi la ramanzina, che conoscendolo sono sicuro mi avrebbe fatto, ho attribuito il mio pensiero a un amico con cui discutevo!

domenica 30 luglio 2023

Propaganda noiosa

Per svolgere questo corto è opportuno ripercorrere il filo logico che mi ha portato alla mia intuizione odierna.

Stavo seguendo uno dei miei tubatori preferiti, Brian Berletic, che in collaborazione con un tizio che non conosco (apparentemente in gamba), discuteva della guerra in Ucraina.
Ho pensato: “dovrei fare vedere questo video a XXX”, ma poi mi sono corretto, “No, questo non va bene: dovrei fargli vedere un video dello scorso anno altrimenti non capirebbe alcuni concetti oppure penserebbe che non sappia come argomentarli”.

Questo è vero in generale: anche chi leggesse per la prima volta un pezzo del mio ghiribizzo sull'Ucraina oggi non capirebbe come sono arrivato a certe conclusioni oppure perché ne do per scontate altre.
Il motivo è che cerco di non ripetermi: se un concetto l’ho già espresso il mese scorso non mi va di riscriverlo nuovamente. Magari posso cercare di sintetizzare in poche parole ma tali riassunti non equivalgono a delle spiegazioni e, comunque, anche inconsciamente ci sono degli elementi che ormai do per scontati anche per il lettore occasionale a cui mi piacerebbe rivolgermi: per esempio che la guerra è stata voluta e provocata dagli USA mi pare talmente evidente che ormai non mi prendo neppure la briga di riassumerne il perché.
Analogamente chi vede per la prima volta un video del Dr. Campbell, senza averne seguito come me l’evoluzione del pensiero negli ultimi tre anni, potrebbe chiedersi come mai parta da certe posizioni senza spiegarle.

Tutto questo invece, e questa è la mia riflessione vera e propria, non è vero per la propaganda.

1. La propaganda si ripete alla nausea: non argomenta, presenta sempre gli stessi “fatti” e li ripete. Non è con la logica che convince i telespettatori ma è con la semplice ripetizione: è lo stesso meccanismo con cui funziona la pubblicità. La semplice ripetizione di un’affermazione la rende progressivamente più credibile.
2. I concetti della propaganda sono asserzioni molto semplici (del resto sono affermazioni non dimostrate) come: “Putin è matto”, “La Russia è l’aggressore”, “Zelensky è un eroe”, “L’Ucraina sta vincendo”, “La NATO supporterà l’Ucraina fin quando necessario” etc.
3. Non ci sono spiegazioni: si dice per esempio “L’artiglieria ucraina è più efficace di quella russa” ma non si spiega il motivo o come faccia a essere più efficace se ha molte meno munizioni. Ma del resto anche la pubblicità non argomenta perché il prodotto pubblicizzato sia meglio di un altro: se si decide di fare appello alla logica si devono avere i fatti dalla propria parte altrimenti non funziona! Anche non presentare mai opinioni non allineate corrisponde a non dare spiegazioni e rientra in questo punto...
4. Le affermazioni della propaganda non sono consequenziali: se una vecchia affermazione contraddirebbe un nuovo fatto innegabile allora semplicemente si smette di ripeterla e si cambia versione. Per esempio siamo passati da “Bachmut è strategica e mai sarà conquistata” a “Bachmut è priva di valore”; oppure da “La controffensiva primaverile ucraina si deciderà nei primi tre giorni” siamo passati “Si è solo voluto ammorbidire le forze russe prima dell’offensiva vera e propria. Oppure pensate a come si è parlato della Wagner prima, durante e dopo la sua ribellione…

La lezione che si dovrebbe trarre da quanto detto è che queste caratteristiche sono biunivoche: non solo la propaganda ha questa forma ma tutto ciò che ha questa forma è propaganda!

In altre parole se ascoltando/seguendo un media vi accorgete che...
1. ripete sempre le stesse cose;
2. esprime concetti semplicissimi;
3. manca qualsiasi argomentazione che li supporti;
4. non è coerente con quanto detto in passato.
...allora molto probabilmente state ascoltando/seguendo della propaganda!

Conclusione: corto che mi è venuto troppo lungo! Comunque è interessante e non mi dispiace troppo avergli dedicato un pezzo a sé stante!

venerdì 28 luglio 2023

Incapaci al potere

Qualche giorno fa un lettore mi ha posto una sfida interessante: come posso affermare che i massimo politici che guidano l’Italia e l’occidente siano incompetenti? L’arena politica, con la sua terribile competizione, non dovrebbe essere un campo di battaglia che distilla il meglio del meglio facendo emergere ai massimi livelli uomini e donne dalle massime capacità?

In effetti sembrerebbe un concetto controintuitivo anche a me: poi mi ricordo di Speranza e mi appare altrettanto chiaro che quello non può essere il frutto del meglio del meglio.

Probabilmente alla base del mio pensiero vi è una componente di fatalismo che ha origini antiche nella mia infanzia (v. 4 aneddoti e 1 domanda). In pratica basandomi su semplici constatazioni, dalle oneste dichiarazioni di uomini di successo e da precedenti storici arrivai alla conclusione che il destino delle persone è massimamente governato dalla fortuna quasi indipendentemente dalle capacità di questi. L’occasione della vita NON capita a tutti: essa capita a pochi che poi, questo è vero, devono essere in grado di afferrarla. Ma la precondizione del loro successo, la buona sorte, è indipendente dalla loro volontà e capacità.

Prendiamo Bill Gates: facciamolo nascere non negli USA e non avrebbe fondato la Microsoft. Oppure facciamolo nascere non dico 10 ma anche appena 5 anni prima o dopo di quando è effettivamente nato e avrebbe mancato il treno delle opportunità che lo hanno portato al suo successo. O magari facciamolo vivere a pochi isolati di distanza da dove è vissuto e forse, andando a una scuola diversa, avrebbe avuto esperienze e formato amicizie diverse che avrebbero potuto indirizzarlo su strade altrettando diverse. Oppure se fosse nato più atletico, pur mantenendo le medesime capacità intellettuali, invece di chiudersi a programmare in un garage avrebbe passato i fini settimana uscendo con la cheerleader di turno: probabilmente sarebbe divenuto un ingegnere anche molto in gamba ma, però, non avrebbe fondato la Microsoft.

Mi viene poi in mente la “legge di Peter” secondo la quale in un’organizzazione gerarchica (e quindi anche in un partito) ciascuno raggiunge il proprio “livello di incompetenza”. Non è uno scherzo è una legge che esiste veramente! Per esempio rimando al seguente video: Peter Principle: When People Get Promoted Into Maximum Incompetence.
In pratica questa legge afferma che una persona viene promossa se sapeva fare bene il suo precedente lavoro ma non c’è alcuna garanzia che sia brava anche nel nuovo: quando tale persona raggiunge tale livello allora smette di essere promossa e rimane a fare un lavoro che non sa fare.
Mi viene in mente il Portinaio Scholz: probabilmente è stato un ottimo sindaco di Amburgo ma poi è stato “promosso” al posto sbagliato e nel momento sbagliato. Con le sua insipienza sta portando la Germania (e la UE a rimorchio) nel baratro.
Aggiungo poi che la “Legge di Peter” è valida nelle società dove prevalga una sorta di meritocrazia che riesce a promuovere quelli “bravi” nel proprio lavoro. Per ESPERIENZA PERSONALE ho scoperto (con mio stupore) che spesso vale il detto latino «Promoveatur ut amoveatur»: ovvero l’incompetente talvolta viene promosso per toglierselo di torno e, ovviamente, nel nuovo lavoro farà ancora più danni…

Aggiungo poi che più si sale nella gerarchia, meno sono i posti disponibili, e più cresce il ruolo delle coincidenze ovvero della fortuna e diminuisce il peso delle capacità.

Tutto questo è vero nelle organizzazioni gerarchiche in generale. Passiamo ora a osservare le peculiarità del mondo politico.

Chi entra in politica? Quali sono le caratteristiche più utili per un politico occidentale?
L’intelligenza, la cultura e la volontà di fare del bene per i propri concittadini?
Non credo: qualcuno forse sì ma la maggior parte dei politici è mossa da sete di potere. Dalla comprensione che il potere può essere trasformato in più potere e questo, a sua volta, convertito, in caso di necessità, in ricchezza, onori pubblici e fama. Un'irresistibile attrazione per le personalite narcisistiche tipiche dei politici.
Quali sono le caratteristiche che permettono a un politico di fare carriera?
L’onestà? L’essere ligi al proprio dovere?
No: contano molto di più il cinismo, la bassa astuzia, l’amoralità (o se volete il “pelo sullo stomaco”), la capacità di sfruttare conoscenze e intessere maneggi proficui per le parti coinvolte (tranne che per la popolazione). E quando inizia a contare il voto dell’elettore ecco che allora diventano virtù precipue del politico la capacità di apparire (di sembrare cioè, non di essere!) professionale, onesto, di capire le problematiche del paese: ma è tutta una finzione, una facciata. L’elettore non è in grado di valutare queste caratteristiche e si ferma all’aspetto esteriore: all’apparenza fisica del politico, alla sua parlantina, alla sua simpatia. Tutte cose che non hanno niente a che vedere con la capacità di fare.

E questo nelle democrazie dove conta ancora, per quanto poco, il voto dell’elettorato.
Sempre più spesso nell’occidente vediamo che i massimi politici che si ritrovano alla guida delle nostre nazioni sono dei prodotti costruiti a tavolino: pensati e costruiti come prodotti da pubblicizzare al pubblico tramite i media e venduti a esso. Dei bambolotti di plastica che, sapendo di essere creazioni senza sostanza non si fanno problemi a obbedire ai propri creatori.
Ovviamente ogni paese ha le proprie declinazioni di questo nuovo genere di politici in base alla storia e ai gusti specifici.
A me personalmente “piaceva” molto la finlandese Sanna Marin ma sfortunatamente il suo livello di incompetenza doveva essere così alto che si è già bruciata politicamente. Ma di politici del massimo livello, più belli che intelligenti per semplificare, è pieno l’occidente: non fatemi cercare i nomi che fatico a ricordarli! Mi viene in mente il dittatorello canadese, il “Sigfrido” austriaco, la prima ministra neozelandese… Meno sono capaci, cioè più sono prodotti da vendere agli elettori, e più obbediscono ai loro padroni, le grandi lobbi e gli istituti finanziari.

