«[Figlio dell'uomo] Porgi l'orecchio e ascolta le parole di KGB
e applica la tua mente alla SUA istruzione
» Pv. 22,17

Qui si straparla di vari argomenti:
1. Il genere dei pezzi è segnalato da varie immagini, vedi Legenda
2. Per contattarmi e istruzioni per i nuovi lettori (occasionali e non) qui
3. L'ultimo corto è questo
4. Molti articoli di questo blog fanno riferimento a definizioni e concetti che ho enunciato nella mia Epitome gratuitamente scaricabile QUI. Tali riferimenti sono identificati da una “E” fra parentesi quadre e uno o più capitoli. Per esempio: ([E] 5.1 e 5.4)

martedì 26 giugno 2012

Udacity: wow!

Per curiosità, su suggerimento di un'amica, ho provato a iscrivermi ad alcuni dei corsi online gratuiti di Udacity. Ieri sono iniziati due nuovi corsi a cui mi ero iscritto e devo dire che ne sono entusiasta!
Il primo corso è ST101 “Introduzione alla statistica” ed è molto leggero, l'insegnante non fa che scherzare e i concetti introdotti sono molto pochi (ho preso 1 sola pagina di appunti). Però è divertente!
Il secondo corso è CS258 “Software Testing” e questo è decisamente più complesso: se non si ha un background informatico non si può seguirlo. Comunque interessantissimo (4 pagine di appunti!).
I corsi presentano quiz e la possibilità di scrivere codice (in Python).
Mi sono iscritto anche a CS215 “Alghoritms: crunching social networks”, perché sinceramente mi incuriosiva, ma ancora non l'ho guardato...

Vo' via 27-Giugno-2012
Oggi parto per qualche giorno: siccome ultimamente ho scritto tanto (pure troppo!) non ho lasciato niente di programmato. Comunque domenica dovrei essere di nuovo a casa...
Mi secca sia perché non posso fare il mio pronostico per Italia-Germania (credo che comunque si perderà con da 1 a 3 gol di scarto in base alla formazione di Brandelli) sia perché mi tocca saltare la lezione di chitarra in un momento in cui mi pare di stare progredendo (e se perdo il ritmo?), però vado a divertirmi quindi non mi lamento più di tanto!

Tremenda insonnia 30-Giugno-2012
Sono tornato a casa in anticipo perché per due notti sono stato completamente insonne: l'indiziato principale è il caldo.
A casa ero abituato a stare al freschino quando, improvvisamente, mi sono rotrovato a temperature umidicce vicine a 30 gradi: fortunatamente, stanotte quando sono tornato, ho trovato in camera 26 gradi nonostante fosse rimasta chiusa...
Ho dormito male: però ho dormito!
Appena mi ripiglio scriverò qualcosa di più sensato sul blog...

Paranoid 3 1-Luglio-2012
Ho eseguito il brano a 54bpm (+4) senza particolari difficoltà: solo una volta sono entrato decisamente in ritardo. In più ho usato uno dei nuovi plettri che ho comprato: 1,5 mm e per me (che sono abituato a 0,5-0,8) è veramente tanto!


Soluzione 6-Luglio-2012
A (quasi) grandissima richiesta ecco la soluzione del cruciverba dello scorso mese: vedi Secondo cruciverba di verifica...
Mi sono divertito a colorare lo sfondo delle parole in base al fatto che fossero di tipo w (Wow: cioè provenienti da un mio post marcato come tale), d (Difficili: non molte e in genere basate su l'uso disperato dell'enciclopedia!) e f (facezie: la maggior parte: spesso non difficili ma potenzialmente fuorvianti)...

lunedì 25 giugno 2012

Pronostico errato?

Evidentemente sì, visto che avevo previsto la vittoria dell'Inghilterra con due gol di scarto, eppure...
Eppure il mio errore è facilmente spiegabile: un gol l'avevo assegnato sulla fiducia al peso di Rooney (*1) mentre il secondo gol era per la forza complessiva della squadra... solo che Hodgson non l'ha fatta giocare!
Nel corto Pronostico Inghilterra-Italia avevo riassunto la mia idea sulla forza dei vari reparti in questa maniera:
difesa discreta, centrocampo scarso (sia per l'uomo in meno che per Brillo fuori forma) e l'attacco imprevedibile (sia nel bene che nel male)
Cioè, a mio modo di vedere, era il centrocampo la nostra fase più debole però Hodgson invece di fare un normale gioco difensivo si è letteralmente trincerato nell'area piccola sperando in Rooney che però non saltava mai l'uomo e, in questa maniera, non ha sfruttato la nostra debolezza maggiore.
Incredibilmente i due avversari più forti che abbiamo incontrato hanno completamente sbagliato la partita: questa è una grandissima fortuna!

