Oggi avrei l’opportunità di scrivere un pezzo leggero e divertente sulla mia tastiera corredato da tante belle foto: solo che ieri sera ho ascoltato un pezzo troppo interessante…
Da qualche giorno ho scoperto che uno dei due conduttori dei “Duran” (un canale che seguo piuttosto assiduamente su Youtube) ha un suo proprio canale che mi piace più dell’originale!
Si tratta del canale Alex Christoforou dal nome del suo tubatore.
Nei suoi video commenta varie notizie di attualità e, talvolta, delle curiosità: ieri le notizie interessanti erano molte ma una spiccava sulle altre: un’intervista alla CNN del Mastro Ciliegia inglese, l’ex primo ministro Boris Johnson.
Chiaramente l’intervista non è molto interessante di per sé: abbiamo un Mastro Ciliegia che racconta di quanto sia stato bravo e coraggioso, di quanto sia cattivo Putin e di quanto sia eroico il popolo ucraino. Però nella massa di chiacchiere autocelebrative si è lasciato sfuggire un paio si particolari molto significativi che il bravo Alex Christoforou ha subito evidenziato.
Nell’occidente i più favorevoli a sostenere la guerra fra Ucraina e USA (*1) erano UK (servizi segreti) e USA (soldi e armi). Non è un caso che nei momenti di difficoltà di Kiev sia proprio il primo ministro inglese a volare da Zelensky a portare personalmente solidarietà, aiuti e, molto probabilmente, gli ordini di Washington.
In particolare a febbraio Mastro Ciliegia ci racconta che la Francia era in “negazione” ma soprattutto che La Germania del Portinaio era contraria ad aiutare l’Ucraina (qui bisogna leggere fra le righe di quando dice Johnson). Meglio che l’eventuale guerra finisse rapidamente e che la Russia ottenesse quello che voleva: ovvero la neutralità dell’Ucraina (niente NATO) e poco più (quello che ho sempre scritto in pratica). Le argomentazioni della Germania, sempre secondo Mastro Ciliegia, erano ragionevoli e basate su motivi di dipendenza dall’energia russa.
Mastro Ciliegia cita poi anche l’Italia, all’epoca guidata dal nostro Ramarro Gigante, anch’essa contro un eventuale sostegno all’Ucraina a causa della nostra dipendenza energetica dalla Russia.
Poi però, spiega Mastro Ciliegia, quando iniziò l’operazione speciale russa ecco che anche Berlino e Roma saltarono, senza riserve, sul carretto del fronte occidentale.
Cercando in rete ho trovato questo articolo: Boris Johnson claims France was ‘in denial’ before Russia’s invasion of Ukraine da CNN.com
È presente anche un breve video ma si riferisce a un altro frammento dell’intervista (che magari è possibile vedere nella sua completezza: non ho cercato molto) ma nell’articolo è riportato in virgolettato, la frase sulla Germania. Per chi fosse interessato, alla fine del video di Christoforou, è presente invece il frammento video “incriminato” dell’intervista…
L’interpretazione di Christoforou è che nel frattempo (prima dell’invasione cioè) la Germania fosse stata persuasa, nonostante le evidenze contrarie, che forti sanzioni alla Russia avrebbero rapidamente portato alla capitolazione di Mosca con conseguente caduta di Putin e instaurazione di un governo filo occidentale che avrebbe permesso agli USA e alleati di depredare il paese.
Questo spiegherebbe la rapidità delle sanzioni da parte UE oppure come mai la Baronessa Tedesca, non so ancora con quale autorità, facesse censurare in pochi giorni l’informazione russa in tutta la UE: era già stato tutto deciso.
Quali sono i motivi di interesse di questo dietro le quinte?
Prima di tutto la differenza fra le reali posizioni politiche e quanto i media sottomessi al potere raccontano alla popolazione: né in Germania né in Italia si era saputo che queste fossero le iniziali idee dei rispettivi governi sulla crisi in Ucraina.
Forse la memoria mi inganna ma mi pare che i media italiani (di cui a massimo scorro i titoli in Rete) evitassero in febbraio di affrontare la questione ucraina, suppongo adesso, in attesa delle decisioni del governo su quale orientamento prendere.
Del resto ieri, in attesa di una partita del mondiale, mi è capitato di assistere a un frammento del TG1. In genere mi lamento di SkyPD ma il vecchio TG nazionale mi è parso ancora peggio!
Negli anni ‘80 ricordo che, quando veniva affrontata la politica nostrana, venivano passate le cosiddette veline: in pratica i comunicati stampa delle segreterie dei vari partiti politici. Una visione quindi estremamente di parte della situazione politica.
Quando i TG parlavano della politica estera questa era in genere mediata e tradotta dall’inviato locale: chiaro che questa interpretazione era spesso di parte e magari parziale ma, almeno, era una visione pensata per la prospettiva italiana.
