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lunedì 19 dicembre 2022

La vera Europa

Premetto che non ho seguito molto la vicenda di corruzione che sta coinvolgendo il Parlamento Europeo: ma la mia riflessione sarà di alto livello e i dettagli sono quindi irrilevanti.
Cosa intendo con “alto livello”? Beh, seguitimi e lo scoprirete… (faccio prima che a tentare di spiegarlo!)…

L’UE venne “venduta” agli europei come gli “Stati Uniti d’Europa” ovvero un’unione reale che avrebbe dovuto rendere il vecchio continente più unito e forte.
Ricordo che all’epoca, cioè negli anni ‘80 quando se ne parlava, gli USA erano piuttosto preoccupati temendo un concorrente globale forte sia economicamente che militarmente e, quindi, politicamente. Forse anche per questo il Regno Unito entrò nell’unione come elemento destabilizzante con lo scopo principale di evitare che si formasse una vera unione politica.
In seguito, più volte, politici di alto livello hanno spiegato che NON c’è alcuna intenzione di realizzare gli Stati Uniti d’Europa anche se, periodicamente, l’idea viene “rivenduta” alla popolazione speranzosa.

In realtà, probabilmente fin dall’inizio, l’idea era solo quella di realizzare un grande mercato comune che superasse i vincoli locali delle varie nazioni: un portone aperto per le grandi multinazionali. La libertà di movimento degli europei all’interno dell’Unione è stato un “errore” fortunato: l’idea era solo quello di abbassare il costo della mano d’opera favorendo l’emigrazione interna da Stato a Stato. Non si era considerato che i lavoratori, se non costretti dalle difficoltà economiche, preferiscono rimanere nel proprio paese natale. Di contro questa libertà di circolazione dette alla popolazione europea l’illusione che ci si stesse effettivamente muovendo verso un’unione politica quando in realtà il vero scopo era, appunto, solo quello di diminuire il costo della mano d’opera. Nei primi anni ‘90 non vi era ancora infatti stata la fuga delle aziende verso la Cina ed effettivamente vi era, anche in Italia, una minima carenza di mano d’opera.

Una decina di anni dopo arrivò l’euro: anche questa moneta comune dette ai più, me compreso, la sensazione di andare verso un’unione reale dei diversi paesi europei. Ma anche questa era un’illusione: stavolta l’idea era quella di favorire gli stati dall’economia più forte (Germania e Paesi Bassi) a scapito di quelli più deboli. La Francia invece si illudeva di aver più controllo sulla Germania privata del marco.
In realtà l’unione artificiale di economie diverse (in costo del lavoro, tasse, infrastrutture, costo energia, burocrazia e simili) con una moneta uguale per tutti i paesi dell’unione, senza alcun tipo di compensazione, NON poteva funzionare (v. L’euro assassino). La conseguenza è stata la crisi dei paesi con economia più debole che, per rimanere competitivi, hanno dovuto iniziare a togliere diritti ai lavoratori e ad abbassare il costo del lavoro. Ecco spiegata la politica italiana a partire da Monti fino ad arrivare a Draghi (compresa probabilmente la Meloni ma diamole, per adesso, il beneficio del dubbio).
In nome delle illusioni della moneta unica e della libera circolazione dei lavoratori gli europei hanno ingoiato una lunga serie di fregature: le varie medicine amare che “l’Europa” ci chiedeva di prendere, i famosi “sacrifici”, il famigerato “ce lo chiede l’Europa”…

Da un punto di vista democratico la democrazia europea è praticamente nulla (v. Vittoria democratica insidiata): soprattutto manca la trasparenza di quello che viene deciso a Bruxelles e le conseguenze per gli europei.
Ma se consideriamo tutte le cinque condizioni della rappresentatività imperfetta ([E] 5.4) ci accorgiamo che queste sono praticamente tutte verificate (v. Un po’ di PE) e che quindi gli interessi del potere rappresentato, il popolo, e il delegato (le istituzioni europee) divergono al massimo grado.
Inoltre alla Commissione Europea e al Consiglio dell’Unione Europea si può applicare il corollario dei gradi di distanza ([E] 5.5) e questo ci fa immediatamente comprendere che la distanza fra potere politico e gli interessi della popolazione è notevole.

Quello che abbiamo adesso sono delle istituzioni europee, per quanto riguarda le iniziative economiche, in mano alle lobbi. Riguardo la geopolitica, la guerra in Ucraina ha reso evidente che siamo delle colonie, senza voce in capitolo, degli USA. I “nostri” rappresentanti hanno infatti preso delle decisioni politiche con conseguenze economiche devastanti per l’intera popolazione europea da cui solo gli USA di capitan Babbeo guadagneranno, forse e solo nel breve termine, qualcosa.
Al riguardo ho già scritto numerosi pezzi e non ho intenzione di ripetermi…

In questa prospettiva capirete quindi il mio scarso interesse per le notizie di corruzione che arrivano dal Parlamento Europeo. Non me ne stupisco: semplicemente sono consapevole che ciò che sta emergendo è solo la punta dell’iceberg di un sistema corrotto e marcio. Un marciume inevitabile data la mancanza di trasparenza e democrazia che caratterizza l’UE.
Cioè, anche solo considerando come i vari alti funzionari europei finiscono, senza imbarazzo, a lavorare per grandi istituzioni finanziare internazionali, e sapendo che i maggiori organi europei sono al servizio delle lobbi era ovvio che vi fosse della corruzione più o meno manifesta. Come si dice? Se la testa del pesce è marcia il corpo non potrà essere meglio…

Quindi cosa succederà?
Anche in questo caso il mio interesse è molto scarso: il sistema è ormai totalmente malato e non potrà sanarsi senza una riforma strutturale delle istituzioni europee che, al momento, non è né ipotizzata né ipotizzabile.
Allora tutto si ridurrà all’apparenza. Se si vorrà cercare di dare un’illusione di onestà allora i colpevoli di corruzione verranno puniti severamente; se invece si deciderà di non alzare l'attenzione su questa vicenda, anche per paura di scoperchiare altre pentole piene di vermi, allora il tutto verrà insabbiato più o meno rapidamente.
Rimane il fatto che, comunque, si tratterà solo di illusione: il corpo è marcio e non può essere sanato. Cosa si farà con queste “mele marce” che non sono di certo isolate, ha poca importanza: sarà solo funzionale a mantenere il più possibile un’illusione, ripeto un’ILLUSIONE, di serietà e onestà.

Conclusione: vediamo. Continuerò a seguire la vicenda con interesse minimo. Come ho spiegato altrove la vera battaglia per la democrazia l’occidente la dovrà combattere contro se stesso e l’agone saranno gli USA: tutto quello che accade altrove è di scarsa o relativa importanza (*1).

Nota (*1): un’eccezione è la guerra in Ucraina voluta e supportata dagli USA di capitan Babbeo: se, come sembra, la Russia alla fine prevarrà nonostante il sostegno occidentale questo avrà conseguenze importanti per l’intero occidente e potrebbe accelerare un mutamento politico anche se, sfortunatamente, non necessariamente in meglio.

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