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venerdì 31 marzo 2023

Necessità e scelte

Come sapete non seguo più neppure la cronaca italiana, se non Osho e il Lercio, però nei ghiribizzi che seguo ho trovato un paio di articoli sulle madri surrogato o sugli uteri in affitto. In questa maniera "perdo" molti spunti della cronaca italiana che però poi, a volte, mi arrivano da altre fonti...

Per esempio ho capito che in Italia era riesplosa la questione sulle madrisurrogato da due ghiribizzi che seguo: prima sul Blog di Andrea nel pezzo Maternità surrogata e qualche giorno fa su Un uomo in cammino nel pezzo Cicogna 2.0.
Più o meno ho commentato entrambi i pezzi con lo stesso giudizio: sì utero in affitto se gratuito, no a pagamento.

Detto così, senza giustificazioni, il mio parere è opinabile come tanti altri: per questo mi prudevano le dita per la voglia di spiegarmi meglio. Ricordavo però di averne già scritto e quindi ho preferito andare a rileggere cosa avevo pubblicato. Mi sono reso conto che assomiglio a chatGPT: il pezzo che avevo in mente sembra il risultato che si ottiene premendo “Regenerate Response”!

Infatti avrei riscritto qualcosa di molto simile a quanto già scrissi in Mi ripeto dell’aprile 2019 che a sua volta riprende il pezzo Libertà vs necessità del luglio 2018 in cui propongo un bel concetto spiegato dal professor Sandel al corso sulla filosofia della giustizia e morale. Da notare che entrambi i pezzi hanno il marcatore “Wow”.

Voglio però aggiungere un piccolo “bonus” per dare a questo pezzo qualcosa che i due vecchi pezzi citati non hanno. Propongo quindi il seguente frammento della tragedia “Andros ed Euginea” Scena II, Atto IV del febbraio 2015 (e per la cronaca ho seguito il corso di Sandel nel 2016):
«Andros – Spourgita!
Spourgita – Signore? ...Andros? Sei tu Andros? Sei tornato dall'oltretomba?!
Andros – Non dall'ade ma dal buio ventre della terra sono rinato alla luce e all'aria. Dimmi, piccola Spourgita, parla e non temere: quali peripezie ti hanno condotta fin qui?
Spourgita – L'infausto giorno in cui la rovina si abbatté su tanti innocenti, le colombe della candida Afrodite non furono più fortunate: gli sciti invasori profanarono il tempio, mutilarono la sua buona sacerdotessa, ci denudarono strappandoci il medaglione d'opale e, in pastoie, ci condussero via. Ricco bottino fummo considerate le serve della Dea doviziosa. L'indomani sul ponte della nave, a una a una, fummo all'asta spartite fra i luogotenenti del re. Ma durante il viaggio, scontri e sventure decimarono gli uomini e, più volte, cambiarono il padrone mio. Adesso appartengo a un anziano vedovo che mi tratta quasi come una figlia...
Andros – Nella nostra patria non è però consuetudine che i figli siano nipoti dei padri...
Spourgita – [arrossendo] È vero, acuti nonostante l'oscurità sono i tuoi occhi: porto nel grembo il figlio del mio padrone, ma egli mi è benigno e non abusa del suo potere...
Andros – Animo Spourgita, non temere: posso liberarti e condurti fuori da questo accampamento...
Spourgita – No, Andros! Che farei da sola in queste lande desolate? E se fossi ricatturata, e subito lo sarei, la punizione sarebbe terribile: gli sciti sono severi e accecano i loro schiavi ribelli! Invece il mio padrone mi protegge, mi nutre e farà lo stesso per suo figlio... magari un giorno mi sposerà...
Andros – Quindi preferisci la sicurezza della schiavitù alle incertezze della libertà?
Spourgita – Unica speranza dell'inerme capriolo braccato dai lupi affamati è la fuga precipitosa, e io troppo diversa non sono: la necessità è avara di scelte...»

Conclusione: chi adesso volesse approfondire le mie argomentazioni sul perché ho scritto “sì utero in affitto se gratuito, no a pagamento” ha tutto il materiale necessario. La necessità è avara di scelte...

2 commenti:

  1. Ci sono altri piani di "disastri" con gli uteri in affitto: ad esempio i bambini.
    Ad esempio sdoganare e rendere accettabile (Overton) che ci sia un mercato di esseri umani e che questo sia un valore.
    Poi distruzione del concetto di paternità e maternità (maschile e femminile - siamo al peggiore e sinistro ugualismo): ogni bambino, a meno di DISGRAZIE, ha un papà (maschile) e una mamma (femminile).
    Poi brutale cesura del legame bimbo-genitori biologici.
    Poi l'assunzione razzistica e (cog*iona)"che i compratori siano genitori migliori a prescindere.
    Mi fermo qui con i disastri.

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  2. Sì, è vero: la problematica è ancora più ampia. In particolare condivido la preoccupazione per lo slittamento della morale in cui l'uomo perde il suo ruolo centrale a favore della logica del mercato e del profitto...

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