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giovedì 20 luglio 2023

Esempio e divagazioni

Stanotte mi sono svegliato alle 3:00 e ho iniziato a preoccuparmi per una grana: siccome ero ormai completamente vispo mi sono messo a guardare video su Youtube.

In compenso mi è venuto in mente un esempio che sarebbe stato utile in una discussione emersa nei commenti al pezzo Sprazzi di futuro che può essere semplificata in due frasi:
- “Quali sono delle politiche liberiste in Italia o Europa?”
- “Abbiamo più liberismo ma meno liberalismo.”

Non essendo l’economia un campo che mi è familiare non avevo avuto voglia e tempo di pensare a un buon esempio per la domanda che confermasse la mia affermazione.

Ma stanotte mi sono reso invece conto che la politica sanitaria del nostro paese è l'esempio ideale.
La sanità pubblica sta venendo da anni smantellata con tagli di spesa: meno ospedali, meno personale e meno servizi. I tempi di attesa si allungano e si forza la popolazione a rivolgersi a strutture private. Questo è liberismo: lo stato riduce al minimo i servizi che fornisce perché “non è capace di gestirli efficacemente” e “il privato è meglio del pubblico”. Gli stessi argomenti sono stati usati per giustificare l’abbandono del pubblico da altre funzioni e servizi: per esempio l’acqua pubblica.
In realtà il privato si è dimostrato efficace a moltiplicare il proprio profitto, non a diminuire i costi del servizio per la popolazione. Ma non è questo il punto odierno.

Nel caso della sanità abbiamo quindi un esempio di politica liberista.
A mio parere la migliore qualità redimente dell’ideologia liberista è la libertà prima di tutto economica ma poi anche generale dell’individuo: lo Stato non può pensare/sapere cosa sia meglio per l’individuo, solo il singolo può saperlo e quindi deve essergli lasciata la libertà di muoversi e agire come ritiene meglio. La libertà e indipendenza dell'individuo sono l'essenza del liberalismo.

La gestione pandemica è una dimostrazione di come, dal punto di vista del liberalismo, la libertà individuale venga diminuita con giustificazioni speciose. Obblighi che poi la scienza ha dimostrato essere inutili o controproducenti, il ricatto per forzare l'uso di un farmaco sperimentale etc.
Una regola generale della medicina è invece quella che le cure devono essere personalizzate per l’individuo, in maniera da tenere conto della sua specificità: sicuramente vedete l’analogia con il liberalismo. Ma l’Occidente è andato contro questa massima che sembrava acquisita: è passata la logica che lo Stato ne sapesse di più del singolo sulla sua salute e quindi ha obbligato a una terapia uguale per tutti indipendentemente dalle diversità e dalla storia medica di ognuno.

Quindi per la sanità abbiamo più gestione liberista ma meno liberalismo: da questo punto di vista è quindi vero che non ci stiamo avviando verso una società propriamente liberista ma in qualcosa di peggiore, dove manca il grande vantaggio di una maggiore libertà individuale e, anzi, la si riduce.

Ma, sicuramente l’ho già scritto, è ormai evidente che le politiche dell’occidente non hanno più l’obiettivo di aumentare il benessere della propria popolazione seguendo delle ideologie (di sinistra o destra) più o meno efficaci.
Adesso l’obiettivo, sebbene non apertamente dichiarato, è quello di aumentare la ricchezza delle grandi multinazionali e istituti finanziari e diminuire la libertà e la ricchezza della popolazione in maniera che quest'ultima non possa ribellarsi (*1).

Con questo obiettivo si possono spiegare politiche altrimenti incomprensibili.
Per esempio il permettere l’immigrazione massiccia da paesi extraeuropei ha il preciso scopo di indebolire il tessuto sociale europeo, di renderlo meno coeso e, quindi, incapace di difendersi. Questa era per me solo un’ipotesi fino a qualche anno fa: una possibilità che tenevo presente ma della quale non ero sicuro. Ma recentemente, su questa e molte altre questioni, il potere politico occidentale non si preoccupa più di fingere o di giustificare: semplicemente impone e dà una spiegazione superficiale e speciosa. Lo si è visto quando nell’autunno 2021 la scienza ha iniziato a produrre sempre più ricerche che dimostravano i pericoli dei farmaci sperimentali a base di m-RNA: allora lo Stato, che fino a quel momento affermava di basarsi sulla scienza per giustificare le proprie decisioni, ha palesemente smesso di seguirla (pur dichiarando di continuare a farlo) e ha continuato sulla strada opposta a quella che la prudenza avrebbe preteso.

Conclusione: oggi sono di corsa, potrei allungare e chiarire meglio queste idee ma ho già detto il succo di ciò che mi interessava comunicare e quindi la finisco qui…

Nota (*1): per essere precisi la ricchezza della popolazione è già stata rubata: la classe media è ormai ridotta all’osso. Ora l’obiettivo dell’oligarchia economica globale è la riduzione della libertà della popolazione in maniera da poter cementificare le abissali diseguaglianze economiche che si sono create. Senza libertà infatti la popolazione non potrà opporsi a esse anche quando avesse chiara in mente la loro ingiustizia ingiustificata. Il primo passo è il controllo totale dei grandi media (che io definirei non più informazione ma disinformazione) e la censura, diretta o indiretta, delle fonti alternative.

