«[Figlio dell'uomo] Porgi l'orecchio e ascolta le parole di KGB
e applica la tua mente alla SUA istruzione
» Pv. 22,17

Qui si straparla di vari argomenti:
1. Il genere dei pezzi è segnalato da varie immagini, vedi Legenda
2. Per contattarmi e istruzioni per i nuovi lettori (occasionali e non) qui
3. L'ultimo corto è questo
4. Molti articoli di questo blog fanno riferimento a definizioni e concetti che ho enunciato nella mia Epitome gratuitamente scaricabile QUI. Tali riferimenti sono identificati da una “E” fra parentesi quadre e uno o più capitoli. Per esempio: ([E] 5.1 e 5.4)

giovedì 31 maggio 2012

Lezione XXVIII: Addio al metronomo!

Mi piace pensare che sia merito mio. Mi piace scherzare, quando i miei amici fanno una battuta, dicendo loro che sono diventati più spiritosi frequentandomi.
Beh, qualcosa di simile è successo anche al mio maestro di chitarra: però, grazie alla sua sensibilità da artista, invece che più spiritoso è diventato più poetico!

Ovviamente sto scherzando: mi riferisco al titolo del post “Addio al metronomo!” che non è una mia invenzione bislacca ma un'originale creazione della fantasia del maestro: il nuovo nome di un esercizio!

Anzi già che l'ho introdotto partirò proprio dall'Addio al metronomo che in realtà non è proprio un esercizio ma... ma procediamo con ordine!

Come al solito, mogio mogio, ho riassunto al maestro la situazione: nessun problema con gli esercizi ma i miglioramenti sul brano Paranoid sono stati minimi. In pratica rallentando i bpm da 50 a 45 riesco a non confondere (di solito!) i sedicesimi (ovvero gli 8, 16 o 32 power chords che devo suonare consecutivamente) per il resto invece continuo ad andare allo sbaraglio...
In particolare ho spiegato al maestro che il metronomo non si sente e che la batteria non solo non mi aiuta ma anzi mi confonde.
E qui arriva la geniale idea del maestro: sostituire al metronomo una base di batteria e abituarmi a fare tutti gli esercizi con essa. Per la precisione le basi che mi ha dato sono quattro di complessità via via crescente:
  1. 4/4 tutti di kick drum (o bass drum)
  2. 4/4 tutti di kick drum alternati a snare drum
  3. come prima ma su ogni quarto c'è sovrapposto anche il piatto
  4. Come il caso 2 con il piatto su ogni ottavo
Le prime due basi non credo che mi creeranno alcun problema (ma ancora devo provarle) mentre invece la terza e soprattutto la quarta potrebbero essere più impegnative.
L'unica seccatura è che dovrò esercitarmi col computer acceso cosa che mi limita abbastanza: pazienza!

Il maestro mi ha anche rimaneggiato gli esercizi per il riscaldamento: non sto a entrare nei dettagli perché si tratta delle solite sequenze di tre tasti da eseguire su corde diverse. Hanno però una particolarità importante ovvero che i gruppi di tre note dovrò suonarli in un singolo tic del metronomo (anzi della base di batteria corrispondente!).

Con imbarazzo ho poi scoperto di aver imparato l'arpeggio di Purple Rain con un accordo sbagliato! Infatti alcuni esercizi più ripetitivi li effettuo davanti alla TV e a volte mi fa fatica andare a cercare gli spartiti con la conseguenza che in questo caso la mia memoria si è ingannata. Comunque almeno la sequenza di corde che suonavo con la mano destra era corretta, solo che adesso la mano sinistra mi va automaticamente all'accordo sbagliato! Vabbè, credo che mi basterà poco per imparare a usare l'accordo giusto (per la cronaca usavo Am invece che D).

Al pattern, tanto per far pari (così adesso ho 8 giri), mi ha aggiunto una nuova sequenza:
'azz! Ho perso il foglio dove l'ha scritta!
Vado a memoria: F G7 C Am (*1)

Ovviamente anche l'esercizio pattern (oltre ai vari Potenti dove niente è cambiato) dovrò farli sopra la base con la batteria.

Infine al nuovo esercizio Orecchio (era stato introdotto la scorsa settimana) ha aggiunto una nuova variante: non dovrò più abituarmi a suonare DO, LA, FA e SOL + 4° e 5° giusta ma...
...ma non mi ricordo altro perché il maestro mi doveva spedire una fotocopia con le istruzioni ma ancora non l'ha fatto! Anzi adesso gli manderò il terzo reminder in due giorni: un record perché di solito risponde subito... (che mi abbia messo sulla lista spam?)
Edited 31/5/2012 (ma molte ore dopo!): fotocopia arrivata: sarà un esercizio lungo e noioso e consisterà nel saper riconoscere dopo le note DO, LA, FA e SOL le rispettive maggiore 2°, maggiore 3°, 4° giusta, 5° giusta, 6° maggiore e 7° maggiore...

Per il resto della lezione mi ha risentito suonare: secondo lui sarei migliorato anche in Paranoid ma mi sa che l'ha detto così per incoraggiarmi. Poi mi ha fatto suonare vari accompagnamenti (in pratica delle sequenze di accordi) che non avevo mai visto prima mentre lui suonava la melodia e, anche in questo caso me la sono cavata. Ah, e infine mi ha fatto fare sul momento un esercizio di ritmica dove dovevo leggere e suonare da uno spartito sempre la stessa nota ma con durate e pause di lunghezza diversa: fino ai quarti è banale ma quando gli ottavi entrano in campo la questione si fa più complessa (anche se adesso, grazie al mio programmino, non ne sono più terrorizzato!).

A un certo punto della lezione, non so quando, mi sono ricordato di chiedere al maestro se pensasse fosse il caso di dedicare una lezione al solfeggio: lui mi ha risposto che male, ovviamente, non mi farebbe ma che al momento le mie priorità devono essere altre.

Nota (*1): Di F e G7 sono abbastanza sicuro di C e Am meno

mercoledì 30 maggio 2012

Cambio squadra!

Da oggi divento tifoso del Palermo, anzi del suo presidente Zamparini, dopo che ho letto la sua dichiarazione su Repubblica.it (vedi Monti: il calcio andrebbe fermato) che riporto qui di seguito:

ZAMPARINI: - ''Monti si vergogni''. Reagisce così Maurizio Zamparini alle parole del Premier: "L'unica cosa indegna in questo Paese è che uno come Monti osi dire quello che ha detto: ci sta massacrando, sta distruggendo l'Italia, dice solo delle stupidaggini. Dovrebbe pensare prima di parlare. Prima di dire che bisogna chiudere il gioco del calcio, dovrebbe pensare ai suoi problemi e a tutto quello che sta distruggendo e facendo chiudere lui con i suoi provvedimenti. Sulla seconda sua affermazione sul calcio, poi, Monti dimostra di essere ignorante perchè allo Stato ogni anno le società di calcio professionistiche versano ben 800 milioni di euro".

PS: il “perchè” con l'accento sbagliato è di Repubblica: possibile che non abbiano un correttore ortografico automatico?

Indovinato... di nuovo... 30-Maggio-2012
...ma questa volta ho preso la zecca, invece che alla gamba, al braccio: sospetto che mi sia balzata addosso ieri mentre spostavo alcuni tronchi del gattice (vedi Populus alba)...