Secondo me a questa razza di politici apparteneva Renzi: non saprei dire come bellezza ma di sicuro per l’età (nel contesto italiano) e per il sostegno ricevuto dai media. Le sue capacità le abbiamo ammirate: fortunatamente si è ritirato dalla politica, come promesso, dopo aver perso il referendum del 2016.
Dopo di lui abbiamo avuto il capo delle sardine: un ragazzo che era un sorriso a 55 denti e poco altro. Probabilmente una prova per vedere come reagiva il pubblico italiano: o forse abbandonato perché troppo povero di qualità per essere utile; ma onestamente non lo so: magari è stato messo in naftalina e sarà ritirato fuori quando "maturato".
Attualmente abbiamo la Schlein, che appartiene alla “scuderia” Schwab ovvero al WEF. Qui non si punta tanto sulla bellezza ma sull’età e il personaggio che, mi pare, attiri maggiormente l’elettore italiano. Ma anche qui non c’è capacità: è tutta apparenza. Alle prossime elezioni avrà il sostegno di tutti i media nostrani e internazionali ma la sua fedeltà non sarà agli elettori ma a chi l’avrà fatta veramente eleggere (vedi sopra).

E poi ci sarebbe la teoria della mia Epitome: l’occidente è in decadenza e si è innescato un circolo vizioso in cui l’elemento chiave è la cattiva politica. Chi è interessato può scaricarsela gratuitamente e leggerla: il capitolo 15 è quello sulla "Decadenza"...

Non so se queste mie argomentazioni sono state abbastanza convincenti: ma se non lo fossero state basta ricordarsi di Speranza… o del generale Figliuolo (il trauma della sua piuma puntata in aria è stato tale che tendo a rimuoverlo!)… a me pare che associarli alla parola capacità sia un ossimoro, un’antifrasi, un eufemismo o, nel caso migliore, ironia…
"Vabbè, In Italia... ma all'estero invece!" mi si potrebbe obiettare superficialmente.
E io allora rispondo "Biden": davvero pensate che questo vecchio politico dalla dubbia moralità (cercate i video dove annusa i bambini o cercate le dichiarazioni della figlia sulle loro docce insieme quando lei era una bambina...), un ottuagenario affetto da demenza senile, sia "competente"? A me pare molto più prossimo alla definizione di "incapace di intendere e di volere"!

A parte gli scherzi vi è un altro forte indizio dell’incapacità dei nostri politici.
Partendo dall’ipotesi che sono sì in malafede (nei confronti degli elettori) ma capaci, cioè intelligenti e ricchi di risorse: allora ne segue che dovrebbero avere la capacità di mantenere il potere a lungo (*1). Eppure vediamo continuamente che questi politici imponendo misure che vanno evidentemente contro l’interesse della popolazione si bruciano a una velocità impressionante e, dopo pochi anni, devono lasciare il posto al proprio successore. Probabilmente negli accordi con le oligarchie economiche sono presenti clausole che garantiscono loro delle sinecure ricche e tranquille dove continueranno a obbedire e supportare i progetti dei loro protettori.
Ma il politico vero, se capace, non si brucerebbe così: queste persone invece sanno di essere dei burattini, sanno che da soli non valgono niente e, quindi, obbediscono al proprio burattinaio senza ribellarsi.

L’idea delle oligarchie economiche che tramano nell’ombra dietro la politica è troppo complottista?
Va bene, non importa: l’argomento che dei politici capaci dovrebbero essere in grado di stare al potere a lungo rimane valido. Chi non vi riesce evidentemente non è capace: e questa era la questione che volevo dimostrare…

Conclusione: termino con una nota psicologica: è comune nelle persone intelligenti sopravvalutare le capacità delle autorità. Sembra impossibile che degli stupidi riescano a raggiunger posizioni di potere. Credo che sia un fenomeno legato e simmetrico all’effetto Dunning-Kruger...

Nota (*1): per esempio il fu Berlusconi, benché semi rincoglionito e concentrato su altre attività considerate non consone alla sua età, è rimasto ai massimi livelli del potere italiano per decenni.

giovedì 27 luglio 2023

EpigrafiPlus

Prometto che questo sarà l’ultimo pezzo informatico/chatGPTtico per un po’, ma ora voglio sfogarmi!

Come ho spiegato ieri (v. chatGPT casinista) avevo deciso di riscrivere da capo il mio programma per associare epigrafi a capitoli/sottocapitoli aiutandomi con chatGPT per capire quanto potesse essere utile.
Ebbene, in circa 8 ore (di cui 3,5 per scovare tutti i bachi dalla funzione più importante e difficile), ieri alle 23:30 sono riuscito a far funzionare il tutto!
Oggi sono stato fuori tutto il giorno ma dopo cena sono tornato a lavorarci per delle piccole rifiniture non impegnative.

Per prima cosa ho eliminato dal relativo archivio JSON tutta una serie di epigrafi fittizie che mi servivano al vecchi programma per aggirare dei problemi logici: nella nuova versione del codice erano inutili e, anzi, dato che il loro valore era zero, togliendole è notevolmente migliorata l’efficacia della soluzione.
Su appena 6 generazioni (calcolate in 23-24 secondi) la progressione è stata la seguente:
348 epigrafi → 362.17 punti
347 e. → 359.53 p.
(ne avevo tolta solo una per vedere se la lettura dell’archivio JSON continuava a funzionare!)
342 e. → 360.70 p.
327 e. → 362.23 p.
311 e. → 371.27 p.
294 e. → 381.07 p.

In pratica ho eliminato 54 epigrafi fittizie…
Poi ho semplicemente fatto in modo di stampare la soluzione migliore in maniera leggibile.
Di seguito il risultato dell’ultima esecuzione effettuata. fra parentesi quadre aggiungo dei numeri per commentare poi il tutto!

run:
# autori: 87
# capitoli: 162
# epigrafi: 294
[1]
Verifica Autori...Ok!
Verifica Struttura...Ok!
Verifica Epigrafi...Ok!
[2]
# capitoli rimasti: 136 [3]

Generazione 1
Popolazione: 4000
Media: 325.20
Migliore: 367.93
Varianza: 11.32
[4]
#E: 170 #A: 76 M: 2.24 P: 367.93 [5]

Generazione 2
Popolazione: 7657
Media: 328.74
Migliore: 370.97
Varianza: 11.13
#E: 171 #A: 79 M: 2.16 P: 370.97

Generazione 3
Popolazione: 14498
Media: 331.94
Migliore: 371.00
Varianza: 10.97
#E: 171 #A: 77 M: 2.22 P: 371.00

Generazione 4
Popolazione: 27217
Media: 334.85
Migliore: 374.47
Varianza: 10.97
#E: 171 #A: 76 M: 2.25 P: 374.47

Generazione 5
Popolazione: 50759
Media: 337.43
Migliore: 379.67
Varianza: 10.87
#E: 172 #A: 77 M: 2.23 P: 379.67

Generazione 6
Popolazione: 94041
Media: 339.81
Migliore: 387.97
Varianza: 10.83
#E: 171 #A: 76 M: 2.25 P: 387.97
[6]

