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martedì 24 gennaio 2012

Passera becca il debito

Ieri ho trovato sul Corriere.it l'articolo Una società per ridurre il debito: dato che recentemente ho approfondito la materia (vedi Indagine sul debito e Ancora sul debito) ho deciso di leggerlo con attenzione.

Inizialmente si riporta qualche cifra interessante:
La crescita previste dalle liberalizzazioni è del 1,5% e non dell'11% come precedentemente apparso sempre sul Corriere.it (vedi il corto Colline 11); mi chiedo, visto che la cifra dell'11%, è un evidente refuso, perché non c'è stata nessuna rettifica di questo clamoroso errore? KGB è un po' paranoico ma gli viene il sospetto (*1) che i media cerchino in ogni modo di incensare il governo Colline non esitando a pubblicare notizie evidentemente errate...
Il debito pubblico è attualmente di 1900 miliardi: come scritto in Indagine sul debito il debito pubblico era a 1909 miliardi a ottobre 2011. Primi dubbi sull'accuratezza dell'articolo....

Viene spiegato che, per pagare i debiti delle amministrazioni pubbliche, verranno emessi dei BOT
per 70 miliardi. L'articolo si propone di spiegare come verrà effettuata questa emissione senza aggravare ulteriormente il debito pubblico.

Entra in scena la “Cassa depositi e prestiti” (Cdp), controllata al 70% dallo Stato e al 30% da 65 fondazioni bancarie (*2), il cui ruolo verrà chiarito nel seguito dell'articolo.

Altra notizia importantissima: si viene a sapere che il vero problema non è semplicemente non far aumentare ulteriormente il debito pubblico (quello di 1900 miliardi) ma di portarlo dal 120% al 60% del PIL in 20 anni!! L'articolo afferma che per raggiungere questo obiettivo, immaginando il PIL costante (*3), bisognerebbe ridurre il debito di 45 miliardi l'anno (verifichiamo: 1900/2 = 950 950/20= 47,5 miliardi. Ok, solo una “piccola” approssimazione...).

Ecco l'idea: il ministero dell'economia vende a Cdp le sue azioni (“Sace e Fintecna, ma anche di molto altro” (*4)) per un controvalore di circa 50 miliardi. Anche le regioni potrebbero “approfittarne” per disfarsi delle loro partecipazioni. La Cdp potrebbe quindi comprare a basso prezzo (vista la grande quantità) queste azioni (bel guadagno per le regioni allora!). Lo Stato manterrebbe un controllo indiretto su queste società perché ha il 70% della Cdp...

Inoltre quando in futuro il valore delle azioni dovesse riaumentare la Cdp potrebbe vendere le partecipazioni che non reputa essenziali guadagnandoci; contemporaneamente lo Stato potrebbe usare questo tesoretto per “inizierebbe a rientrare dall'eccesso di debito pubblico con maggiore tranquillità”

I miei dubbi: cioè lo Stato farebbe cassa vendendo a sé stesso? è un gioco di scatole cinesi? Cioè da dove arriverebbero i soldi che la Cdp userebbe per pagare la azioni? E i BOT per 70 miliardi cosa c'entrano con questo?
Ma proseguiamo nella lettura dell'articolo...

Considerazioni sul rapporto debito/PIL: ok...
Il pagamento dei fornitori in 30/60 giorni farebbe bene all'economia: ovviamente vero...

Ah, ecco: l'idea è pagare i BTP in scadenza col “tesoretto” ed emettere BOT per finanziare il debito delle amministrazioni locali.
La Cdp prenderebbe i soldi dai propri depositi presso il Tesoro che, in totale, ammontano a 120 miliardi. Però la Cdp è finanziata dai risparmiatori con obbligazioni emesse dalle Poste (e questo, credo, significa che non può usare tutta questa liquidità dovendo anche rimborsare i risparmiatori). Quindi, per poter avere la “leva finanziaria” necessaria, dovrebbe prima acquisire le società che hanno pochi debiti e molta liquidità (non mi è chiaro perché ma mi puzza di fregatura per lo Stato...) per raggiungere i 50 miliardi necessari per l'intera operazione...

L'articolo continua spiegando che la Cdp assumerebbe un nuovo ruolo e che istituzioni simili sono presenti in Francia e Germania.

Interessante pure questo paragrafo: “La Cassa - il capolavoro di Giulio Tremonti che sarebbe un guaio rovinare - non fa parte del perimetro della pubblica amministrazione”. E poi spiega meglio: “Sarebbe un grave errore se, nelle future transazioni, la politica non ne rispettasse l'autonomia con il rischio che Eurostat ci costringa a riportare tutto nel perimetro del debito pubblico”.

