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mercoledì 22 giugno 2022

I successi di Biden

Qualche riflessione sparsa sulla guerra in Ucraina.

INIZIO LUNGHISSIMA PREMESSA CHE IL LETTORE PUÒ SALTARE:
I motivi per cui questa guerra è iniziata gli esposi ottimamente in Altra lettura della crisi Russia-Ucraina-NATO (USA) del 24 febbraio 2022.

Nel pezzo Pandemia e guerra riportai poi un commento che scrissi su un sito che seguo il 5 marzo e che pensavo di aver pubblicato su questo ghiribizzo: infatti praticamente da subito (lo intuii dai boicottaggi sportivi: normalmente lo sport è usato per riavvicinare mentre in questo caso lo fu per isolare e separare) capii che gli USA non volevano la pace (non per nulla avevano scatenato la guerra).

Poi, a causa della folle censura UE, impossibilitato a consultare la propaganda russa per confrontarla con quella occidentale, decisi di evitare del tutto di seguire la guerra sui media: meglio non informato che disinformato. Feci bene? Feci male?
Beh, mentre la maggior parte degli italiani, grazie ai nostri formidabili media, pensavano che l’Ucraina stesse vincendo, che le loro truppe sarebbero arrivate a Mosca e che il “pazzo” Putin era già finito, io semplicemente continuai a ritenerne l’esito incerto in attesa di fatti concreti da valutare.

Poi, finalmente il 5 maggio trovai (senza cercarlo) un ottimo articolo su DifesaOnline.it che presentai nel pezzo Il parere degli esperti.
L’articolo in questione spiegava che la Russia, dopo un errore strategico iniziale, stava lentamente ma inesorabilmente vincendo, che l’artiglieria sarebbe stata decisiva, che l’apparato di produzione bellica russa era intatto e che avrebbe continuato a sfornare armi senza problemi nonostante le sanzioni, che l’Ucraina era già a corto di uomini e che le perdite russe, sebbene concrete, erano però nel complesso irrilevanti. Trovai l’articolo (in realtà diviso in tre parti) estremamente convincente.
Per obiettività evidenziai, sullo stesso sito, un altro articolo di un altro autore che aveva il merito di essere più recente e che praticamente diceva il contrario: che la Russia cioè stava subendo sconfitte dopo sconfitte.
Io scrissi che il tempo ci avrebbe detto chi di questi due esperti aveva ragione: in verità già pochi giorni dopo, continuando a seguire il sito DifesaOnline, mi resi conto che il secondo esperto era un esaltato pro NATO che ripeteva la propaganda occidentale verniciandola con una patina di terminologia militare: una perdita di tempo leggerlo insomma.

Circa un mese dopo mi sono poi imbattuto in video in inglese sempre sulla guerra in Ucraina che, più o meno, confermavano quanto detto dal primo esperto che mi era così piaciuto.
Il pezzo in questione è: Aggiornamento ucraino del 6 giugno.
Anzi, a distanza di un mese, la situazione dell’Ucraina era totalmente peggiorata e ormai sull’orlo del disastro. Le fantasmagoriche armi occidentali erano troppo poco e troppo tardi, l’Ucraina per reggere sta mettendo in campo anche le riserve (compresi i poveri cinquantenni!), che l’esercito è sull’orlo del collasso e tenuto insieme dalla polizia militare, che anche la posizione di Zelensky è a rischio e altre informazioni di questo tipo.

Nel dubbio di aver letto semplice propaganda filo russa ho consultato (e tuttora seguo) della propaganda filo-ucraina. Dal confronto fra i due tipi di propaganda scrissi il pezzo Motivazioni convincenti o no del 12 giugno. Dove in pratica spiegavo per quale motivo la propaganda ucraina NON mi sembrava affidabile mentre le altri fonti che avevo trovato sì.
Motivazioni e spiegazioni più convincenti erano fornite da un analista geopolitico (ho scoperto poi che ha una certa fama e che è molto “vicino” alla Cina) sul suo canale The New Atlas. La propaganda ucraina era invece solo propaganda priva di utilità.

Nel corso dei giorni ho poi iniziato a trovare molti altri esperti che, con toni diversi (soprattutto sulla quantità di perdite russe), ripetevano le stesse cose. Per esempio questo esperto austriaco è molto chiaro ed equilibrato, probabilmente il più neutrale (ricordo che l’Austria non è nella NATO) che ho trovato: Heavy Weapons to Ukraine: Heavy Metal &amp Rock ‘n’ Roll.
Ma la nuova analisi che per il momento mi pare la migliore in assoluta perché allarga la prospettiva anche sugli USA “guidati” dal senile Biden è questa:
Ukraine Russia War Update - Col Douglas Macgregor dal canale Judge Napolitano – Judging Freedom
Il succo è che l’Ucraina non sta perdendo ma ha già perso; Biden è tenuto all’oscuro dall’andamento della situazione sul campo: gli stessi democratici lo tengono al potere semplicemente perché è più controllabile della vice presidente. In pratica al comando degli USA e del “mondo libero” vi è la squadra di Biden che, a sua volte è gestita dai papaveri democratici a loro volta influenzati dalle grandi lobbi economiche. Ed ecco spiegato il disastro a cui assistiamo.
In verità non ho la più pallida idea delle novelle che raccontano i media italiani: suppongo che, per esempio, attribuiscano la colpa dell’inflazione ai no-vax, a Putin, agli UFO o roba del genere…
FINE LUNGHISSIMA PREMESSA

