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giovedì 9 giugno 2022

Indignato e arrabbiato

Il titolo di questo pezzo avrebbe dovuto essere “Appunti di viaggio 5”, sulla falsariga di articoli simili scritti nei giorni scorsi. Anche oggi infatti ho fatto la mia escursione a Pisa e, per ingannare la noia del viaggio, mi sono appuntato mentalmente varie riflessioni e curiosità che mi sono capitate.
Il problema è che mi è successa una cosa che mi ha fatto veramente arrabbiare cosicché per tutto il viaggio di ritorno non ho pensato ad altro.

Ho deciso comunque di descrivere rapidamente le altre riflessioni e di lasciare l’evento critico per ultimo in maniera da potergli dedicare con calma lo spazio che si merita senza incasellarlo nel mezzo agli altri…

Premessa: dovendo guidare mi “appunto mentalmente” i vari spunti di cui voglio scrivere. In pratica uso una tecnica mnemonica che associa un numero a una specifica parola che lego poi a un’immagine che corrisponde a ciò che voglio memorizzare.

Per non partire sempre da 1 a ogni viaggio aumento di 10: oggi ho cominciato da 30.

30: mazza → due religiosi che si prendono a mazzate.
Questo spunto in realtà meriterebbe un po’ di spazio ma ubi maior… e quindi lo riassumo schematicamente. Riflettevo su una discussione avuta ieri su FB con un tizio con cui sono divenuto amico da poco (*1). In un suo pezzo ha proposto una teoria sul perché le persone cambiano religione che non mi ha convinto: gli ho spiegato la mia perplessità e lui mi ha risposto che è d’accordo con me ma che i “sociologi” affermano quello che aveva scritto…
In realtà, secondo me, ha colto un fattore ma non uno particolarmente importante: ma questo non gliel’ho scritto!

31: moto → una moto estremamente rumorosa che fa esplodere i timpani.
Niente di particolarmente interessante ma mi è sembrata buffa la catena di pensieri che sono riuscito a ricostruire.
Ero ancora sull’autostrada e mi è cascato l’occhio su un edificio in lontananza che si vedeva oltre le barriere sonore sull’altra corsia. Ho pensato: “così come il mio sguardo raggiunge gli ultimi piani di quell’edificio così faranno anche le onde sonore, la barriera non li protegge”. Ho avuto poi un moto di pietà per chi vi vive e magari d’estate cerca di dormire con le finestre aperte per il caldo. Ho pensato che il suono deve essere bello forte e subito dopo ho pensato a casa mia nel bosco: anche da me, la notte, se non c’è vento si sente in lontananza un vago rumore di fondo di traffico. Allora mi sono ricordato di due cose: 1. che il giorno di diversi anni fa quando venne l’ultima grande nevicata il silenzio fu assoluto; 2. che ormai, con i miei acufeni che aumentano progressivamente di volume, probabilmente non sentirei più comunque il romorio dell’autostrada!
Allora ho pensato all’orecchio interno: il mio sospetto è che i miei acufeni siano di origine artritica ma non ho diagnosi ufficiali…

32: mano → un’enorme mano esce fuori da una grotta.
Mi era infatti venuta in mente una serie tedesca (“The dark”, ci scriverò un pezzo a parte) dove una grotta misteriosa sembra all’origine di vari misteri fra cui che a pecore e uccelli scoppiano le orecchie: questo mi ha dato l’idea per memorizzare il precedente spunto. In questo caso volevo però prendere l’occasione per spiegare meglio la tecnica mnemonica ma ormai sarà per un’altra volta…