La zecca è stata rimossa, dopo il servizio fotografico, con delle pinzette senza problemi...

Idrogeno bellissimo 31-Maggio-2012
Sempre in attesa dei files da parte del maestro (ieri mi ha dato qualche segno di vita) oggi sono passato all'azione per farmi le basi di batteria da solo.
Il problema è che Tuxguitar gestisce la batteria in maniera un po' strana (vedi questo tutorial) ma, soprattutto, non trovavo dei piatti che mi suonassero bene (anche perché non conoscendo i nomi in inglese andavo un po' a casaccio...).
Poi ho trovato un programma gratuito specializzato per la batteria Hydrogen che, nonostante il look professionale, ho trovato facilissimo da usare, con dei suoni bellissimi e la possibilità di mixare gli strumenti come mi pare.
Anzi mi è piaciuto così tanto che sono tentato di diventare un batterologo!

Brutto segno? 31-Maggio-2012
Ho appena scoperto che Beppe Locusta (Vedi articolo Corriere.it) la pensa come me sul vilipendio al capo dello Stato: vedi il mio Vilipendio e disequitalia...

Piuttosto mi lascia perplesso chi nei commenti scrive: "Locusta vuole abolire il reato perché ne è accusato".
A mio parere questa è una maniera sbagliata di approcciarsi al problema: bisognerebbe discutere se il vilependio sia o meno un crimine obsoleto indipendentemente da chi sia accusato di tale reato.
Cioè non ho niente da ridire su chi dice: "Il vilipendio non va abolito perché XXXX e YYYY" dove XXXX e YYYY sono le argomentazioni.
Chi però dice "il vilipendio non va abolito perché Locusta è accusato di esso" dimostra solo di intendere la giustizia come arma politica.

Il dado estratto 31-Maggio-2012
Mi sono deciso! Dopo aver convinto anche il secondo proboviro ad accordarmi il nulla osta, e dopo non poche modifiche e miglioramenti, ho deciso di postare!
A causa della nefasta esperienza con Ledificio ho deciso di programmare ogni puntata a 4 giorni di distanza dalla precedente: in questa maniera non avrò da scrivere gli odiati riassunti perché i lettori (quelli che non siano pesci rossi!) non avranno problemi a ricordarsi l'evoluzione della trama. Inoltre le puntate, che saranno solo cinque, compariranno tutte nel mese di giugno e perciò non ci sarà nemmeno bisogno dei noiosissimi link alle puntate precedenti!
Come appetizer fornisco la lista dei 9 capitoli:
1: Baccabriciola e Strabuccino
2: Il sordido “sflescino”
3: Il piano
4: Ricchezza e buzzorraggine
5: Le maschere
6: Margherita gigante e abete nano
7: Dando Piando
8: Prigioniera
9: Tutto è bene...

A domenica per la prima puntata!

Bloggultime VI

Solito post con le solite news del blog
  1. Altalena delle stelline (shinystat): verso il 3 aprile sono tornato a 8 stelline, il 25 aprile sono risceso a 7 ma dal 9 maggio sono nuovamente a 8
  2. Tre nuove vignette:
    1. Disegno: l'idea mi sembrava abbastanza sciocchina ma mia cugina ci ha sghignazzato sopra un bel po'!
    2. Cavolina: il mio capolavoro! Forse ce ne sono altre più divertenti o meglio disegnate ma di questa sono particolarmente fiero perché sono riuscito a rappresentare ESATTAMENTE quello che avevo in mente (in genere a causa della mia scarsa abilità sono costretto a scendere a compromessi)
    3. FB: e questa invece è la peggiore... L'idea dell'omino con la testa a forma di logo di FB è ok ma il messaggio sugli amici virtuali è troppo forzato (oltre che scritto un po' troppo piccolo!)
  3. mblog: corretto il pasticciaccio che avevo combinato col tag mblog. In pratica ho rimesso ovunque il tag blog tranne pochi casi che sono stati trasformati in ablog (mblog avrebbe dovuto indicare il “mio blog” mentre ablog sta per “Altrui blog”)
  4. Wow di Febbraio: i candidati sono Dalla Lira a San Valentino (come al solito ho un debole per i miei post poetici); Red hot metal (diverso dal solito); Ultimi e penultimi (mi piace scoprire articoli con errori o presunti tali)
  5. Wow di Marzo: KGB-Hermooz (la dettagliata spiegazione di una partita di scacchi); Triplice serendipità (molto interessante); Fotosfamatore (divertente!); Proverbi 30, 15-16 (interessantissima incursione nell'universo delle Bibbie)
  6. Nuovo record: 9000 visite al 29/5/2012 e quindi altre 1000 visite in 61 giorni. La sequenza diventa: 178, 111, 87, 84, 88, 73, 70, 64 e 61. Avevo preparato anche un grafico ma non sono sicuro sia giusto e ora ho troppo sonno per verificarlo...

lunedì 28 maggio 2012

Partito male

Solo per segnalare che da qualche giorno ho iniziato una nuova partita a scacchi postale. Questa volta sto prendendo nota delle mie valutazioni mossa per mossa quindi, a fine partita, dovrei essere in grado di ricostruire più obiettivamente la logica dei miei ragionamenti.
Per il momento, mossa 6, sto andando male: non riesco a calcolare decentemente e probabilmente mi sono mangiato una buona occasione per pareggiare il gioco (sono col nero). Sigh...

Pronta Cavolina calda calda... 28-Maggio-2012
Negli ultimi giorni ho scritto una nuova avventura di Cavolina (vedi il tag “Cavolina”) che, come i miei lettori ben sanno, non è la tipica fiaba per bambini. Il mio obiettivo è quello di scrivere delle storie divertenti, ricche di giochi di parole e battute: il pericolo è che a volte rischio di farmi prendere la mano e magari suggerire delle immagini che potrebbero turbare i lettori più sensibili...
Diciamo che sono come un cuoco al quale piace aggiungere un tocco di peperoncino: però, essendo abituato alla cucina iper-piccante per stomaci forti di Umoremaligno.it, le mie battute mi paiono tollerabilissime ma ho sempre il dubbio che possa non essere così per tutti.
Per questo motivo ho spedito il mio ultimo racconto a tre probi viri di fibra morale integerrima, studiosi di etica e morale, più saggi dei geronti, credenti e rispettosi della legge.
Da loro mi aspetto al più presto l'imprimatur per poter procedere alla pubblicazione.

E uno! 28-Maggio-2012
Il primo probo viro, che all'italiano dà del tu, mi ha già risposto!
In realtà non mi ha segnalato niente da censurare ma mi ha trovato un sacco di errori. Per curiosità li riporto qui di seguito:
  • orecchi: invece che “orecchie”
  • l'ho: invece che “lo”
  • centra: invece che “c'entra” (2 volte)
  • famigliare: invece che “familiare”
Qualche commento: il “l'ho” probabilmente l'avrei scovato e corretto in fase di revisione; il “centra/c'entra” non lo sbagliavo mai, poi ho letto al riguardo un articolo sul sito dell'Accademia della crusca e da allora mi confondo sempre!; il “famigliare” non è un errore (vedi Lezione di itagliano) ma una scelta voluta: io appartengo al partito, minoritario, del Devoto Oli.

