Dalle ultime elezioni nazionali il M5S è passato di batosta in batosta: anche le regionali in Basilicata sono state decisamente deludenti.
I motivi sono molteplici ma di questo ho già parlato in svariati pezzi nei mesi scorsi: oggi voglio invece scrivere dei successi ottenuti dal M5S!
In Parlamento, stando all'opposizione, e con il governo che opera esclusivamente a forza di decreti legge e voti di fiducia, è quasi impossibile riuscire a far passare delle proprie leggi: quando poi qualche emendamento riesce qua e là a essere approvato i media si guardano bene dal pubblicizzarlo. I loro padroni, a cui rispondono anche i partiti tradizionali, preferiscono di gran lunga mantenere l'idea che il M5S è composto solo da incapaci e sprovveduti arrivati in Parlamento solo a intralciarne i “lavori”...
Eppure "qualcosa" sta passando lo stesso.
I partiti tradizionali stanno correndo ai ripari e, almeno a parole, lentamente si muovono proprio nella direzione indicata dal M5S. Con i rispettivi limiti di capacità e onestà intellettuale sia Renzi che Alfano stanno facendo proprio questo: vedi la richiesta fatta da Renzi di dimissioni della Cancellieri e, riguardo il Nuovo Centro-Destra, “la prima uscita del Capogruppo al senato? La presentazione di una legge del M5S” da questo articolo dell'Huffington Post.
In altre parole alcune parti dei vecchi partiti, fiutando il vento, stanno facendo proprie alcune istanze del M5S: l'obiettivo è ovviamente solo quello di guadagnare consenso facendo il minimo indispensabile per soddisfare l'opinione pubblica.
Sì, perché anche chi, per svariati motivi, non vota il M5S adesso esige più correttezza e onesta dai rappresentanti dei propri partiti.
Esemplare è la marea di critiche che, come un maremoto, ha travolto Vendola a causa delle famigerate intercettazioni pubblicate dal FattoQuotidiano.it: e non si tratta di critiche provenienti dai "grullini" ma soprattutto dai suoi elettori (andate a dare un'occhiata la pagina di Vendola su FB...) che ora non sanno più chi votare...
Non credo che la reazione sarebbe stata altrettanto forte se non ci fosse stata la ventata moralizzatrice del M5S.
Infine anche i media, per quanto boicottino in tutte le maniere possibili il M5S, anche solo per cogliere spunti per denigrarlo ne seguono attentamente tutte le dichiarazioni: me ne accorgo perché poi tutta una serie di concetti, quando poi non la terminologia, stanno entrando (ovviamente “depurati” dalla “macchia” grillina) negli articoli più neutri come quelli di cronaca.
Lo si vede bene in questi giorni con il disastro in Sardegna: la prontezza con cui i giornalisti affrontando la cronaca puntano subito il dito contro l'eccessiva cementificazione (tema estremamente caro al M5S) fa capire che, magari involontariamente, anche loro sono stati influenzati dalle idee pentastellate.
Oppure lo si vede anche negli articoli economici che affrontano il tema del debito pubblico: certo l'idea del M5S di rinegoziarlo è ancora considerata follia, ma non è più vista come la spensierata pazzia di cui si può solo ridire ma come un'assurdità che però contiene al suo interno un “seme di verità”.
Insomma, sebbene insufficientemente e in forte ritardo nei tempi, anche i media stanno lentamente assorbendo parte dei punti di vista del M5S.
Piccole vittorie. Sicuramente insufficienti e che non premiano lo smisurato impegno dei parlamentari del M5S...
Onestamente non riesco a prevedere come evolverà questa tendenza: prendo solo atto che esiste.
In realtà sono sfiduciato e temo che alle prossime elezioni il M5S rimarrà ai margini perché, paradossalmente, i cittadini italiani voteranno in maniera autolesionistica contro loro stessi, ovvero a favore dei vari PD e PDL o come si chiameranno dopo le loro capriole trasformiste...
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