Negli ultimi dieci giorni non è successo praticamente niente di nuovo.
Bersani continua a corteggiare il M5S alternando lusinghe e minacce.
Il M5S ha chiarificato la sua posizione: “no” alla fiducia, eventualmente “sì” a singoli provvedimenti.
Il PDL sembra incerto: prima Berlusconi aveva dato la disponibilità per fare un “governissimo”, oggi Alfano ha detto... oops... non ritrovo più la sua dichiarazione alla quale, evidentemente, anche i giornali non danno troppo peso... comunque mi pare di ricordare che fosse favorevole a tornare subito al voto se Bersani non forma un governo...
Io non ho sostanzialmente cambiato la mia opinione, ma mi sono convinto del tutto che il M5S non deve dare la fiducia a Bersani, neanche rimanendo fuori dal governo, senza l'assicurazione di realizzare alcuni punti di programma ben precisi. Ma, anche in questo caso, il pericolo di essere menati per il naso da un PD che prometta di fare qualcosa senza una vera volontà di cambiamento è forse troppo grosso per compromettersi con esso.
In realtà un recente sondaggio, che non mi convince minimamente, dà, in caso di ritorno alle urne, un +3% al M5S e appena un +1% al PD.
Credo invece che il M5S ne sarebbe ridimensionato perché, complice la disinformazione dei media (vedi poi), molti elettori non capirebbero il suo mancato appoggio a un ipotetico governo Bersani.
Al contrario il PD ne uscirebbe rafforzato specialmente se proponesse Renzi come candidato premier: forse perderebbe voti a sinistra ma ne guadagnerebbe molti di più a destra mentre il grosso degli elettori del PD, magari storcerebbe il naso, ma poi seguirebbe disciplinatamente come sempre le indicazioni del partito. Soprattutto credo che Renzi prenderebbe molti voti a Scelta Civica: gli elettori in buona fede di questo partito infatti penserebbero che, “per il bene dell'Italia”, serva un governo forte e che, la maniera più sicura per ottenerlo, sia votare PD.
Non per niente Renzi sta già iniziando a smarcarsi dalle posizioni di Bersani: ha dichiarato “non inseguire” il M5S, no al finanziamento ai partiti, etc...
Rimango però dell'idea che alla fine si avrà un governo tecnico (se Renzi non pugnala Bersani alle spalle) contro il quale il M5S avrà una comoda opposizione: se Bersani rinunciasse a qualsiasi tentativo di governo, tecnico o non, dovrebbe ammettere la propria sconfitta e passare il testimone a Renzi. Inoltre ci vuole del coraggio per tornare alle urne con i sondaggi che danno il M5S in crescita (e forse anche il PDL): molto più facile accontentarsi di un governicchio per governicchiare...
Riguardo i media è interessante constatarne il cambiamento di atteggiamento nei confronti del M5S: prima delle elezioni veniva sostanzialmente ignorato mentre adesso viene invece apertamente attaccato. Ma non attaccato nel senso di critica alle sue idee o posizioni, che dopotutto sarebbe legittimo, ma alla maniera italiana, facendo disinformazione, pubblicando dichiarazioni fuorvianti estratte dal loro contesto...
Da questo punto di vista sta premiando la scelta di Grillo di rilasciare interviste solo ai media stranieri: le dichiarazioni della giornalista di Focus (vedi www.beppegrillo.it per i dettagli e i riferimenti) che accusa Repubblica.it di aver travisato il suo articolo, e più recentemente di Stephan Harris che l'ha intervistato per il Time (ha infatti cinguettato «If you compare @Corriereit Grillo headline with his interview http://world.time.com/2013/03/07/italys-beppe-grillo-meet-the-rogue-comedian-turned-kingmaker/ … you start to think he has a point about Italy's media»...) hanno sbugiardato e ridicolizzato i due massimi e “imparzialissimi” quotidiani italiani...
Comunque devo anche aggiungere che mi infastidisce la mancanza di comunicazione dei vertici del M5S con le dichiarazioni che escono col contagocce dal viario (*1) di Grillo...
In questi giorni mi sarebbe piaciuto rimettermi in contatto con gli attivisti del M5S con i quali ero andato a Roma ma non ci sono riuscito: dubito che ne sappiano più di me ma almeno avrei potuto constatare l'umore della base attiva. Ci riproverò la prossima settimana...
Per finire una provocazione: senza gli attacchi politici della magistratura milanese Berlusconi sarebbe durato dieci anni invece che venti.
A forza di gridare “al lupo! al lupo!” ogni accusa risulta dubbia e non c'è più fiducia nell'imparzialità dei giudici... Con l'ultima bravata della visita fiscale sono già riusciti a far passare Berlusconi per vittima della “giustizia”: non mi stupirei se gli avessero già fatto guadagnare un paio di punti percentuali.
Nota (*1): “viario” = vi-(rtuale) + (di)-ario = blog; v. il corto Viario.
L'esempio di Benjamin Franklin
10 ore fa
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