Formula già nota 28-Maggio-2012
Ho provato di nuovo a fare qualche ricerca su Shouryya Ray (vedi il corto Bufala?) ma Google continua a “sputarmi” la solita sfilza di articoli che non aggiungono niente di nuovo.
Così ho cambiato approccio e ho prima cercato un forum di fisica: a quel punto ho aggiunto come chiave di ricerca anche il nome del sito e così ho trovato questo interssante thread su www.physicsforums.com.

Ho scorso velocemente i vari post e, anche fra questi specialisti, c'è un misto di curiosità e scetticismo. Comunque, a forza di indagare, sono riusciti a leggere e a interpretare una foto nella quale si vede parte della formula.
SE ho ben capito non sarebbe niente di nuovo ma qualcosa di conosciuto da almeno il 1860: complimenti al ragazzo, sicuramente molto in gamba, ma i media hanno letteralmente travisato e ingigantito il risultato di una ricerca che alla fin fine ha vinto il SECONDO premio...

2 & 3 e stime! 29-Maggio-2012
Anche il secondo e terzo probo viro mi hanno risposto!
Il terzo mi ha dato un tranquillissimo ok così riassunto:
«... secondo me questa fiaba sta ad “Hansel e Gretel” come i Simpson stanno a “Kiss me licia”»

Il secondo probo viro è invece stato molto più critico trovando che uno degli espedienti del racconto, nonostante il contesto scherzoso, fosse moralmente discutibile. Per la precisione:
«... comunque il canovaccio regge su un argomento, IMHO, un po' scottante, le allusioni e le immagini erotiche non sono così eccessive, ma la questione droghe è forse un po' al limite.»

Insomma volendo quantificare con voti da 1 a 10 l'idoneità del racconto alla pubblicazione avrei ricevuto questi voti: 6 dal primo, 5 dal secondo e 8 dal terzo. Personalmente lo stimavo da 7 valutando con un ±1 la variabilità dovuta ai gusti personali...

Due pareri su tre sono favorevoli ma io cercavo/mi aspettavo l'unanimità. Per questo motivo ho deciso di rimettere le mani sul racconto per cercare di smorzare i toni dei punti più critici.

Sammezzano

La scorsa settimana sono stato a visitare un castello. Su FB era circolata una locandina che annunciava l'apertura straordinaria (perché di solito è sempre chiuso) del castello di Sammezzano e la possibilità di visite guidate gratuite grazie all'impegno dei volontari.
Nella mia ignoranza non lo conoscevo e non avevo idea di cosa aspettarmi: pensavo a qualche salone spoglio, qualche vecchio affresco, magari una Madonna con Bambino o poco più... E invece che sorpresa!
Fortunatamente, tanto per fare, avevo condiviso la notizia dell'apertura del castello con vari amici del posto che, alla fine, mi hanno convinto ad andare. Infatti fossi stato da solo, visto anche il tempo che prometteva pioggia, avrei finito per starmene rintanato in casa: ma questa volta avrei fatto veramente male!

Per arrivare al castello è necessario attraversare a piedi il grande parco che lo circonda: per questo, dato il tempaccio, si pensava di trovare poche persone. Invece no! Probabilmente grazie alla pubblicità di FB era comunque pieno di gente: prima di fare il nostro giro abbiamo dovuto aspettare un'ora e poi, invece di fare gruppi di dimensioni modeste, hanno iniziato a farci passare un po' troppi per volta. Ho scritto “un po' troppi” perché si era così numerosi che non era possibile ascoltare agevolmente le spiegazioni della guida: così, invece di stressarmi e di fare a gomitate, ho preferito accodarmi al mio amico che scattava le foto e girare per conto nostro...

Non provo nemmeno a descrivere ciò che ho visto (comunque ci sono le foto per quello!) ma ricordo l'emozione che ho provato visitando una sala dopo l'altra: tutte diverse e tutte stupefacenti e io che non facevo che ripetere "che meraviglia!"...

La cosa più sconvolgente è che questo palazzo sta venendo lasciato andare in malora (*1) ed è un peccato perché si tratta di qualcosa di veramente unico. Certo l'investimento per restaurarlo richiederebbe uno sforzo notevole ma, sicuramente, nel tempo si ripagherebbe da solo: sfortunatamente le nostre amministrazioni, riguardo al turismo, sanno solo mettere la tassa di soggiorno (vedi Dies natalis solis invicti)...
Ma, intendiamoci, in questo caso vista l'importanza del palazzo, se ne potrebbe anche occupare la regione direttamente. E invece tutto è lasciato andare e il castello viene aperto solo un paio di volte l'anno grazie all'impegno di numerosi volontari...

Ma più delle mie parole valgono le immagini che il mio amico Yarin Vodoo ha scattato e che mi ha gentilmente concesso di pubblicare nel blog.

Il palazzo, la piccola folla al suo ingresso e le nubi minacciose


Già da questa foto (vedi portone e decorazioni) si capisce che lo stile è molto particolare...


visione d'insieme di una sala


La cappella: uno dei dettagli più "banali"


Il minhar (*2)


La cupola di una sala (si intravede il secondo piano del palazzo)


Uno dei tanti dettagli con giochi di parole


Evidentemente rispecchia il pensiero del proprietario del palazzo


Altro gioco di parole: sull'altra parete c'era scritto "Todos contra nos"


Altro particolare (ma immaginatevi decine di stanze con ciascuna i suoi dettagli bizzarri!)


A causa del gran numero di visitatori non era possibile fare foto decenti alle stanze: spero però che la varietà dei soffiti renda per analogia l'idea della diversità delle varie sale!


Ogni sala era caratterizzata dal suo unico stile dove gli unici punti fermi erano la simmetria e la geometria


Chissà che colori in una giornata di sole!


La mia sala preferita (beh, il suo soffitto!)


Solo a rivedere queste foto rimango di nuovo a bocca aperta...


Esempio del crescente degrado...


Altro esempio... ma c'erano delle stanze dove non si poteva entrare perché non sicure...


Nota (*1): in realtà CREDO che il palazzo appartenga a dei privati: se si fosse in uno Stato serio ma... Lasciatemi riformulare la frase: se questo palazzo fosse in Germania lo Stato lo ricomprerebbe, lo metterebbe a posto e lo farebbe diventare un museo...
Nota (*2): non so cosa sia un minhar... ma ho visto che su wikipedia la stessa immagine era chiamata in questo modo!

domenica 27 maggio 2012

Ottimo stinco di maiale

Ieri sono stato a sentire il mio maestro di chitarra suonare approfittando del fatto che si esibiva poco lontano da casa mia.

Ero curioso di rivederlo perché l'ultima volta la sua chitarra non si sentiva e, inoltre, volevo vedere come sarebbe stata organizzata questa esibizione: la precedente infatti (vedi Pasta fresca (1/2) e Pasta fresca (2/2)) era stata qualcosa di più che un semplice concerto sia per il coinvolgimento del pubblico (giochi, lotteria, cioccolatini infamanti personalizzati...) sia per gli strumenti utilizzati (video e computer).

Dal Corriere.it ed. di Bergamo: il pubblico festante

Il concerto questa volta si svolgeva all'aperto e ha seguito un percorso molto più tradizionale: l'unica “particolarità” era che i vari pezzi erano inseriti all'interno di una cornice e venivano presentati a uno a uno agli spettatori. In realtà il filo conduttore si è perso quasi subito: evidentemente non c'è stata la maniacale preparazione della volta scorsa...
Però, quello che lo spettacolo ha perso in “effetti speciali”, lo ha riguadagnato in musica: forse per l'acustica migliore (non me ne intendo però), forse perché si sentiva anche la chitarra (!) o forse semplicemente perché c'erano meno distrazioni ma questa volta ho apprezzato molto di più la musica in quanto tale.

