L’altra settimana sono stato dal mio dentista: da Starlink siamo passati a parlare della Russia.
Ebbene secondo lui, che è bene informato perché evidentemente segue i telegiornali e magari legge qualche quotidiano, i russi sono alla frutta: non hanno più missili (figuriamoci se possono abbattere i satelliti di Musk, che era la mia egoistica preoccupazione!) e ormai, dopo le recenti vittorie dell’Ucraina, sono prossimi alla capitolazione.
Dovendo stare a bocca aperta non ho potuto interloquire troppo e, dopo tutto, come si fa a convincere qualcuno in meno di tre minuti che l’informazione, di cui evidentemente si fida, lo sta prendendo in giro?
Ieri invece ho ascoltato l’ennesima intervista al colonnello Macgregor del solito giudice Napolitano.
Le fonti del colonnello includono anche i resoconti dei satelliti spia che, ormai da settimane, raccontano di grandi concentrazioni di uomini e mezzi lungo il confine nord fra Ucraina e Russia.
Macgregor ha parlato di 500.000 uomini, ben più quindi dei riservisti richiamati, e che quindi suppongo includa anche molti soldati di leva che, per la legge russa, sono usabili solo per la difesa del paese. Poi, visto che le varie repubbliche del Donbass adesso fanno parte della Russia, la situazione non è poi così chiara: suppongo che se ce ne fosse bisogno, magari come riserve, verrebbero fatti intervenire…
Come al solito la domanda è “quando?”. Quando cioè interverranno queste forze aggiuntive russe?
Sempre secondo Macgregor occorrono circa due settimane da quando la temperatura scende costantemente sotto zero (anche di giorno, non solo di notte) affinché il suolo non ceda sotto i cingoli dei carri armati. Secondo lui quindi l’intervento russo sarà fra il 14 e il 19 dicembre.
Ma onestamente ogni esperto propone le sue date: per fare previsioni affidabili si dovrebbe avere a disposizione tutta una serie di informazioni in possesso solo dei generali sul campo. Senza considerare che, magari, la politica ci mette lo zampino con i suoi calcoli non sempre in accordo con la logica militare. Insomma, nonostante Macgregor ne sappia cento (mille?) volte più di me, magari si rivelerà più corretta la mia previsione di dicembre-gennaio (*1)!
Nel frattempo mi sono convinto che a Putin non conviene prolungare questa guerra più del necessario. Sul campo interno (ma anche esterno) più la guerra si allunga e più lui appare debole, magari non in totale controllo della situazione.
Ma soprattutto più passa il tempo e più divengono possibili nuovi rinforzi di materiale bellico da parte degli USA. Al momento gli USA hanno già inviato in Ucraina tutto quanto avevano di riserva ma, piano piano, dovrebbe iniziare a essere disponibile anche il materiale di nuova produzione.
In passato avevo ipotizzato che a Putin non convenga normalizzare i rapporti con l’Europa perché è ormai evidente che siamo una colonia degli USA di cui facciamo gli interessi anche a totale discapito dei nostri.
Nel medio lungo termine conviene alla Russia rendere la vita il più difficile possibile agli europei sperando in cambiamenti sostanziali nella politica europea. Ma, anche se non vi fossero, starebbero indebolendo una colonia degli USA, ormai nemici dichiarati, e non un possibile alleato.
Se ricordate in Intervista a Mastro Ciliegia riportavo come la Germania, a dire dell’ex primo ministro britannico, avrebbe cinicamente preferito che la Russia raggiungesse il prima possibile i propri obiettivi in Ucraina per poi così iniziare a normalizzare i rapporti diplomatici/economici. Insomma, prima che Londra e Washington lo raggirassero con le loro mezze bugie e mezzi errori di calcolo, anche il Portinaio tedesco la pensava come me…
Ma, economia permettendo (nel senso che non ho idea di quanto siano effettivamente importanti le relazioni economiche con l’Europa), Putin può tranquillamente vincere la guerra e ignorare gli ipocriti emissari europei che verranno a bussare alla sua porta, con sorrisi infingardi e viscide strette di mano, per rcercare di riottenere l’energia russa a buon prezzo...
Ne approfitto per illustrare una teoria che mi è venuta in mente in questo momento…
I miliardi di aiuti militari all’Ucraina di Capitan Babbeo vengono in realtà assegnati all’industria bellica statunitense e a Kiev vengono spedite le armi più vecchie di cui l’esercito USA può fare a meno. È da notare che gran parte di questo denaro è in realtà anticipato come prestito di Washington a Kiev e sarà ripagato nei prossimi anni (questi sono fatti: la mia teoria viene adesso!).
Vi immaginate l’Ucraina in grado di ripagare la centesima parte di questo debito? Ovviamente no: Washington esproprierà tutto quanto è possibile dal paese (credo che sia già possibile comprare appezzamenti di terreno in Ucraina) e poi cercherà di mettere le mani nelle tasche dell’Europa. Immagino infatti che i ventilati aiuti per la ricostruzione dell’Ucraina verranno in massima parte dirottati per pagare il debito verso gli USA (*2).
Ovviamente si tratta di mie ipotesi e, come sapete, sto diventando un vecchio cinico e pessimista.
Conclusione: non sapete con quanto fastidio io stia attendendo che la situazione in Ucraina si chiarifichi. La narrazione dei media occidentali, perfettamente appresa dal mio dentista (!), è infatti opposta a quella che io credo sia la realtà e mi piacerebbe vederla crollare, bugia dopo bugia.
Con la gestione della pandemia è infatti accaduto qualcosa di analogo: più o meno dall’autunno 2021 la narrazione dei media occidentali ha iniziato a divergere dalla verità scientifica che raccontava una storia completamente diversa. Io speravo che nel giro di sei mesi, forse un anno, chi ha speculato su questa malattia, sulla vita e sulla libertà di milioni di persone, venisse punito come merita. Il problema è che i colpevoli ultimi sono negli USA e non può quindi essere fatta giustizia in Europa se prima non viene fatta oltreoceano (è un difetto di essere una semplice colonia). Speravo, pur con qualche riserva, che la vittoria dei repubblicani alle elezione di metà termine potesse cambiare le cose: ma in realtà repubblicani e democratici sono come cencio e straccio, come PD e Forza Italia, e i miliardi delle case farmaceutiche fanno gola a entrambe le parti.
Ma fra gestione della pandemia è la guerra in Ucraina vi è una differenza sostanziale: la verità degli scienziati è un lieve mormorio che i media possono facilmente ignorare ma la verità delle armi ha il fragore dei cannoni. In questo caso, quando i nodi verranno al pettine (e spero davvero che avvenga a dicembre), la verità non potrà essere nascosta: sarà divertente osservare con quali bugie cercheranno di nasconderla. Questo perché la sconfitta dell’Ucraina è la sconfitta di Capitan Babbeo e degli altri super eroi, super imbecilli europei, che gli hanno dato ascolto.
Nota (*1): In realtà mi sembrava di aver ipotizzato da qualche parte la data specifica del 21 o 22 dicembre ma, ammesso che l’abbia effettivamente scritto, non lo trovo più…
Nota (*2): Li ricordate gli “aiuti” europei alla Grecia? Andarono non alla popolazione ma alle banche, per la maggior parte tedesche, che ne detenevano il debito pubblico.
alla prima stazione
1 ora fa
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