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domenica 10 marzo 2013

Gli opposti

Modificato (10/5/2013): Prendo l'occasione per precisare che il consesso dei medici (v. il sito dell'Istituto Superiore di Sanità www.iss.it/osnami) ritiene il sale iodato senza controindicazioni e, anzi, utile nel prevenire alcune malattie.
In questo pezzo suggerisco la teoria, più matematica che medica, per cui ci possa essere una percentuale piccolissima di persone a cui il sale iodato possa dare problemi: tutto si basa sulla frase «In tutti i soggetti normali, e quindi nella grande maggioranza degli individui, dosi di iodio anche largamente superiori a quelle assunte con l’uso di sale arricchito con iodio sono del tutto prive di rischi.» (affermazione tratta proprio dal sito dell'Istituto Superiore di Sanità). Nella mia “teoria” speculo sul significato di “soggetti normali” che è ben diverso da “tutti”. Un lettore mi ha fatto giustamente notare che la frase si riferisce a “dosi di iodio” e non direttamente al sale iodato: questo significa che controindicazioni col sale iodato sono ancora più improbabili.
Quindi, chi legge questo intervento, sia ben consapevole che la mia non è una teoria medica (NON SONO UN MEDICO) ma che mi baso esclusivamente su valutazioni personali e sull'interpretazione del frammento di testo sopra riportato... Fine Modifica

Modificato (10/3/2013): ho scambiato questo pezzo, scritto originariamente l'8 marzo, con quello del 10 che era molto più adatto per la festa della donna...

Avevo iniziato a rispondere all'ultimo commento al pezzo Controindicazioni del sale iodato ma, rendendomi conto che la mia riflessione stava diventando troppo ampia, ho deciso di scriverci sopra un intervento a parte.

Prima devo fare una premessa: ll pezzo “Controindicazioni del sale iodato” è un po' il best seller del mio viario (*1); forse anche a causa dei numerosi commenti mi porta settimanalmente svariati lettori che, tramite Google, cercano le parole chiave “controindicazioni” e “sale iodato”.
Onestamente non ne sono troppo contento perché, da una parte si tratta di lettori che difficilmente torneranno a leggermi, ma soprattutto, dato l'argomento delicato, ho paura che le mie parole (in pratica una mia esperienza personale) possano venire fraintese. Proprio per questo motivo il pezzo inizia con una nota dove spiego di non essere un medico e che la mia esperienza non ha nessuna rilevanza medica o scientifica...

Nonostante le mie precauzioni qualche giorno fa ho ricevuto un commento piuttosto seccato dove mi si accusava di disinformazione. Dopo aver chiarito l'equivoco, durante una notte piuttosto insonne, con la mente che improvvisamente vede tutto da una prospettiva più distaccata, mi sono accorto che, nel piccolo del mio viario (*1), si ripeteva una schema di comportamento molto comune che portava a un'incomprensione.

Modificato (22/4/2013): come si può leggere fra i commenti, un lettore mi ha segnalato che nei nuovi pdf aggiornati è esplicitamente menzionato che TUTTI possono assumere il sale iodato senza rischi.
Spulciando nel sito ho però notato che la frase da me segnalata (“Inoltre è importante ricordare che in tutti i soggetti normali, e quindi nella grande maggioranza degli individui, dosi di iodio anche largamente superiori a quelle assunte con l’uso di sale arricchito con iodio sono del tutto prive di rischi.” v. dopo...) è ancora presente nella sezione “Info al cittadino”/“Chi può usare il sale iodato”!
Non so, forse si tratta di una semplice dimenticanza e presto questa dicitura sarà espunta: comunque avviso fin d'ora i lettori che in futuro la mia premessa potrebbe non essere più valida...