Di brani nuovi mi sembra di averne individuati un paio ma non ne sono sicuro! Il fatto è che sono tutti pezzi strumentali e, a parte poche eccezioni, non ci dicono i titoli. Quindi la mia è una valutazione fatta basandomi sulla, ormai poco affidabile, memoria...

Data la fama sempre crescente della band, c'era anche come supporting act (o special guest?) un gruppo brasileiro a riscaldare l'ambiente prima del main event: preferisco non commentare perché, primo, non era il mio genere musicale e, secondo, perché comunque apprezzo chi ha il coraggio di esibirsi davanti a un pubblico. Dico solo che le persone che seguivano questa esibizione erano di svariati ordini di grandezza meno numerose di quelle che guardavano dei bimbetti dai 6 a 10 anni giocare a basket accanto al palco...

Da questo punto di vista ero curioso di vedere se la band del mio maestro sarebbe riuscita a calamitare l'attenzione del pubblico (c'era la sagra della fragola con panna e altre leccornie e, quindi, un buon numero di persone che non erano venute specificatamente per ascoltare la musica) oppure se sarebbero stati ignorati e seguiti solo dai fedelissimi...
Beh, direi che l'interesse suscitato è stato molto buono: sul finale della serata il grosso delle persone seguiva piuttosto attentamente l'esibizione. Non ho pensato a cercare di contarne il numero ma secondo me si era nell'ordine del centinaio (molti di più se si considera quelli che passavano e ascoltavano magari solo un brano o due...) di persone.

Avrei voluto aggiungere qualche commento musicale più tecnico ma, all'ultimo momento, il mio amico esperto musicologo e melomane mi ha dato buca... Peccato mi sarei divertito molto a riferire le sue critiche!

In conclusione io mi sono divertito e rimpiango solo di aver mangiato come un porcellino: stinco di maiale, cipollata, pane, fragole e panna, birra, crêpe e stecco ducale...

sabato 26 maggio 2012

Ledificio (10/10)

Finalmente, non sapendo cosa scrivere, mi sono ricordato che avevo da pubblicare l'ultima parte del racconto!
Il riassunto non ho voglia di farlo: dico solo che il protagonista è stato guidato, da una voce che lo chiama per nome, in una stanza dove la foschia grigia non è uniforme...
Meglio se leggete le altre puntate: parte 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 9...

-= 10 =-

Solo per completezza riassumerò i seguenti avvenimenti visto che sono già ben noti al destinatario di queste note.
Nei primi minuti, quando letteralmente mi schiacciai sulla fessura luminosa, a causa dell'eccitazione e della speranza non parlai molto chiaramente. Avevo il terrore che il proprietario della voce non mi sentisse e se ne andasse: per questo parlavo e gridavo senza nemmeno ascoltare ciò che lui, perché di un uomo si trattava, mi diceva.
Lentamente le rassicurazioni della sua voce razionale e tranquilla riuscirono a calmarmi e iniziammo realmente a dialogare.
Il mio interlocutore si chiamava Eugenio Ionescu ed era uno scienziato: aveva sentito parlare dell'edificio e degli strani fenomeni che si diceva vi accadessero. Solo per curiosità, negli ultimi fine settimana, era venuto a indagare personalmente. Lui mi chiese conferma del mio nome e come fossi finito dov'ero: gli dissi il mio nome ma gli spiegai che non sapevo né dove mi trovavo né come ci fossi arrivato...
Il professor Ionescu sembrò rimanere interdetto dalla mia risposta. Quanto fosse freddo ed equilibrato lo si può capire da come reagì: prima mi chiese chi fossero il presidente e il primo ministro in carica quando mi ero perso nell'edificio; poi mi chiese quali canali televisivi fossi solito guardare e cosa sapevo dirgli di un certo fatto di cronaca nera che aveva imperversato per mesi alla TV. Risposi piuttosto perplesso non capendo il perché di queste domande. Solo in seguito mi resi conto che voleva accertarsi della mia identità...
Gli chiesi di farmi uscire, di allargare in qualche maniera la fessura o di buttare giù la parete: lui mi rispose che dalla sua parte non c'era nessuna crepa ma solo una leggerissima nebbiolina grigia in un angolo della stanza. Mi disse di non essere sicuro di dove io mi trovassi ma che, sicuramente, non era un semplice muro a separarci.
Mi assicurò però che avrebbe fatto tutto il possibile per aiutarmi ma che aveva bisogno di ogni dettaglio potessi fornirgli per quanto potesse sembrarmi irrilevante: qualsiasi evento particolare accadutomi nella mia vecchia vita, specialmente nei giorni che precedettero l'ingresso nell'edificio. Non solo: insistette molto sulla storia medica mia e della mia famiglia, su quali malattie avevo avuto e, soprattutto, se facessi uso di psicofarmaci.
Improvvisamente, dopo forse un paio di ore di colloquio, Eugenio, ormai lo chiamavo per nome, mi interruppe e mi disse che doveva assentarsi un momento per prendere una nuova “sfera di memoria” per la macchina che usava per registrare la nostra conversazione e un infinità di altri segnali.
Io avevo una brutta sensazione ma non ero troppo preoccupato: c'era qualcosa nel modo di agire di Eugenio che riusciva molto tranquillizzante. Dava la sensazione di avere sempre tutto sotto controllo e di sapere esattamente cosa fare.
Quando si allontanò la fessura luminosa sparì e fui di nuovo avviluppato dalla gelida nebbia.
Aspettai con il cuore in gola per almeno quindici minuti poi, improvvisamente come era scomparsa, la fenditura riapparve.
Subito protestai amichevolmente col professore dicendogli che mi aveva fatto prendere un brutto spavento stando via così a lungo. Eugenio mi chiese per quanto tempo mi era sembrato di aspettare e, quando gli risposi, mi disse che lui si era assentato per circa 80 secondi.
Io rimasi in silenzio, confuso, ma dopo pochi attimi sentii il professore che mormorava fra sé e sé “ma certo... fattore Tau...”. Poi si rivolse nuovamente a me spiegandomi che, quando lui si assentava, il collegamento che aveva stabilito fra di noi si interrompeva e che “le nostre rispettive dimensioni perdevano la sincronicità”. In pratica i nostri “tempi” passavano a velocità diverse: un minuto dal suo “lato” poteva equivalere a dieci minuti sul mio. Non solo: una volta perduta la “sincronicità” la velocità relativa dei tempi era imprevedibile perché dipendeva dalla proiezione sull'asse del tempo di un vettore di direzione e lunghezza che dipendeva da un fattore quantistico imprevedibile. Il professore accennò anche ad altri dettagli matematici ma, onestamente, non ne capii niente.
Io ero di nuovo preoccupatissimo ma il professore, col suo buon senso, riuscì subito a tranquillizzarmi.
“Non c'è motivo di allarmarsi: dobbiamo semplicemente essere preparati a un imprevisto di questo genere...” mi disse.
Il professore rimase in silenzio alcuni secondi per riflettere sul problema e io ebbi la netta sensazione di sentire il ticchettio degli ingranaggi della sua mente razionale. Quando glielo dissi rise e mi rispose: “È possibile: il collegamento che ho instaurato è biofisico e la mia mente è parte essenziale di esso. Forse, concentrandomi sul nostro piccolo problema, ho involontariamente causato delle interferenze che tu hai percepito come un ticchettio...”.
Poi mi chiese quanto fosse grande la spaccatura nel muro: gli risposi che aveva una forma irregolare, come una crepa, e che complessivamente era lunga circa 30 cm e larga mediamente 3-4 cm.
“Così tanto?!” esclamò sorpreso Eugenio “Allora puoi provare a farci passare qualcosa?”.
Mi dissi che ero uno stupido a non averci pensato: cercai nella tasca uno dei tanti gingilli che col tempo avevo accumulato. Si trattava di una foto in bianco e nero scattata all'esterno dell'edificio: tre baffuti signori in abiti ottocenteschi che con cappello, mantello e bastone da passeggio stavano in posa con lo sguardo accigliato. Ciò che però mi era caro e di gran conforto non erano i tre illustri sconosciuti ma lo sfondo con gli alberi, il cielo nuvoloso e la città lontana: la vista di quegli spazi aperti mi ricordava cos'era la libertà.
Senza esitazioni l'infilai nella spaccatura, inizialmente con un po' di fatica, poi mi fu quasi strappata via: contemporaneamente sentii la voce di Eugenio per la prima e unica volta veramente eccitata: “È arrivata! Sfinte Dumnezeule è arrivata! Una foto antica è apparsa dal nulla e adesso la tengo in mano!”.
Me la descrisse e io gli confermai che era esattamente quella che avevo fatto passare nel varco luminoso.
“Ma allora la soluzione è semplice: se per qualche ragione il collegamento dovesse interrompersi tu cerca dei fogli e scrivi su di essi tutti i particolari della tua permanenza nella dimensione grigia che riesci a ricordare. Anzi, prima scrivi una versione sintetica e solo in seguito aggiungi maggiori dettagli... Io cercherò di ripristinare il collegamento il prima possibile e a quel punto tu potrai far passare gli appunti che avrai scritto attraverso l'apertura Tau-dimensionale”.
Mi sembrò un piano ragionevole e gli assicurai che, se necessario, avrei fatto come lui mi chiedeva.
Parlammo ancora per circa un'ora e mezzo quando il professore mi interruppe bruscamente e mi disse che c'era un inconveniente: il computer stava segnalando un'anomalia critica e il macchinario si sarebbe automaticamente spento in dieci secondi. Riuscì a dirmi che stimava in, al massimo, due-tre giorni il tempo necessario per riparare l'attrezzatura e poi mi salutò.
E qui finisce la prima stesura dei miei ricordi: ho scritto ininterrottamente sul mio quadernone per molte ore senza muovermi da questa stanza. Ecco! Già vedo la luce che ritorna...
Eugenio ti prego salvami!