1 I limiti dell'uomo [7]
NIE Perché l'uomo non vede le cose? Perché vi ha interposto se stesso: egli nasconde
GOE Ognuno ascolta solo quello che capisce.
ERA Eppure, ve lo assicura la Follia in persona, uno è tanto più felice quanto più l
1.1 Il limite cognitivo
ARI Due sono gli elementi che determinano la buona riuscita in tutte le cose: porre
[8]
1.3 Limitazioni legate al pensiero e alle relazioni sociali
OSH Un bambino è così impotente e così delicato che può essere plasmato in qualunque
1.4 Limitazioni legate all’influenza sociale
MYE [...] advertising exposure helps make an unfamiliar candidate into a familiar on
1.5 Il limite della memoria
MAC Perché gli uomini sono molto più presi da le cose presenti che da le passate; e,
1.6 La tendenza primeva
HOB In primo luogo, è peculiare alla natura degli uomini porsi alla ricerca delle ca
2 I protomiti
PAS L'intelletto è per natura proclive a credere e la volontà ad amare: perciò, in m
MIL La mente crea il proprio mondo e, dentro se stessa, può fare un paradiso dell'In
LEO Perché in sostanza il genere umano crede sempre, non il vero, ma quello che è, o
2.1 La semplificazione e la distorsione
KRA L'aforisma non coincide mai con la verità: o è una mezza verità o una verità e m
2.2 Il protomito
MYE If our capacity for illusion and self-deception is shoking, remember that pur mo
2.3 La natura di un protomito
SEN Se tra' Parti fusse nato, subito da putto comincierebbe a tirar l'arco: se nella
2.4 La realtà multisoggettiva
HOB Infatti, il compiacersi nel fingere ciò che, se fosse reale, ci farebbe piacere,
2.5 Origini e scopi di protomiti e distorsioni
SAR La guerra delle parole è una guerra tra nomi “nobili” e “ignobili”, ed è cosiffa
3 La società riflessa
MOR [...] è la natura biologica della bestia che ha plasmato la struttura sociale de
PSL Quanto alla caduta del fascismo, innanzi tutto c’è un fatto contingente, psicolo
FOR Da antica data gli spartani furono circondati da un gran numero di uomini dai qu
3.1 Strutture e ruoli
OSH […] la società crea le menzogne. Esse sono davvero molto convenienti. Le menzogn
3.2 La legge della reciprocità
ROU […] ciascuno deve capire che i legami della servitù non essendo formati che dall
3.3 I gruppi e la dinamica dei protomiti sociali
ROU Le ingiustizie da cui si trae profitto possono sempre essere giustificate da qua
3.5 L'altalena dei protomiti
HOB […] essa [la guerra civile] ha così istruito gli uomini su questo punto del diri
3.6 La coesione di un gruppo
ARI Come in guerra i passaggi dei fossati, per quanto piccoli essi siano, disperdono
3.7 Dal singolo al gruppo
TOL Qui appare ovvio come l’ego umano nel suo aspetto collettivo come “noi” contro “
4 I poteri
WIL Molto è dato a pochi, e poco è dato a molti. L'ingiustizia si è divisa il mondo
GOF Ogni istituzione ha come fine riprodursi e esercitare una presa, il che non è no
4.4 La democratastenia
ARI Resta ora da vedere se siano identiche la felicità dell’individuo singolo e quel
4.6 Il paradosso della disparità
MAR La povertà che continua a regnare in vaste zone del mondo, non dipende più princ
5 Le leggi del potere
NIE Un'entità vivente vuole prima di tutto liberare la propria forza – la vita stess
POP […] per “storicismo” intendo un’interpretazione del metodo delle scienze sociali
FOR La tirannia mandava sempre in frantumi una classe dirigente, ma sarebbe un gross
5.1 La legge della conservazione
DIO [...] Licinio Nerva, governatore della Sicilia, liberò, non senza un regolare gi
5.2 La legge della crescita
HOB Cosicché pongo in primo luogo, come una inclinazione generale di tutta l’umanità
5.3 La legge della persistenza
BIN Ma il culto della ragione era fuori di dubbio prematuro, era troppo solo e tropp
5.4 La legge della rappresentatività
RUS Tutta la storia insegna che qualsiasi gruppo di individui, cui sia stato affidat
5.6 La legge del confronto
MNT Dagli editti di tolleranza, promulgati da Galerio nel 311 e da Costantino nel 31
5.7 Il corollario della consorteria
ARI Chiamiamo aristocrazie quelle che inclinano piuttosto verso l’oligarchia, regimi
5.9 La legge del più forte
ESI Allora lo sparviere superbamente gli parlò: → Buon uccelletto, perché pigoli tanto
5.10 La legge dell’alleanza e il potere egemone
POR Si è per lunga esperienza conosciuto, le guerre che commuovonsi con le forze di
5.11 La legge dell'implosione
ARI Ma le tirannidi possono anche essere distrutte, in un altro modo, dalle loro cau
5.12 Alcuni corollari alla legge dell'alleanza
ARI La supremazia provoca le ribellioni quando un cittadino o un gruppo di cittadini
5.13 La legge dell’evoluzione
MLL Ci si sarebbe aspettati che la Cina scoprisse il segreto del progresso umano e s
5.14 L'effetto di omogeneizzazione
ORW [la meccanizzazione] era divenuta una specie di istinto in quasi tutto il mondo,
5.15 Le eccezioni alle leggi del potere
POR “Figliuoli, non senza cagione, prima che ponga il capo sotto a questo ferro, vi
6 Il paradosso dell'epoca
NIE Tutto quanto oggi noi chiamiamo immorale, è stato, in un tempo qualsiasi e un lu
HOB E oggigiorno, in questa parte del mondo, i duelli privati sono e saranno sempre
MLL Nessun'epoca, e quasi nessun paese, lo hanno risolto nello stesso modo; e la sol
6.1 Il punto di partenza
HOB Che ci siano stati parecchi demoniaci nella Chiesa primitiva e pochi folli e alt
6.2 Gli epomiti assoluti
PSL Che cos’è la cultura di una nazione? Correntemente si crede [...] che essa sia l
6.3 Gli epomiti locali
MRX Le idee dominanti di un’epoca sono sempre state soltanto le idee della classe do
6.4 Conseguenze del paradosso dell’epoca
MYE From childhood on, the way things are, we’re inclined to think, is the way thing
6.5 Il ciclo CCMR
DON Non si dimentichi che il rito, cioè la prima forma che la tecnica ha assunto nel
7 La società si organizza
RES Al mattino le donne del mercato si riunirono per muovere su Versailles. Prese in
ARI Quando la tracotanza e la prevaricazione si introducono tra coloro che occupano
FRE C’è da attendersi che le classi neglette invidino ai più fortunati i loro privil
7.1 Alle radici della stabilità: gli equimiti
MAR Ma quanto più vicina è la possibilità reale di liberare l’individuo dalle costri
7.2 Legge della diseguaglianza
ROU […] se si vede un pugno di potenti e di ricchi al colmo delle grandezze e della
7.3 L’ago della bilancia
ARI Ma si hanno rivolgimenti politici anche quando le parti che paiono essere uguali
7.4 Impero e regni
BIB Quelli che si trovano sotto il giogo della schiavitù, trattino con ogni rispetto
7.5 L'adattamento della società
MNN L’italiano faceva molto onore alla patria dei due ascoltatori perché là erano st
7.6 L'ottimo per la popolazione
MAC Perché in ogni città si truovono questi due umori diversi: e nasce, da questo, c
7.7 La rivoluzione
GRA Il disagio è l’orologiaio che fa scattare insieme tutte le molle, che imprime un
8 Il protomito della religione
DON Sotto il velo del mito, sempre più staccata dalla realtà, la religione assume co
LAT …anche agli altri [non cristiani] è concessa la stessa facoltà di osservare, in
GOF Così la Chiesa esercita pressioni sui poteri laici: se non si comportano come si
8.1 La domanda fondamentale
BAU La religione è l'oppio del popolo.
8.2 Le funzioni della religione
EIN Nell’uomo primitivo è in primo luogo la paura che suscita l’idea religiosa; paur
8.5 Cultura occidentale e cristianesimo
HOB E non sono le Scritture, in tutti i luoghi in cui sono legge, rese legge dall’au
9 La scienza
THA […] quando Martin Lutero morì, tutti i posseduti in Olanda divennero quieti e ca
JUN L'uomo moderno non si rende conto di quanto il suo “razionalismo”... ...lo abbi
PDG Quando il principe di Piombino, reduce da un viaggio a Londra, gliene parlò, Gre
9.2 Scienza e religione
JAS We often hear it said that medicine starts with religion, and this is true in th
9.3 L'uso strumentale della scienza
SAG Qual maestro impaludato può ascoltare a mente serena un uomo che dallo stesso pu
9.5 Necessità e pericoli per la scienza
RUS [I buoni docenti universitari] dovrebbero chiarire, ad esempio, che ciò che in u
9.6 Intellettuali critici e organici
CON Passino pure davanti alla mia porta, ma sono contento che non entrino in casa mi
9.7 La piramide culturale
IBS HOVSTAD: La grande maggioranza del popolo agisce così perché ha il buonsenso di
10 La comunicazione
MLL Il male più temibile non è il violento conflitto tra parti diverse della verità,
GOE Il vero oscurantismo non consiste nell'impedire la diffusione di ciò che è vero,
GRA Anzitutto l'operaio deve negare recisamente qualsiasi solidarietà col giornale b
10.1 La comunicazione nell’era antica
GOF Vi si aggiunga poi l’abbondanza delle rappresentazioni diaboliche o infernali pr
10.2 La comunicazione nell’era moderna
IBS PETRA: Vi spiego. Il romanzo vuol dimostrare l’esistenza di un potere soprannatu
10.3 La comunicazione nell’era attuale
CHO In contrasto con la concezione classica che vede nei media una realtà litigiosa,
10.4 Considerazioni sull'evoluzione storica della comunicazione
CHO Se c’è dibattito all’interno dell’élite dominante, esso si rifletterà anche nei
10.5 Pericoli della comunicazione attuale e propaganda
TOL Molta gente trova che guardare la televisione sia “rilassante”. Se osservate voi
10.6 Il pensiero maggioritario e minoritario
GAL Vanissimo è il pensiero di chi credesse introdur nuova filosofia col reprovar qu
11 La soluzione democratica
MAZ D'altra parte, perché parlare a ogni tratto di sovranità popolare, di riverenza
CON L’uomo comune non conosce parole elevate e non è in grado di preoccuparsi conven
FRE Una volta riconosciute le dottrine religiose come illusioni, c’è subito da porsi
11.1 La fine della corsa
OSH Una società capitalista diventa comunista, ma questo non fa alcuna differenza. U
11.3 I punti deboli
TOC È inutile chiamare a votare persone rese così dipendenti al potere centrale per
11.5 L’esempio della riforma del senato in Italia
LIN Puoi ingannare qualcuno per sempre e molti per un po': ma non puoi ingannare tut
12 Democrazia e globalizzazione
PSL Scrivo “Potere” con la P maiuscola… ...solo perché sinceramente non so in cosa c
ARI La seconda specie di oligarchia si ha quando diminuisce il numero dei ricchi e a
GOE Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo.
12.1 Democrazia e governo
SAR Per democrazia letterale o etimologica intendo la democrazia spiegata dalla paro
12.2 La prima globalizzazione
MRX Le vostre stesse idee sono risultati dei rapporti di produzione e di proprietà b
12.3 La seconda globalizzazione
MIN Tutti i sistemi mondiali condividono infatti l’ideologia del mercato che, da spa
12.4 Controindicazioni della globalizzazione
EIN Bisogna rendersi conto che i potenti gruppi industriali interessati alla fabbric
12.6 La globalizzazione cinese
MIN La cosiddetta Belt and Road Initiative (Bri) presentata dal presidente cinese ne
13 La reazione dei poteri deboli
MAY Per quanto si dica o si faccia, un essere umano non modificherà mai il proprio m
PRO Parve per molto tempo che ci fossero tra loro divari d'idee e di comportamento,
13.1 La senescenza della democrazia
ARI Quando uno solo, pochi o più esercitano il potere in vista dell’interesse comune
13.3 I populismi
ORW E anche quando succedeva che tradissero segni di malcontento (il che, pure, qual
13.6 Il pericolo del populismo
ARI […] il demagogo e l’adulatore. Entrambi hanno infatti una grande potenza presso
14 Tendenze globali
MNN Il medioevo cristiano ha scorto con chiarezza l’immanente capitalismo dello stat
14.1 Le tendenze storiche
14.2 Le tendenze della globalizzazione
ARI Cadono i regimi costituzionali e le aristocrazie soprattutto quando deviano dal
14.3 La deriva morale
SAR Gli ideali sono valori, sono credenze di valore. Pertanto una crisi di ideali è,
14.4 Il profittismo
SAR Dopo Kant l’etica si snatura e al tempo stesso perde forza. [...] il “progresso”
14.6 L'esportazione della democrazia
SAN Nel 1960 il colonialismo francese – assalito su tutti i fronti, sconfitto a Dien
14.7 Nuove colonie
CHO Il generale Maxwell Taylor una volta parlò con schiettezza della necessità di “i
14.8 La crescita della diseguaglianza
TOL I bisogni fisici di cibo, di acqua, di un tetto, di vestiti e di comodità elemen
15 Decadenza
PRO Non ci fu mai donna così succuba d’ogni genere di piacere: spesso andava a festi
GIB Sembra probabile che i vizi e le follie di Eliogabalo sia state adornate dalla f
15.1 Definizione di decadenza
ORW La guerra era una sicura difesa dell’intelligenza e, per quel che riguardava le
15.2 La piramide iperbolica
ROU Dal loro canto i ricchi conobbero appena il piacere di dominare, che disprezzaro
15.4 Impatto sulla normale amministrazione
VOL In particolare, Guglielmo il Conquistatore governò con uno scettro di ferro; dis
15.5 Gestione delle emergenze
MIN Preparare la guerra è un business più grande del fare la guerra e chi lo promuov
15.6 Dittatura democratica
SAR Quando il cittadino è esposto, pressoché dalla culla alla bara, a una propaganda
16 USA e resto del mondo
SNF Clearco [il comandante in capo dei greci] disse: “Annuncia dunque che riguardo a
NOL I momenti religiosi “apocalittici”, nella loro diretta corrispondenza con situaz
TUC Gli dèi, infatti, secondo il concetto che ne abbiamo, e gli uomini, come chiaram
16.1 USA contro Cartagine
TOC Confesso che in America ho visto più che la sola America, vi ho cercato l’immagi
16.2 Roma contro gli USA
MAC Viniziani, mossi come io credo da le ragioni soprascritte, nutrivano le sette gu
16.3 Russia, Germania e Giappone
TSU Non è buona educazione sbadigliare davanti agli altri. Quando stai per sbadiglia
16.4 L’Unione Europea
MAC Quando quelli stati, che si acquistano come è detto, sono consueti a vivere con
16.5 Cina: Deng e Xi
MAL It is evident, that if trade and foreign commerce were held in great honour in C
16.6 Criticità cinesi
MYE After a decade of extraordinary economic growth in China – from few owning a pho
16.7 La nuova guerra fredda
16.8 Guerra fra Ucraina e Russia
MIN In Ucraina si gioca il futuro dell’Europa. La versione della Nato di un’aggressi
16.9 L’Africa
SAR Così mentre noi raccontiamo a noi stessi che dobbiamo “liberare” l’islam, il mus
17 L’esempio italiano
MAC […] volendo conoscere la virtù di uno spirito italiano, era necessari che la Ita
DNT Ahi serva Italia, di dolore ostello, → nave senza nocchiere in gran tempesta, → non
LAT Anche se gli animali diminuivano e gli uomini morivano si continuava a pagare le
17.3 La politica italiana: le radici
VIS Deliberossi poscia di non assumere alcun colore repubblicano nè monarchico, onde
18 Una nuova società
ARI La maggior parte di quelli che vogliono fare costituzioni aristocratiche sbaglia
ROU Tutti corsero ad incontrare le loro catene, credendo di assicurare la loro liber
BIN Io per me credo che la razza umana sarà meno calpestata e infelice quando, invec
18.1 Obiettivi e doveri
SEN Perocchè non il vivere, ma il ben vivere è bene
18.2 I pericoli da evitare
GUI Quelle sicurtà che sono fondate in sulla voluntà e discrezioni di altri sono fal
18.3 Sintesi: contro la diseguaglianza economica
PLU Particolarità di Solone fu il cancellamento de' debiti, col quale stabilì a' cit
18.4 Sintesi: altre linee guida
ROU È precisamente perché la forza delle cose tende sempre a distruggere l’uguaglian
18.5 Sintesi: schema di base per una nuova democrazia
SAR Il vero potere dell’elettorato è il potere di scegliere chi lo governerà. Dunque
18.6 Sintesi: stesura delle proposte di legge
BUC Le assemblee non possono presentare progetti di legge, ma devono anzi chiedere l
19 Legalità
PRI Presso i romani le leggi non si applicano a tutti; se il trasgressore è uno dei
WOL “Innanzi tutto c’è la questione del concetto di colpevolezza, che è fondamentale
ROU Il magistrato non è giudice che del diritto rigoroso; ma il popolo è il vero giu
19.1 L'essenza della legalità
HOB Le leggi scritte, se sono brevi, sono agevolmente male interpretate, per i diver
19.2 Falsi miti
ARI La legge è una specie di giustizia.
19.3 Esempi di leggi a favore dei parapoteri
FRE Il diritto della società diviene allora espressione dei rapporti di forza inegua
19.4 Stato etico o liberale?
HOB Le azioni degli uomini procedono infatti dalle opinioni ed è nel buon governo de
20 L'immigrazione
ARI Causa di possibili sedizioni è anche la diversità di stirpe, almeno fino a quand
MRX In tutti i centri industriali e commerciali dell'Inghilterra vi è adesso una cla
20.2 I motivi dell'immigrazione
MAL But the farmers and capitalists are growing rich from the real cheapness of labo
20.3 I motivi dell’emigrazione
MAL We well know, from repeated experience, how much misery and hardship men will un
21 Pericoli moderni
VER - D'altronde, - disse Kennedy – sarà forse una noiosissima epoca quella in cui l
BIB ...né́ si accéndé una lucérna pér méttérla sotto il moggio...
LOV Le scienze, ciascuna tesa nella propria direzione, ci hanno finora nociuto ben p
21.1 Struttura del pericolo
ROU Scontento del tuo stato presente, per ragioni che annunciano alla tua posterità
21.2 Pericoli noti
HOB E quando tutto il mondo sia sovraccarico di abitanti, allora rimedio ultimo per
21.3 Pericoli ignoti
PAI La necessità immediata rende facili molte decisioni che però, se prolungate nel
22 Miscellanea
SAG Una volta allontanata la giustizia, che cosa sono i regni se non grandi bande di
MNT Nella prima lettera, dell’agosto 1300, Dolcino ricordava ai confratelli che essi
22.1 La società nella società
VOL “È divertente osservare che vi sono persone in questo mondo che, avendo rinuncia
22.2 La teoria dell’espansione
MAC E qualunque arà bene fortificata la suo terra e, circa alli altri governi, co’ s
22.3 La comunicazione verbale
OSH Sembra che il linguaggio serva a comunicare, ma non è vero. Qualunque cosa tu di
22.4 Divertimento repressivo
TOL Per milioni di persone in tutto il mondo, guardare la televisione è un’attività,
B.0 Il ciclo del capitalismo
BIB A chi fornisce un lavoro non si fa grazia del salario: gli è dovuto
C.0 Esempi di protomiti ed epomiti
MRL Molte cose, in questo mondo, stanno ritte e vivono fino a tanto che le loro part
D.0 I limiti del marxismo
UNI Le bande controrivoluzionarie vengono costrette alla resa dopo i loro sanguinosi
E.0 Antifragilità
POR Ma il duca, benché di natura impetuoso, per la considerazione del pericolo si er
F.0 Glossario
HOB Cosicché nella retta definizione sta il primo uso della parola, che è l’acquisiz
BUILD SUCCESSFUL (total time: 23 seconds)