L’Ucraina non sta perdendo la guerra ma l’ha già persa.
Più passa il tempo e più aumentano le vittime e le perdite territoriali.
Tutti gli aiuti economici e militari sono stati quindi inutili.
I mezzi militari e le armi spedite in Ucraina sono poi in parte finite sul mercato nero.
I mezzi e le armi che anche l’Italia ha mandato in Ucraina andranno ricomprate: grande esborso per noi e grande guadagno per i produttori principalmente americani.
L’economia ucraina è distrutta. L’economia europea è semi distrutta: siamo solo all’inizio della crisi. Anche l’economia americana ne sta soffrendo molto più del previsto.
L’economia russa va alla grande ed è più forte che mai. L’idea di far pagare l’energia in rubli, sbeffeggiata dagli incapaci media occidentali, è invece stata vincente.
L’approvazione in Russia per Putin non è mai stata più alta.
La Russia non è isolata: isolati semmai sono USA ed Europa (ah, vabbè, dimenticavo: abbiamo anche l’Australia con noi!). È nato un G8 alternativo a quello occidentale: Cina, Russia, Iran, Brasile, Sudafrica e altri tre grandi paesi che non ricordo a mente…
La Russia è stata spinta tra le braccia della Cina mentre originariamente Putin stava cercando di integrarsi con l’Europa.
Ah, dimenticavo:
- Razionamenti, per il momento di energia, in arrivo in Europa (W i cretini!)
- Il governo attuale dell’Ucraina è filo-nazista: prima della guerra aveva messo fuori legge tutti i partiti di OPPOSIZIONE; con la guerra sono stati messi fuori legge TUTTI i partiti con l’esclusione di quelli neonazisti.
Tutti questi disastri grazie alla guida “illuminata” del senile Biden.

Io poi chiamo Biden “senile” ma i repubblicani (e non solo) americani lo chiamano regolarmente “demented” ovvero affetto da demenza senile. Non è ovviamente lui che guida gli USA (a cui obbediscono, come gli idioti che evidentemente sono, la maggior parte dei capi di stato europei) ma la sua squadra di governo che, a sua volte, obbedisce ai papaveri democratici che “lavorano” gomito a gomito con le lobbi economiche americane.

Riepiloghiamo quindi i successi di Biden:
- Catastrofe in Afghanistan
- Distruzione dell’economia europea.
- Crisi dell’economia americana.
- Subisso dell’Ucraina.
- Spinta decisiva alla creazione di un nuovo blocco geopolitico in funzione anti-occidentale.
e
- Disastro nelle gestione pandemica.

Perché qualcuno pensa, alla luce degli altri evidenti disastri, che la gestione USA della pandemia (a cui l’Europa è ovviamente andata dietro acriticamente) sia stata buona?
Assolutamente no! Biden ha semplicemente seguito le sirene delle case farmaceutiche come per la guerra in Ucraina ha seguito quelle dell’industria bellica.

Mi è venuto un pezzo più lungo del previsto a causa della lunga premesse.
L’unica soluzione da questa crisi è che la guerra in Ucraina finisca il prima possibile (ovviamente con la vittoria russa) e che il “pazzo” Putin abbia pietà dell’Europa e ci rivenda almeno l’energia a prezzi decenti. In realtà non credo che lo farà: ormai Putin ha avuto la dimostrazione che la classe politica europea non è affidabile essendo completamente al servizio degli USA anche quando obbedirgli va evidentemente contro ogni interesse degli stessi europei. La strategia russa dovrà quindi essere quella di aspettare un cambio di regime (perché a questo è ridotta la nostra “democrazia”) in Europa e per averlo bisognerà che la situazione degli europei peggiori drasticamente: ecco perché non credo che Putin ci darà quella collaborazione in cui ho comunque detto di sperare.
Questo sempre che nel frattempo il senile Biden non ci trascini in altri disastri come, per esempio, un allargamento del conflitto o magari una bella guerra nucleare che uccida tutti tranne qualche scarafaggio...

Quindi chi crede che la Putin sia il cattivo di turno e che l’Ucraina vincerà la guerra non ha capito niente di niente: semplicemente vive nella fantasmagorica e onirica realtà parallela descritta dai media occidentali.

Conclusione: mi limito a parafrasare Orwell sicuro che i miei lettori capiranno ciò che intendo: «Quando le pecore l’impararono a memoria svilupparono una grande passione per questa massima e spesso, mentre pascolavano nel campo, iniziavano a belare “Putin è un pazzo, Слава Україні! Putin è un pazzo, Слава Україні!» e continuavano per ore senza mai stancarsene.»

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