giovedì 24 maggio 2012

Professorone

Oggi su FB ho trovato un link interessantissimo: il video di un'intervista a un docente ordinario di filosofia del diritto che ha idee molto simili alle mie (direi che c'è un 75% di sovrapposizione) su Colline & C.

Il video è il seguente:


E la trascrizione dell'intervista è in questo post del blog: www.byoblu.com.

Di seguito elenco alcuni passaggi che mi hanno colpito e che (in genere) condivido.

Il governo Colline è definito un “colpo di stato sobrio” e che è stato voluto dai “poteri forti di Bruxelles”. Da parte mia, ad esempio in Risultati urne, definisco il governo Colline come “anomalia democratica” e, in più post, ho ricordato come sia un governo “non votato dagli italiani” e che non rappresenta quindi nemmeno una minoranza di essi. Anzi l'ho spesso definito, a causa della sua politica, un governo “contro gli italiani”.
Bella la distinzione, che condivido al 200%, fatta dal professore fra legalità e legittimità: non per nulla è un professore di filosofia del diritto!

Molto interessante il fatto (di cui non ero a conoscenza e che non confermo!) che sia Colline che l'ex premier greco Lucas Papademos, saliti entrambi al potere in Italia e in Grecia nell'arco di 48 ore, hanno fatto parte della cosiddetta Commissione Trilaterale. E cos'è questa “Commissione Trilaterale”? È inutile che ripeta quanto scritto su wikipedia ma consiglio vivamente a tutti di verificare chi siano attualmente i membri italiani...
A me sembra che, invece di “Commissione Trilaterale”, si potrebbe a maggior ragione chiamarla “Internazionale Poteri Forti”!

Poi si ipotizza che alle prossime elezioni, in mancanza di una maggioranza forte, si possa avere un governo di “unità nazionale” ovviamente guidato da Colline. Io sulla questione non ho ancora riflettuto ma voglio ricordare il mio corto MZ e Grecia e, in particolare, il mio stupore (positivo) per l'indizione di nuove elezioni in Grecia e l'accenno che in Italia le cose sarebbero andate in maniera ben diversa...

Interessante citazione storica di Carl Marx che analizzò la situazione della Francia di Luigi Filippo dove, la borghesia che era al potere, anno dopo anno speculava sul debito dello Stato che era costretto ad accordarsi sfavorevolmente con le stesse banche della borghesia...
Evidente la forte analogia con la situazione attuale se al posto di “borghesia” si scrive “poteri forti”. Prima o poi dovrò leggermelo questo Carl Marx.

Altre affermazioni: difesa dell'euro a tutti costi compreso quello di ridurre in miseria intere popolazioni (italiani compresi); forte critica ai giornali che, nella loro propaganda a favore del governo Colline, tendono a demonizzare ogni ipotesi di uscita dell'Italia dall'euro.
Ecco questa è la differenza maggiore fra il pensiero del professore e il mio: dove lui parla di Euro io parlo di debito. È possibile che siano due facce della stessa medaglia ma, dal mio punto di vista, l'uscita dall'euro non è obbligatoria: semplicemente l'Italia dovrebbe dichiarare il default (o qualcosa del tipo che si sospendono rendite e rimborso dei BTP per 25 anni o cose del genere). Ovviamente non potremmo stampare nuova moneta e, quindi, dovremmo essere in una situazione di pareggio del bilancio (fattibile se ci togliamo l'onore del pagamento degli interessi sul debito: vedi i miei post sul debito come, ad esempio, Ancora sul debito). Però, se gli altri paesi dell'euro non ci buttano fuori (e non vedo che interessi potrebbero avere per farlo), io credo sia conveniente rimanerci... (anche se, per altri aspetti, non sarebbe una catastrofe totale uscirne).
Comunque leggere a questo riguardo il mio post Speranza greca: se si sostituisce il termine “debito” con “euro” sembra di rileggere le affermazioni del professor Becchi!