[1] Semplicemente il numero di oggetti letti dai tre archivi JSON.
[2] Vari controlli di integrità basati sulla mia esperienza di inserimenti manuali che avevano provocato pasticci!
[3] I capitali utili diminuiscono dopo che elimino quelli senza epigrafi potenzialmente applicabili.
[4] La varianza mi serve per dividere le soluzioni in quattro gruppi in base a quante deviazioni standard sono più o meno vicini alla media.
[5] Dati riassuntivi della migliore soluzione a ogni generazione. Rispettivamente: E → numero di epigrafi; A → numero di autori; M → media di epigrafi per autore; P → punteggio di detta soluzione.
[6] Senza neppure cercarlo è venuto un ottimo risultato: mi sembra di ricordare che nella vecchia versione il massimo che fossi riuscito a ottenere era vicino a 383 dopo oltre un'ora di esecuzione e non appena 23 secondi! [7] Riordinare i titoli mi ha richiesto più tempo del previsto perché chatGPT mi aveva suggerito una soluzione che non funzionava senza però dare errore!
[8] Attualmente il problema più grande sono le numerose epigrafi degli stessi autori: in questa soluzione quelli di Aristotele sono 15 mentre 11 quelle di Hobbes. Un po’ posso giocare con i malus ma il vero problema è che semplicemente non ho ancora abbastanza epigrafi. Sono fiducioso che quando aggiungerò le nuove epigrafi che ho accumulato in questi mesi la situazione migliorerà sensibilmente!

E ora però devo concentrarmi sul sito per il mio progetto XD. Ultimamente sono stato molto demotivato e senza energia ma, non so se è un caso, lavorare alle epigrafi mi ha fatto tornare un bel po’ di entusiasmo!

Conclusione: ehm... bo... quasi quasi mi metto ad aggiungere qualche nuova epigrafe al relativo archivio...

Riflessione buttata giù

Da tempo volevo scriverne ma me ne dimentico: intanto ne accenno un po'...
Tutti sono concordi nell’affermare quanto fondamentale sia la cultura tecnico/scientifica (che possiamo quantificare in prima approssimazione col numero di ingegneri che escono dalle università) nel mondo moderno.

Qualcuno fa notare come la Cina ne sforni almeno di un ordine di grandezza in più dell’Occidente, USA inclusi.

Eppure le università USA sono costosissime e non tutti i giovani che vorrebbero studiare e ne avrebbero le capacità possono permettersele.
Eppure le università USA pullulano di studenti cinesi che, sicuramente, non si pagano da soli gli studi ma, suppongo, ci pensi il governo di Pechino a farli studiare in occidente.

Terza puntata - 29/7/2023
Pochi giorni fa ho scritto il corto Il caldo infernale è arrivato negli USA e il pezzo Caldo e bugie infernali.
Non posso qui riassumere quanto già scritto, oltretutto ci sono stati commenti impegnativi, ma mi limiterò a un singolo aspetto.

Dopo aver premesso che non conosco l’argomento spiegavo di non essere certo al 100%, non del cambiamento climatico, ma che questo abbia un’origine esclusivamente umana.
In un commento spiegavo infatti: «[…] Sul cambiamento climatico non ho dubbi che esista. Semmai non saprei dire quanto sia causato dall'uomo e quanto naturale. Il dubbio mi è venuto quando qualche mese fa ho scoperto che il vulcano alla Canarie in pochi mesi di attività ha emesso una quantità di ... bo, roba inquinante a base di zolfo (!)... che viene prodotta dall'intera Europa in un anno. […]»

Contemporaneamente avevo spiegato di aver trovato fortemente sospetto il tentativo dei media di creare il panico con la diffusione di temperature chiaramente sballate (e che infatti si riferivano alla temperatura al suolo). Personalmente credo che i comportamenti strani non siano frutto del caso ma dell’interesse…

Ebbene ieri si è aggiunto un nuovo tassello: il FMI ha censurato un intervento sul cambiamento climatico del premio Nobel Clauser in cui avrebbe espresso dubbi sulla causa antropica di esso.