In altre parole i debiti della Cdp non sono considerati far parte del debito pubblico perché la Cdp non è considerata essere un'entità controllata dallo Stato italiano e infatti, in teoria, il governatore della banca d'Italia potrebbe bloccare immediatamente l'operazione!

Ok, a me pare di aver capito tutto quanto ma, se così è, c'è una grande contraddizione: se il tesoretto di 50 miliardi lo si usa per estinguere i BTP in scadenza allora il debito pubblico diminuisce di 50 miliardi; se però si emettono BOT per 70 miliardi allora il debito pubblico aumenta di 70 miliardi. Cioè l'operazione, così come è spiegata, porterebbe a un aumento del debito pubblico di 20 miliardi e non a una sua diminuzione!
Supponiamo che io non abbia capito nulla di quanto scritto nell'articolo e che, per il 2012, si diminuisca effettivamente il debito pubblico dei 45 miliardi stimati in partenza: ma per i 19 anni successivi da dove si raccattano i 45 miliardi necessari ogni anno? Questa operazione la si può infatti eseguire una sola volta! È forse un esempio di politica lungimirante del governo Colline??

Conclusione: l'operazione, date le grosse inconsistenze riscontrate, mi pare molto dubbia e che meriti di essere approfondita. Io, dato che l'autore di questo piano è un tale Corrado Passera, ministro dello Sviluppo (*5), non mi stupirei se l'intera operazione non fosse altro che una manovra per svendere alle banche le società statali più floride...

Nota (*1): questo è sarcasmo...
Nota (*2): sarebbe interessante sapere perché si parli di “fondazioni bancarie” e non semplicemente di “banche”.
Nota (*3): In realtà il PIL non è costante: nelle economie sane cresce ogni anno, ma per l'Italia, è previsto un calo del 2%. Tanto per rendere l'idea questo significa (supponendo poi il PIL costante per gli anni successivi) che bisognerebbe ridurre il debito di 49 miliardi l'anno: ben 4 miliardi in più della prima approssimazione proposta...
Nota (*4): non commento nemmeno l'idea di rendere a pagamento tratti autostradali ora gratuiti per aumentarne il valore in caso di vendita...
Nota (*5): ma anche e soprattutto uomo delle banche.

16 commenti:

  1. Carissimo, ti ringrazio per avermi costretto a riflettere su un tema centrale nell'azione dell'attuale governo per la riduzione del debito pubblico. Il mio primo commento e' che Massimo Mucchetti dovrebbe essere licenziato. La sua spiegazione dell'azione della Cassa Depositi e prestiti e' incomprensibile. Non c'e' nessuna sintesi, nessuna concettualizzazione, ma una descrizione piena di incisi che rende incomprensibile la soluzione proposta. Eppure, il ruolo di Massimo Mucchetti dovrebbe essere quello di spiegare l'economia agli italiani dal principale giornale italiano, il Corriere della Sera. Un ruolo per cui e' chiaramente inadeguato. Eppure, hai colto il tema centrale: ma lo Stato si sta liberamdo del suo debito con una semplice partita di giro? E' una manovra esclusivamente formale? Be, in parte e' cosi'.

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  2. Il tuo blog e' tremendo, mi ha bloccato. Dicevano, in parte hai ragione. Ma anche sostanzialmente, visto che il 30% della Cassa e' privato, comunque algebricamente il 30% diventa debito privato. Poi c'e' l'aspetto formale. Un azienda partecipata dallo Stato, non e' lo Stato. Formalmente il debito pubblico viene abbattuto. Pero' confesso che devo riflettere sulle conseguenze di diversi possibili scenari che

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    1. Non è il mio blog: è che l'iPad bisogna saperlo usare... ;-)

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  3. Uffa. Dicevo, ti confesso che devi riflettere ancora sul 70% pubblico. Che succede se una di queste aziende fallisce? Lo Stato perde il 70%, che quindi e' costretto a finanziare con i bot. Ma p'idea di Passera e' che queste aziende, costrette ad agire come aziende private in quanto sostenute anche da privati, diventino attraenti per gli investitori privat, oppure producano profitto. In questo caso, sia cedendo ulteriori quote, oltre il 30% dico, ai privati, sia per effetto diretto dei profitti sul reddito pubblico,

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    1. DalliPad non posso correggere. Dicevo, sia perche' gli eventuali guadagni entrerebbero nelle casse dello Stato, ecco, in questa maniera si ridurra' anche sostanzialmente il debito pubblico. In sintesi, con la Cdf : 1) riduci subito formalmente il debito pubblico del valore delle aziende pubbliche cedute, 2) riduci subito sostanzialmente il debito pubblico del 30% del valore delle aziende cedute alla cdf, 3) in futuro ridurrai sostanzialmente il debito pubblico oltre il 30% se le aziende cedute generano profitti, e se aumenti la quota privata della cdf. Io ho capito questo.