Questo post mi sta diventando troppo lungo quindi accenno solo brevemente ad altre affermazioni del professore che mi hanno colpito (e che spesso, ma non sempre, avevo espresso, magari in termini diversi, sul mio blog):
  • Idea che se si esca dall'euro sia la fine del mondo. KGB: idem ma parlando del debito (vedi sopra)
  • Austerity senza fine. KGB: completamente d'accordo; il debito è ormai inestinguibile e tutte le tasse che paghiamo servono solo a pagarne gli interessi e non all'Italia in senso lato.
  • L'Argentina, che andò in default anni fa, adesso ha tassi di crescita del 7-8%. KGB: non confermo questa notizia comunque, in un post precedente, avevo fatto notare che gli argentini non erano stati trasformati in bistecche e che l'Argentina non era sprofondata nell'oceano...
  • Questo governo per adesso ha solo aumentato le tasse indiscriminatamente e bloccato la crescita. KGB: condivido al 98%: le tasse non colpiscono tutti indiscriminatamente ma, essendo sostanzialmente indirette, si accaniscano sui cittadini più poveri
  • In Italia c'è un vuoto di rappresentanza politica. KGB: non credo di averlo mai scritto esplicitamente ma lo penso pure io.
  • I partiti hanno pagato nelle elezioni locali per aver concesso la legalità a un governo che legittimo non era. KGB: concordo, vedi Elezione monolocale
  • Fuori da Schengen. KGB: no, non sono d'accordo. L'idea dell'integrazione europea la condivido: l'errore è stato cercare di arrivarci attraverso la moneta invece che politicamente...
  • Destra e sinistra sono categorie del secolo scorso. KGB: condivido al 100%. Vedi il classico Douche & Turd
  • Interessante affermazione sul possibile uso cinico del terrorismo per rafforzare il governo. I concetti espressi sono: terrorismo → prelude a retorica di governo di unità nazionale = neutralizzazione della critica politica e repressione di ogni forma di dissenso (che sarebbe automaticamente tacciata di essere a favore dei terroristi). KGB: in effetti non ci avevo pensato ma c'è del vero. Anzi ci avevo già pensato ma senza limitarmi alla prospettiva italiana: vedi, ad esempio, Nuovo attacco alla libertà

Insomma nel complesso ho finalmente trovato qualcuno che la pensa come me!
La sola differenza è che il professore parla di Euro là dove io parlo di debito ma, probabilmente, come ho spiegato, si tratta di due facce della stessa medaglia.

mercoledì 23 maggio 2012

Lezione XXVII: Chi me lo fa fare?

Lo so, lo so... dovrei avere più pazienza e non abbattermi alle prime difficoltà, eppure...
Eppure oggi, durante la lezione, ho avuto la netta sensazione che i miei sforzi siano inconcludenti: cerco di impegnarmi, mi esercito, faccio dei micro progressi ma, sostanzialmente, sono sempre un cane che cerca di suonare una chitarra...

A cosa si deve tutta questa mia negatività? Analizzando oggettivamente i miei risultati mi accorgo che l'unica fonte di problemi è il brano Paranoid. Anzi, sugli accordi (vedi esercizio pattern) e i power chord (vedi esercizi potente 1, 2, 3 e 4) sono decisamente migliorato: anche col FA maggiore sono solamente un poco più lento che con gli accordi “normali”. Grazie al mio programmino (vedi corto Aggiornamento metroKGB) sono riuscito a “digerire” anche la ritmica del brano TNT (vedi Lezione XXVI) che ieri, ad esempio, ho eseguito a un onesto 58bpm...
Insomma delle “note” positive, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, ci sarebbero... Solo che, evidentemente, oggi sono in giornata storta e il bicchiere lo vedo invece quasi completamente vuoto...

Ricordate il corto Paranoid 1? In pratica avevo fatto un video con una mia esercitazione sul brano Paranoid. L'idea era quella di documentare i miei miglioramenti ogni, diciamo, quindici giorni: beh, domani sono quindici giorni ma i miglioramenti non si vedono. Per niente. Nulla di niente. Niente di nulla. Per nulla.
Io suono per conto mio e la base va per conto suo. Ogni tanto io l'inseguo e, altre volte, finisco per superarla: insomma esattamente come succedeva due settimane fa...

Ovviamente ne ho parlato al maestro che ha reagito dandomi due esercizi: per la verità il primo dei due me l'aveva già dato la scorsa settimana ma io l'avevo interpretato come “opzionale” o “quando ti capita” e non l'avevo mai eseguito.
L'esercizio, che dovrebbe servire a sviluppare il mio senso ritmico, consiste nell'ascoltare una canzone, ad esempio da YouTube, e nel cercare di identificarne il tempo battendolo con la mano. Infatti la batteria può suonare anche una ritmica molto complessa ma, prestando attenzione, si dovrebbe essere in grado di individuare quali sarebbero i “tic del metronomo” ovvero i suoi bpm. Per me, invece, la batteria della base di Paranoid è solo un rumore di fondo che non mi aiuta minimamente a tenere il ritmo.
In realtà sono scettico sull'efficacia di questo esercizio: anche perché, non potendo verificare se l'eseguo bene o male, finirò per farlo a casaccio...
Comunque proverò...
Il secondo consiglio è quello di eliminare, almeno momentaneamente, l'accordo sulle prime tre corde del dodicesimo tasto: il cambiare la posizione della mano mi fa perdere troppo tempo...
Beh, poi c'è anche un terzo consiglio, anzi un mio suggerimento che ha ottenuto l'approvazione del maestro: abbassare i bpm. Evidentemente i 50bpm sono ancora un po' troppi per me: proverò a 40...

A parte Paranoid abbiamo anche riguardato gli altri esercizi.
Come scritto sul pattern vado molto bene e il maestro si è complimentato per i miei progressi: l'unico problema è che tendo a eseguire la plettrata verso l'alto del secondo ottavo (¼ ¼ ⅛ ¼) troppo rapidamente. Cercherò di ricordarmene.
Ah, sempre in questo esercizio, mi ha cambiato il giro F|E|F|Am in F|E|F|G: dove il G lo dovrò eseguire col barrè sul modello del F; inoltre il E lo dovrò eseguire semplicemente traslando medio, anulare e mignolo di un tasto. Non mi pare complicato ma dovrò farci pratica.

Al riscaldamento mi ha aggiunto un esercizio di ritmica sul modello dell'esercizio Potente 4 (la base di Final Coundown degli Europe) da fare sulla sesta corda, su tasti a mio piacimento, per circa 3 minuti. La ritmica è anzi ancora più semplice di quella di FC perché è stata ulteriormente semplificata: 1/8 1/16 1/16 1/8 1/16 1/16 1/8 1/16 1/16 1/8 1/16 1/16
Devo anche fare attenzione alla direzione delle plettrate: giù, giù, su etc..

Tanto per demoralizzarmi ulteriormente mi ha dato anche un nuovo esercizio, che ho chiamato Orecchio, utile in teoria per fare “ear training”. In pratica si tratta di imparare a distinguere una “quarta” da una “quinta giusta” che, tradotto dalla convoluta terminologia musicale, significa data una nota riconoscere se la successiva è a distanza di 5 o 7 semitoni. Quindi, se la prima nota è sulla 4°, 5° o 6° corda, la “quarta” sarà sempre posizionata sullo stesso tasto della corda inferiore mentre la quinta giusta sulla corda inferiore ma spostata di due tasti verso il ponte (come nel power chord bicorde).
L'esercizio consisterà nel suonare la sequenza DO (3° tasto, 5° corda), LA (5° tasto, 6° corda), FA (1° tasto, 6° corda) e SOL (3° tasto, 6° corda) seguiti prima dalla “quarta” e poi dalla “quinta giusta”. Dopo ogni esecuzione dovrò cercare di risentire mentalmente il suono appena emesso per essere poi in grado di riconoscerlo.
Ma... sono molto scettico sulla mia capacità di imparare qualcosa con questo esercizio...
Comunque proverò...

