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lunedì 12 dicembre 2022

Intuizione, riflessione e ipotesi

Premessa: in estate avevo ipotizzato che l’Ucraina, sapendo che i russi non avrebbero cercato di attaccare le loro difese intorno al Donbass con la fanteria per conquistarle, poteva permettersi di tenerle con meno uomini di quanto sarebbe stato necessario per respingere un vero e proprio assalto. Questo aveva permesso: 1. di avere quel numero di uomini necessario per le offensive di settembre e ottobre (poi vi sono sempre più conferme di “volontari” occidentali, soprattutto polacchi ma anche rumeni e statunitensi); 2. di subire meno perdite dalla artiglieria russa (se nelle trincee si sono 10 uomini una cannonata nemica che va a segno ne uccide 1, se sono in 100 ne uccide 10).

E qui viene la mia intuizione. La battaglia per Bakhmut.
Bakhmut è una città chiave nella linea di difesa ucraina e se i russi la conquistassero metterebbero in crisi l’intero fronte.
Combattimenti intorno alla città vanno avanti dall’estate ma, da diverse settimane la situazione sta cambiando: i russi stanno concentrando molte forze su quel fronte e questo sta costringendo gli ucraini a fare altrettanto.
In questa situazione però l’artiglieria russa (secondo fonti occidentali il rapporto di forze in questo caso è di 9 : 1 in favore della Russia) provoca molte più vittime.
Questo spiega le notizie, sempre più insistenti (anche da fonti occidentali), che le perdite di Kiev nell’area siano disastrose: si parla di oltre il 70% dei vari reparti impegnati.
Ma per evitare di perdere la città Kiev continua a inviare rinforzi e quindi le perdite continuano: evidentemente questa situazione è insostenibile già nel medio termine.
Suppongo che, direi prima di Natale, Kiev sarà costretta ad abbandonare la città con tutte le ripercussioni strategiche previste.

E questo senza considerare le truppe russe che ancora aspettano di intervenire.
Al riguardo abbiamo delle notizie interessanti direttamente da Putin sui circa 300.000 soldati mobilizzati a settembre/ottobre.
Circa 75.000 soldati, quelli più preparati, sono già da tempo al fronte (lo avevo già sentito dire ma cerco di evitare di diffondere notizie incerte). Altrettanti sono nelle retrovie dove hanno sostituito truppe più preparate permettendo a queste di essere trasferite al fronte.
I 150.000 soldati rimanenti stanno ancora venendo “addestrati”.

Da tempo ripeto che l’apertura di un nuovo fronte a nord sarebbe decisivo perché l’Ucraina non avrebbe concretamente le forze da contrapporgli.
Ora mi sta venendo un dubbio: ovvero che la Russia le tenga in riserva per poter eventualmente contrastare un intervento diretto occidentale. Da tempo si parla infatti dell’idea di Washington di creare una zona cuscinetto nella parte occidentale dell’Ucraina scommettendo sul fatto che la Russia non oserebbe attaccare direttamente truppe occidentali.
Io credo che in questo caso il volere deve venire a patti col potere: per potersi opporre a un’invasione occidentale dell’Ucraina la Russia deve avere delle truppe pronte a intervenire. I 150.000 soldati ancora non impegnati in Ucraina potrebbero avere questo scopo.

Supponiamo che invece la Russia impieghi queste truppe aprendo un nuovo fronte nell’Ucraina del nord: se a questo punto le truppe occidentali intervenissero come potrebbe opporsi nell’immediato?
Sconfiggerebbe l’esercito ucraino ma si ritroverebbe con una grana ancora più grossa (*1).

Ovvio che un intervento diretto dell’occidente, sebbene non della NATO, aumenterebbe a un livello ancora non visto la tensione fra Russia e USA e incrementerebbe incredibilmente, ben oltre il limite del buon senso, le probabilità di una guerra nucleare (v. anche il corto Guerra nucleare più vicina).
Ma ormai Putin avrà capito che ha a che fare con degli stupidi (vedi la definizione di Bonhoffer/Cipolla) i quali, come tali, sono imprevedibili: non prendono delle decisioni logiche e talvolta vanno contro i loro stessi interessi: questo li rende particolarmente pericolosi…

Inizio quindi a pensare che la Russia preferisca cercare di vincere la guerra contro Kiev non impegnando tutte le truppe mobilizzate che, come spiegato, servirebbero invece da deterrente contro un intervento diretto occidentale…

La mia ipotesi spiegherebbe anche l’affermazione di Putin che la guerra “sarà lunga”: sarà lunga infatti se la Russia non userà tutte le truppe disponibili per il motivo sopraddetto.

Tutto questo è però solo una mia teoria che non ho sentito altrove: mi sembra comunque un’ipotesi ragionevole. Poi, magari, la prossima settimana ci sveglieremo scoprendo che prima dell’alba la Russia ha invaso il nord dell’Ucraina con tutte (cioè quelle mobilizzate!) le truppe disponibili...

Conclusione: anche Putin ha ribadito quanto già affermato nei giorni scorsi da Lavrov (v. il corto UE infingarda) in reazione alle parole della Merkel: ovvero che l’Europa non è più credibile come controparte diplomatica con cui trattare. CVD.

Nota (*1): la Polonia sta sondando il terreno per capire se sia possibile organizzare un referendum per annettersi alcuni dei territori dell’Ucraina occidentali (che in passato erano stati polacchi).

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