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mercoledì 9 novembre 2022

USA: elezioni e guerra

Probabilmente dovrei aspettare domani, con i risultati definitivi, ma ho voglia di scrivere adesso, quindi…

Al momento sembra che i repubblicani abbiano vinto ma non stravinto come speravo e come sembravano indicare i sondaggi.

Cosa è successo? Non lo so! Devo ancora sentire cosa ne dicono le “mie” fonti…
In compenso posso dire la mia senza essere influenzato dagli “esperti”.

Allora Biden c’è e non c’è con la testa, quindi gli USA dono guidati dalla sua squadra che va a braccetto con le varie lobbi economiche. Biden ha avallato una gestione della pandemia basata esclusivamente sui vaccini ignorando qualsiasi altra opportunità che avrebbe potuto essere affiancata a essi. Non contento ha scatenato la guerra fra Ucraina, sostenuta dalla NATO, e la Russia. A parte la distruzione economica della UE, che agli statunitensi importa il giusto, anche gli USA stanno risentendo delle decine di miliardi di dollari stampati dal nulla e gettati nel pozzo di Kiev. Come se non bastasse Washington sta cercando di provocare la Cina su Taiwan perché evidentemente, un solo fronte non è sufficiente. In pratica è riuscito a dividere il mondo in due: occidente e tutto il resto. Se poi avremo una guerra nucleare (e se ho tempo aggiungerò il collegamento a un video che mi pare molto importante in questo senso), con relativa fine dell’umanità, avremo da ringraziare Biden o, meglio, la sua amministrazione.

Detto questo allora perché i repubblicani non hanno stravinto?
Beh, la maggior parte degli americani ancora non hanno capito dove sia l’Ucraina e per quale motivo l’inflazione è in crescita. Anche negli USA infatti i media tradizionali sono tutti da una parte…
Brogli? Forse: non ne ho idea, ma mi pare plausibile…
Ma il motivo principale, secondo me, per cui i repubblicani non hanno stravinto è un altro: gli elettori statunitensi hanno ormai capito che non c’è grande differenza con i democratici. Sono cencio e straccio: uno di colore rosso e uno blu; uno ha come simbolo un asino e l’altro un elefante. Ma a parte questo sono praticamente uguali.
I repubblicani non sono una vera alternativa ai democratici: per esempio i repubblicani NON sono contro la guerra in Ucraina, non rinnegano lo scopo strategico di dividere gli USA dalla UE e di indebolire la Russia: semplicemente vogliono mandargli meno soldi, tutto qui.
Partito democratico e repubblicano sono come il nostro PD e Forza Italia: sono la stessa roba. Solo gli elettori più ingenui si fanno ingannare dalle differenze programmatiche superficiali. Entrambi i partiti sono al servizio delle lobbi e contro la gente comune.
Il problema è che questa maggioranza che ha capito che democratici e repubblicani sono la stessa roba, e che non cambia praticamente niente votare gli uni o gli altri, non hanno rappresentanza, non hanno nessuno da votare e quindi non votano. È la morte della democrazia.
Ci pensavo stanotte: il sistema istituzionale statunitense, basato su una spartizioni dei poteri con pesi e contrappesi, può reggere all’anomalia di una democrazia dove non c’è alternativa al partito unico delle lobbi diviso nelle due correnti di repubblicani e democratici? Io temo di no ma ammetto di non saperne abbastanza per esserne sicuro…

Questa è la mia teoria sul motivo per cui i repubblicani non hanno stravinto come speravo.
Ci speravo perché magari sarebbe potuta venire fuori la verità sui vaccini e, soprattutto, avrebbe reso una guerra nucleare meno probabile. Poi, alla fine, a me non importa particolarmente di morire: mi accontenterei di non morire in maniera lenta e dolorosa. Ma in un lampo di luce, lasciando un mucchietto di cenere, non sarebbe la peggiore delle morti.
Ma chi a figli? Possibile che non si auspichi la sopravvivenza della propria prole: l’istinto dovrebbe spingere in questa direzione. Probabilmente ancora, soprattutto nella popolazione USA, non vi è la percezione di quanto sia reale questo pericolo.

Al riguardo consiglio fortemente di vedere il seguente video: Ukraine Russia war - Col Doug Macgregor sul canale Judge Napolitano – Judging Freedom

Ne riassumo il succo: secondo il Wall Street Journal e il New York Times c’è stato un contatto fra un rappresentante USA (Sullivan) con un consigliere per la sicurezza russo.
L’argomento della conversazione è stato mettere delle “linee rosse”, ovvero informare la controparte su quali siano i confini da non attraversare. Gli USA non vogliono che la guerra in Ucraina si allarghi, ovvero che i russi non lancino la nuova offensiva (di cui da tempo ho scritto) che metterebbe fine al regime di Kiev.
In tal caso, la minaccia degli USA è un intervento diretto in Ucraina con proprie truppe, insieme a polacchi e rumeni per un totale di circa 90.000 unità.
Insomma non c’è bisogno di essere degli esperti militari per rendersi conto che la situazione potrebbe facilmente sfuggire di mano.
Paradossalmente, per non far allargare il conflitto, gli USA minacciano di “allargare” il conflitto intervenendo direttamente in esso!
La verità è che gli USA non vogliono che la Russia vinca in Ucraina e, per evitarlo, sono pronti a rischiare la guerra nucleare.

Quello che non sappiamo è la risposta dei russi: quali siano le loro “linee rosse” ma è probabile che questa sia un’intromissione militare diretta in Ucraina.

Conclusione: Insomma la guerra nucleare è un po’ più vicina: evviva…

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