Infine mi ha dato un nuovo brano: invece che essere basato su singole note è composto da accordi. Si tratta di Wind of Change degli Scorpions.
La sequenza principale è C (4/4), Dm(4/4), C(4/4), Dm(2/4), Am(1/4), G(1/4)
Ecco se mi riuscisse suonarla decentemente mi ritirerei su il morale...
...ma ne dubito...

martedì 22 maggio 2012

Maggio 2001

Questo mese un po' me ne ero dimenticato e un po' non avevo avuto voglia: in effetti l'idea mi era parsa molto più divertente quando iniziai questa serie...
Pazienza: la fine del mondo si avvicina ed è giusto che documenti come l'avevo prevista undici anni fa.

Motto di Maggio: "La donna è mobile come una madia al vento (*1)"

Santi:
2 San Sepolto
3 San Java
4 Santa MBRGRP martire (in Frigia II d.C.)
7 San Zucker
8 Santa Irpef
9 Santa Iva
10 San Casino vescovo
11 Santo Io Bono martire
14 San Erectio martire
15 San Gufo
16 Santa Oca
17 Santa Rancorosa
18 San Zoccolo
21 San Belin abate vergine
22 Santa Mamma
23 San Cula
24 San Rin Tin Tin
25 San Boia vescova
28 San Server
29 San Obito defunto
30 San Isidoro
31 San Cogolo di Pejo

Note ai Santi:
Il sinassario di questo mese è decisamente scadente: non c'è praticamente una singola voce veramente divertente. Un mezzo sorriso mi è stato dato dall'autoironia di “San Erectio martire”, da “Santa MBRGRP” (una password) e dal cinofilo “San Rin Tin Tin”. “San Zucker” era chiaramente una premonizione di FB. “Santa Oca” e “Santa Rancorosa” codificano il numero di una targa automobilistica! “Cogolo di Pejo” è una sorgente d'acqua usata (almeno all'epoca) dalla San Pellegrino...

Pagina di esempio:

Note alla pagina:
Uhm... questo mese ero decisamente impegnato col Visual Basic (beh, a parte un'estemporanea lezione su Java). Ricordo con piacere quel periodo anche se, da quel che vedo, mi erano stati affidati dei task piuttosto ripetitivi...
In effetti è comprensibile: all'epoca non ero affidabilissimo perché cercavo più di lavorare velocemente che in maniera corretta (*2). Poi, finita una classe, andavo nell'ufficio della mia responsabile, Marisa, e testavamo il mio lavoro. Era divertente perché, in realtà, mi limitavo a guardare mentre Marisa faceva i test: lei si divertiva, forse per impressionarmi (e io ne ero in effetti molto impressionato) a scrivere più velocemente di quanto il computer riuscisse a visualizzare sullo schermo (*3) e mi trovava sempre qualche cosuccia che non andava bene perché, sostanzialmente, non avevo avuto voglia di fare per conto mio dei banali controlli...
La cosa più divertente era quando trovavamo un baco imprevisto: lei faceva ipotesi razionali e sensate mentre io ero sempre orientato verso la congiura paranoica di strane interazioni fra diverse componenti (comunque possibili seppur improbabili). Una volta, a una mia ipotesi particolarmente farraginosa per spiegare un anomalo comportamento del software, mi rispose: “Se hai ragione tu allora mollo tutto, mi compro un gregge di pecore e vado a fare il pastore!”. E poi era sempre tranquilla (anche quando c'era qualche problema non alzava mai la voce...) e faceva battute (mettendosi a ridere prima di terminarle!)...
Ehm, parlo di Marisa al passato perché, in teoria, adesso potrebbe essere cambiata ma, a quel che mi risulta è ben viva e vegeta! Anzi: ciao Marisa!

Nota (*1): che significa che non è mobile affatto. In realtà avrei dovuto precisare che questo è vero solo in riferimento alla pervicace ostinazione a non innamorarsi di KGB...
Nota (*2): solo anni dopo, quando mi ritrovai a lavorare da solo invece che in un team, diventando quindi direttamente responsabile del mio lavoro, iniziai a essere molto preciso e affidabile...
Nota (*3): i nostri computer erano quel tanto recenti da funzionare con tutte le applicazioni ma, comunque, sempre un po' sottodimensionati come potenza da faticare col multitasking...

domenica 20 maggio 2012

Il Conte di Montecristo


Finalmente ho finito di leggerlo (*1)!

Per chi non conoscesse la trama la storia narra le vicende di un giovane per bene, Edmond Dantès, che viene fatto incarcerare a causa delle macchinazioni di quattro persone: un magistrato “politicizzato”, un rivale in amore, un collega di lavoro e un vicino di casa. Il giovane rimane in carcere per 14 anni e là conosce l'abate Faria, una specie di genio che gli insegna di tutto (lingue, matematica, chimica, etc) e soprattutto gli fornisce le indicazioni per raggiungere il nascondiglio di un immenso tesoro, nascosto secoli prima, nell'isola di Montecristo. Dantès riesce finalmente a evadere e a impadronirsi del tesoro: dedica quindi i successivi dieci anni a vendicarsi dei quattro uomini che avevano causato la sua rovina.
In realtà il romanzo si concentra sui sei mesi finali quando il protagonista si trasferisce a Parigi dove abitano i suoi tre acerrimi nemici (al quarto, il vicino di casa, viene concesso il beneficio del dubbio ma poi, con le sue stesse azioni, dimostrerà la propria bassezza di spirito...).

Di questo bel librone di quasi 900 pagine scritte in piccolo ne avevo già parlato in Due cosine. All'epoca, dopo aver letto le prime cento pagine circa, ero piuttosto perplesso: l'inizio mi era sembrato molto debole e pretestuoso... Mi riferisco al coinvolgimento del vicino di casa e del collega di lavoro nell'incastrare Dantès: un rischio troppo grande per un guadagno minimo.
Però, diciamo dal decimo capitolo in poi, non ho trovato incongruenze che mi abbiano infastidito: certo, come un amico mi ha catechizzato, si tratta di un romanzo tipico del romanticismo dove l'eccessivo diventa l'ordinario e l'umile pescatore, in occasioni solenni, può declamare frasi degne di Shakespeare... ma, se si accetta questo aspetto come una caratteristica dello stile del tempo invece che come un difetto, non ci sono problemi!

Nel post sopraddetto avevo già osservato come, da numerosi particolari, trasudasse una notevole conoscenza da parte dell'autore sia dell'Italia che di problematiche a essa collegate come la relazione fra italiano e dialetto toscano...
La biografia di Dumas conferma questa sensazione: negli anni immediatamente precedenti la stesura di questo romanzo aveva compiuto molteplici viaggi in Toscana e a Roma.
Continuando nella lettura mi è anche venuto il forte sospetto che, nello stesso periodo, avesse fatto la conoscenza dei “Promessi sposi” del Manzoni pubblicata una ventina di anni prima e, suppongo, quest'opera fosse una specie di “must read” per qualunque intellettuale straniero interessato all'Italia...
Ho questa sensazione per i pressanti riferimenti alla Provvidenza della seconda parte del libro. In realtà, a differenza dei “Promessi Sposi”, la Provvidenza qui mi pare solo una scusa per nobilitare la vendetta del protagonista verso i suoi carnefici. Dantès afferma di essere lo strumento della Provvidenza ma, se si analizzano attentamente le varie situazioni, ci si accorge di innumerevoli contraddizioni filosofiche che invece, nell'opera del Manzoni, non ci sono...