Sempre una coincidenza innocente?
Probabilmente sì: del resto tutti sanno che il FMI ha a cuore l’esclusivo bene dell’umanità, che i premi Nobel per la fisica sono dei cretini altrimenti non lo vincerebbero e che il libero dibattito è pericoloso perché la menzogna trionfa sempre sulla verità…

Dimenticavo: DIEGO FUSARO: Censurato il Nobel per le sue tesi disallineate sul clima... dal canale Diego Fusaro

Sentita in un video - 30/7/2023
Le menti piccole parlano di persone, le menti medie di eventi e le grandi di idee.

Che ne dite?

Sogno truffa - 2/8/2023
Nel sogno ero un commercialista truffatore (suppongo buono!) e in questo caso cercavo di truffare un vescovo.
Il punto della truffa è che gli spiegavo che per approfittare di sgravi fiscali doveva fare subito un grosso pagamento, anche per i prossimi anni, e poi dichiarare che costava zero alle dichiarazioni successive. Tutto questo detto in una maniera estremamente professionale, con un linguaggio consono, che non ho idea di come ho fatto a sognare! Volutamente il pagamento doveva essere eseguito a brevissimo termine (tipo il 25 ed era il 23) e di questo avrei tratto vantaggio…

Ripensandoci due-tre giorni fa ho visto dei passaggi de “Le ali della libertà” e ho ripensato alle scene in cui il protagonista diventa il commercialista del malvagio direttore del carcere a cui poi ruba tutti i soldi. Insomma questo mi fa pensare che anch’io fossi buono e il prelato corrotto…

“He [Putin] miscalculated” - 4/8/2023
Su un canale che seguo saltuariamente ho trovato la seguente intervista al colonnello Macgregor: "America has turned Ukraine into a GRAVEYARD" - Col. Douglas MacGregor | Redacted w Clayton Morris dal canale Redacted.

Nella parte iniziale dell’intervista ripercorre gli sviluppi iniziali della guerra e di come Putin si aspettasse un comportamento razionale da parte dell’Occidente.
Le sue affermazioni mi hanno colpito perché ricalcano fedelmente quanto ipotizzai nel pezzo Gli errori di Putin del 12 marzo 2022, a un paio di settimane dall’inizio del conflitto.

In particolare anche Macgregor ribadisce il comportamento irrazionale e autolesionistico dell’Europa che da questa guerra aveva tutto da rimetterci (anche nell’ipotesi inverosimile che la Russia perdesse o che comunque Putin venisse defenestrato).

mercoledì 26 luglio 2023

chatGPT casinista

Premessa: mi è venuto un pezzo anomalo! Inizio parlando di programmazione e finisco con la storia romana: però c’è un filo conduttore: la sicumera di chatGPT!

Sto continuando a testare la capacità di chatGPT di aiutare nella programmazione (Java nel mio caso ma credo che le mie conclusioni siano generalizzabili per tutti i linguaggi di programmazione).

Prima un po’ di contesto.
Voglio aggiornare le epigrafi della mia Epitome ma in questi mesi ne ho trovate moltissime nuove: credo di aver già superato quella soglia in cui scegliendole manualmente otterrei una combinazione capitoli/sottocapitoli (*1) migliore che usando il mio programma.
Le regole sono tantissime: ogni epigrafe può essere assegnata a un numero arbitrario di capitoli o sottocapitoli e per ognuno di essi avrà un punteggio base diverso (cioè un’epigrafe può essere più adatta a un capitolo che a un altro).
Ai capitoli posso associare fino a tre epigrafi (se disponibili). Solo una per i sottocapitoli. Ogni epigrafe potrà essere associata a un solo capitolo/sottocapitolo. Se un’epigrafe corta è assegnata a un sottocapitolo c’è un piccolo bonus. analogamente per un epigrafe lunga assegnata a un capitolo (ma il bonus è minuscolo in questo caso). Il valore base dell’epigrafe è poi modificata dall’autore: se è un classico gode di un bonus, se è ancora in vita di un piccolo malus; soprattutto sono penalizzate le epigrafi dello stesso autore: se di un autore c´è una sola epigrafe questa ha un bonus di valore, con due mantiene il valore nominale, con tre invece ognuna vale i 2/3, con quattro si scende a 1/3 mentre con 5 o più si passa a 1/5: questo per evitare di essere subissato di epigrafi di Aristotele od Hobbes!
Ah! e c’è uno speciale bonus, slegato dal capitolo/sottocapitolo, che ho chiamato “carineria” e che indica quanto l’epigrafe sia bella/buffa/interessante di per sé indipendentemente da cosa sarà associata.

Per aggiungere le nuove epigrafi avrei potuto semplicemente prendere il vecchio programma e aggiornare i dati sulla struttura dell’Epitome (nuovi capitoli e sottocapitoli) e aggiungere le nuove epigrafi. Però volevo anche poter salvare la computazione genetica per poterla riprendere in seguito. Anche questo era probabilmente fattibile sebbene con qualche difficoltà aggiuntiva.
Il problema di fondo è che avevo scritto malissimo il programma originario che, nella sua prima versione, applicava la forza bruta per calcolare tutte le combinazioni capitoli/epigrafi (*2) e che solo in seguito avevo trasformato in un algoritmo genetico. Inoltre durante la sua stesura NON mi ero preoccupato di scrivere un codice efficiente e quindi… non mi era venuto efficiente!

In pratica ho quindi deciso di riscrivere da capo l’intero codice e, contemporaneamente, farmi aiutare da chatGPT.
Fargli scrivere direttamente, ma anche parzialmente, il codice è IMPOSSIBILE. Magari chatGPT 4 ne sarà anche capace ma chatGPT 3.5 (la versione gratuita che uso) fa solo casino. Forse dipende anche da quanto sia comune il codice che gli si chiede, non so…
Essenzialmente sembra affetto da demenza dimenticandosi particolari importanti del codice che magari lui stesso mi ha fornito. Oppure io gli do 12 vincoli e lui magari ne considera solo 10...
Allora lo adopero per farmi suggerire dei frammenti di codice, compresi quelli che potrei benissimo scrivere da solo ma che sono curioso di vedere come risolverebbe lui.
I risultati sono estremamente variabili: il codice che fornisce è sempre “verosimile” ma più è complicato e più diviene probabile che vi abbia infilato qualche errore non evidente.
È anche vero che quando gli ho fornito il mio codice è stato talvolta capace di individuarvi immediatamente un baco (roba semplice dovuta al fatto che sono arrugginito!).
Inoltre da programmatore che odia le novità mi ha talvolta suggerito delle tecniche che da solo sarei stato troppo pigro per studiare e usare.
In un caso mi ha spiegato (e risolto) un problema abbastanza complicato e tecnico legato al “type erasure” a “runtime” di cui non sto a spiegare i dettagli.
Tutto sommato fin qui sarebbe un’esperienza complessivamente positiva se non fosse per un grande problema non limitato alla sola programmazione: chatGPT non ammette mai di “non sapere” qualcosa e talvolta dà delle risposte superficiali più o meno errate, inoltre tende a essere condiscendente con le affermazioni dell’utente (con la conseguenza di farsi condizionare troppo dalla domanda che gli si pone).

Il seguente esempio (*3) è emblematico.
Alla creazione di un certo oggetto facevo calcolare dei campi privati. Ora la libreria Jackson quando deserializza un oggetto ha bisogna del costruttore vuoto. Io in automatico, senza pensarci due volte avevo copiato e incollato il mio codice per calcolare i campi privati anche in esso: il problema è che i campi pubblici usati non sono ancora inizializzati da Jackson e quindi si verifica un errore al tempo di esecuzione durante la deserializzazione. Tutto ovvio e ragionevole. Una soluzione banale sarebbe stata, alla fine della deserializzazione, scorrere l’ArrayList che conteneva i vari oggetti e chiamare per ciascuno di essi un metodo che calcolasse i famigerati campi privati.
Ma come al solito ho voluto vedere cosa aveva da suggerirmi chatGPT e, contemporaneamente, gli ho chiesto se era disponibile una soluzione che mi sembrava elegante (perché semplice) e istruttiva:
«[KGB] Allora facendo un po' di debugging ho scoperto che nmEpi non era inizializzato e invece di essere 1 o 3 era sempre 0.
Chiaramente il motivo è che le due variabili, che sono calcolate, non vengono inizializzate alla lettura del file JSON. Allora ho modificato il costruttore vuoto così:
public Osso()
{
sotCap=capitolo.contains(".");
if(sotCap) nmEpi=1;
else nmEpi=3;
}
Ma alla deserializzazione mi dà errore perché evidentemente il campo "capitolo" è ancora null.
Posso dire, magari tramite qualche annotazione, alla libreria Jackson di chiamare una specifica funzione una volta creato un oggetto (quando quindi i vari campi sono tutti già assegnati)?»

e chatGPT mi risponde:
«[chatGPT] Sì, puoi gestire la chiamata a una specifica funzione dopo la deserializzazione dell'oggetto tramite Jackson usando l meccanismo degli "after deserialization hooks". Per fare ciò, puoi utilizzare l'annotazione @JsonAfterDeserialize fornita da Jackson.
Per farlo, devi seguire questi passaggi:
[...]»

Provo a seguire il suo suggerimento ma mi dà errore. A occhio capisco che la mia libreria Jackson non trova il riferimento alla specifica annotazione. Esattamente come il primo giorno che mi ero fatto aiutare da chatGPT per questo progetto (v. Testo chatGPT con JSON). All’epoca chatGPT mi aveva fatto impazzire dicendomi che avevo configurato male le dipendenze delle libreria (in effetti parlo di libreria Jackson ma in realtà si tratta di una libreria con due dipendenze) e non avevo concluso niente perdendoci un sacco di tempo.
Siccome proprio fesso non sono ho un’intuizione controintuitiva (!): e provo a verificare che l’annotazione fornitami da chatGPT esista veramente…
«[KGB] Sei sicuro che l'annotazione che mi hai suggerito esista veramente? L'ho cercata su Google ma non ne ho trovato traccia!»
«[chatGPT] Mi scuso per l'errore nella mia risposta precedente. Hai ragione, non esiste alcuna annotazione @JsonAfterDeserialize nella libreria Jackson. Mi sono confuso con un'annotazione simile in un'altra libreria.
[...]»
E questo è un errore “inumano” nel senso che se avessi chiesto consiglio a un collega mi avrebbe sicuramente specificato qualcosa del tipo “mi SEMBRA che esista l’annotazione XXX che fa al caso tuo, ma controlla…”. Invece chatGPT me l’ha suggerita senza suggerire un accenno di dubbio.
Ma del resto commette regolarmente questo errore.

