Stanotte ho fatto un bel sogno!
Per “bello” intendo un sogno che ha una trama interessante, misteriosa e senza inconsistenze significative.
Di seguito ne descrivo gli elementi essenziali cercando di non perdermi nei dettagli insignificanti o stupidi...
Ero con due amici del liceo (avevo sui vent'anni) e accompagnavo uno di essi a casa sua dove c'era un problema di poltergeist o simile (non era chiaro almeno inizialmente).
La cosa strana è che per raggiungere il suo appartamento al terzo piano, dovevamo fare un giro strano attraverso l'edificio che lo conteneva (come se la rampa di scale o l'ascensore della sua ala fossero interrotti).
Raggiungiamo il suo appartamento e io inizio una dura battaglia contro il poltergeist: lui mi tira cuscini addosso (!) ma capisco qual è il suo punto debole e scaglio più volte una scheggia di ferro contro dei vecchi televisori (!). Alla fine sembra che io abbia ottenuto la meglio: nel frattempo i miei amici si sono dileguati.
Giro a lungo all'interno dell'edificio ma non mi riesce trovare l'uscita e anzi rimango bloccato al terzo piano: apparentemente ritorno sempre al punto di partenza, nell'appartamento del mio amico...
Dopo molto tempo raggiungo una specie di balcone chiuso da delle vetrate: l'aria è cattiva e sembra fumosa (in realtà c'è davvero un piccolo fuoco acceso che mi affretto a spegnere) ma soprattutto, con mia grande sorpresa, vedo delle persone in strada. Apro la finestra ma sono così sicuro che non mi sentiranno se urlo che, per farmi vedere, scaglio giù un suppellettile. Invece no! Subito almeno due o tre persone mi vedono e, dal basso, mi urlano chiedendomi cosa ci faccia all'interno dell'edificio e come abbia fatto ad arrivare dove sono. Sembrano sorpresi del mio stupore. Quando gli chiedo di aiutarmi a uscire mi dicono che apriranno l'uscita, evidentemente sbarrata, e che dovrò scendere al piano di sotto.
Sembra tutto di nuovo così normale che non mi preoccupo più del labirinto e anzi, prima di incamminarmi, chiedo a un vecchio che è rimasto a guardarmi che fine abbiano fatto i miei amici: questo ride e mi dice "che dovrei avere la sua età e aver letto i giornali per saperlo". Sul momento non ci faccio caso e mi affretto a raggiungere i soccorsi...
Ovviamente mi riperdo e continuo a vagare ritornando al punto di partenza più e più volte. Nel frattempo la frase del vecchio da incomprensibile acquista un tetro significato: l'avventura con i miei amici deve essere avvenuta circa 50 anni prima, quando il vecchio aveva la mia età, e deve avere avuto un epilogo da cronaca nera per essere finita sui giornali.
Vago ancora a lungo e finalmente raggiungo un'uscita al piano terra: all'ingresso, con una maschera sul volto, c'è una donna che, benché invecchiata, riconosco subito: era fra le persone che avevo visto dal balcone. Non sta bene: mi spiega che l'aria è diventata ancora più inquinata di prima (capisco che l'aria cattiva che avevo percepito dal balcone non era tale per il fumo del fuocherello) e non è più respirabile. Capisco di essere finito almeno altri 25 anni nel futuro. Le spiego brevemente la situazione e, per quanto incredibile, la donna mi crede perché anche lei mi ha riconosciuto. Mi dice che l'apparente maledizione dell'edificio può essere in realtà una benedizione, forse l'unica via di salvezza: non c'è possibilità di vita all'esterno e mi convince a guidarla all'interno dell'edificio. La speranza è di riuscire ad arrivare in un tempo migliore...
Vaghiamo insieme a lungo: finalmente ritroviamo la medesima uscita dove c'eravamo incontrati. Si capisce subito che fuori è una bella giornata di sole: questa volta, come sperato, siamo tornati indietro nel tempo! C'è un problema però: fuori è in corso una vera e propria battaglia. Dalle uniformi riconosco soldati tedeschi della seconda guerra mondiale: volano proiettili e granate da tutte le parti. La donna scappa fuori ma rimane immediatamente uccisa, io invece mi rifugio nuovamente all'interno dell'edificio e riprendo a vagare...
Finalmente mi sveglio!
Insomma, a parte alcune stupidaggini, tipo il poltergeist che mi prende a cuscinate, o elementi irrilevanti, come il fuocherello sul balcone, la trama del sogno è molto coerente. E nella mia sintesi non ho assolutamente descritto l'ambiente grigio e polveroso dell'edificio abbandonato. I suoi corridoi sempre uguali eppure diversi, le grandi stanze prive di finestre, cupe, colme di cianfrusaglie abbandonate... Il silenzio, la solitudine...
In effetti il sogno non aveva solo un ottima trama: anche la scenografia era eccellente!
Anzi il sogno di stanotte mi piace così tanto che mi prudono le dita dalla voglia di scriverci sopra un racconto!
alla prima stazione
1 ora fa
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