Un'altra intuizione che ho avuto riguarda la stesura delle varie parti del libro: sottolineo che si tratta solo di una mia ipotesi che non ho provato nemmeno a verificare su wikipedia perché non voglio farmi influenzare!
L'ipotesi è la seguente: inizialmente il libro doveva iniziare dal capitolo XXXI ; in altre parole tutto il primo quarto del romanzo è posteriore.
Lo si capisce dal brusco cambio di stile (questi capitoli sono molto più lunghi degli altri) e, soprattutto, da una grande anomalia della trama: il personaggio di Franz d'Epinay. Non sto a entrare nei particolari ma a questo personaggio viene dato un grande spazio dal capitolo XXXI al XXXVIII tanto che pare dover essere uno dei protagonisti della storia. Invece no! Dal capitolo XXXIX in poi sparisce e viene nominato di tanto in tanto: fa solo una comparsata verso il finale del libro...
La mia sensazione è che originariamente l'autore volesse mantenere ignote l'origine e le motivazioni del conte di Montecristo (il nome che prende Edmond Dantès dopo essere diventato ricchissimo): il racconto fornisce infatti il punto di vista del giovane Franz e, in misura minore, del suo amico Albert (figli o comunque collegati ai carnefici di Dantès) e il conte è visto come una figura molto ambigua tanto che Franz non si fida di lui nonostante lo abbia trattato sempre benissimo.
A mio parere Dumas aveva già in mente che il conte colpisse i suoi nemici attraverso i loro figli e, a forza di pensare a come giustificare il motivo di tanto odio, aveva sviluppato l'idea delle grandi ingiustizie subite e della lunga carcerazione di Edmond: l'idea è talmente buona che l'autore trasforma il conte di Montecristo da personaggio malvagio, o almeno molto ambiguo, a protagonista positivo e, contemporaneamente, si libera di Franz che è diventato inutile (probabilmente doveva essere lui il protagonista buono che smaschera il conte).
Ripeto: è solo una mia ipotesi nata dopo una prima lettura dell'opera e non l'ho minimamente verificata!

Infine un ultimo particolare mi ha colpito: ho accennato che fra i nemici di Dantès c'è anche un “rivale in amore”? Beh, c'è anche l'ex fidanzata Mercedes, che il protagonista avrebbe dovuto sposare pochi giorni dopo essere stato arrestato: questa, dopo un anno di vana attesa del ritorno di Dantès, ne sposa il famigerato rivale dal quale ha anche un figlio.
Tutto sommato lei mi era apparsa più come una vittima (all'epoca aveva 17-18 anni ed era orfana) delle circostanze che una colpevole: invece l'autore le rinfaccia il fatto di non aver atteso Dantès o, se pensava che fosse morto, di non essersi uccisa anch'essa...
Sul finale mi aspettavo che Dantès la perdonasse e lei, rimasta vedova a 39 anni, si risposasse con lui: invece no. Dantès sì la perdona ma a sposarla nemmeno ci pensa! Anzi, nel finale, prende per moglie la sua bella schiava diciassettenne (tutte le donne del libro si sposano a 17 anni!) che per tutto il resto del libro aveva detto di amare solo come “una figlia”...
Insomma per il gusto moderno, o magari solo per il mio, questo non mi pare il miglior lieto fine...

Nota (*1): “Il conte di Montecristo” di Alexander Dumas, Ed. Newton Compton Editori, 2010, trad. di S. Di Martinis

sabato 19 maggio 2012

Risultati urne

Accidenti al sondaggio del Valdarnopost.it (vedi Elezione monolocale) che mi aveva illuso!
Infatti non avevo grandi aspettative quando decisi di andare a votare per una qualunque lista locale nel tentativo di punire i partiti che sostengono il governo Colline (*1)...
Leggendo il sondaggio, che del resto non era scientifico, speravo però che nel mio comune si arrivasse almeno al ballottaggio: invece no. Il solito partito che da queste parti, dal dopoguerra a oggi, è ininterrottamente al potere ha vinto senza sforzo. Il movimento 5 stelle ha fatto un buon risultato, intorno al 12% mi pare, ma niente di eccezionale...

Nel resto d'Italia le cose sono andate, fortunatamente, un po' meglio...

La destra ha pagato fortemente l'appoggio al governo.
La sinistra ha perso ma molto meno: credo che, quantunque gli elettori di sinistra non amino Colline, siano ancora in una comprensibile fase psicologica in cui non si rendano conto di essere di essere caduti dalla padella (Berluska) nella brace (Colline). Scrivo "comprensibilmente" perché, nella visione della maggior parte dei media, il Berluska veniva dipinto come l'origine di tutti i mali dell'Italia: per chi, legittimamente, credeva a questo punto di vista è ora difficile accettare che ci sia ben di peggio...
Perde anche la Lega e questo un po' mi dispiace perché, almeno ufficialmente, non sostiene il governo Colline: ovviamente la ragione è la perdita di credibilità nei confronti dei propri elettori a causa dello scandalo dei rimborsi elettorali usati dalla famiglia Bozzi per scopi privati (*2).
Perde anche l'IDV: questo è più difficile da spiegare visto che, almeno ufficialmente, non sostiene Colline. Forse gli elettori del partito che aveva la sua essenza nell'essere “contro Berluska” sono rimasti più spiazzati degli altri a ritrovarsi Colline al potere? Forse si aspettavano un'opposizione ugualmente veemente contro Colline? O semplicemente, con la caduta del Berluska, è venuta meno la sua ragione d'essere?

Non so se si possa parlare di test superato da parte del governo Colline: mi sembra più un 5 o un 5½ , insomma un “rinvio a settembre” per gli esami di riparazione. In pratica ha solo il sostegno, molto poco convinto, degli elettori di sinistra che probabilmente si ridurrà ulteriormente a fine anno quando le tredicesime saranno mangiate dall'IMU, da nuove tasse, aumenti IVA e benzina...

Nota (*1): È vero: io stesso in un qualche vecchio post ho sostenuto che, in una democrazia funzionante, i cittadini che votano alle elezioni locali dovrebbero valutare solo i candidati sindaci per quello che hanno fatto (o propongono di fare) senza lasciarsi influenzare dalla situazione politica a livello nazionale. Quanto ho scritto è vero: ma nella mia affermazione c'è un inciso fondamentale: bisogna essere in “una democrazia funzionante”. Il governo Colline è un'anomalia democratica: è un governo non votato dagli italiani che, come ulteriore beffa, lavora attivamente per impoverirli a beneficio di pochi (poteri forti). Siccome mi ritengo piuttosto pragmatico e considerata l'eccezionalità della situazione, ho espresso il mio voto locale nell'ottica della situazione politica nazionale...
Nota (*2): E comunque i media sono ben più che contenti di poter indebolire un avversario del governo Colline: insomma si fanno titoloni in prima pagina per 5000€! Certo Bozzi ha sbagliato ma sarebbe onesto riferire i fatti delle notizie nel loro giusto ordine di grandezza. Cioè alla Lega gli ammanchi sono dell'ordine delle centinaia di migliaia di euro ma in altri partiti (non ricordo quale di preciso...) gli ammanchi sono stati di diversi milioni! Quindi perché si dà dieci volta più risalto ai fatti della lega piuttosto che a quelli dell'altro partito? Io ci vedo il solito uso politico delle notizie da parte dei media...