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mercoledì 2 novembre 2022

Tipologie sociali

Ripensavo a quanto scritto ieri in Primo novembre e mi chiedevo quali sono le categorie psicologiche che formano la società.

Ci sono gli “ovini” che non si interessano a cosa succede intorno a loro fino a quando non vengono direttamente colpiti direttamente: vuoi economicamente o vuoi con ingiustizie.
Gli “ovini” seguono la maggioranza e si fidano con “prudenza” dei media.

Poi nominai i “capenti”: qui bisogno fare un distinguo. Un “capente” non capisce tutto!
Ma per specifici argomenti ha capito che la narrativa dominante, supportata dai media, è fondamentalmente fuorviante.
Poi, chiaramente, quando capisci che i media tradizionali sono totalmente inaffidabili inizi ad avere dubbi su tutto ciò che affermano. Ecco perché i “capenti” sempre più spesso si discostano dalla narrativa dominante su più problematiche (*1).

Da qui posso divertirmi ad aggiungere altre tipologie.

Di sicuro ci sono i “potenti” sono una minuscola minoranza che beneficia direttamente dalle bugie della narrativa dominante. Si tratta dei membri apicali di multinazionali e istituti finanziari. Percentualmente sulla popolazione valgono lo 0,00001% o meno (percentuale a casaccio per dare l’idea!) ma influenzano la società per un buon 50% (o più!)…

Poi ci sono i “pastori”. Nome temporaneo: ho in mente i pastori tedeschi della “Fattoria degli animali” ma si associano bene al gruppo degli “ovini”.
Si tratta di persone che hanno fiducia nelle autorità sia politiche che di altro tipo: per esempio nei media, nello scienziato di nome che aggiunge la propria voce a sostegno della narrativa dei media.
I “pastori” poi amano correggere gli “ovini”, insegnano agli altri a credere alla narrativa dominante.
Chiaramente vanno facilmente in conflitto con i “capenti”: alla fine del confronto, che può essere più o meno civili, essi vogliono “le prove” che, dal loro punto di vista, per essere convincente, dovrebbe essere la dichiarazione ufficiale e scritta da parte di un’autorità che hanno in precedenza mentito. Ovviamente le prove si possono accumulare nel tempo (basta vedere tutte le notizie che si stanno accumulando sulla gestione della pandemia) ma le confessioni che vorrebbero i “pastori” sono decisamente più rare…
In altre parole i “pastori” sono pervicaci e non si lasciano convincere da argomentazioni razionali ma solo dalla voce delle autorità. È importante sottolineare che comunque i “pastori” sono in buona fede: anch’essi vorrebbero una società migliore per tutti solo che la troppa fiducia nelle autorità li rende degli ingenui sostenitori di essa. Si credono obiettivi ma non lo sono: le prove che vorrebbero per convincersi sono irrealistiche e dovrebbero essere in rapporto 10 a 1 rispetto alla voce dell’autorità.

Un altro gruppo è quello dei “pasionari” che sono estremamente sensibili all’influenza dei media e, soprattutto, ai messaggi più emotivi. Sono illogici, seguono le emozioni e hanno la certezza di essere nel giusto. Spesso si “alleano” con i “pastori” ma sono un gruppo fortemente distinto: i “pastori” seguono i media perché sono la voce dell’autorità, i “pasionari” seguono i media e basta!
A differenza degli “ovini” i “pasionari” vorrebbero cambiare in meglio la società ma spesso sono facilmente manipolati per scagliarsi contro i “capenti” ottenendo così l’effetto opposto.

Infine ci sono i “furbi” questi sono simili ai “capenti” nel senso che su uno o più argomenti hanno compreso quale sia la verità ma, per interesse personale, sostengono e propalano ciò che sanno essere falso. Insieme ai “potenti” sono l’unico altro gruppo in malafede della società: spesso sono giornalisti, alti funzionari o politici.
Da un altro punto di vista li possiamo considerare come dei “capenti” ma in posizioni di potere consapevoli che, per incrementarlo, devono adeguarsi e sostenere la narrativa dominante.

Sarebbe divertente assegnare a questi gruppi delle percentuali sul totale della popolazione ma al momento, senza dati di un qualche tipo, non avrebbe senso. Sarebbe solo un divertimento per me basato essenzialmente sulla mia fantasia e intuizione.
E poi queste percentuali varierebbero da società a società: al massimo io potrei azzardare qualcosa solo per l’Italia.

Eppure credo che vedere la società divisa in questi rozzi gruppi psicologici possa essere utile per capirne alcune dinamiche. Molto probabilmente ritornerò sull’argomento...

Conclusione: sì, lo ricordo, mesi fa avevo scritto un pezzo simile basato sulle tipologie MBTI dove i “pastori” erano i –TJ e i pasionari gli –FJ. In questo pezzo ho però voluto dare una panoramica più generale al di là delle tipologie MBTI.

Nota (*1): per esempio tempo fa i media tradizionali “gongolavano” che parecchi pro-libertà (spregiativamente chiamati no-vax) erano anche “putiniani”. È vero, hanno ragione: è proprio così!

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