33: mamma → mia mamma vestita da procuratore di calcio.
Alla radio ho sentito un procuratore di calcio che spiegava la differenza fra procura (una percentuale sullo stipendio del calciatore assistito) e la commissione (una una tantum richiesta alla società per il lavoro fatto, per esempio “il rifiutare le offerte di altre società”).
Il giornalista commentava con “giusto, giusto” ma a me non sembra: mi pare che il procuratore voglia farsi pagare il proprio lavoro due volte, dal calciatore e dalla società.
Se l’offerta della società è infatti migliore delle altre allora il procuratore ha lavorato per il proprio assistito che lo ripaga con la procura; se invece l’offerta non era la migliore allora ha senso chiedere la commissione a tale società ma, evidentemente, non avrebbe fatto i migliori interessi del calciatore che avrebbe potuto guadagnare di più altrove…
Bo, a me pare avidità… o forse era semplicemente cattivo l’esempio fatto dal procuratore…

34: mare → Afrodite nasce dalle acque del mare di Cipro.
Di questo parlerò al termine di questo pezzo.

35: mela → Pizza alla mela per adescare i vicini.
Come sapete voglio coinvolgere i miei vicini studenti per farmi aiutare a buttare via un po’ di roba: non voglio fregarli, l’idea è di pagarli per il loro aiuto…
Ma come agganciarli per evitare rifiuti? Finalmente ho avuto una buona idea: gli dirò che voglio regalare loro della roba (che in realtà avrei in massima parte buttato) e quando hanno accettato questa occasione “imperdibile” gli propongo anche di liberarmi della carta: psicologicamente dovrebbe essere difficile che mi dicano di no…

36: micio → dei tenerissimi gattini con le maglie della nazionale italiana giocano a calcio.
Varie riflessioni sulla partita della nazionale di cui ieri ho visto un buon 75%.
Onestamente i complimenti per il 2-1 mi sembrano eccessivi: per quel che ho visto la partita non la si era dominata. Se anche stavolta fossimo stati un po’ sfortunati l’Ungheria avrebbe potuto vincere.
Soliti problemi in attacco dove manca un attaccante che faccia gol. Gnonto non l’avevo visto nella precedente partita contro la Germania ma in questa non mi è sembrato niente di straordinario…
Mi è venuta a mente anche una riflessione su Berti (Nicola) ma la lascio perdere…

37: mucca → una mucca al volante di una macchina mi taglia la strada.
Molto tranquillamente stavo dirigendomi a velocità ridotta verso un casello con Telepass: dalla sinistra vedo nello specchietto una macchina che si avvicina molto rapidamente per, evidentemente, dirigersi ai caselli normali alla mia destra.
Siccome sono sicuro che mi ha visto, del resto è dietro di me, non mi preoccupo troppo ma per prudenza decelero ulteriormente: la signora invece sembra non vedermi e senza nessuna esitazione mi taglia la strada costringendomi a inchiodare.
Di solito sono molto tollerante e raramente suono la tromba della macchina ma in questo caso la piratessa se la è proprio meritata: cosa che comunque non le ha fatto né caldo né freddo: secondo me non si è neppure accorta che solo per fortuna sono riuscito a evitarla…

38: saltato per errore!

39: mappa → Su una mappa del tesoro la classica “X” indica la pizzeria Nando (Xando quindi!)
Ne scrissi già diversi anni fa: si tratta di una pizzeria ormai “storica” in cui andavo spesso a mangiare dei particolari quarti di pizza di una loro specialità. Tanti bei ricordi.
I proprietari erano e sono però particolarmente scontrosi: mai un sorriso, mai una parola con un cliente; sempre seri e concentrati sul loro lavoro.
Questa volta però ero curioso di saperne un po’ di più quindi ho approcciato uno dei proprietari spiegando con quanto piacere ricordassi la loro pizza: niente, poche parole e la conversazione è morta lì. Mentre aspettavo mi sono guardato intorno e ho visto un articolo di giornale incorniciato che spiegava che la pizzeria era stata aperta nel 1961. Allora sono tornato alla carica con questa informazione e finalmente ho ottenuto un po’ di relazione.
Allora Nando era il titolare originale, i proprietari attuali (dal 1982 mi pare) sono fratelli ma non figli di Nando anche se, mi ha spiegato, li faceva vivere in casa propria trattandoli come tali. Poche parole ma credo di avergli fatto esaurire tutta insieme la quantità di confidenze che dedica ai clienti per un paio di mesi!

