Oggi ho avuto una breve conversazione telefonica con un mio amico e ho scoperto che non ha “capito” molti dei miei pezzi “politici”.
Ho scritto “capito” virgolettato per indicare che forse la colpa non è sua: potrei essere stato io a essermi spiegato male? È possibilissimo...
Lui mi ha citato due o tre pezzi, scritti nell'arco di qualche anno, che quasi non ricordavo: però, quando ci ho ripensato, mi sono reso conto che si trattava di citazioni inesatte dove, a un 70-80% del mio pensiero, vi si aggiungevano delle conclusioni che non mi appartenevano.
Il problema è che non sono veloce a pensare: quando me ne sono reso conto ci eravamo già salutati da almeno dieci minuti...
Ricordo che mi “accusava” di aver scritto anche un pezzo contro gli zingari!
In realtà di zingari ho accennato un bel po' di tempo fa in questo unico intervento, Ultimi e penultimi, che però verte sulla sottigliezza di un'analogia, tratta da un articolo del Corriere.it, che va in senso opposto a quello voluto dal suo autore.
Sì, forse nella conclusione faccio una battuta non troppo lusinghiera nei confronti degli zingari, ma resta il fatto che il tema del mio pezzo era totalmente diverso!
E poi la solita accusa: sono troppo filo-berlusconiano...
A quel che mi risulta io sono (molto) contro Monti, sono a (molto) favore del M5S e considero sfavorevolmente, ma più o meno sullo stesso livello, PD e PDL. E per questo a volte, il mio senso della giustizia od odio per l'ipocrisia, mi spinge a difendere Berlusconi & C. quando questi viene dipinto, non un gradino peggio del PD (che troverei accettabile), ma come l'origine di ogni male italiano...
Possibile che considerare Berlusconi “male” ma non “cento volte pessimo” mi renda un suo sostenitore? A me questa pare una contraddizione logica! Come si può infatti pensare “male” di qualcuno ed essere contemporaneamente un suo sostenitore?
Cioè capisco benissimo se i miei lettori non condividono le mie argomentazioni a favore di Berlusconi: posso commettere errori logici, basarmi su premesse errate, non considerare tutte le implicazioni, etc... Questo è possibilissimo!
Ma come si fa a concludere che io sia un sostenitore di Berlusconi quando, io per primo, affermo che non mi piace e che da quasi vent'anni non lo voto (*1)?
In verità, di essere frainteso, non mi importa troppo: essere incompreso è il mio naturale rapporto con il prossimo e ci sono abituato da quando ero un bimbetto di pochi anni. Quello che mi dispiace è che sia proprio un amico che mi conosce benissimo a non capirmi: a questo punto mi chiedo chi me lo fa fare di scrivere...
Potrei costruire un programma che generi degli interventi casuali: io non mi stancherei a scriverli e, anche se nessuno li capisse, ci avrei comunque guadagnato...
Bah! Vade retro depressione!
Nota (*1): lo votai solo alle elezioni politiche quando “scese in campo” per la prima volta. Per la cronaca ho votato per tutto l'arco costituzionale prima di iniziare ad astenermi intorno al 2000: astensione che ho poi interrotto per l'ultimo referendum e per queste politiche...
la mia generazione
29 minuti fa
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