Condivido completamente l'analisi fatta nel pezzo Grasso e il rispetto delle regole (che invito a leggere) del viario (*1) di Grillo.
La scelta fra Schifani e Grasso, con la pseudo minaccia di Scelta Civile di votare per il primo, era una trappola, probabilmente preparata a tavolino, per spaccare il M5S facendo leva sulla buona fede dei suoi senatori.
Che si sia trattato di una semplice trappola lo si capisce, oltre che dalla logica politica, anche dal fatto che i voti del M5S non sono stati decisivi perché poi Scelta Civile ha effettivamente votato per il candidato del PD...
Invece che della polemica sul regolamento interno del M5S (in forza del quale i parlamentari si impegnano a votare come indicato dalla loro maggioranza interna), che mi pare chiarissimo, preferisco analizzare altri due elementi di questo brutto episodio.
Il primo è che la spaccatura nel gruppo dei senatori è una dimostrazione di debolezza: adesso i tentativi del PD di corrompere il M5S si rinnoveranno con forze decuplicate. Il problema non è infatti la spaccatura sulla scelta del presidente del senato in sé stessa che, se fatta in buona fede è umanamente comprensibile, quanto che si possa ripetere su altre questioni.
Il detto “l'unione fa la forza” è particolarmente vero in politica e il dividersi è quindi il massimo segno di debolezza. Il segnale che i senatori del M5S hanno dato è che su certi temi, se si fa appello al loro senso di “responsabilità”, è possibile che si dividano.
Forse sono mancate la consapevolezza di aver mostrato una debolezza della quale gli avversari si approfitteranno il più possibile e la lungimiranza di capire che ora raggiungere i veri obiettivi del M5S sarà più difficile.
Il secondo fattore, questo più nascosto, è che la mancanza di informazioni che tanto mi irrita evidentemente colpisce anche i parlamentari.
L'analisi politica del pezzo di Grillo succitato è lucida e corretta: ma perché questo discorso non era stato fatto prima ai parlamentari? Perché si è aspettato che il bubbone scoppiasse per pubblicare questo pezzo? Possibile che il duo Grillo-Casaleggio abbia sopravvalutato la fedeltà dei propri parlamentari? Sembrerebbe proprio così, ma fa rabbia pensare che si sarebbe potuto evitare questo passo falso semplicemente con una maggiore comunicazione interna: il movimento avrebbe potuto poi anche farsi quattro risate quando Grasso fosse stato comunque eletto con, questa volta, Lista Civica che smentiva sé stessa...
In conclusione sono pessimista. La votazione di sabato ha dimostrato che, almeno questa volta, i vecchi squali della politica sono riusciti a farsi beffa dei “bravi ragazzi” del M5S.
Spero che questa sconfitta politica serva da lezione e che in futuro i parlamentare del M5S sappiano essere più lungimiranti. Forse non si rendono conto di essere come un gregge di pecorelle circondato da un branco di lupi e che, se non restano uniti, per loro è la fine.
Però, se le premesse sono queste, la vedo dura: troppo onesti e ingenui per la politica...
La grossa domanda è come, dopo un'esaltante serie di vittorie, il M5S (Grillo/Casaleggio) gestirà questa prima sconfitta: secondo me ci si dovrebbe accontentare di limitare i danni ammettendo l'errore politico e facendone tesoro per il futuro. I senatori del M5S che hanno votato Grasso hanno sbagliato (perché hanno sensibilmente danneggiato la credibilità politica del M5S e quindi la sua forza di trattare con gli altri gruppi politici) ma erano in buona fede ed è quindi giusto dargli una seconda possibilità...
Nota (*1): “viario” = vi-(rtuale) + (di)-ario = blog; v. il corto Viario.
L'esempio di Benjamin Franklin
10 ore fa
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