Ma veniamo alle pagelle prima di fare considerazioni più dettagliate:

Tuffon 7+ : per l'ottima parata nel primo tempo e il rigore (non irresistibile) bloccato.

Boccucci 6+ : come il resto del reparto difensivo non ha avuto molto da fare.
Abete 6½ : bene soprattutto nel secondo tempo quando riesce a fare dei bei cross.
Balzetti 6+ : benino, anche lui meglio nel secondo tempo.
Bagagli 6 : tutto ok.

Brillo 6½ : non mi ha impressionato molto. Ha fatto sempre passaggi semplici o all'indietro uniti a errori incomprensibili, però ha anche messo almeno due belle palle per Palotelli e il suo rigore col cucchiaio credo abbia pesato particolarmente sulla tenuta psicologica degli inglesi. Addizionando i numerosi pro e contro ho ottenuto il risultato finale (senza il rigore avrebbe preso 6- o peggio).
Lentolivo 5½ : sulla valutazione pesa molto il rigore sbagliato (altrimenti avrebbe preso 6+). Questa è stata l'unica previsione che sento di aver pienamente sbagliato: non è stato l'uomo in meno che credevo; certo non mi ha entusiasmato ma, comunque, c'era e ha dato il poco che poteva dare.
De Arancioni 6½ : buona partita.
Maschisio 6+ : si è visto poco: forse meriterebbe qualcosa in più ma alla TV non sono riuscito a valutare il suo lavoro “sporco” (cioè il rincorrere gli avversari per ostacolarli) che credo abbia fatto.

Cazzano 5+ : fino ad oggi mi era sempre piaciuto, almeno nei primi 30-45 minuti, ma in questa partita ha sbagliato quasi tutto.
Palotelli 5+ : (senza il rigore avrebbe preso 5-) evidentemente era in giornata “no” come il suo compagno ma almeno non si è fatto espellere come temevo (evidentemente era ben camomillato, forse pure troppo!); ormai credo sia però evidente che non ha l'istinto dell'attaccante puro: al suo posto Di Pasqua avrebbe segnato almeno un gol...

Subentrati:
Zirconi 7+ : io l'avrei messo al posto di Lentolivo e non di Cazzano (e all'attacco sarei partito con la coppia Giovino/Di Pasqua perché più affidabile e meno umorale). È stato molto pericoloso in un paio di occasioni ma soprattutto ha dimostrato personalità e voglia di incidere sulla partita.
Mandorlino 7 : Non me l'aspettavo così forte: lui sì è uno che si inserisce bene! E poi non corre e basta ma ha anche un'ottima tecnica: molto bravo!
Aprile 6+ : Non capisco come mai non riesca a esprimersi come nel Napoli: magari è troppo stanco?

In definitiva la difesa ha fatto il suo dovere, il centrocampo ha retto (perché gli inglesi non hanno nemmeno provato a contrastarlo) mentre l'attacco (che io reputavo imprevedibile) era in giornata “no”: questo spiega gli zero gol subiti e segnati.

La conclusione è che, anche stavolta come contro la Spagna, è stata la squadra avversaria ad aiutarci con una strategia di gioco completamente sballata.
Per quel che mi riguarda, io dovrei ormai aver capito che, per fare delle previsioni sul risultato di una partita di calcio, bisogna conoscere entrambe le squadre e non solo una!

Nota (*1): non avendo visto la precedente partita non sapevo che il fuoriclasse inglese fosse completamente fuori forma: ieri mi è sembrato il peggiore in campo!

domenica 24 giugno 2012

Lezione XXXI: revisione

Lezione tranquilla di revisione. Mi ero appuntato più problemi/domande del solito e quindi abbiamo passato mezz'ora e più a ricontrollare e chiarire i miei dubbi.

Paranoid: si è deciso di passare da 50bpm a “circa” 55. Il maestro mi ha suggerito un nuovo metodo che consiste nell'aumentare di 6bpm, fare qualche prova, e poi diminuire di 2bpm: nel mio caso cioè dovrei passare a 56bpm, fare qualche prova, e poi tornare a 54bpm. L'idea è che in questo modo, pur aumentando la velocità, si ha però la sensazione che diventi “più facile”. Mi sembra che abbia senso però non ne sono entusiasta. Non so perché...

