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martedì 7 ottobre 2014

Speranza e attesa

Questo fine settimana, a partire da venerdì, ci sarà la manifestazione del M5S a Roma. Onestamente ho molti dubbi sul numero di persone che si faranno vedere venerdì e sabato. Chi vive nel Lazio, e sicuramente i romani, potranno farci un salto ma chi abita nelle altre regioni andrà solo alla giornata conclusiva di domenica. Non so quindi quanto sia una buona idea estendere la manifestazione su tre giorni.

Fra le novità annunciate ci saranno dei banchini organizzati dai gruppi locali posizionati in maniera da riflettere la geografia dell'Italia. Poi, oltre a Grillo, parleranno vari deputati, senatori e qualche sindaco. Pizzarotti però non ci sarà: non è chiaro se non sia stato invitato o se ci sono altri motivi.

La mia speranza è che questa manifestazione possa essere un nuovo inizio. Mi piacerebbe che, a partire da Grillo, si riflettesse francamente sugli errori fatti, su ciò che non funziona e su cosa sia necessario cambiare per poter continuare a crescere. Crescita necessaria se si vuole salvare l'Italia invece di limitarsi a urlare mentre affonda. Mi piacerebbe che Grillo spiegasse che adesso è necessario iniziare a organizzarci perché le strutture che funzionavano quando il M5S rappresentava il 2% della popolazione adesso non vanno più bene: nulla rimane immutato e anche il movimento deve evolvere.
Salterei di gioia se venisse annunciato che da ora in avanti verranno organizzate manifestazioni di protesta in piazza, fra la gente e per la gente, ogni qual volta il governo va contro i cittadini: i consensi infatti salirebbero rapidamente alle stelle e, di conseguenza, anche il Renzi abuserebbe meno del proprio potere...
Vorrei che Grillo annunciasse una riforma che permettesse alla base di attivisti, quelli veri che si danno da fare sul territorio non quelli virtuali che spammano in rete, di avere voce reale nelle decisioni: basta a sondaggi lampo improvvisati spacciati per democrazia diretta.

Questo è ciò che mi piacerebbe sentire e mi conforta sapere che anche molti altri attivisti inizino a pensarla come me: difficile fare una stima ma, almeno in Toscana, direi che un 30% degli attivisti è stufo di impegnarsi e lavorare a vuoto a causa della disorganizzazione.

Però ciò che spero non è ciò che mi aspetto.

Temo invece che nell'intera manifestazione non ci sarà un solo accenno di autocritica. Sarà una lunga autocelebrazione del movimento: si dirà che tutto va bene, che noi siamo i bravi, che noi siamo quelli onesti, che Renzi è uguale a Letta a sua volta uguale a Monti, che Renzi rottama non la vecchia politica ma l'Italia...
Tutto vero: ma è solo una parte della verità. L'organizzazione, anzi l'assenza di essa, che funzionava quando il M5S aveva solo qualche dozzina di consiglieri e sindaci, è collassata da quando è entrato in parlamento. In questa maniera non riusciamo a dare un'immagine credibile e affidabile e molti potenziali elettori continuano perciò a non fidarsi di noi. Certo, i media hanno le loro colpe: ogni errore del M5S è amplificato a dismisura. Ma anche il movimento ha le sue responsabilità: o ce ne rendiamo tutti conto o non si arriva da nessuna parte, anzi si torna a casa...

A causa di questa mia sfiducia, a differenza delle ultime due manifestazioni, non andrò a Roma. Seguirò attentamente la diretta sul calcolatore e incrocerò le dita.
Paradossalmente la provocazione di Renzi, “Grillo esci dal blog!”, sta diventando una necessità: il M5S deve smettere di limitarsi a fare opposizione virtuale.
Le possibilità ci sarebbero, basterebbe averne la volontà...

Modifica 12/10/2014: ho trovato questo breve video del Fattoquotidiano che documenta quanto il problema sia sentito anche dagli attivisti: ci sono voci già sulle mie posizioni e, sfortunatamente, chi è ancora rimasto a due anni fa...

1 commento:

  1. Purtroppo accadrà che coloro che da tempo hanno dato in attivismo tanta energia e passione per costruire insieme un percorso verso un reale cambiamento di questa politica e di questo paese, si stancheranno e delusi torneranno nel limbo della insoddisfazione e delusione, ridando fiato a questa classe politica arrogante che avrà ulteriori conferme che potrà fare quello che vuole eliminando anche gli ultimi pochi baluardi della nostra democrazia. Anche io questa volta non sarò a Roma, la prima volta anche per me che sin dai giorni del popolo viola, della difesa dell'informazione, dell'acqua, dei beni comuni non sono mai mancato. Andrò invece alla manifestazione contro i pericolosissimi trattati TTIP dove ancora una volta il M%stelle doveva essere in prima fila a difenderei i diritti di tutti i cittadini e la nostra sovranità

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