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martedì 1 novembre 2022

Primo novembre

Non sono di umore particolarmente cupo ma dato che oggi è il primo di novembre vedrò di adeguarmi alla triste, per quanto festiva, ricorrenza.

Qualche notte fa c’è stato un cielo veramente terso: un freddo secco aveva eliminato ogni foschia. Sono stato quindi un po’ più del solito a guardare le stelle e, dopo mesi, ho sentito una vampata di emozione.

Ero frustrato per il fatto che sono stufo di essere sempre nella minoranza di quelli che capiscono: una minoranza impotente costretta ad assistere a disastri e ingiustizie senza poterci fare niente.
Speravo che all’estero, intendo nel resto d’Europa, la situazione fosse un po’ migliore. Che ci fosse cioè una maggiore comprensione della realtà. Forse è cosi: ma si tratta solo di minoranze un po’ più grandi. Dove qui siamo il 15% là sono il 30%, roba così.
La crisi economica sarà una doccia fredda che sveglierà qualcuno ma io temo si avranno sempre minoranze ma solo un po’ più grandi.

A dire il vero ho qualche speranza per la Germania: la percentuale di “capenti”, secondo lo stesso portinaio Scholz, è già significativa sebbene minoritaria. La crisi là sarà particolarmente dura e questo dovrebbe svegliare più persone. E mi pare, ma questa è una mia sensazione, che ci sia una maggiore cultura democratica che altrove (con l’eccezione forse del Regno Unito, altro luogo dove se ne potrebbero vedere delle belle).

Che poi in realtà i “capenti” non devono essere necessariamente la maggioranza. C’è infatti un buon 33% della popolazione che segue la maggioranza, qualunque cosa dica o creda, senza capire nulla.
Il problema è che questa fetta della popolazione particolarmente ovina (che in Italia deve essere sovrarappresentata) è anche altamente suscettibile all’influenza dei media. E i media, ormai i “capenti” l’hanno capito (!), spinge nella direzione opposta all’interesse collettivo. E per questo minimizzerà sempre, per esempio, il numero dei “capenti”.
Credo però, e questa è sostanzialmente una mia intuizione, che superato un certo limite, qualcosa di mediato fra la percentuali di “capenti” e il peggioramento delle condizioni di vita, anche gli “ovini” cambieranno improvvisamente e in massa opinione.

Secondo la terminologia e teoria della mia Epitome siamo in un momento storico in cui la tenuta della società è sotto pressione: in altre parole gli equimiti, che sono i principi e valori che giustificano lo status quo, stanno divenendo sempre meno credibili. Questo perché il “bene” che giustificano e legittimano sta chiaramente rivelandosi essere il “male” per la stragrande maggioranza della popolazione. In questo tipo di momenti la gente comune va alla ricerca di alternative che, nella loro essenza, sono nuovi protomiti che spieghino la situazione corrente, attribuendo colpe e responsabilità, e che soprattutto diano speranza per il futuro.

L’equimito più importante nell’occidente entrato in crisi è la democrazia che, sulla carta, giustifica il potere dicendo che è del “popolo” (ah! ah! ah!). Troppe persone, i “capenti”, si rendono conto che non è così. In particolare mi pare ci sia stato da questo punto di vista l’ennesimo clamoroso errore di calcolo dell’amministrazione di Capitan Babbeo.
In USA il ricordo dei sentimenti e delle paure anti-sovietiche è forte: l’idea che gli USA debbano lottare per il predominio sul mondo è diffusa, l’accettare sacrifici per sostenere una guerra in cambio di un futuro “radioso” sembra ragionevole. Quanti sono stati gli anni, diciamo da dopo la seconda guerra mondiale in poi, che l'esercito USA non ha combattuto un conflitto da uqalche parte nel mondo? A occhio pochi...
Da questo punto di vista è normale che sia il partito democratico che quello repubblicano siano uniti nel sostenere gli sforzi e i sacrifici in funzione anti russa: certo con dei distingui, ma roba minore.
Nel popolo americano la percentuale delle persone che vorrebbero un accordo con la Russia, un fare un passo indietro di Washington, è piccolo.
L’illusione democratica negli USA è sì in crisi per vari motivi ma non per via della guerra in Ucraina: che sia democratici che repubblicani la sostengano non è un problema grave.
Stupidamente la squadra di Capitan Babbeo crede che lo stesso valga in Europa: ma non è così.
La percentuale di persone che vorrebbero la pace, anche perché egoisticamente abituate a non vedere guadagni dalla guerra (come invece l’imperialismo porta negli USA e in misura minore in UK e Francia), è significativa.
Il fatto che, evidentemente per ordine di Washington, nessuna forza politica né di governo né di opposizione si sia schierata contro la guerra e a favore della Russia (riconoscendo ciò le responsabilità statunitensi e della NATO nell’aver provocato ed esacerbato il conflitto) mette in tragica evidenza che la democrazia è una farsa.
Affinché la democrazia in Europa fosse credibile, a differenza che negli USA, sarebbe necessaria e indispensabile un’opposizione contro la guerra: il fatto che manchi totalmente dimostra che la democrazia non esiste più. Puoi votare per chi vuoi ma non contro la guerra: un evidente paralogismo.

