Di che scrivo oggi?
Gli argomenti sarebbero anche troppi…
Interessantissimi i parametri economici della Russia che nonostante le sanzioni stanno andando alla grande: in altre parole non solo non ne sta venendo danneggiata ma, al contrario, si sta rafforzando.
Inutile ricordare cosa sta accadendo nell’occidente guidato dal senile Biden seguito dagli obbedienti, rallentati e incapaci che governano in Europa…
Ma forse più importante è un personaggio americano che non avevo mai sentito nominare prima ma che è, ovviamente, molto famoso negli USA.
Prima una premessa: al 60% degli americani non piacciono né repubblicani né democratici.
Questa percentuale è abbastanza alta da lasciare spazio per la costituzione di una terza forza: e lo sapete di che tipo sarà? Esatto! Un populismo…
Si prospetta un nuovo populismo negli USA guidato da un certo Jimmy Dore un uomo di spettacolo, un commediante, specializzato su tematiche politiche. Vi ricorda qualcuno? Pensate sia impossibile che possa vincere? Io credo di no...
Poi, dal mio punto di vista, sarebbe fondamentale capire se il suo populismo fosse reale o apparente ([E] 13.4). Impossibile valutarlo basandosi sulle sole dichiarazioni ma da quello che ho sentito ha capito molte delle problematiche reali della nostra società, compresa quella statunitense.
Fondamentalmente l’aumento della diseguaglianza con i super miliardari che diventano più ricchi mentre la gente comune più povera (*0): più un’altra decina di tematiche che condivido pienamente (*1).
In pratica gli manca solo la consapevolezza dei problemi strutturali della democrazia e, quindi, della necessità di ribilanciarla per compensare l’aumento di forza dei parapoteri economici.
Ah! prevedibilmente i media tradizionali statunitensi stanno già incominciando a bersagliarlo ma la loro credibilità è ormai così bassa (qualcosa tipo l’8% o il 18%: non ho capito bene perché ascoltavo il video in inglese mentre scrivevo!) che non lo danneggiano minimamente!
E il mio punto di vista lo conoscete: la battaglia per la libertà dell’occidente non avverrà in Italia o in Europa ma negli USA (*2): sono infatti gli USA che guidano con il loro esempio ([E] 15.3) l’occidente. Un populismo reale negli USA sarebbe un’ottima cosa per il resto del mondo.
Il pericolo è che se questo Jimmy Dore avesse realmente intenzione di fare anche solo un quinto di quello che dice allora verrebbe prontamente assassinato…
Quindi sono ottimista?
Assolutamente no! Non ho motivo per esserlo: come detto non conosco questo personaggio (ovviamente vedrò di seguirne qualche spettacolo nei prossimi giorni per capire meglio che tipo è e cosa dice) e, come detto, è comunque impossibile capire a priori se il suo populismo sarebbe reale o apparente (e quindi irrilevante).
Certo che qualsiasi cosa avvenga questa reazione democratica negli USA è significativa e perfettamente in linea con la mia teoria ([E] 13.2): più la gente si impoverisce e più si cercano alternative che in questo periodo storico saranno inevitabilmente populiste dato che nell’occidente tutti i partiti sono divenuti più o meno sistemici a causa dei limiti strutturali dell’attuale sistema democratico.
Poi, è chiaro, come ho più volte specificato la mia teoria può aiutare a prevedere le tendenze principali ma, ovviamente, non può dirci nulla sulle intenzioni dei singoli.
Certo per adesso sarebbe ancora fantapolitica ma credo che in una corsa a tre fra un candidato repubblicano (magari Trump), uno democratico (diciamo Biden per semplicità ma sicuramente non sarà lui) e uno indipendente (per esempio questo Dore) i media tradizionali si troverebbero costretti a fare il tifo per Trump (dando per scontato che il candidato democratico avrebbe lo svantaggio incolmabile dei disastri compiuti dal senile Biden) per cercare di non far vincere Dore! Sarebbe buffo, eh?
Conclusione: vedremo… a seconda di come andranno le cose potrei non riscrivere mai più di Jimmy Dore oppure farlo molto spesso!
Nota (*0): volendo essere ottimisti mi piace pensare che se fossi un populismo apparente non andrei a puntare il dito verso l’essenza del vero grande problema che affligge la società (la crescita della diseguaglianza economica) ma rimmarrei su principi vaghi: “più giustizia per tutti”, “più onestà”, “dalla parte dei più deboli” e altri motti altrettanto superficiali...
Nota (*1): Vabbè, due altri esempi li posso fare: si tratta di questioni di principio che a me stanno però molto a cuore: 1. riabilitazione come “eroi” di Assange e Snowden; 2. No all’obbligo vaccinale e indagine approfondite sulle numerose “stranezze” della gestione della pandemia.
Nota (*2): non ricordo dove ne ho scritto! A una ricerca veloce ho trovato un accenno a questa mia teoria nel corto Notizia/video allarmante. Secondo me ne scrissi più o meno dopo la pubblicazione della versione 1.9.0 dell’Epitome ma non è da escludere che abbia solo pensato di averlo fatto! Comunque chiarirò il concetto già in 1.9.1!
alla prima stazione
1 ora fa
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