Oggi sono cionco (*1) perché ieri in palestra mi hanno inserito nell'allenamento un esercizio da donne.
È buffo perché fino a oggi, a parte una sola eccezione, non mi ero mai sentito indolenzito dopo una seduta in palestra: probabilmente in parte perché mi avevano fatto un programma molto leggero e io ho aumentato i carichi molto lentamente e, in parte, perché un minimo di esercizio lo facevo già e quindi non partivo proprio da zero. Invece oggi quasi non mi muovo...
Me ne ero subito accorto e all'istruttore infatti avevo detto che nemmeno sapevo di avere quei muscoli!
Per la cronaca l'esercizio consisteva nel sedere su una specie di poltroncina che, a riposo, fa stare con le gambe divaricate mentre, chiudendole, si sollevano i pesi...
Nota (*1): per chi non lo sapesse “cionco”, come conferma la Treccani.it (voce 2b), significa con le membra inerti, indolenzite per fatica o spossatezza...
Millenario - 20/6/2013
Ho scritto un pezzo per il millenario accorgendomi solo dopo che il momento non è ancora giunto: vabbè, lo serberò ancora per qualche giorno...
Italia-Giappone - 20/6/2013
Ho visto Italia-Giappone e ho la forte sensazione che la nazionale di Prandelli abbia già consumato tutta la dotazione annuale di fortuna...
Beato chi ne ha tanta e può permettersi di sprecarla.
Letta 4 - 21/6/2013
Mi sono deciso a dare un'occhiata alla prima misura “seria” presa dal governo Letta.
Ironicamente è stato chiamato “Decreto del Fare” ma, visti i contenuti, mi pare che sarebbe stato più corretto intitolarlo “Decreto del Fare Nulla”.
L'unico elemento positivo per l'economia è un prestito agevolato di 5.000.000.000€ alle imprese che vogliono investire in nuovi macchinari. Immagino però che c'è un inghippo: questi soldi verranno girati subito alle banche che poi presteranno effettivamente il denaro col contagocce. Chi scommette?
Poi c'è anche il ritorno della “mediazione civile obbligatoria” per tagliare 5 milioni di processi: uno schifo. In pratica si scarica l'inefficienza dei tribunali italiani sui cittadini costringendoli a spendere inutilmente del denaro prima di poter ottenere “giustizia”...
Udolfo 1 - 21/6/2013
Ho letto il primo capitolo de The Mysteries of Udolpho di Ann Radcliffe (liberamente scaricabile qui) il libro citato all'interno del romanzo Northanger Abbey di Jane Austen.
Mi pare bellino! In effetti, almeno questo primo capitolo, conferma la teoria secondo cui la Austen parodiasse il romanzo gotico: l'eroina della Radcliffe è infatti una superdonnina versata in tutte le arti (disegno e musica) mentre, in contrasto scherzoso, quella della Austen non eccelle in niente...
Ho notato un largo uso dell'aggettivo “gay” al posto di “happy”: un segno del tempo...
Molto più interessante è invece come l'umorismo della Radcliffe sia chiaramente ripreso dalla Austen. Propongo due frammenti che valgano più di cento parole:
«By a man of such a disposition [un personaggio “cattivo”], it is not surprising that the virtues of St. Aubert [il buon babbo dell'eroina] should be overlooked; or that his pure taste, simplicity, and moderated wishes, were considered as marks of a weak intellect, and of confined views.»
«St. Aubert, who had been long enough in retirement to find these topics recommended by their novelty, listened, with a degree of patience and attention, which his guest [il solito “cattivo”] mistook for the humility of wonder»
In altre parole la Radcliffe sbeffeggia la superba presunzione del suo personaggio “cattivo”: è chiaro che, dato il tono maestoso del romanzo, non può eccedere in questa chiave umoristica però è lo stesso stile d'ironia ripreso e amplificato dalla Austen...
L'esempio di Benjamin Franklin
3 ore fa
Approvo, approvo...ottime osservazioni! C'è anche un'altra fonte, più donchisciottesca, per "Northanger": la protagonista del romanzo si chiama Arabella... vediamo se lo indovini ;)
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