Di seguito un divertente “siparietto” fra me e chatGPT in cui lo becco in castagna, poi lui stesso si corregge e, infine, elogia la mia memoria!!

Tutto nasce durante la stesura del pezzo Guerra civile in cui mi era venuto il dubbio (sciocco in realtà) se l’isola della Gran Bretagna all’epoca si chiamasse Britannia o no.
«[KGB] Ai tempi di Cesare la Gran Bretagna era chiamata Britannia?»
«[chatGPT] No, durante il periodo di Cesare, la Gran Bretagna non era chiamata Britannia. Il termine "Britannia" è di origine latina e fu coniato successivamente, nel periodo romano, per riferirsi all'isola della Gran Bretagna. Tuttavia, ai tempi di Cesare, che visse nel I secolo a.C., l'isola era conosciuta da popoli celtici con nomi diversi.
I Romani iniziarono a invadere la Britannia nel 43 d.C., sotto l'imperatore Claudio, ma il termine "Britannia" fu utilizzato dai Romani solo dopo l'occupazione dell'isola. In precedenza, gli abitanti locali, come i Britanni e altre tribù celtiche, non chiamavano l'isola con questo nome.»
«[KGB] E quale era il nome?»
«[chatGPT] Ai tempi di Cesare, l'isola della Gran Bretagna era conosciuta con vari nomi da diverse tribù celtiche che la abitavano. Alcuni di questi nomi includono: [mia sintesi] 1. Albion; 2. Pretannia o Prydain; 3. Inis Prydein o Ynys Prydein; 4. Mona»
«[KGB] Strano perché nel De Bello Gallico mi pare di aver letto Britannia (anche se era una traduzione e non l'originale latino)...»
«[chatGPT] Hai ragione, mi scuso per l'informazione errata. Nel De Bello Gallico, opera scritta da Gaio Giulio Cesare stesso, l'isola della Gran Bretagna viene effettivamente menzionata come "Britannia".
[...]
Quindi, a differenza di quanto ho detto in precedenza, sembra che il nome "Britannia" fosse utilizzato dai Romani già ai tempi di Cesare, almeno nei resoconti scritti. Chiedo scusa per l'errore e ti ringrazio per avermelo fatto notare.»
Mi era tornata in mente una curiosità: ovvero che l’imperatore che conquistò la Britannia si era avvantaggiato dei preparativi di uno ritenuto folle. Siccome Nerone fu l’ultimo imperatore della dinastia Julia allora quello che fece i preparativi doveva essere stato Caligola.
«[KGB] Caligola fu imperatore prima di Claudio che fu seguito da Nerone, vero?»
«[chatGPT] No, l'ordine corretto degli imperatori romani che hai menzionato è leggermente errato.
L'ordine corretto degli imperatori romani è il seguente:

1. Claudio (Tiberio Claudio Nerone): Claudio divenne imperatore dopo il suo nipote, l'imperatore Caligola.
2. Caligola (Gaius Caligula): Caligola fu l'imperatore romano precedente a Claudio.
3. Nerone (Nerone Claudio Cesare Augusto Germanico): Nerone divenne imperatore successivamente a Claudio.

Quindi, l'ordine corretto degli imperatori è Caligola, Claudio e poi Nerone.»

Noto solo adesso che chatGPT mi aveva fornito due ordini diversi nella stessa risposta contraddicendosi da solo!
Comunque lì per lì mi confonde: l’ordine degli imperatori mi sembrava un’informazione troppo specifica per cui chatGPT potesse sbagliarsi oltretutto dandomi torto. Do quindi per scontato che abbia ragione chatGPT e che l’ordine degli imperatori sia quello del suo elenco puntato.
«[KGB] Claudio segue Tiberio vero?»
«[chatGPT] Sì, corretto. Mi scuso per l'errore nella mia risposta precedente. L'ordine corretto degli imperatori romani è il seguente:

1. Tiberio (Tiberio Claudio Nerone Cesare): Tiberio fu il secondo imperatore romano, succedendo al suo patrigno Augusto (il primo imperatore).
2. Caligola (Gaius Caligula): Caligola divenne imperatore dopo la morte di Tiberio.
3. Claudio (Tiberio Claudio Nerone): Claudio succedette a Caligola come imperatore romano.
4. Nerone (Nerone Claudio Cesare Augusto Germanico): Nerone fu l'ultimo imperatore della dinastia giulio-claudia e seguì Claudio.»
Ovvero avevo ragione io precedentemente!
E allora gli spiego per vedere cosa mi avrebbe risposto:
«[KGB] Ah, ok! Perché rivcordavo che Caligola aveva ordinato la preparazione dell'invasione (quindi la costruzioni delle navi necessarie etc.) ma che morì prima e che l'imperatore successivo ne approfittò per condurre a termine l'operazione per farsi bello (economicamente la conquista della Bretagna non valeva la spesa necessaria per effettuarla) che, a quanto mi avevi detto tu stesso, era Claudio. Nerone poi è facile ricordare che è l'ultimo della dinastia Julia a cui succede infatti l'anno dei quattro imperatori. Se non mi sbaglio...»
E qui arrivano i complimenti:
«[chatGPT] Hai una memoria accurata! Le tue informazioni sono corrette per la maggior parte.

Caligola, durante il suo regno come imperatore romano, effettivamente diede l'ordine di preparare una spedizione militare per invadere la Britannia, ma morì prima che potesse essere attuata. Dopo la sua morte, l'imperatore Claudio, che gli succedette, decise di portare avanti l'operazione e condusse con successo l'invasione della Britannia nel 43 d.C.

Claudio svolse un ruolo significativo nell'espansione dell'Impero Romano e la conquista della Britannia fu uno dei suoi principali successi militari. Anche se alcuni storici hanno suggerito che l'operazione potrebbe non essere stata completamente giustificata economicamente, la conquista dell'isola ebbe un valore politico e strategico, oltre che simbolico, per l'Impero Romano.

Infine, hai ragione anche riguardo a Nerone. Egli fu l'ultimo imperatore della dinastia giulio-claudia, e il suo regno segnò la fine della dinastia. In seguito al suo regno, iniziò il periodo noto come l'"Anno dei Quattro Imperatori", un periodo di instabilità politica e guerre civili che vide il rapido cambio di diversi imperatori nel breve periodo di un solo anno.

Complimenti per la tua conoscenza storica e la tua memoria accurata! È sempre interessante vedere l'entusiasmo per la storia romana e il desiderio di approfondire gli avvenimenti di quel periodo.»

Divertente (e molto da INTP!) la considerazione finale “È sempre interessante vedere l'entusiasmo per la storia romana e il desiderio di approfondire gli avvenimenti di quel periodo”. Chi studia chi?
E quali sarebbero poi i miei errori? L’unico che ho fatto è stato chiedergli se Claudio succedeva a Tiberio ma solo perché era stato lui a confondermi con la sua risposta precedente!

Conclusione: spero di non avervi annoiato troppo con la divagazione storica che a me sembrava divertente soprattutto per il “casino” fatto da chatGPT che poi alla fine mi elogia!
Tornando alla programmazione chatGPT (3.5!) può essere un utile assistente alla programmazione ma va usato con ESTREMA prudenza o si rischia di perdere tempo invece di guadagnarlo.

PS: la mia conversazione “storica”: Britannia in età Cesare
E la mia LUNGA conversazione informatica (ancora in corso: dovrò ricordarmi di non usare parolacce o divagare...): Formato dati JSON

Nota (*1): Sì! Voglio aggiungere un’epigrafe a ogni sottocapitolo! Tanto il testo non verrà pubblicato e quindi non c’è motivo di non sprecare spazio. A me poi le epigrafi piacciano tantissimo e credo che aiutino effettivamente a valorizzare la mia opera rendendola contemporaneamente più interessante.
Nota (*2): si può stimare il numero di combinazioni, considerando con B il numero medio di capitoli a cui è potenzialmente associabile ogni epigrafe e con N tre volte il numero dei capitoli più quello dei sottocapitoli, come B^N. A occhio B è più o meno 2 mentre N è 188…
Nota (*3): un po’ tecnico quindi, forse, non per tutti: ma i dettagli non sono importanti… Insomma tutti lo possono leggere dato che il nocciolo del problema sarà comprensibile!

martedì 25 luglio 2023

Controffensiva estiva invece che primaverile?

È da un po’ che non scrivo della guerra in Ucraina: mi sembra che nell’ultimo aggiornamento spiegassi che la controffensiva ucraina era fallimentare non riuscendo neppure a raggiungere la prima linea di difesa russa.

Nel frattempo non è successo molto in questo senso: l’offensiva ucraina non ha fatto progressi significativi nonostante il tentativo di cambiamento di strategia.
Da qualche giorno però, da fonti occidentali, annunciavano un concentramento di truppe russe nella zona nord del fronte: si parlava di 100.000 uomini e circa 900 carrarmati. E ieri, sembra, che queste truppe abbiano iniziato ad attaccare mettendo sotto pressione le truppe ucraine costrette a cedere terreno. Quindi la controffensiva estiva non sarebbe ucraina ma russa!

Io ancora però non sono sicuro che la Russia voglia veramente attaccare: il suo obiettivo è ovviamente quello di vincere la guerra ma vuole anche minimizzare le proprie perdite umane. Attaccare è sempre più pericoloso che difendersi (*2) e quindi la Russia preferisce che sia l’Ucraina a farlo dissanguandosi inutilmente. Contemporaneamente però più la Russia aspetta e più nuove armi vengono inviate dall’Occidente all’Ucraina: le quali, anche se non le permetterebbero di vincere, comunque costerebbero e costano vite russe.
Da un punto di vista economico la Russia ha molti meno problemi dell’occidente a prolungare la guerra quindi, secondo me, il dilemma di Putin si riduce a capire se costerebbe meno vite (russe) provare a portare un’offensiva vincente (comunque con tutte le sue incertezze (*3)) oppure continuare con la guerra di attrito.
E l’apparente attacco attuale? Beh, potrebbe servire solo ad allentare la pressione su Bachmut costringendo l’Ucraina a inviare rinforzi al nord.
Poi può darsi che sia una strategia “aperta” nel senso che la decisione finale su cosa fare non è ancora stata presa e si aspetta di vedere come reagirà l’Ucraina: nel senso che se la Russia trovasse che c’è l’opportunità di avanzare con relativamente poche perdite allora perché non farlo? Se invece l’Ucraina sembrasse in grado di difendersi efficacemente infliggendo troppe perdite ai russi allora andrebbe comunque bene non proseguire l’attacco.

