«[Figlio dell'uomo] Porgi l'orecchio e ascolta le parole di KGB
e applica la tua mente alla SUA istruzione
» Pv. 22,17

Qui si straparla di vari argomenti:
1. Il genere dei pezzi è segnalato da varie immagini, vedi Legenda
2. Per contattarmi e istruzioni per i nuovi lettori (occasionali e non) qui
3. L'ultimo corto è questo
4. Molti articoli di questo blog fanno riferimento a definizioni e concetti che ho enunciato nella mia Epitome gratuitamente scaricabile QUI. Tali riferimenti sono identificati da una “E” fra parentesi quadre e uno o più capitoli. Per esempio: ([E] 5.1 e 5.4)

domenica 15 gennaio 2012

Carriera scolastica (3/3)

“Finalmente” la terza noiosissima parte di questa serie: ovviamente questo post è il seguito di Carriera scolastica (1/3) e Carriera scolastica (2/3)...

Non so adesso ma, all'epoca, c'era l'esame finale: viste le premesse come pensate che andò l'esame di terza media? Promosso con “sufficiente”, forse “discreto”? No! Fui promosso con “buono”!
Probabilmente mi impaurii e, temendo di essere bocciato, mi preparai piuttosto intensamente per una settimana col risultato che feci scritti e orali perfettamente. Anche in inglese sarei andato bene ma, appena la prof si accorse che sapevo rispondere, fece di tutto per interrompermi e mettermi in difficoltà. Alla fine, dopo anni in cui l'avevo sempre snobbata, si prese la sua piccola rivincita e, anche se ero andato bene, con un sorrisetto che sembrava dire “avresti dovuto metterti a studiare prima”, proclamò che ero impreparato come al solito...

Comunque, nonostante le indicazioni contrarie, mi iscrissi al liceo scientifico...
In prima ebbi la fortuna di trovare un'insegnante di matematica con cui mi trovai benissimo: aveva un senso dell'umorismo feroce e pungente e non si faceva scrupoli a irridere gli studenti meno brillanti. Insomma a me, dopo due anni di professori non troppo brillanti, piaceva moltissimo (non escludo di averla chiamata "mamma" o di essermi morso la lingua per aver tentato di farlo!) ma per la maggior parte dei miei compagni era molto s###. Comunque con lei ritrovai il piacere di fare del mio meglio. Ricordo che hai compiti di matematica c'era sempre un esercizio facoltativo e io facevo le “corse” per finire tutto il prima possibile e consegnare molto prima dello scadere del tempo a disposizione.
Devo dire che questa professoressa di matematica (dal senso dell'umorismo caustico) e successivamente la professoressa di italiano del triennio (che odiava il latino e amava molto poco i “Promessi sposi”. Si è quella del post Scienza e superstizione) mi mancano un po'...
Oltre a queste due professoresse ci furono altri due o tre professori in gamba ampiamente controbilanciati da almeno quattro o cinque molto scadenti (fra cui un caso clinico: giuro).
Sfortunatamente questa professoressa di matematica rimase solo il primo anno perché la mia sezione era destinata a sparire e lei non voleva rischiare di essere trasferita chissà dove...
Da allora ebbi professoresse di matematica diverse ogni anno e mi trovai male con tutte: mi appare evidente adesso che io rendevo, che equivale a dire che mi impegnavo, solo con i professori che mi erano simpatici e dai quali amavo ricevere l'approvazione/stima. Comunque ormai a matematica, anche senza impegnarmi, tendevo all'otto.
In italiano/latino soffrii nel biennio soprattutto al secondo anno con una professoressa antipatica e severa; fortunatamente nel triennio trovai la professoressa di italiano di cui ho accennato sopra e dalla sufficienza scarsa passai alla sufficienza piena...
Anche in inglese, a parte il primo anno quando fui rimandato, non ebbi più problemi: come spiegato altrove iniziai a studiarlo per conto mio per giocare ai GdR in inglese (e immagino per qualche gioco sul computer)...
Ovviamente, indipendentemente dal professore, non toccavo libro: nel caso migliore leggevo distrattamente quello che c'era stato assegnato da studiare (tanto ricordavo tutto).
In verità c'era l'eccezione: le versioni di latino! Le odiavo ma ero troppo onesto per copiarle e quindi mi ci addormentavo sopra. Nel biennio fu un problema: non studiando la grammatica andavo parecchio a “naso”. Fortunatamente nel triennio trovai la prof che odiava il latino e che non pignoleggiava sulle mie traduzioni!

Del liceo ho solo la pagella del primo quadrimestre di quarta e quinta.

Quarta, Primo quadrimestre (Scritto/Orale):
Italiano: 6/6
Latino: 6/6
Inglese: 6/6
Storia: 6
Filosofia: 6
Matematica: 8/7
Fisica: 6
Scienze: 8
Disegno: 6
Ginnastica: 6

Suppongo di aver raccattato anche qualche 7 nel secondo quadrimestre, probabilmente in Italiano e Fisica (o magari a Inglese, grazie allo scritto) ma non ci posso giurare...

Quinta, Primo quadrimestre (Scritto/Orale):
Italiano: 7/7
Latino: 6/7
Inglese: 6/6
Storia: 6
Filosofia: 6
Matematica: 7/8
Fisica: 7
Scienze: 8
Disegno: 6
Ginnastica: 6

Il 7 in matematica si spiega col fatto che ero in “guerra” con la prof, a mio avviso particolarmente oca, e che più volte misi in imbarazzo (magari ci scriverò un post...).

Ultima annotazione: i 6 erano pieni e non regalati (boh, forse con l'eccezione del voto di filosofia: mi sembrava completamente priva di senso...)

Mi preparai un po' per per l'esame di maturità (niente a che vedere col film la “Notte prima degli esami”) soprattutto negli ultimi 3-4 giorni e i risultati furono eccellenti e passai con un discreto 48/60...
Mio padre mi racconta che spesso gli è capitato di sognare di dover ridare la maturità ma a me non è mai successo: insomma non fu un esperienza traumatica...

Conclusione: non è facile stabilire quali siano le conclusioni da trarre da questi tre post. Mi pare evidente che, alle medie e al liceo, mi impegnai veramente poco e il motivo non dipendeva tanto dalle materie, interessanti/difficili o meno che fossero, ma dal rapporto che avevo con i rispettivi insegnanti. Con quelli che mi piacevano cercavo di dare il massimo (sempre senza studiare a casa però!) non tanto per prendere un voto alto ma per avere la loro approvazione.
Non sono uno psicologo ma ho la sensazione che questo mio comportamento denotasse una mancanza di qualcosa: sicurezza? Affetto? Comprensione? Non lo so...

2 commenti:

  1. Le interrogazioni e gli esami scolastici lasciano spesso ricordi molto incisivi nella nostra memoria per l'inevitabile stress di quei momenti,mentre mi sembra che di questo non ti sia rimasto traccia...
    caso abbastanza raro.

    RispondiElimina
  2. Sì, infatti è così...
    A dire il vero nessun esame mi è rimasto molto impresso...

    RispondiElimina