Qualche problemetto con Internet, non con Starlink ma con il mio router, e ieri ho perfino preparato un pezzo dimenticandomi poi di pubblicarlo!
Oramai aggiornerò questo ghiribizzo stasera pubblicando tutto insieme: al momento devo infatti decidere se avere Internet sul mio calcolatore o il telefono fisso: e ho optato masochisticamente per la seconda scelta (da domani invece, se tutto va bene, dovrei avere entrambi).
Oggi volevo scrivere un pezzo che fa il paio con Sic transit di pochi giorni fa: allora notai un parallelo nella reazione dell’“altro mondo” (*1) alla fine della seconda guerra mondiale e alla guerra in Ucraina. La seconda guerra mondiale evidenziò come molti imperi coloniali erano ormai militarmente deboli e battibili: questo accelerò la decolonizzazione; oggi la guerra in Ucraina dimostra che l’occidente, in una sorta di NATO allargata, non è più militarmente dominante come qualche decina di anni fa: questa consapevolezza sta avviando un processo di resistenza all’egemonia mondiale statunitense.
Ieri sempre su Hobsbwam ho notato un’altra analogia che mi ha colpito.
Durante la seconda guerra mondiale il Regno Unito combatté una guerra esistenziale contro l’Asse: la sua sopravvivenza era in gioco. Per questo motivo racimolò tutte le proprie forze per il massimo sforzo. In India ciò significò grandi sforzi anche per la popolazione locale: per vincerne le resistenze (del resto agli indiani così importava di una guerra in Europa? E anche il pericolo del Giappone non doveva sembrare imminente alla gente comune) gli UK non esitarono a sfruttare ogni possibilità senza preoccuparsi delle conseguenze nel medio o lungo termine.
In particolare gli UK fomentarono le divisioni religiose fra induisti e musulmani nella classica logica del “dividi et impera” mentre, fino a quel momento, gli inglesi erano stati maestri nel far collaborare insieme le diverse parti del paese. Gli UK ottennero quindi nel breve tempo tutto l’aiuto che volevano dall’India ma al costo di perdere la propria credibilità e autorità morale.
Nelle parole di Hobsbwam: «Il governo inglese di Delhi, temendo la capacità del Congresso di sabotare lo sforzo bellico, sfruttò deliberatamente e sistematicamente la rivalità tra gli indù e i musulmani per paralizzare il movimento di liberazione nazionale. […] Nel suo ultimo disperato tentativo di vincere la guerra il vicereame inglese dell’India non solo distrusse se stesso, ma anche la sua legittimazione morale che consisteva nell’essere riuscito a governare tutto il subcontinente indiano, permettendo alle molteplici comunità di coesistere in uno stato di relativa pace sotto un’amministrazione e una legge uniche e imparziali.» (*2)
Io vi vedo una forte analogia col comportamento degli USA con l’Europa nella logica della guerra in Ucraina.
Più volta diversi alti papaveri statunitensi e della NATO hanno dichiarato quanto sia fondamentale questa guerra per procura alla Russia. Così come il Regno Unito non aveva esitato a sacrificare l’India per il suo sforzo bellico alla stessa maniera gli USA hanno usato l’UE.
Le sanzioni economiche danneggiano irrimediabilmente l’economia europea che si ritrova con un costo dell’energia enormemente superiore a quello dei propri competitori economici. Il sabotaggio statunitense del gasdotto North Stream 1 e 2 è poi un vero e proprio atto di guerra che vuole tenere in ostaggio la Germania con l’energia costosissima USA.
In altre parole gli USA, nel tentativo (fallimentare) di vincere la guerra in Ucraina, hanno sacrificato a questo scopo l’UE ma, così facendo, hanno mostrato il proprio vero volto di potenza imperialista a partire dalla dimostrazione che essi non hanno niente da dire sul piano morale.
Una grande differenza in questa analogia è che la guerra del Regno Unito contro la Germania era veramente per la propria sopravvivenza e, di certo, non l’aveva provocata.
La guerra per procura alla Russia in Ucraina invece è stata un errore di calcolo dell’imbarazzante presidenza Biden. Io credo che effettivamente gli USA fossero sicuri di riuscire a ottenere il famigerato cambiamento di potere in Russia con un governo filo-statunitense in maniera da poter depredare il paese delle sue risorse economiche. Ma anche questa iniziativa, come tutte quelle intraprese da Capitan Babbeo e la sua squadra, si sta rivelando fallimentare: oggi la Russia è più forte e credibile di prima; Cina e Russia sono più vicine; tutto l’altro mondo si sta allontanando dall’occidente; contemporaneamente l’UE si ritroverà in una crisi economica sistemica causata da un prezzo dell’energia enormemente superiore a quello del resto del mondo; gli stessi USA sono oggi molto più deboli con un Biden descritto credibile solo sui media occidentali ma snobbato e ridicolizzato altrove…
Come già intuii mesi fa l’Europa, al di là dei suoi demenziali, traditori e incapaci leader attuali, si accorgerà di essere stata tradita dagli USA: la conseguenza che prevedetti fu che, quando possibile, probabilmente nel momento di massima debolezza degli USA, ne prenderà le distanze. Mi sembra che l’analogia che ci arriva dal passato rafforzi questa ipotesi: ma del resto bene così dato che il male voluto, ovvero la guerra per procura in Ucraina, non è mai abbastanza.
Conclusione: bellissimo comunque “Il secolo breve”...
Nota (*1): Con “altro mondo” intendo tutti gli stati non occidentali con l’esclusione di Cina e Russia. Anni fa si sarebbe detto “terzo mondo” (il “secondo mondo” era invece URSS & C.) ma la locuzione ha in sé un significato di arretratezza che adesso sarebbe molto fuorviante applicato a paesi come India e simili…
Nota (*2): tratto da “Il secolo breve” di Hobsbwam, (E.) BURExploit, 2007, trad. Brunello Lotti, pag. 262.
alla prima stazione
1 ora fa
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