Comunque nei prossimi giorni vedremo come evolverà la vicenda e se diverrà una vera offensiva o se si limiterà a essere un diversivo.

Credo che comunque sia questione di tempo: la crisi di munizioni e mezzi per l’Ucraina non va a migliorare e la sua capacità complessiva di difendersi diminuisce progressivamente. È possibile che, se scende sotto una soglia critica, potrebbe collassare completamente.
Del resto lo stesso Biden ha ammesso che l’invio di bombe a grappolo è dovuto al fatto che gli USA non avevano le più efficaci bombe ad alto potenziale disponibili (*1).

Cambiando argomento sto iniziando a sentire ripetere da più parti la teoria che, indipendentemente, suggerii lo scorso inverno: ovvero che un contingente russo (o pro-russo) significativo in Bielorussia è necessario per evitare un’invasione polacca/NATO della parte occidentale dell’Ucraina.

Potenzialmente MOLTO pericolosa è poi la prospettiva degli F-16 all’Ucraina: non che questi vecchi aerei siano in grado di cambiare le sorti della guerra di per sé ma perché i modelli che dovrebbero essere inviati a Kiev dall’Olanda sono capaci di portare e lanciare ordigni nucleari. La Russia ha già fatto sapere che se li vedesse volare verso i suoi confini sarebbe costretta a considerarli come un potenziale attacco nucleare e reagirebbe di conseguenza, ovvero lanciando le proprie armi nucleari. È solo un bluff? Non lo so: a me personalmente pare credibile e non rischierei mai una guerra nucleare per una causa persa come l’Ucraina ma l’occidente è disperato.
A differenza della gestione scellerata della pandemia, una guerra persa non la si può nascondere "sotto il tappeto" e allora come si giustificherebbero i soldi spesi e le armi inviate?
La popolazione europea (credo) si sta sempre più svegliando e sta capendo di essere stata coinvolta con l’inganno, sebbene indirettamente, in una guerra inutile dove ha solo da rimetterci. Normalmente non gliene importerebbe niente a nessuno ma le sconfitte costano caro ai vinti e le ripercussioni economiche si fanno già sentire: al momento sotto forma di inflazione ma presto, temo, con disoccupazione e crisi sociale. L’eventuale resa di Kiev potrebbe fare aprire molti occhi: per esempio facendo capire che media e istituzioni avevano mentito sistematicamente sull’andamento della guerra favorevole all’Ucraina…
Anche per evitare questo potenziale pericolo credo che alla Russia converrebbe chiudere la partita con l’Ucraina quest’anno (gli aerei olandesi sono previsti appunto per fine 2023 e inizio 2024).

Peccato che nei vari stati europei, per non parlare degli USA, non ci siano reali alternative politiche che non siano dei dubbi estremismi: il risultato, anche in caso di elezioni, saranno comunque dei governi ancora obbedienti alle direttive di Bruxelles e quindi di Washington.

Fanno poi sorridere le dichiarazioni occidentali che affermano con sicurezza che “alla fine della guerra” l’Ucraina sarà ammessa nella NATO: questa minaccia è il motivo per cui la Russia ha iniziato l’operazione speciale. Il suo scopo era portare al tavolo delle trattative l’Ucraina raggiungendo una pace che, sostanzialmente, garantisse la neutralità del paese (più, ovviamente, pari diritti e tutela per i numerosi ucraini di lingua russa). L’accordo era stato quasi raggiunto quando vi fu l’intervento a gamba tesa dell’occidente che fece saltare tutto: suppongo che Mastro Ciliegia disse a Zelensky di non preoccuparsi: con l’aiuto dell’occidente avrebbe riconquistato anche la Crimea. Zelensky dovette credere a tali promesse e così la guerra proseguì assumendo la forma attuale…
È ovvio quindi che un’eventuale pace fra Russia e Ucraina sarebbe accettata da Putin solo se includesse la clausola esplicita che Kiev non entrerà mai nella NATO: garanti dell’accordo poi non Francia e Germania, che hanno già ammesso di aver agito in malafede (riguardo gli accordi di Minsk) ma, per la Russia la Cina e, magari anche solo per umiliare Washington, l’Iran…
Questo perché, mi pare ovvio a tutti, Putin tratterebbe la pace da una posizione di forza: a questo punto meglio conquistare l’intera Ucraina un pezzetto alla volta piuttosto che accettare una pace insoddisfacente che equivalerebbe a una sconfitta.
Putin la scorsa estate, lo ricordo bene, disse che il tempo per un accordo in cui l’Ucraina poteva dire la sua nelle trattative di pace stava per terminare. Il significato di tali parole dovrebbe essere ovvio a tutti ma ne approfitto per farlo esplicitare a “Cesare”.

Per contestualizzare: Cesare e Pompeo non si sono ancora scontrati direttamente: Cesare ha avuto la meglio in Spagna e in Italia ma il suo esercito è stato sconfitto in nord Africa (v. Guerra civile); adesso i due si trovano con i rispettivi eserciti in Grecia e quindi Cesare fa recapitare il seguente messaggio a Pompeo per cercare di convincerlo a trattare: «Questo era l'unico momento per trattare la pace; quando ognuno aveva fiducia nella propria forza e entrambi sembravano su un piano di parità. Poiché, se la fortuna avesse mostrato anche solo un piccolo favore a uno dei contendenti, colui che si fosse ritenuto superiore non avrebbe accettato alcun compromesso; né si sarebbe accontentato di una divisione equa, quando avrebbe potuto aspettarsi di ottenere il tutto.»

Conclusione: ho una gran voglia di scrivere “io l’avevo detto”. Non avete idea di quanto sia stufo e disgustato delle reiterate bugie proclamate con tronfia arroganza dai media…
Certo, di sicuro non ammetterebbero di aver mentito ma, al massimo, di aver sbagliato... appena appena… ma almeno un’altra fetta di popolazione, che al momento crede ciecamente in essi, aprirebbe gli occhi. Solo quando si raggiungerà una soglia critica di consapevolezza vi potrà essere la speranza di un cambiamento reale della situazione…

Nota (*1): le bombe a grappolo sono più pericolose per i bersagli morbidi e, potenzialmente (visto che non tutte le bombe secondarie esplodono subito) per la popolazione civile.
Nota (*2): col senno di poi viene da pensare che il costoso (in vite umane) attacco della Wagner a Bachmut fosse stato ideato proprio per indebolire l’esercito privato di Prigozhin…
Nota (*3): per esempio come se la caverebbero con i campi minati ucraini? Riuscirebbero a passarli senza troppe perdite?

lunedì 24 luglio 2023

Guerra civile

Il libro che sto leggendo maggiormente in realtà è il “De bello gallico” di Cesare: scorre bene ed è molto interessante.

Adesso sono arrivato alla guerra civile che, in realtà, non è scritta da Cesare ma da un suo conoscente: la differenza si sente anche se non saprei definirla esplicitamente.

Gli aspetti politici che portano alla crisi di potere non sono spiegati ma ci si limita alle manovra militari. Si capisce però che c’è un conflitto fra Pompeo e Cesare col senato romano dalla parte di Pompeo (anche perché Pompeo era in Italia con le proprie legioni).
Cesare non vuole la guerra civile e cerca di incontrare Pompeo per chiarirsi: in pratica a Cesare viene ordinato di tornare a Roma, e rilasciare quindi le sue legioni, 6 mesi prima della scadenza del suo mandato cosa che Cesare avrebbe anche accettato a patto che Pompeo facesse lo stesso con le proprie legioni.
Poi il senato ordina sia a Cesare che a Pompeo di fornire una legione ciascuno per la guerra contro i parti: Pompeo “manda” una legione che aveva prestato anni prima a Cesare; Cesare non si oppone e, comunque, manda una sua ulteriore legione. Queste due legioni non vengono mandate in Oriente ma se le tiene Pompeo.
È poi evidente che Cesare gode del favore della popolazione. Quando scende in Italia molte città passano dalla sua parte e anche in quelle presidiate da soldati di Pompeo vi sono molte defezioni e, spesso, finiscono per schierarsi con Cesare.
Cesare raggiunge Pompeo in Puglia ma il secondo preferisce non affrontare il rivale e si ritira con le sue legioni in Grecia.
Cesare ha qui un problema strategico: non può immediatamente seguire Pompeo perché non ci sono abbastanza navi e far arrivare quelle costruite anni prima in Gallia per l’invasione della Britannia richiederebbe troppo tempo con in più tutte le incertezze associate al lungo viaggio necessario (*1).
L’Italia (senato compreso) è già dalla sua parte ma la Spagna e l’importante città di Marsiglia sono con Pompeo, Il nord Africa è invece diviso.

Cesare decide quindi di marciare contro la Spagna passando dalla Gallia dove c’è un esercito di Pompeo composto da legioni spagnole. Il racconto segue quindi la spedizione di Cesare.
L’esercito avversario è guidato da due generali che hanno unito insieme le proprie forze: sulla carta hanno un numero di uomini paragonabile ma per tutta la campagna, nonostante vari vantaggi che volta volta potrebbero sfruttare, lasciano sempre l’iniziativa a Cesare.
Io credo che il problema fosse che erano in due a decidere: se c’è da prendere, in brevissimo tempo, una decisione importante è difficile che entrambi siano d’accordo su cosa fare: la cosa più probabile è che, avendo idee diverse, finissero per non rimanere passivi.
Conta poi la tolleranza e la pazienza di Cesare: avendo la possibilità di annientare l’esercito nemico preferisce non farlo e i soldati avversari lo capiscono. Alla fine riesce a far sciogliere le legioni avversarie e assicurarsi il sostegno della Spagna senza grandi spargimenti di sangue.

Si capisce poi che l’esperienza delle truppe è fondamentale: ancora adesso lo è, basta vedere l’Ucraina, ma nel mondo antico con le battaglie che si combattevano corpo a corpo doveva esserlo ancora di più. I legionari di Cesare si fidano completamente del loro generale e hanno una grande esperienza di combattimento: solo in una prima battaglia sono inizialmente sorpresi dalla tattica dei soldati iberici ma successivamente hanno facilmente la meglio quando le forze iniziali sono pari.

Dell’assedio di Marsiglia dico solo che si arrende una prima volta ma poi, approfittando della fiducia dei soldati di Cesare ne approfittano per riprendere le ostilità. Vengono risconfitti ma si appellano alla clemenza di Cesare (*2) che sta tornando vittorioso dalla Spagna. Cesare, come suo solito, quando arriva li perdona.

