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domenica 5 giugno 2022

Bartezzaghi è morto!

Stamani ho scoperto che Bartezzaghi è morto da circa trent’anni!
Lo ricorda questo articolo (a pagamento): “Bartezzaghi era un modo di dire, ma mio padre restava umile. È morto da 30 anni, parliamo ancora attraverso le parole crociate” di Silvia Renda su HuffingtonPost.it
Certo che aveva legato il suo nome a quello di “cruciverba difficile”: suppongo fosse una bella soddisfazione.
A me non sono mai riusciti i suoi cruciverba ma mio padre li risolveva regolarmente senza troppe difficoltà.

Ho comprato un nuovo filo per il decespugliatore e mi è cambiata la vita. Il vecchio filo si consumava molto rapidamente e bastava colpire un rametto, anche piccolissimo, che subito si spezzava. Il risultato è che dovevo prestare una grande attenzione al taglio per evitare di colpire ostacoli imprevisti che mi avrebbero costretto a fermarmi per allungare il filo (e magari tagliarne una parte se si era spezzata una sola estremità). Mi occorreva più tempo, mi stancavo di più, facevo un lavoro peggiore (erba più alta) e mi stressavo enormemente…
Adesso è una meraviglia: il nuovo filo praticamente non si consuma per niente e trancia anche i rametti senza problemi o, nel caso peggiore, li lancia via….

Il gran caldo inizia a farsi sentire anche da me… beh, appena appena…
Adesso (ore 9:00) ho 22,5° in camera per colpa del calcolatore praticamente sempre acceso: 21,5° nelle altre stanze al piano di sopra.
Questo grazie alla mia “sapiente” gestione dell’apertura/chiusura finestre: altrimenti ci sarebbe facilmente un grado in più…

Un indicatore piuttosto atipico del mio livello di stress è dato dalle statistiche di Anki: in particolare ve ne è una che mostra i giorni in cui ho adoperato il programma oppure no.
Per qualche motivo, probabilmente a causa di un salto di versione (io aggiorno molto raramente questo programma) mi ha perso i dati vecchi. Comunque, fidatevi, la mia norma era usare Anki circa 6 giorni su 7: il settimo giorno tipicamente facevo qualcosa di diverso dal solito al mattino che scombussolava le mie abitudini e poi dimenticavo di esercitarmi per il resto della giornata.
I dati del grafico qui partono a maggio-giugno 2021 e si vede che resto tranquillo fino a luglio, qualche giorno di tensione e poi mi rinormalizzo ad agosto. A settembre c’è un nuovo peggioramento da cui non recupero più completamente. A dicembre un altro peggioramento e da inizio marzo inizia il periodo peggiore. Recentemente, a occhio un mese e mezzo, ho poi ritrovato un minimo di normalità.

Qualche giorno fa avrei voluto scrivere un pezzo, magari un corto, ma non ne ho avuto voglia perché mi avrebbe messo troppo di malumore.
Era il giorno in cui l’UE ha approvato le sanzioni sul gas/petrolio alla Russia col risultato di ottenere un immediato balzo dei prezzi dei carburanti (che portano a rimorchio l’inflazione). Ovviamente per mettere “in ginocchio” la Russia che, semplicemente, venderà ad altri queste fondamentali materie prime. L’UE è come il marito che, per fare dispetto alla moglie, si taglia le gonadi.
Avrei voluto trovare una foto qualunque di una riunione europea, con tanto di Von der Leyen a fare da hostess e gli altri politici, tutti perfettamente azzimati e con sorriso falso a 32 denti: l’avrei sottotitolata: “Gli ebetini colpiscono ancora…” oppure “Ecco i bravi…” o roba di questo genere…

Che poi le conseguenze per l’economia europea, e italiana in particolare, sarebbero state gravissime mi era stato subito evidente: lo scrivo in questo corto, Fine dell’Italia, del 27 febbraio:
«[…] lo tsunami di povertà che ci attende è stato cercato e voluto. Sarebbe bastato dare una conferma scritta alla Russia che l’Ucraina non avrebbe mai fatto parte della NATO. Ma invece Biden (l’UE è comunque al suo guinzaglio) ha deciso che era meglio sacrificare l’Europa e i suoi cittadini (oltre che l’Ucraina).

Il succo però è che dell’Italia rimarrà poco o niente. Non credo che fra un anno riconosceremo il nostro paese. Incapaci e traditori ci porteranno al disastro e ci seppelliranno. Amen.»
E io di geopolitica non ci capisco nulla: avevo semplicemente fatto 2 + 2...

Nei giorni scorsi ho visto molti video di Chomsky sulla questione ucraina: non sorprendentemente quel cretino di Chomsky la pensa come me. Guerra evitabilissima, pericolo folle di guerra nucleare ed estinzione del genere umano, Ucraina sacrificata per interessi USA, Europa sacrificata per interessi USA etc…
L’unica differenza di pensiero è che lui considera comunque Trump peggio di Biden (che comunque ritiene affetto da problemi senili) senza rendersi conto dell’antinomia logica visto che è Biden che sta portando il mondo sull’orlo del baratro e non Trump! Vabbè… a me il modo di pensare di Chomsky in questo caso pare esattamente analogo alla fissazione di chi era contro Berlusconi a prescindere e ha chiuso gli occhi sul fatto che l’opera di distruzione sistematica dell’Italia è iniziata dal governo Monti in poi… Ma Berlusconi era il “demonio” quindi meglio qualsiasi altra spazzatura…

Ecco, volendo disperatamente cercare qualcosa di positivo in questa vicenda folle è capire quante siano divenute, percentualmente, le persone che si rendono conto che la democrazia in Italia, e in misura variabile anche negli altri paesi europei, è divenuta una farsa. Ovvero che la democrazia non è il governo del popolo ma, semmai, contro il popolo.
Quante sono percentualmente le persone, nonostante una propaganda anti russa che oltrepassa il ridicolo, favorevoli alla guerra, al sostegno dell’Ucraina a tutti i costi, al rischio di conflitto nucleare, a mandare a catafascio l’economia, delle sanzioni che fanno dieci volte più male a noi che alla Russia?
Io credo poche ma è difficile capirlo dato che i sondaggi ufficiali non sono di certo affidabili: ipotizzo così un 25% dato che su FB, nonostante il campione molto basso di amici/conoscenti, c’è soltanto una persona che pervicacemente mette bandierine ucraine in quasi tutti i suoi commenti…

Io credo/spero vi sia ormai un 50% di persone che si rendano conto che la democrazia in Italia è ormai completamente saltata: con TUTTI i partiti egualmente complici e traditori del popolo italiano.

Conclusione: W Bartezzaghi!

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