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lunedì 10 luglio 2023

Erdogan e Putin

Premetto che so poco o nulla di Erdogan e della Turchia ma, del resto, so poco di tutto e ciò non mi impedisce di dire la mia su tanti altri argomenti! Diciamo però che in questo caso ne so ancora meno del solito…

La notizia del giorno è che Erdogan ha accettato di liberare cinque comandanti Azov che erano agli arresti domiciliari in Turchia: secondo degli accordi fra Turchia, Ucraina e Russia avrebbero dovuto essere liberati solo alla fine delle ostilità. Invece Zelensky se li riporta a casa.
Inoltre, se non ho capito male, la Turchia fornirà nuove armi all’Ucraina. Insomma finalmente una vittoria reale per Zelensky sebbene politica e di immagine invece che militare.

Come interpretare la mossa di Erdogan visto che sembrava molto vicino alla Russia?

Io, che lo ripeto so poco o nulla della Turchia, credo che non ci sia bisogno di tentare analisi particolarmente sofisticate o di andare a leggervi chissà quale strategia nella decisione di Erdogan. Semplicemente sta facendo fare alla Turchia quel gioco politico di equilibrismo che avrebbe dovuto fare l’UE se avesse avuto una classe politica all’altezza e non totalmente sottomessa agli interessi degli USA. In altre parole la Turchia dà un colpo al cerchio e uno alla botte: oggi ha fatto un torto alla Russia e, fra qualche mese, ne farà uno agli USA.

È una politica pericolosa perché si rischia di inimicarsi realmente una parte politica e ci si può permettere di tenerla solo se si ha una qualche leva su cui fare forza. Economicamente la Turchia è messa molto male l’asso che ha in mano è la forza militare: nella NATO, dopo gli USA, è la Turchia ad avere al momento l’esercito più forte. La Turchia è necessaria agli USA e, allo stesso tempo e per lo stesso motivo, può flirtare con la Russia (*1).

Fra qualche giorno ci sarà la famosa riunione NATO.
La controffensiva Ucraina non ha prodotto alcun successo significativo mentre le perdite di uomini e mezzi sono state altissime: le mie fonti (neutrali/filorusse) parlano di 10 a 1 ma anche fossero 5 a 1 sarebbero comunque insostenibili.
Forse per la disperazione qualche giorno fa Zelensky ha minacciato di attaccare la centrale nucleare sul confine (vabbè i media hanno detto che i russi l’avevano minata) ma, sembra, parecchi governi occidentali abbiano detto a Zelensky di non fare follie e, il giorno dopo, l’allarme è rientrato…
Una possibilità è che alla riunione NATO la Turchia tolga il veto all’ammissione della Svezia nella NATO: del resto è troppo presto per ritornare dalla parte della Russia perché il suo giochino sarebbe troppo evidente.

Come reagirà la Russia? A livello diplomatico protesterà parecchio ma Putin non credo che taglierà i ponti con la Turchia. L’amicizia tornerà con uno sgarbo di Erdogan a Washington alla prossima occasione.
Alcune fonti ipotizzano addirittura che questa decisione turca sia stata concordata con Putin: adesso infatti la Russia ha la perfetta opportunità di ritirarsi dall’accordo sul grano affermando che Turchia e Ucraina non rispettano i patti. In occidente i media ci racconteranno che Putin è matto e vuole affamare i più poveri (gran parte del grano in realtà andava in Europa) ma per il resto del mondo la sua decisione sarà ritenuta comprensibile.

Nel frattempo ho “terminato” la mia riflessione sulla rivolta di Prigozhin e la gestione della crisi di Putin.
In particolare mi chiedevo se Putin fosse più debole o più forte. I miei dubbi provenivano dal fatto che non aveva distrutto le truppe Wagner dirette a Mosca: io avevo ipotizzato che Prigozhin godesse della protezione di qualche falco nell’esercito ma in realtà adesso la mia interpretazione dei fatti è cambiata decisamente.
Intanto non consideravo (benché ne fossi a conoscenza) che i russi considerano i soldati della Wagner come eroi e, di conseguenza, anche la stima nei confronti di Prigozhin era alta.
Putin non ha ordinato l’attacco non perché aveva la mani legate ma, al contrario, perché il supporto popolare e soprattutto militare per Prigozhin era nullo: nessuno si è schierato con lui. Putin ha quindi voluto evitare un bagno di sangue fratricida e ha così concesso una via di uscita a Prigozhin e ai militari ribelli (comunque una minoranza della Wagner). Aggiungo che secondo una mia fonte Putin, il giorno della rivolta di Prigozhin, telefonò personalmente a tutti i comandanti impegnati sul fronte ucraino: con le debite proporzioni una manovra molto alla Cesare per garantirsene la lealtà.
Adesso, a posteriori, credo che la decisione di Putin sia stata corretta: tutta la questione è ormai dimenticata mentre invece, se l’avesse soffocata nel sangue, sarebbe una ferita ancora aperta.

Riguardo la situazione militare credo che la Russia aspetterà di vedere cosa verrà deciso alla riunione NATO. Per adesso la Russia ha sempre evitato di aumentare la tensione con l’occidente (esattamente l’opposto della strategia USA) ma siamo arrivati a un punto in cui probabilmente si valuta seriamente una nuova offensiva che faccia terminare la guerra.
La Russia vuole minimizzare i propri morti e attaccare inevitabilmente (vedi Backmut) ne comporta di più che difendersi: ma attendere troppo fa sì che l’Ucraina riceva nuove armi sempre più pericolose (vedi le bombe a grappolo o i missili a lunga gittata). Insomma aspettare che l’occidente rinsavisca potrebbe non essere più la scelta meno sanguinosa.
Di nuovo sarà importante cosa uscirà dal vertice NATO per definire la risposta russa.

Conclusione: per coerenza, visto che ho deciso di riferirmi al governo col simpatico soprannome di “incapaci”, chiamerò i politici che parteciperanno al vertice NATO “superbabbei” dato che, del resto, sono guidati da capitan Babbeo (*2)...

Nota (*1): Analogamente il punto di forza della UE era l’economia ma ce la siamo bruciata sparandoci sui piedi e rompendo completamente con la Russia… Invece di rimanere più o meno neutrali… che imbecilli… ogni volta che vado al supermercato e vedo l’effetto dell’inflazione non riesco a non arrabbiarmi…
Nota (*2): secondo le mie fonti sembra che gli UK siano molto seccati perché speravano che un loro uomo sarebbe stato eletto segretario NATO al posto di Stoltenberg il prossimo anno: invece pare che gli USA abbiano in mente una persona ancora più fanatica e meno capente: la Baronessa Tedesca!!

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