8 commenti:

  1. Secondo me ti sei spiegato in modo non chiarissimo. Son riuscito a comprendere bene solo perché hai tentato di esprimere un punto di vista che condivido.

    Se deciderai di tornare sull'argomento, sforzati di essere più lineare, magari addirittura schematico, perché il concetto vale la pena.

    Oh, poi sei pure libero di pensare: "ma questo che vuole da me?" :)

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    1. Prima di tutto ti ringrazio per il commento!

      Che dire? Io cerco sempre di essere il più chiaro possibile ma, ovviamente, non sempre vi riesco…

      Talvolta può trattarsi di un un concetto inerentemente difficile oppure posso essere io che, per primo, non ho le idee chiare. O magari non ho tempo/voglia di rileggere quanto ho scritto, oppure sono solo stanco e conseguentemente poco lucido…
      Ah! spesso posso essere io contorto: nel senso che faccio delle associazioni mentali che a me sembrano evidenti ma, molto probabilmente, non sempre lo sono!

      Nel caso odierno avevo dormito poco e male ed ero di fretta: ho riletto una sola volta e molto rapidamente: ci sta che il pezzo mi sia venuto malino…

      Non prometto niente ma proverò a rileggere quanto scritto e se troverò delle ambiguità evidenti cercherò di correggerle. Mi sarebbe poi utile sapere quali sono nel concreto i passaggi che hai trovato meno chiari: se hai tempo e voglia ti prego di segnalarmeli!

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    2. Non saprei indicare un motivo preciso per il quale, se fossi stato estraneo all'argomento, avrei faticato a comprendere al volo il punto di questa pagina. Si è trattato di un'impressione generica. Ignorala.

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    3. Nel frattempo avevo riletto e aggiunto qualche chiarificazione qua e là. Probabilmente in questo pezzo il problema è che salto di palo in frasca e questo può dare un senso di confusione...

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  2. > abbiamo più hestione
    Refuso.

    Ho citato questa pagina.
    Rilancio con una provocazione: è uno stato Europa quasi neo-sovietico:la libertà economica e quella individuale sono via via ridotte, lo stato Europa interviene nella economia sempre di più, collettività e ugualizza anche la sanità applicando cure (?) Contro il Covid uguali per tutti gli ugualizzati imponendosi coercitivamente anche sui prodotti da iniettare nel tuo corpo.
    Norme, direttive, regolamenti, disciplinari, tutto è sempre più normato e via via più minuziosamente.
    Non si dice soviet, si dice commissari europei, non è il Partito Comunista ma i partiti progressisti antipopolari, i ritrovi di tecno progressisti alla Attalì / Schwab Saviano/Lerner, la "gauche caviar" che decidono, oligarchie autoreferenziali ostili al popolo/plebaglia/'gnoranti/servi del fisco.
    Non è un caso che le coercizioni pro prodotti anti- Covid abbiano raccolto massimi consensi nella sinistra istituzionale ex PCI ora arcobalenghi/fucsia (PD, +Europa ovvero +Soros).
    Ogni giorno che passa osservo sempre più vincoli: direi che non può essere liberismo.

    UUiC

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    1. Grazie per la segnalazione del refuso e, soprattutto, per la citazione!

      In realtà avevo già letto ieri il suo pezzo ma, dato l'argomento, non me la sono sentita di commentare perché mi sarei trovato in difficoltà a difendere le mie blande obiezioni…

      Riguardo la sua provocazione sono d’accordo praticamente su tutto tranne che su “libertà economica [...] sono via via ridotte”. La libertà economica per i semplici cittadini fino ai piccoli e medi imprenditori viene ridotta con miriadi di norme e burocrazia: ma per le grandi lobbi c’è più libertà d’agire e meno regolamentazione. O comunque la regolamentazione la dettano loro alle autorità politiche in maniera che li favorisca.

      Per il resto, come dicevo, sono d’accordo con lei. Da qualche parte, non ricordo dove ma recentemente, ho scritto del totalitarismo e di come l’Europa stia andando in tale direzione.
      Anzi, vediamo se con una rapida ricerca trovo il pezzo a cui mi riferisco…
      Ah! Ecco qui: Varie sul secolo breve. Beh, non parlo di Europa ma di occidente, ovvero includendovi anche gli USA (vabbè, e Canada, Australia, Nuova Zelanda… ma non Giappone e Corea del Sud)...

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    2. Inviamo come le multinazionali (e.g. quelle del web) che pagano il 15% sugli utili e io, servodelfiscoglebainps, che sudo il 60% della mia fatica in tasse.
      OIigarchie e servi.
      In effetti, difficile darVi torto.
      UUiC

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    3. Sì è un liberismo a due velocità: da F1 per le multinazionali e da monopattino per i piccoli imprenditori (ma anche quelli medi!)...

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