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Sono infatti andato all'ufficio postale indicato nella ricevuta lasciatami dal postino per ritirare una raccomandata arrivatami nei giorni scorsi. Siccome è un ufficio postale piuttosto grande c'è uno sportello dedicato alle raccomandate/pacchi e, con mia grande soddisfazione, ho scoperto che non c'era fila. Un signore alto e allampato ha preso il mio foglietto e poi si è messo a scartabellare in una scatola di cartone tutta consunta: alla faccia dell'informatica!
Risultato: la mia raccomandata non c'è. Mi dice di non preoccuparmi e sparisce nel “retrobottega” a frugare fra altre scatole. Lentamente mi accorgo che l'agitazione cresce e altre due signore, che non vedo ma delle quali odo la voce, vengono coinvolte nella ricerca...
L'impiegato poi torna da me con un sorriso mesto ad aggiornarmi sulla situazione: in realtà non ha molto da dire se non che la raccomandata non è dove dovrebbe essere (“questa tecnologia è una gran cosa: ma quando non funziona...”).
Serve un ragazzo arrivato dopo di me (che nell'attesa aveva bestemmiato come un turco!) e poi torna ad aiutare le colleghe: sento che partono delle telefonate ad altri uffici postali e, quando l'addetto torna da me, mi diverto a stuzzicarlo. Gli spiego che probabilmente è una carta di credito (già attivata) e quindi, se non salta fuori, dovrò fare una denuncia. Lui mi dice “No! No! Non si preoccupi: non è una carta di credito perché il codice della raccomandata è 61 (*1)!”.
Finalmente arriva un'impiegata dall'aria trionfante: la mia raccomandata è stata ritrovata!
Solo che non l'hanno trovata nel loro "ripostiglio" ma è arrivata all'ufficio postale di un paese vicino e verso il quale vengo indirizzato.
Mi faccio una quindicina di chilometri extra e mi fiondo nell'ufficio (avevo paura stesse per chiudere). L'ufficio è piccolino e ci sono solo tre sportelli: due per il Bancoposta e uno per la posta vera e propria.
Al mio sportello un'anziana impiegata sta servendo un signore mentre due ragazzi dall'aria completamente sfavata aspettano da una parte. Dopo pochi minuti mi rendo conto del perché l'atmosfera è così “elettrica”. Le impiegate al di là del vetro di sicurezza sembrano vivere in una dimensione diversa dalla nostra: una dimensione dove il tempo scorre più lentamente, molto più lentamente... Si muovono come se fossero alla moviola, ogni gesto è ovattato, pacato: anche quando si alzano per prendere qualcosa si muovono misurando ogni movimento ed evitando il più piccolo affanno.
Invece dall'altra parte del vetro, quella dove il tempo scorre a velocità normale, le persone battano il piede per terra, controllano l'orologio, sbuffano, si guardano intorno e tamburellano le dita sul bancone.
Il signore davanti a me se ne va: chiedo ai ragazzi se tocca a loro e mi spiegano che, da un tempo indeterminato, aspettano di pagare per dei pacchi che vogliono spedire. L'impiegata è comprensiva e con la solita esasperante lentezza va a prendere un pacco, lo sposta lentamente, lo rigira lentamente fra le mani, lo pesa lentamente, e scribacchia molto lentamente dei codici al terminale.
Nel frattempo alle mie spalle arriva una ragazza che subito protesta a bassa voce per la lentezza: evidentemente, come poi mi confermerà, conosce bene l'efficenza di questo ufficio.
Ne approfitto per scambiarci quattro chiacchiere, oltretutto è molto carina, e per raccontarle le mie vicissitudini postali. Poi ci divertiamo a prendere in giro a bassa voce (non si sa mai!) le impiegate per la loro lentezza: io ipotizzo che siano delle cultrici dello zen e mi auguro che non si fermino troppo spesso a contemplarsi l'ombelico.
La piacevole conversazione è interrotta dall'addetta al Bancoposta che, ritrovandosi senza clienti, mi concede gentilmente la sua attenzione: le spiego la situazione, lei alza un sopracciglio di scettico disgusto ma fa finta di nulla e trova subito la mia raccomandata evidentemente messa da parte. Timbro, firma e ho la raccomandata in mano: ovviamente era la carta di credito...
Nota (*1): ho scoperto che le prime due cifre sotto il codice a barre indicano il tipo di raccomandata: il 61 corrisponde a quelle generiche...
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