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giovedì 21 novembre 2013

Letta cheto

E il buon Letta in tutti questi mesi cosa ha combinato?
Qualche mese fa avrei risposto “Nulla di nulla, perde in tempo invece di approfittare della quiete finanziaria per fare riforme forti a favore dell'Italia...”

Sbagliavo. Sono troppo ingenuo. Avrei dovuto ricordarmi quali partiti sostenevano il famigerato Monti: tutti. Tutti obbedivano agli ordini arrivati da Bruxelles (e altrove) per distruggere economicamente l'Italia. Monti era solo il parafulmine dietro al quale si nascondevano dallo sguardo distratto (e facilmente deviato dai media) dell'opinione pubblica.
Eppure la politica scellerata di Monti ha quasi fatto sfiorare al M5S un'impensabile vittoria elettorale alle scorse politiche.

Possibile che gli stessi partiti, composti dagli stessi uomini, si siano ravveduti? Figuriamoci! Ah! Ah!

Hanno però imparato la lezione: obbedire così sfacciatamente agli ordini dei poteri forti avrebbe rischiato di farli saltare tutti per aria. Già adesso ogni volta che si ventila la possibilità di nuove tasse il M5S guadagna manciate e manciate di punti percentuali...
Che fare allora?
Semplice: si svendono i gioielli di famiglia, ovvero si “privatizzano” i beni dello Stato e delle sue controllate e si va avanti per un altro anno o due e poi... poi chi se ne frega! La casta ride e brinda con lo champagne mentre gli italiani finiscono in miseria: non è un'esagerazione ma la realtà. I fatti lo dimostrano ed è ingenuo chi la pensa diversamente.

Ma scusatemi lo sfogo di amarezza e torniamo alla cronaca: ENI: addio al gas siberiano.
In pratica, dopo l'ENEL, anche l'ENI vende i suo beni in Russia, incassando quasi 3 miliardi di dollari. Per quale motivo? Ci sono forse ragioni economiche, nuovi investimenti da fare?
Assolutamente no! Solo distribuire alti dividendi fra gli azionisti, rendere l'ENEL e ENI dei gusci vuoti dopo averne divorato la polpa all'interno...
Non so come i padroni e gli amici di Letta & C. ci guadagneranno ma sono sicuro che sarà così: ovviamente a rimetterci sarà l'Italia nel suo complesso che perde il controllo su dei beni strategici in cambio di denaro che presto si volatizzerà.
Il vantaggio per Letta & C. è che in questa maniera “nessuno” se ne accorge, l'italiano medio pensa “chi se ne frega” e al M5S non vengono regalate milionate di voti...

Insomma se Monti equivaleva a un fiume in piena che straripa con la sua devastazione evidente a tutti, allora Letta è come l'acqua cheta che, senza che nessuno se ne avveda, distrugge le basi dei ponti e, fuori di metafora, le fondamenta dell'economia italiana.

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