Per varie ragioni queste vacanze si stanno rivelando un fallimento.
La ragione principale è esterna, ovvero il problema sorto in Italia, in contemporanea con la mia partenza.
Non voglio annoiare i miei pochi lettori con i dettagli. Dico solo che sono spesso impegnato in telefonate ed email in Italia mentre, quando non telefono o scrivo, penso a quello che dovrò dire o scrivere...
Obiettivamente, però, la definizione più esatta sarebbe "bega" perchè "problema" ha già una connotazione troppo forte.
Mi rendo conto che sono io che, attualmente, ingigantisco qualsiasi problema. Scrivo "attualmente" perché non sono sempre stato così: direi che è dal mio periodo "spagnolo" che sono diventato iper ansioso.
Qualsiasi inconveniente che mi capita tendo a ingigantirlo e, soprattutto la notte, non riesco a non pensarci finendo così per dormire poco e male come in questi ultimi giorni.
Può darsi che sia il sintomo di qualche altro disturbo. Non so: vedrò di indagare...
Il non dormire e, l'essere stanco e di cattivo umore, si ripercuote poi sul fatto che mi manca l'iniziativa di contattare tutti gli amici che mi ero ripromesso di rivedere. Sono sicuro che, appena mi facessi vivo, mi inviterebbero ad andare a trovarli. Così dovrei prendere il treno e, benché non sia un problema, comunque non sono dell'umore di farlo.
Idem per andare a far foto: Den Haag e le città circostanti mi sono ben note e, così, non ho lo stimolo di andare a vedere cose nuove. Se a questo si unisce la stanchezza derivata indirettamente dal problema italiano, il risultato è che il mio spirito di iniziativa, per fare qualche escursione fotografica, è molto vicino a zero...
sabato 8 maggio 2010
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