Un altro problema, come ha (stranamente!) osservato correttamente Berlusconi è che in occidente non abbiamo veri e propri leader: persone capaci e con una visione politica di lungo termine.
Abbiamo invece burattini creati da e per i media: persone il cui unico pregio è quello di saper apparire bene alla televisione. Tutto involucro e niente sostanza.
Ovvio che qualche eccezione c’è a partire dallo stesso Capitan Babbeo negli USA: ma tanti altri primi ministri (o l’equivalente) in Europa sono evidentemente dei prodotti commerciali venduti al pubblico degli elettori. Renzi in Italia è stato una di queste figure.

In Francia tuttora abbiamo Chicchirichì di certo votato per l’involucro e non per il contenuto.
In UK dopo la Triglia Lessa abbiamo il Miliardario (ha sposato un'ereditiera con un patrimonio di centinaia di milioni di sterline) e anche in questo caso mi pare che si premi l’aspetto e non la sostanza.
Solo in Germania il Portinaio di Amburgo è semplicemente non all’altezza della situazione. In compenso, sempre dalla Germania, ci arriva la Baronessa Tedesca lei sì solo eleganza e poco altro (di buono: di poco trasparente e dubbio c’è molto!).

Sono sempre più convinto che non sia un caso che questo disastro sia nato appena la Merkel si è ritirata. Forse una delle possibili conseguenza di questa crisi potrebbe essere il suo ritorno in politica. Non so che età abbia, né quante energie e forze le siano rimaste: ma guardo caso era stata a lei a tessere l’alleanza fra Europa e Russia goffamente distrutta dall’attuale amministrazione di incompetenti USA. E il fatto che non mi siano arrivate sue dichiarazioni può avere più letture. Insomma è un elemento da tenere presente e che questo inverno potrebbe avere un ruolo fondamentale, non solo per la Germania ma per l’intera Europa e, indirettamente, per il resto del mondo. Una buona politica, al confronto di questi nani, sembra una gigantessa...

A proposito di Germania: avete notato che non ci sono state le accuse previste alla Russia (almeno non con la veemenza che mi aspettavo) per la distruzione dei gasdotti sottomarini fra Germania e Russia?
Il motivo è che la geniale Triglia Lessa è stata intercettata a usare un telefonino non protetto per avvisare, non ricordo chi, che l’operazione “era stata conclusa con successo” un minuto dopo le esplosioni. Probabilmente c’è stato quindi un accordo fra NATO, Germania (se il Portinaio è stato consultato, non ne sarei sicurissimo) e Russia: la propaganda occidentale non accusa la Russia e la Russia non rivela le intercettazioni. A me pare plausibile. Secondo alcune voci sembra che la Triglia Lessa sia stata sostituita alla velocità della luce proprio per questo motivo!
Credo però che, se la Russia ha davvero queste intercettazioni, al momento opportuno salteranno fuori: vedremo...

Conclusione: secondo alcune mie fonti la Russia avrebbe iniziato l’offensiva decisiva il primo novembre (ma non mi risulta niente ancora!) secondo altre dopo le elezioni di metà termine negli USA. Di sicuro non dovrebbe mancare molto: sarà interessante vedere se maggior chiarezza sulla situazione militare porterà (forzerà) anche maggiore chiarezza politica in occidente. Come si dice infatti la verità alla fine finisce per raggiungere le bugie e confrontarsi con loro. Il fatto è che anche in Europa i burattini al potere aspettano di vedere cosa accadrà al burattinaio USA con queste elezioni: la musica potrebbe cambiare e aspettano di capire da che parte soffierà il vento per adeguarsi e, nel frattempo, compromettersi il meno possibile. C'è la possibilità concreta che Capitan Babbeo venga usato come capro espiatorio per giustificare molte delle follie compiute dagli incapaci e traditori che comandano in Europa...

Conclusione 2: ci sarebbe da scrivere anche del Brasile ma per il momento lo lascio in sospeso…

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