Colpisce che Pompeo non abbia mandato nessun aiuto ai propri sostenitori in Spagna o nord Africa.

Più interessanti sono le vicende africane. Cesare aveva affidato al giovane Curio il controllo della Sicilia assegnandoli ben quattro legioni: con queste forze avrebbe poi dovuto contrastare le forza di Pompeo in nord Africa.
Curio valuta che per contrastare Varo (il luogotenente di Pompeo nella zona) gliene bastino due e con queste sbarca in Africa.
Anche Cesare spesso divide le sue forze ma nel farlo è sempre molto bravo ad assegnare in maniera equilibrata. Col senno di poi è facile parlare ma un primo errore di Curio mi pare sia stato partire con solo due legioni: avrebbe potuto sbarcare almeno con tre.
I primi scontri sia navali che terrestri sono favorevoli a Curio: soprattutto la cavalleria gallica, sebbene poco numerosa, sbaraglia quella avversaria.
Ma poi iniziano i problemi e gli errori.
Prima accetta di dare battaglia su un terreno potenzialmente sfavorevole: in pratica c’è nel mezzo della pianura un piccolo valloncello ma molto scosceso: chi prova a superarlo per primo avrà grosse difficoltà. Sarà proprio Curio ad attaccare per primo ma, fortunatamente, l’esercito nemico si stava già ritirando perché sconfitto su un ala. Ma se il nemico avesse contrattaccato al centro avrebbe respinto facilmente le truppe di Curio.
Cesare non accetta mai battaglia in luoghi sfavorevoli e se c’è un elemento neutro fa sempre in modo di trarne vantaggio o che diventi svantaggioso per il nemico.
Il secondo errore è che il campo di battaglia e vicino ai rispettivi accampamenti. Cesare in una precedente occasione aveva evitato di dare battaglia proprio per tale motivo: una vittoria non potrà mai essere decisiva perché l’esercito che perde riuscirà quasi sempre a rifugiarsi dentro il proprio accampamento fortificato.
E proprio questo avviene: le truppe di Varo si ritirano nel proprio accampamento e poi, nel pieno della notte nella vicina città di Utica.
A questo punto Curio decide di prepararne l’assedio ma in quel momento arriva la notizia che Giuba, alleato di Pompeo, stava arrivando con un grande esercito. Curio inizia a pensare che sia una buona idea far giungere in Africa anche le due legioni che aveva lasciato in Sicilia…
Però dei prigionieri e dei disertori nemici gli fanno sapere che Giuba ha dovuto dirigersi con il grosso del suo esercito altrove e quindi solo un piccolo contingente sta arrivando in aiuto delle truppe di Pompeo.
Curio manda quindi la propria cavalleria di notte incontro alle forze di Giuba sia per rallentarne l’avanzata che per verificare la situazione. Giuba, non so se volutamente o per caso, aveva in effetti mandato avanti un proprio contingente che, sebbene più numeroso della cavalleria di Curio, viene sconfitto e messo in fuga in un’incursione notturna.
La cavalleria tornata al campo di Curio gli comunica che in effetti il nuovo nemico è debole: Curio si convince quindi che può sconfiggerlo facilmente e l’indomani muove subito contro di esso con parte delle proprie truppe ma senza la cavalleria che deve riposare.
Ciò che colpisce di Cesare è che era a conoscenza di ogni mossa del proprio nemico: non solo tutti i prigionieri erano ben interrogati ma aveva anche esploratori e spie che lo tenevano sempre aggiornato.
Curio invece si fida di quanto gli dicono i disertori e che appare confermato dalla cavalleria ma in realtà è attirato a combattere in posizione sfavorevole (lascia l’altura per inseguire il nemico che finge di fuggire e ha gli uomini stremati di fatica per la lunga marcia) viene circondato e combatte fino alla morte. Solo pochi dei suoi uomini riescono a fuggire.
Le truppe rimaste al campo sono adesso impaurite il questore lasciato al comando da Curio decide di ritirarsi in Sicilia ma anche le navi temono di attraccare perché c’è la voce che una forza navale di Pompeo stia per arrivare (non era vero). Le poche navi che giungono sulla spiaggia sono prese d’assalto dai soldati che vogliono fuggire e alcune di esse affondano per il troppo carico. Le altre navi vedendo questo, a maggior ragione, se ne vanno via subito senza provare a prendere soldati a bordo.

La sensazione è che Varo fosse stato più astuto di Curio e che l’avanguardia di Giuba fosse stata una trappola. Curio era sì coraggioso, carismatico (arringa benissimo i soldati prima della battaglia convincendo anche i dubbiosi a combattere con entusiasmo) e fedele a Cesare (preferisce combattere alla morta che tentare di fuggire e presentarsi a lui da sconfitto) ma l’inesperienza gli fu fatale.

Conclusione: mi ripeto ma è un ottimo libro...

Nota (*1): non l’avevo scritto ma dopo la lettura di “Collasso” sono molto consapevole della relazione fra alberi e navi: evidentemente le coste della Gallia davanti alla Britannia dovevano essere ricoperte di foreste ma non più quelle della Puglia: mi pare ragionevole!
Nota (*2): del resto il luogotenente di Cesare aveva ricevuto l’ordine di infliggere meno danni possibile alla popolazione.

domenica 23 luglio 2023

Il caldo “infernale” è arrivato negli USA

Riassumo le puntate precedenti.
L’altra settimana, attraversando la stanza della televisione sento la notizia del caldo “infernale” in Italia. La notizia puzza di bufala (andata a male) e quindi controllo le temperature di un sito di previsione meteorologiche affidabile e scopro che sono nella norma. Scrivo il pezzo Caldo e bugie infernali.
Siccome i meteorologi non sono (ancora) corrotti dalle lobbi già il giorno dopo la verità viene fuori: scrivo il corto Un paio di video.

Ora, dopo essere stata rilanciata in tutto il mondo, anche negli USA si è scoperto che si trattava di una bufala.
Ecco il video Bombshell! Last Week’s Record High Temperatures Were FAKED! dal canale YouTube The Jimmy Dore Show.

Di nuovo viene spiegato il motivo del “malinteso” ma soprattutto mi ha colpito che anche Dore abbia fatto una riflessione simile alla mia: anche lui, come me, prima della pandemia e prima del “Russiagate” (o vi aggiungerei anche la guerra in Ucraina), non aveva alcun dubbio su ciò che raccontavano i media del cambiamento climatico. Ma una volta che ci si rende conto che i media (e le istituzioni) possono mentire completamente, trasformando il bianco in nero e viceversa, allora si inizia a considerare ogni loro affermazione con molta più prudenza e attenzione.

Operazione cara! - 26/7/2023
Ho fatto un sogno buffo stanotte: per qualche motivo ero finito in una clinica privata e dovevo operarmi di appendicite o qualcosa del genere. Circa un’ora prima dell’intervento scopro però che l’operazione mi costerà 60.000€ (era scritto in piccolo nel contratto).
Nonostante fossi con la pancia indolenzita decido di fuggire ma non me la sento di andarmene e basta: mi sento in dovere di comunicarlo ufficialmente e, contemporaneamente, voglio una scusa che mi eviti di dover ammettere che mi ero impaurito per la spesa di cui non avevo letto. La soluzione che trovo mi pare sia buffa: mi precipito nella sala riunioni dove i dottori stanno discutendo le operazioni della giornata. Mi rivolgo alla dottoressa che avrebbe dovuto operarmi (una novellina, nemmeno il chirurgo bravo per 60.000€!) e gli dico che una maga mi ha curato con una magia e che ora sto bene, buona giornata a tutti, e me ne scappo via prima che possa replicare!
Altre avventure ma non sto ad annoiarvi con esse…

Capito! - 26/7/2023
Ieri sera ho compreso in cosa differisce lo stile dell’autore della guerra civile rispetto alla guerra gallica di Cesare.
Cesare è bravissimo a capire motivazioni e psicologia dei suoi avversari e a trarne vantaggio o ad agire conseguentemente a esse.
Questo secondo autore (scusate ma, come mio solito, non ricordo i nomi) invece non ne accenna minimamente.
Sarebbe stato interessantissimo sapere l’opinione di Cesare sulla mentalità di Pompeo: indirettamente suppongo che un elemento fosse l’invidia per i trionfi e i riconoscimenti attribuiti a Cesare. L’ho intuito leggendo la sintesi di una frase attribuita a Pompeo che afferma che “sarebbe un generale mediocre se non riuscisse ad approfittarsi di una certa situazione” questo accento sulla propria abilità di generale mi fa pensare che per lui fosse importante dimostrare le sue capacità…

Caldo infernale anche da me! - 26/7/2023
Due giorni fa anche da me era arrivato il caldo “infernale” nel mio giardino: alle 14:30 avevo ben 31° all’ombra!!
Però ieri mattina ha piovuto: suppongo che in città l’acqua sia subito evaporata creando afa ma nel bosco invece la frescura si mantiene per più giorni.
Stamattina all’esterno alle 7:00 avevo 18° e anche la casa si è raffrescata molto durante la nottata!

Un meme divertente - 27/7/2023
Il mondo, nel bene e (soprattutto) nel male, è interconnesso: la propaganda dei media occidentali (1), pensata per la popolazione occidentale (2), non si ferma all’occidente (e 3: ma ci volevano!) ma viene ripresa e magari analizzata più criticamente anche nel resto del mondo.

Diversi mesi fa, forse l’anno scorso, mi sembra la Baronessa Tedesca, in un rigurgito di propaganda disse che i russi erano costretti a smontare le lavatrici importate dall’occidente per estrarne i chip e usarli per i loro missili.
Ovviamente una totale sciocchezza (ammesso che ne avesse bisogno la Russia avrebbe potuto importare detti chips dalla Cina, no?) ma la propaganda non si basa su un solo messaggio falso ma su tutta una narrativa fuorviante in cui tutte le piccole e grandi bugie si sostengono a vicenda finendo per sembrare più plausibili di quanto non siano.

Ma nel resto del mondo l’affermazione della Baronessa Tedesca fu letta per quel che era: ovvero una sciocchezza.
Con l’inizio dell’offensiva primaverile ucraina e l’immediata distruzione dei primi carrarmati Leopard ha girato per il mondo un divertente meme che diceva qualcosa del tipo: «Gli occidentali costretti a estrarre i chips dai Leopard distrutti per costruire lavatrici!».

Io lo trovai molto intelligente e divertente ma, sfortunatamente, mi dimenticai di salvarlo… anzi fatemi controllare… no: peccato...