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mercoledì 18 gennaio 2012

Lezione X

Oggi mi sono fregato da solo...
Ero arrivato con largo anticipo ma, avendo trovato la scuola di musica ancora chiusa, dopo dieci minuti d'attesa in balia degli elementi e considerato che ne avevo ancora quindici da aspettare, ho deciso di andare a prendere una cioccolata calda al bar.
Un po' titubante ho chiesto se “fosse possibile” avere la mia bevanda preferita: l'unica barista presente mi studiato col suo occhio ceruleo e poi ha annuito solennemente senza proferire parola. Il fatto è che sono consapevole che preparare la cioccolata non è un'impresa da poco: per questo a casa non me la faccio mai...
Così la barista si è girata per armeggiare alle sue macchine e, per MINIMO 10 minuti, non si è più voltata. Nel frattempo si è formata una coda di svariate persone che attendevano per un caffè o per pagare il conto e io, sentendomi in imbarazzo per aver indirettamente provocato il ritardo, mi sono un po' defilato.
Poi la cioccolata era caldissima e io, che mi scotto la lingua già a 40 gradi, ho iniziata a berla con estrema prudenza mentre leggevo una rivista.
Ero così impegnato quando il maestro mi ha trovato venendo a prendersi un caffè: solo allora mi sono accorto di aver fatto tardi e sono velocemente corso a prendere l'attrezzatura che avevo lasciato in macchina...
Insomma abbiamo iniziato leggermente in ritardo ma è stata colpa mia e quindi non posso lamentarmi: inoltre la cioccolata mi aveva messo di buon umore!

La lezione è stata ok.
Gli ho spiegato che le uniche difficoltà le avevo trovate nella seconda progressione (quella col B7 e A) ma che speravo di cavarci le gambe in un'altra settimana senza bisogno di cambiarla. Gli ho anche detto che, invece di suonare l'intera progressione, mi ero concentrato sui quattro accordi D A B7 E e lui mi ha detto che andava bene. Anzi me li ha fatti suonare e io, con le mani intorpidite dal freddo e senza riscaldamento, ho suonato da schifo: il maestro ha però ribadito che sono troppo severo con me stesso. Può darsi ma col B7 proprio non ci siamo...

L'altra “sorpresa” è stata con l'esercizio di blues: come scrissi in Lezione 9 avevo inserito i tre nuovi accordi minori di settima in questo modo:
1) Dm7 Dm7 Dm7 Dm7
2) Am7 Am7 Dm7 Dm7
3) Em7 Am7 Dm7 Dm7
Ma era stata una mia idea! Semplicemente avevo dato la parte del leone all'accordo più rognoso, il Dm7, lasciando Am7 e Em7 in secondo piano perché sono molto più facili.
Questo perché credevo che l'essenza dell'esercizio fosse nei tempi e non negli accordi utilizzati: ma non è così! Anche gli accordi sono importanti!
Quando gli ho spiegato cosa avevo fatto mi ha risposto: “ho capito cosa hai fatto ma questo non è più blues...”. Il motivo è che gli accordi da suonare non possono essere scelti a caso ma devono seguire la seguente regola:
1) I-7 I-7 I-7 I-7
2) IV-7 IV-7 I-7 I-7
3) V-7 IV-7 I-7 (V-7) (*1)
Cioè il primo accordo può essere un qualsiasi accordo di settima ma i primi due accordi della seconda riga devono essere formati dalla terza nota successiva a quella di partenza. Analogamente il primo accordo della terza riga deve essere basato sulla quarta nota dopo quella iniziale.
La scorsa lezione mi aveva infatti assegnato: E7 (I), A7(IV) e B7 (V).
Io, partendo da Dm7 (I), avrei dovuto suonare Gm7 (IV) e Am7 (V): il problema è che Gm7 ancora non si è fatto...
Per questo il maestro mi ha suggerito di usare Am7(I), Dm7(IV) e Em7(V).
Anzi, mi ha semplificato anche il ritmo: invece della “strana” battuta 1-Plettrata giù, 2-Nulla, 3-Plettrata su, 4-Mute (zittire le corde), 5-Nulla, 6-Nulla devo passare a 1-Plettrata giù, 2-Nulla, 3-Nulla, 4-Plettrata giù, 5-Nulla e 6-Nulla. Cercando però di aumentare la velocità (per riuscire a percepire il senso del ritmo)...

Poi ha fatto un excursus teorico sui tempi semplici e i tempi composti ma l'ho capito il giusto e ne riparlerò solo quando lo vedo all'opera e mi chiarisco definitivamente le idee...

La seconda parte della lezione l'abbiamo passata preparando la mia prima canzone!
Il maestro mi aveva chiesto quali autori mi piacciono e io gli avevo passato la mia playlist su Youtube (questa!) con numerose annotazioni sui gruppi non presenti in essa: alla fine il responso è stato “Fear of the dark” degli Iron Maiden (questa qui...).
Mi ha dato i primi 10-12 secondi: in teoria mi sembrava facile perché sia le note che i ritmi sono semplici però, ieri ci ho provato tutta la sera, e quello che mi viene fuori non assomiglia neanche vagamente alla canzone degli Iron Maiden...

Chi conosce la musica immagino lo sappia bene ma, per me, è stata una sorta di rivelazione scoprire come si “prepara” un brano...
Quando studiavo da solo mi ero comprato un libriccino con varie canzoni e relativo spartito e, semplicemente, pensavo che bastasse memorizzare le note e suonarle nei giusti tempi per imparare il brano.
In realtà non è così semplice! Per prima cosa il maestro mi ha spiegato tutta la diteggiatura che, in parole povere, significa con quale dito si preme un certo tasto; poi quali sono le note “giuste” all'interno della stessa ottava; poi ci sono gli abbellimenti, che invero dovrebbero essere presenti nello spartito ma che comunque non sono sempre uguali (ad esempio sullo slide a volte c'è bisogno di una seconda plettrata e altre volte no). E infine ci sono i trucchi/consigli (tipo “qui cerca di tenere l'indice ancorato...”, “qui fai scorrere il dito sulla corda per non perdere la posizione...”, “qui premi la corda con il polpastrello perché poi con la punta devi premere la corda superiore...”, “queste note suonale staccate...”, “qui cerca di usare questi due diti MA, se non ti riesce, prova in quest'altro modo...”, etc...) che sono impossibili da riportare sullo spartito...

Insomma, accanto all'associazione note/durata, c'è tutta una mole di lavoro artigianale, di interpretazione, che non immaginavo...

Nota (*1): l'ultimo accordo è fra parentesi perché è un po' "libero": nel blues classico è V-7 ma si può usare anche altri accordi e infatti, per semplicità, il maestro mi ci aveva messo I-7...

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