Ma quale sarebbe questa incomprensione?
Prima illustro il caso specifico e poi, induttivamente, ne trarrò la “regola” generale...
Sul sito www.iss.it/osnami, fornitomi proprio dall'ultimo commentatore, si trovano numerose informazioni sul sale iodato: in particolare, alla sezione “iodio e salute”, è presente un pdf dove, a pag. 5, si legge:
«In tutti i soggetti normali, e quindi nella grande maggioranza degli individui, dosi di iodio anche largamente superiori a quelle assunte con l’uso di sale arricchito con iodio sono del tutto prive di rischi. La tiroide possiede infatti un meccanismo naturale di adattamento. »
Notate niente?
È un dettaglio, ma il nodo della questione sta tutto nell'aggettivo “normali” (*2)!
Cosa significa “normali”, cioè chi sono i “soggetti normali”? I malati sono “soggetti normali”? Chi ha particolari allergie è un “soggetto normale”? E chi ha la tiroide che funziona male e non riesce ad “autoregolarsi”?
Indipendentemente dalle risposte a queste domande è evidente che, se si specifiche che un'affermazione è valida per “soggetti normali”, allora ci sono anche delle persone che, in base a criteri non specificati, non rientrano in questa “normalità”.
In altre parole scrivere “In tutti i soggetti normali” non significa nel “100% della popolazione” ma qualcosa (scrivo dei numeri a caso) come il 99% o il 99.9% o il 99.99% etc...

Ora supponiamo che il “In tutti i soggetti normali” stia per 99.999%. Questo significa che, su una popolazione italiana di 60.870.745 abitanti (fonte Wikipedia), ci sono statisticamente 609 persone a cui il sale iodato può dare problemi di diversa gravità.
Il numero 609 è basato su una percentuale arbitraria e quindi non significa niente ma, quello che voglio dire, è che la stessa guida informativa non esclude che ci siano delle persone intolleranti (*3) al sale iodato.

Ed ecco il paradosso: considerando che, sempre secondo la guida, in Italia ci sono almeno 6 milioni di persone a cui il sale iodato fa bene, ovvero circa il 10% della popolazione italiana, un medico che consigliasse "ad occhi chiusi" l'uso del sale iodato non sbaglierebbe quasi mai (solo lo 0,001% delle volte, cioè una volta ogni centomila pazienti) e molto spesso (il 10% delle volte, cioè con un paziente ogni dieci) farebbe bene...

Ma mettiamoci nei panni di una delle 609 (o quante siano effettivamente!) persone alle quali questo sale fa, in qualche misura, “male”: come si devono sentire quando la maggioranza dei medici gli dice che sono degli ipocondriaci?
Evidentemente è molto irritante perché sembra proprio il caso illustrato dal detto “oltre al danno la beffa”...

Ecco, io credo che sul mio viario (*1) si siano ritrovate un paio delle persone alle quali questo sale non fa bene. Normalmente un numero così piccolo di persone non avrebbe modo di incontrarsi ma, grazie a internet (e a qualche ricerca su Google!), l'improbabile diviene possibile.

Ed è così che si spiegano i commenti al pezzo sopraindicato: da una parte ci sono un paio di persone che probabilmente rientrano in una piccolissima minoranza, dall'altra (suppongo) un medico esperto che evidentemente considera quanto descritto errato o comunque spiegabile in maniera diversa...

Conclusione: riguardo i casi riportati nel mio pezzo non ho i dati né la competenza medica per giudicarli singolarmente (la mia esperienza potrebbe benissimo essere riconducibile ad autosuggestione ma per gli altri non ho idea) ma non è questo l'importante.
Piuttosto la vera conclusione è che i medici (ma in verità tutti) dovrebbero sempre tenere presente la massima sufi «Quando senti il suono di zoccoli pensa alla zebra» (v. parte centrale di Autocensura?).

Nota (*1): “viario” = vi-(rtuale) + (di)-ario = blog; v. il corto Viario.
Nota (*2): nell'utilissimo corso in linea“Think again...” la parola “normale” in questo contesto sarebbe indicata come un termine guarding. La funzione dei guarding term è quella di rafforzare la validità di un'affermazione togliendole generalità; contemporaneamente il termine “normale” può essere definito anche evalutative che liberamente traduco con “soggettivo”: nel senso che ogni lettore attribuisce a tale termine un valore diverso, in base alle proprie convinzioni (diverse idee di chi sia “normale”), che porta al risultato complessivo di ottenere approvazione.
Nota (*3): inteso in senso generico e non tecnico/medico!

