Qualche anno fa vidi su Netflix con mio padre una pellicola di fantascienza intitolata “Passengers”.
Sul momento mi parve un film guardabile ma niente di eccezionale.
Col passare del tempo ci ho ripensato (relativamente) spesso e l’idea di fondo mi ha affascinato sempre di più.
SCIUPATRAMA:
Il protagonista viene svegliato dall’ibernazione per errore a causa di un incidente. Sfortunatamente mancano ancora 90 anni alla fine del viaggio. Il protagonista è completamente solo e non può comunicare con nessuno se non con dei robot piuttosto stupidi.
Dopo un anno di solitudine, e questo è il cuore della trama, il protagonista decide di svegliare volutamente una ragazza di cui si è innamorato (guardandone video e interviste liberamente disponibili) ma in questo modo condannandola a non vedere mai la fine del viaggio e a vivere per il resto della vita con lui.
Poi la trama è ben fatta: oltre alla evoluzione psicologica e romantica della storia c’è anche il mistero che diventa sempre più importante della ragione per cui si sono verificate le anomalie tecniche. Ma è inutile scriverne oltre dato che a me interessa l’aspetto morale del film: come detto il protagonista sveglia dall’ibernazione una donna di cui si è innamorato condannandola a una vita di solitudine con lui.
In realtà moralmente c’è poco da discutere: il protagonista sbaglia e avrebbe dovuto rassegnarsi a vivere il resto della propria vita da solo.
Eppure la sua decisione, sebbene moralmente errata, è molto umana.
È impossibile non chiedersi che cosa avremmo fatto al suo posto. In realtà, almeno per me, è una domanda a cui non sono in grado di dare una risposta. È una situazione così estrema che è impossibile immaginarsi le proprie reazioni senza viverle realmente.
Io, su due piedi, penso che non risveglierei nessuna altra persona ma onestamente non ne sono sicuro al 100%!
Qualche giorno fa ho riguardato l’intero film, da poco nuovamente disponibile su Netflix, e me lo sono goduto dall’inizio alla fine. La trama è veramente ben congegnata e attenta a i particolari. Gli effetti speciali, sebbene secondari, sono ottimi. Al limite si sarebbe potuto dare maggiore risalto al finale ma anche così com’è non è male.
Conclusione: probabilmente una pellicola che dovrò aggiungere alla mia lista dei preferiti in Trittura di post….
alla prima stazione
1 ora fa
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