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lunedì 11 luglio 2022

Aggiornamento su guerra in Ucraina

Come va la guerra in Ucraina?
Sarebbe bello che i nostri media ci dicessero qualcosa di attendibile…

Una settimana fa, più o meno, la notizia che i famosi HIMARS statunitensi, artiglieria di precisione a lungo raggio (fino a 80Km), erano finalmente sul campo. Poi la notizia che i russi ne avevano distrutti 2 su 4 (gli USA ne dovrebbero inviare altri 4). E da un paio di giorni invece trovo tutte notizie di come queste armi stiano cambiando le sorti della guerra con i russi ormai terrorizzati da esse.

Quel che sapevo dalla mia fonte che reputo affidabile, The New Atlas, è che per usarle bene intanto ci vuole un lungo addestramento: dopo un mese le usi ma non al massimo dell’efficienza. Soprattutto però all’inizio della guerra l’Ucraina aveva già sistemi di questo tipo e, anzi “migliori” (qui ci metto il beneficio del dubbio), ma i russi le hanno col tempo localizzate e distrutte. La stessa cosa dovrebbe quindi succedere con questi HIMARS. Insomma non sarebbero affatto armi risolutive

Vedo poi, direttamente dalla bocca della propaganda ufficiale ucraina, che è cominciata una nuova controffensiva ucraina. Nel frattempo i russi, come per altro avevano anticipato, stanno sostanzialmente consolidando le posizioni cosa che, per la propaganda occidentale, viene interpretata come una sconfitta e incapacità di proseguire la lotta.

C’è da dire che la Russia ufficialmente non considera questa una guerra ma un’operazione speciale a cui partecipa solo una frazione prestabilita dell’esercito. Probabilmente è vero che anche la Russia sta subendo perdite più alte del previsto e che i rinforzi sono volontari raccattati qua e là.

Secondo me un’altra fonte molto attendibile è questo ufficiale che periodicamente, sul canale YouTube dell’esercito austriaco (non quindi su uno suo privato), riassume la situazione bellica.
L’Austria NON fa parte della NATO anche se, ovviamente, la sua visione è filo occidentale: ma essendo un militare deve essere obiettivo e valutare i fatti per quello che sono (così che i politici, basandosi su valutazione accurate, possano prendere le decisioni sbagliate!). Nella sostanza la sua versione dei fatti coincide con quella delle mie fonti:
War in Ukraine: Luhansk has fallen - what's to expect?

In definitiva è interessante notare come le reiterate immagini di esplosioni proposte dai media occidentali instillino comunque anche in me, che sono ben informato, il dubbio sull’andamento della situazione.
Alla fine dovrà essere il campo a dare la sua risposta: se la controffensiva ucraina evapora nel nulla mentre invece riprende l’attacco russo sarà l’ennesima dimostrazione della totale inaffidabilità della propaganda di guerra occidentale.

A proposito di propaganda di guerra ho scoperto e verificato che è totalmente inaffidabile quella dei servizi inglesi il cui unico scopo sembra essere quella di disinformare il pubblico di Sua Maestà e, a seguire, quello occidentale.
Strano perché fu proprio una ricerca inglese nella seconda guerra guerra mondiale a stabilire che la propaganda di guerra non doveva essere superiore al 30% del totale delle notizie altrimenti perdeva credibilità ed efficacia. Magari in UK rispettano tale soglia ma poi sui media occidentali vengono rilanciate solo le balle più clamorose: mi pare plausibile…

Interessante poi una piccola “polemica” sul canale Telegram di The New Atlas.
Premetto che l’autore di questo canale, che vive in Tailandia, segue attentamente anche la situazione in Asia e in particolare è un sostenitore della Cina. Io ho seguito anche questi video “asiatici” ma (semplifico) la sua interpretazione della Cina “buona” non mi convince.
Per me un paese che limita le libertà (vedi il sistema di credito sociale, la libertà d’espressione, tutte le diverse ingerenze nella sfera privata) e le pazzesche diseguaglianze fra i 100 milioni di cinesi ricchi e il restante 90% di cinesi poveri, non mi pare possa essere "buono".
Come spiego nell’Epitome per avere una democratastenia forte è necessario massimizzare l’autonomia (e quindi libertà e ricchezza) dei singoli individui: l’idea del potere politico che con scelte ispirate governi benevolmente la popolazione proteggendola dagli eccessi delle poteri economici è illusoria. Il potere politico prima o poi si piegherà al volere di quelli economici: ora magari c’è un individuo capace e influente che tiene le redini (mi riferisco a Xi) ma nel medio o lungo periodo le tendenze a sfavore della popolazione avranno la meglio. Almeno secondo la mia teoria.

Comunque, tornando a The New Atlas, un paio di giorni fa ha pubblicato su Telegram un pezzo piuttosto seccato dove si lamentava che molti suoi lettori commentavano cose del tipo “Sono d’accordo su te sulla guerra in Ucraina, ma non sulla Cina”. E lui ha risposto irritato che chi vede SOLO una parte del problema è esso stesso parte del problema!

Conclusione: questa settimana (ma probabilmente basteranno i prossimi 2-3 giorni) saranno decisivi per capire se i due HIMARS ancora sul campo sono sufficienti a cambiare le sorti della guerra oppure se si tratta solo della fantasia selvaggia della propaganda di guerra occidentale.

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