Come anticipato in Capo Nord, 1968, ecco l'intervista fatta a mio padre sul disegno pubblicato.
Ero incerto se inserirla direttamente nel vecchio pezzo ma ho deciso di pubblicarla a parte visto che, in questo periodo, non sono molto in vena di scrivere e, anzi, spesso non ho niente da mettere sul viario.
Nel complesso mi pare che il risultato sia piuttosto interessante ma magari sono io un po' di parte: giudizi esterni sono particolarmente ben accetti!
1) Come mai il disegno è a matita invece che a china?
A quel tempo non avevo ancora dimestichezza con le penne a china e adoperavo la matita che permetteva di sfumare più facilmente le luci e le ombre del paesaggio.
2) il disegno è basato su un paesaggio reale o è una tua interpretazione della solitudine del luogo
Il disegno è basato su un paesaggio reale, e come per molti altri, poichè in quel luogo e in quel momento non avevo il tempo materiale per fare il disegno, facevo una foto che poi a casa avrei utilizzato come fonte per il disegno.
3) dal disegno la strada non sembra asfaltata: è così? Come hai ottenuto questo effetto (commento tecnico)?
La strada era in terra battuta e poichè pioveva molto spesso era non solo bagnata ma con pozze che riflettevano la luce del cielo. Nel disegno cercavo di rendere questa scarsa differenza fra cielo e terra che, in condizioni normali, sarebbe apparsa molto più scura visto che l'unica fonte di luce era rappresentata dal quel cielo plumbeo.
4) Dopo aver verificato su una cartina non capisco come mai siete passati dalla Finlandia se eravate passati da Oslo? Si tratta di Norvegia o Finlandia?
Dopo aver risalito la Norvegia fino a Capo Nord, tornammo indietro passando per la Finlandia e Helsinki, per poi prendere un traghetto fino a Stoccolma in modo da toccare tutti e tre i paesi della penisola baltica.
5) Del racconto mi ha colpito che hai fatto questo viaggio con una coppia, marito e moglie, che non erano nemmeno particolarmente amici tuoi: noi "giovani" diremmo che eri andato a "tenere il moccolo"... Puoi spiegare meglio come si arrivò al tuo coinvolgimento in questo viaggio?
Erano amici di liceo di mia sorella e mio cognato ma anch'io li conoscevo da tanti anni perchè prima le riunioni si facevano più nelle case che in locali in città, quindi partecipavo sempre alle serate che passavano spesso a casa mia. Come tutte le decisioni prese nella mia vita, non ho mai analizzato a fondo i pro e i contro, specialmente quelle che non reputo importanti e una gita per conoscere posti lontani era fra queste. Me lo chiesero loro anche perchè non erano più sposini novelli (avevano già due figli) ed io accettai subito volentieri sia perchè legavamo bene insieme sia perchè un viaggio così "a gratis" quando mai mi sarebbe ricapitato.
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