Ieri invece ho visto un TG1 che passava le notizie sulla guerra in Ucraina come fossero veline stampate direttamente da Washington, senza più alcuna mediazione. La logica che viene propalata ai telespettatori italiani dal telegiornale RAI è l’esatta traduzione di quanto viene ripetuto dai maggiori media statunitensi: manca completamente l’interpretazione dei fatti da un punto di vista italiano sebbene a sua volta di parte. O almeno è la sensazione che ho provato ieri a seguirne 5 minuti!!
Tornando all’intervista, l’altro aspetto molto interessante è la consapevolezza sia del Portinaio che del Ramarro delle conseguenze economiche per i rispettivi paesi di cosa avrebbero comportato le sanzioni alla Russia. Evidentemente c’è stato un errore di calcolo clamoroso: Italia e Germania devono aver credute alle assicurazioni (statunitensi e inglesi) che nel giro di, massimo, pochi mesi Putin sarebbe caduto e l’energia sarebbe costata ancora meno di prima. Del resto, va bene essere idioti, ma credo che almeno una valutazione attendibile della solidità del potere di Putin fosse disponibile non dico a Londra (che infatti la sta economicamente prendendo nelle chiappette come Germania e Italia) ma a Washington sì: non è un caso che, dopo aver provocato il disastro, gli USA cerchino di attirare da loro le industrie europee con tassazione e costo dell’energia estremamente favorevoli (*2).
Personalmente, non voglio prolungare troppo questo pezzo, credo che la questione sia leggermente diversa da come la legge Christoforou.
In particolare l’obiettivo precipuo degli USA era separare UE dalla Russia e non credo avessero speranze concrete di rovesciare Putin. Questa possibilità è stata invece “venduta” come reale a Londra e al resto d’Europa. Da notare che l’Europa aveva comunque poco o nulla da guadagnarci da un cambio di potere a Mosca visto che Putin ci vendeva l’energia già a costi enormemente convenienti proprio perché il suo obiettivo strategico era avvicinare Russia e UE.
Ma i nostri politici europei sono talmente capre che anche gli idioti di Capitan Babbeo al confronto sembrano geni: ma intendiamoci anche gli USA hanno preso una supercantonata e complessivamente escono molto più deboli di prima da questa crisi!
Conclusione: le mie considerazioni finali l’ho già scritte qui sopra ma proviamo a cambiare punto di vista. Spesso quando valuto i nostri politici (prima solo quelli italiani, adesso anche quelli europei) e le loro decisioni catastrofiche mi viene il dubbio se “ci sono” o se “ci fanno”. In questo senso l’intervista permette qualche considerazione al riguardo: i nostri politici, intendo il Portinaio e il Ramarro (la Baronessa tedesca segue solo le indicazioni del Portinaio… e della Pfitzer!), non sono dei completi stupidi. Sapevano le conseguenze di privarsi dell’energia russa ma, sfortunatamente, non sono stati abbastanza intelligenti da rifiutarsi di imbarcarsi nell’avventura guidata da Capitan Babbeo…
Insomma un po’ ci sono e un po’ ci fanno. Diciamo che una normale, come poteva essere la Merkel, a loro confronto sembra una statista mentre qualcuno di capacità superiori alla media, come Putin, appare un genio...
Nota (*1): guerra che ricordiamolo, Mastro Ciliegia ovviamente non l’ha affermato, è stata voluta dagli USA per vari motivi (v. il solito Altra lettura della crisi Ucraina-Russia-NATO (USA)): il principale era separare l’UE dalla Russia.
Secondo varie fonti un altro obiettivo era quello di rovesciare Putin: eppure secondo altre fonti il potere di Putin è più solido che mai. Sembrerebbe che in occidente vi fosse l’idea secondo cui dopo 2-3 settimane di guerra la popolazione russa si sarebbe sollevata. La mia sensazione è che sia una cazzata: mi sembra un tentativo a posteriori per giustificare la guerra, sottolineo a POSTERIORI…
Del resto Putin ha l’età che ha ed entro 10 anni probabilmente dovrà scegliere un successore: la storia insegna che raramente i grandi politici hanno anche questa capacità. Insomma perché non aspettare un po' piuttosto che rischiare una guerra nucleare? Ma su questo volevo scriverci un pezzo a parte…
Nota (*2): ma anche sulla capacità attrattiva degli USA ho dei dubbi. Scrissi qualcosa di analogo mesi o forse anni fa: così come il lavoratore che emigra alla ricerca di un posto migliore non va nel primo paese che gli capita ma in quello che offre le condizioni di lavoro e di vita migliori, così faranno anche le industrie europee. Se devono spostare la produzione lo faranno dove conviene di più (Cina? India?) non dove è solo un po’ meglio che in Europa.
alla prima stazione
1 ora fa
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