Ma veniamo al 34…
Forse qualcuno ricorderà che in Quarto viaggio avevo accennato a una studentessa:
«Comunque la cosa interessante (e seccante) è che adesso al piano di sotto abita una studentessa e pure decisamente carina!! Ai miei tempi c’erano solo ragazzi per i quali nutrivo una profonda e istintiva antipatia... ecco, più o meno li consideravo "un'infestazione di rumore"!
Vabbè, spero di rincontrarla venerdì perché mi sembra anche molto affabile e simpatica…
»

Poi venerdì saltai il viaggio ma oggi, come da piano, ho suonato il campanello degli studenti del piano di sotto. Con mio disappunto mi ha aperto un ragazzino (beh, ha 22 anni ma mi sembrava tale!) e non la ragazza: comunque appena sentita la mia proposta è andato a chiamare la sua coinquilina.
Io nel frattempo ero tornato dentro casa a mettere in ordine ma dopo pochi minuti sono arrivati entrambi.
E allora ho capito di essermi sbagliato!
Non sul mio piano, quello è andato benissimo, ma sulla ragazza: non era “decisamente carina” ma veramente bella forte, ma bella bella da concorso intendo.
Gli occhi non li avevo visti bene ma mi erano sembrati verdi: invece erano celesti chiari ma con sfumature che tendevano a un blu più scuro: raramente ne ho visti di più belli. È anche possibile che siano di quegli occhi che cambiano colore in base alla luce...
Il disegno delle labbra perfetto… ecco forse il naso appena un po’ piccolo ma proprio volendo trovare qualcosa che non va. Alta e slanciata.
Come se non bastasse si era appena alzata ed era in un négligé nero di pizzo e ciabatte: io ho evitato di sbirciarla ma alcune cose non ho potuto fare a meno di notarle: senza entrare nei dettagli posso confermare che anche tutto il “resto” era straordinario…
Vabbè e la rabbia?
Niente è che sono sinceramente irritato con la mia vita: in genere non sono una persona con molti rimpianti: faccio quello che ritengo giusto e me ne assumo le conseguenze…
Però a ripensare che ai miei tempi in tutto il palazzo non c’era neppure una ragazza mentre adesso c’è questa specie di “top model” prestata a scienze naturali: davvero sento di essere stato trattato ingiustamente dal destino!
Intendiamoci se ai miei tempi avessi incontrato la sua esatta sosia ne sarei stato così intimidito che non sarei neppure riuscito a guardarla in faccia. Ecco: lei sarebbe stata la mia Froda e io il suo Gollum e l’anello sarebbe stata… beh, lasciamo stare… (è interessante notare come da innocente porcellino mi sia trasformato in un vecchio porco!)
Insomma ragazza assolutamente fuori dalla mia portata: dovendo tirare a indovinare, secondo me, questa si metterà con un calciatore o roba del genere…
Per "consolarmi" devo dire che mi è parsa meno simpatica e spontanea rispetto alla volta scorsa: troppo consapevole del proprio fascino forse?
Comunque non sto scherzando: ho fatto veramente tutto il viaggio di ritorno arrabbiato perché ai miei tempi avevo delle ciofeche di vicini mentre adesso c’è questa tipa sconvolgente. Non è giusto!

Conclusione: voglio un rimborso e non so a chi chiederlo!

Nota (*1): L’ho scritto che ho cambiato la mia politica delle amicizie su FB? Prima accettavo l’amicizia solo di persone che avevo concretamente incontrato nella vita reale. Da circa un anno invece accetto tutte le richieste di amicizia che ricevo. Le tengo poi in prova per qualche mese e se mi accorgo che scrivono sciocchezze o che comunque non mi interessa il loro pensiero allora le cancello...

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