6 commenti:

  1. Buongiorno vorrei fare solo due precisazioni al suo commento:
    1) il pdf che ha riportato è datato, è uno dei primi creati dal ministero. Non che le cose scritte sia sorpassate, ma semplicente nelle NUOVE locandine che si trovano nel sito di OSNAMI dell'Istituto superiore di Sanità viene correttamente modificata quella frase e non si parla più di "tutti soggetti normali", ma semplicemente di "TUTTI". Riporto testualmente: "Tutti possono usare il sale arricchito di iodio? Si tutti perché con un consumo moderato di sale, le quantità di iodio assunte sono sempre molto inferiori ai valori al disopra dei quali possono manifestarsi effetti negativi".
    FONTE:
    http://www.iss.it/binary/osna/cont/poster.pdf
    http://www.iss.it/binary/osna/cont/depliant.pdf

    2) non è che se ci sono 10 milioni (solo in Italia) di ammalati per carenza iodica significa che il sale iodato fa bene solo a quelli... il sale iodato è utile a PREVENIRE le malattie della tiroide per cui utile a tutti.

    Un saluto

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  2. La ringrazio per la segnalazione: provvederò a correggere il post in giornata!

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  3. Ringrazio io lei, Vapore Sodo, per avermi ascoltato e modificato il suo post.
    Solo un'ultima ma importante considerazione: quando nel sito OSNAMI si parla di "soggetti normali" questo è riferito alle "dosi di iodio anche largamente superiori a quelle assunte con l’uso di sale arricchito con iodio".

    Questo per specificare che non si sta parlando di assunzione di sale iodato (che come detto sempre nel sito Osnami è PER TUTTI) ma di dosi più elevate di Iodio (che appunto nelle persone normali non comportano comunque un rischio per il sistema di autoregolazione che ha la tiroide).

    Infatti i limiti massimi accettabili di iodio al giorno ("UL": TOLERABLE UPPER INTAKE LEVEL) sono elevatissimi ed irraggiungibili con il sale o gli alimenti iodati... poi ovviamente, come diceva un mio Prof. all'Università... "è la dose che fa il veleno, anche bere 100 litri di acqua ci fa male"!
    :-)

    Ciao, Fabrizio.

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    1. Ha perfettamente ragione!
      Ero stato fuorviato dal contesto sul "sale iodato"...

      Prima di rimettere mano al post le chiedo (perché mi pare di capire che sia ben informato): ma se la tiroide, causa malattia, non funziona bene è possibile che non sia capace di "autoregoilarsi"?
      Lo chiedo per sapere se il concetto di fondo del mio post, ovvero che per una percentuale piccolissima della popolazione tale sale non è adatto, può essere valido o meno...

      Grazie!

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    2. Si parla di autoregolazione della tiroide quando si parla di dosi eccessive di iodio.
      Non è il caso del sale iodato nel quale sono presenti quantità fisiologiche e non farmacologiche, quindi utili alla maggior parte delle persone e soprattutto innocue a tutti.
      Questo non lo dico o penso solo io e il mondo dell'endocrinologia, ma è ciò che è scritto dall'istituto superiore di sanità che quando si espone a dire che il sale iodato è PER TUTTI penso ci abbia prima pensato bene.
      Ciao, Fabrizio

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    3. Ok, grazie!

      "...penso ci abbia prima pensato bene" in teoria sicuramente sì! ;-)

      Ho fiducia nelle persone ma molta meno nelle istituzioni: comunque in mancanza di prove "contro" il sale iodato correggerò questo mio post (e magari anche l'altro) sottolineando quanto l'intera comunità scientifica sia unanimemente favorevole ad esso...

      È che io sono sospettoso di natura e non credo agli assoluti: mi riesce difficile credere che nel mondo non ci sia nessuno a cui, non dico il sale iodato, ma un brodino di pollo (o qualsiasi altra cosa apparentemente altrettanto innocua) non possa far male!

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