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  4. Grazie Eug per lo sforzo eroico (e la pazienza!) di avermi risposto con l'iPad!
    Premetto che mi devo rileggere per bene i tuoi commenti (che però mi pare di aver capito e di condividere) ma cosa pensi della mia conclusione?
    Mi riferisco a:
    "se il tesoretto di 50 miliardi lo si usa per estinguere i BTP in scadenza allora il debito pubblico diminuisce di 50 miliardi; se però si emettono BOT per 70 miliardi allora il debito pubblico aumenta di 70 miliardi. Cioè l'operazione, così come è spiegata, porterebbe a un aumento del debito pubblico di 20 miliardi e non a una sua diminuzione!
    Supponiamo che io non abbia capito nulla di quanto scritto nell'articolo e che, per il 2012, si diminuisca effettivamente il debito pubblico dei 45 miliardi stimati in partenza: ma per i 19 anni successivi da dove si raccattano i 45 miliardi necessari ogni anno?"

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  5. Ecco, qui un altro nodo centrale. Stai confondendo la parte finanziaria (come reperisco i fondi) con la parte sostanziale. Lo Stato abbatte il debito vendendo aziende di sua proprieta' alla Cassa, in cambio di soldi con cui riduce il debito. Punto. Come la Cassa

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    1. Evidentemente è l'articolo che mi confonde dove è scritto:
      "Di qui l'idea di usare la cancellazione dei vecchi Btp, ottenuta grazie al tesoretto, per avere il margine di emettere i Bot con cui saldare, almeno in parte, i debiti commerciali delle pubbliche amministrazioni."
      Dove il tesoretto è approssimato a 50 miliardi mentre i nuovi BOT sarebbero 70 miliardi (lo dice nell'introduzione).
      Nel complesso si riduce il debito di 50 miliardi (vendita aziende) ma lo sia aumenta di 70 (nuovi BOT per pagare "debiti amministrazioni pubbliche") e la differenza è un +20 miliardi...
      Anche a me sembra strano (visto che si parte dall'obiettivo di ridurre il debito pubblico!) però, da come è spiegato nell'articolo, le cose sembrerebbero stare in questa maniera!

      E poi rimane il fatto di come trovare i 45 miliardi l'anno per i successivi 19 anni...

      Se ti è scomodo postare su questo blog, perché non mi mandi delle email? poi ci penso io a inserire i tuoi commenti....

      Grazie ancora per la pazienza!!

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    2. Sono due operazioni separate. La prima consiste nell'emettere 70 mld di bot per finanziare i debiti commerciali della PA. Operazione annunciata. Allora Muccheti si domanda: come facciamo allora a ridurre il debito pubblico? Risposta (ipotesi): utilizzando la Cassa, soggetto privato. Come? Cedendo quote di aziende ora di proprieta del Tesoro all Cassa. I soldi ottenuti in cambio ridurranno il debito pubblico. Di quanto? 50 miliardi subito, poi altri, derivanti da altre cessioni alla Cassa, o da cessioni di parte delle azioni detenute dallo Stato

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    3. ... della Cassa stessa. Se riesco ti incollo quello che penso di questa operazione. Perche il problema e' che la Cassa e' un azienda privata, ma con il 70% di proprieta dello Stato:-) Un po' un casino...

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    4. Sì, avevo capito che erano due operazioni diverse ma alla fine, quando si parla del debito pubblico, vanno algebricamente sommate insieme, no?

      Da qui la mia perplessità verso l'essenza dell'articolo perché pare che, anche considerando privata la Cdp, alla fine, considerati i nuovi BOT il debito aumenterà di 20 (70-50) miliardi, altro che diminuire di 45!

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  6. Sgrunt. Facebook funziona meglio. Come la Cassa reperisce i fondi per questa operazione e' un altro punto, chi gli prestera' questi soldi. Ma fare un corso di Economia e Commercio spremuto in un blog mi sembra eccessivamente ambizioso.

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  7. La Cassa e' un soggettorivato.

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    1. Sì, questo l'articolo lo spiega: "il gioiello di Tremonti" ovvero come fregare Eurostat.... ;-)

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