...non io ma il maestro!
Il risultato è stata una lezione tranquilla e pacata che è scorsa via impalpabile. Da parte mia avevo studiato poco: per una settimana non avevo toccato la chitarra!
Riscaldamento: nel riscaldamento avevo inserito le scale di accordi in tonalità DO maggiore (C, Dm, Em, F, G, Am, Bdim e Cmaj7, Dmin7, Emin7, Fmaj7, G7, Amin7, Bdim7). Per alcuni di questi accordi non era facile posizionare le dita: in particolare da F in poi eseguivo questi accordi maggiori usando solo l'indice e il medio; per Am e Bdim la prima corda mi viene stoppata; soprattutto Dm7 e in grado minore Em7 e Am7 uso (a fatica!) l'indice per premere contemporaneamente 3° e 5° corda; ancor più difficile il G7 per il quale devo contorcere le dita. Il maestro mi ha comunque rassicurato che va benissimo così!
Ritmi: niente di nuovo.
She is my sin: come spiegato in Lezione LXXIV (che a sua volta rimanda alla LXX!) avevo con molta fatica imparato due battute piuttosto difficili. Reinserendole nel brano mi ero però reso conto che mi prendevano di sorpresa (anche perché non ricordavo più la sequenza delle battute) col risultato che le suonavo male. Così ho ricominciato a fare pratica suonando non solo quella battuta ma anche le tre che la precedevano e la seguivano. Lentamente ho ricominciato a riaumentare la velocità e ora sono quasi arrivato alla velocità reale... Che fatica però!
Flight of Icarus: qui le cose sono andate meglio e ho ripreso a imparare nuove battute. Le so suonare dalla prima alla 79° (su 105). Ovviamente ho fatto un miscuglio delle due chitarre (Dave Murray e Adrian Smith) facendo un collage delle loro parti più semplici. Sul finale però suonano la stessa musica e c'è un passaggio difficile che ho semplificato. Ho chiesto al maestro di verificare la mia semplificazione ma il suo calcolatore non funzionava: sono rimasto d'accordo che gli avrei spedito l'archivio in maniera che potesse verificare e farmi sapere. Vedremo...
Da Zero: alla Lezione LXXIV spiegavo di essere alle prese con gli esercizi 5-28, 6-29, 6-30 e 6-32.
Il 6-30 era quello facile e già da tempo l'ho imparato bene togliendolo dagli esercizi quotidiani.
Il 6-29 era la canzone dei Beatles con gli accordi: leggendo solo la spiegazione del libro era impossibile capire cosa fare (soprattutto perché non tutti gli accordi hanno la stessa durata) ma il maestro mi aveva spiegato le varie durate semplificandomi anche la ritmica: il risultato è che adesso lo so suonare alla velocità reale e c'era quindi da decidere cosa fare: provare a imparare la ritmica suggerita dal libro (molto più difficile ma ora abbordabile) oppure cambiare canzone? Il maestro ha optato per l'opzione che anch'io preferivo: cambiare canzone.
Siamo così tornati a Whats'up che è piuttosto lenta ma ha il seguente ritmo molto carino:
Come si vede, almeno nell'esercizio ritmo, sono decisamente migliorato. Si vede anche che la sequenza del ritmo si estende per due battute (ma ne ho già studiate altre così) e che ci sono delle pause importanti necessarie a scandire il ritmo. La velocità iniziale di 60bpm è indicativa: ancora devo provare!
Infine gli esercizi 5-28 e 6-32 erano melodie. La 5-28 aveva la difficoltà di accelerare nel tempo: soprattutto non l'avevo imparata a memoria e non ero in grado di suonarla al volo leggendola direttamente dallo spartito (come invece avevo fatto per le precedenti melodie). Finalmente l'ho imparata e adesso sono al -14% della velocità reale. Confido di togliermela di torno in altre 5-6 esercitazioni.
Per la melodia 6-32 avevo allora deciso di memorizzare la sequenza di note suonando sopra il brano con la chitarra: il problema è stato poi abituarmi all'accompagnamento! Senza chitarra non riuscivo a seguire il ritmo anche per colpa delle pause presenti in quasi tutte le battute...
Lentamente ci ho fatto l'orecchio e finalmente sto aumentando la velocità: adesso sono al -25%
Teoria: il grosso della lezione è stato sulla teoria. Però il maestro aveva sonno e, diversamente dal solito, mi ha dato pochi appunti!
La prima novità è il Triangolo: un esercizio di improvvisazione su tre note della pentatonica di LA minore. In pratica devo trovarmi su Youtube una “Base blues LA minore” e su questa devo improvvisare usando solo tre note: le due della 3° corda (DO e RE) e una della 4° (LA). Per la precisione dovrò fare due battute di improvvisazioni e la terza di chiusura sempre con la nota LA. Lo scopo dell'esercizio è molteplice: da una parte abituarmi a improvvisare ma anche, e soprattutto, a seguire automaticamente con l'orecchio lo scorrere delle battute. Dovrò provare per capire quanto sia complicato (poi ovviamente dipenderà anche da quanto è ritmata la base...).
Infine lo stesso triangolo lo posso replicare anche con gli altri LA della tastiera un'ottava sopra e una sotto...
La seconda novità teorica me l'ha presentata sotto forma di esercizio. Mi ha dato il giro D | G | C | Am è mi ha chiesto “è in tonalità di DO maggiore?”. Suonando a ogni esercitazione la sequenza di accordi della tonalità di DO (v. sopra il riscaldamento) ho potuto prontamente rispondere: “no, perché c'è D e non Dm”. Seconda domanda “Che nota c'è che non appartiene alla tonalità di DO?”. Qui ci ho dovuto pensare un pochino di più ma guardando le dita della mano sinistra sulla tastiera quando faccio un D ho visto che la nota clandestina è il FA#.
Essendoci una sola nota con un #, usando una tabella dall'aria vagamente zodiacale chiamata “Il circolo delle quinte”, si ricava che con un solo # si passa da tonalità di C a quella di G. Apparentemente questa tabella deve essere imparata a memoria: dovrò ragionarci.
Comunque, sapendo che il giro D | G | C | Am appartiene alla tonalità di SOL maggiore, è possibile indicare la cadenza alla quale corrisponde, ovvero: V | I | IV | IIm
Con questa cadenza possiamo trasportare questo giro d'accordi in qualsiasi tonalità: per la tonalità di C avremo quindi: G | C | F | Dm.
Se si è rapidi a calcolare queste traslazioni si può trasportare un giro d'accordi da una tonalità a un'altra. Però anche qui dovrò rifletterci con calma...
venerdì 3 ottobre 2014
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