Ear Training: continuo ad esercitarmi col programma gratuito GNU Solfege. Forse un po' troppo ambiziosamente sono partito con l'esercizio sul riconoscimento di 4 semitoni (sarei potuto partire con due) e questo mi ha causato un po' di confusione. Comunque le statistiche dimostrano che sto migliorando: forse l'unico problema sono (soprattutto) la sesta e (meno) la prima corda perché distinguo meno i loro suoni. Per questo il maestro mi ha chiesto se posso configurare gli esercizi per esercitarmi su uno specifico sottoinsieme di ottave. Penso sia possibile ma devo verificare.

Brano Saw: con questo nuovo brano avevo due problemi. Il primo è che sopra la base preregistrata non riesco a suonarci perché gli altri strumenti mi confondono (mentre su Tuxguitar, a parità di bpm, non ho questo problema); il secondo è l'ultima battuta che inizia sfasata di ⅛ dopo una pausa piuttosto lunga (per la precisione c'è una nota da 4/4 seguita dalla pausa di ⅛) e io raramente riesco a partire in sincrono (e il problema si nota molto perché devo suonare molti ⅛ di seguito e questo non mi permette di “aggiustarmi”).
Il maestro ha verificato che nella base la chitarra è in effetti registrata molto bassa: mi ha suggerito di provare ad attenuare i bassi e aumentare gli alti in riproduzione ma devo trovare un programma che mi permetta di farlo e comunque è un palliativo. Invece, la soluzione migliore, anche per risolvere il problema di sincronia nella battuta finale, sarebbe quello di trovare un programma che mi permetta di suonare un file mp3 variandone la velocità: lui mi ha suggerito Transcribe! che però è a pagamento (e permette di fare molte altre cose) spero di riuscire a trovarne altri gratuiti.
Comunque, secondo il maestro è importante che mi abitui a suonare sopra basi musicali e quindi mi ha chiesto di insistere in questo senso invece di “rifugiarmi” su Tuxguitar...

Brano Whizz e intermedio: “Whizz” è il brano lungo che non ho neppure provato a fare a cause dei problemi trovati in “Saw”. Invece “intermedio” era un esercizio di tecnica che avevo trovato fra “Saw” e “Whizz” e che, di mia iniziativa, avevo provato ad affrontare. In teoria riproponeva il pattern-chili eseguito su soli 3 accordi (A,D ed E) ma ad alta velocità e accentando alcuni plettrate (*1). Il maestro mi ha detto che questo esercizio è in realtà inutilmente difficile e che lo posso saltare a cuor leggero: mi ha detto di passare a “Whizz”direttamente...

Wind Of Change: qualche giorno fa mi sono messo seriamente a studiare questo brano e in particolare mi sono concentrato sul ritornello. Mi sono però reso conto che non è banale cantare sopra gli accordi (sopra le note è molto più facile). In particolare non sapevo se dovevo cercare di andare dietro alla chitarra o alla voce: sembra stupido perché sono io che canto e suono ma per me sono due attività separate e indipendenti e, appunto, devo capire come sincronizzarle...
Il maestro mi ha confermato che è un problema comune e che devo cercare di andare dietro alla chitarra con la voce e non viceversa. Immagino che quanto scritto sembrerà piuttosto assurdo a chi non ha mai provato a suonare e cantare contemporaneamente!

Carosello: è un brano, in teoria molto facile, che avevo imparato per conto mio (era nella stessa fotocopia di “Sound of Silence”!). L'unico problema è che nella diteggiatura che avevo scelto c'erano delle note su corde libere che davano fastidio (perché continuavano a suonare). Da solo avevo brevemente provato a cambiare posizione ma avevo lo stesso problema su note diverse.
Il maestro mi ha invece trovato una diteggiatura un po' bizzarra che però mi risolve il problema eliminando le corde libere...

Nella seconda parte della lezione, il maestro mi ha chiesto di suonargli un giro col pattern-chili scegliendolo fra quelli che mi rimanevano “difficili”. In realtà non ho un giro che mi rimane più ostico degli altri: l'unica discriminante è il F che ancora mi riesce più difficile degli altri. Quindi dove c'è F ho problemi, dove non c'è, no. Comunque sono andato benino e, anche col F sono molto migliorato, così si è deciso di aumentare i bpm da 42 a 50 (per poi diminuire a 46/48 bpm)...

Poi ho spiegato al maestro che, non solo la base musicale spesso mi confonde, ma che addirittura non sono sicuro di riuscire a distinguere i vari strumenti fra di loro (soprattutto fra basso e chitarra). Allora come esercizio/svago mi ha dato una lista di canzoni dove, secondo lui, dovrei essere in grado stando attento, di riconoscere i vari strumenti (“inclusa la voce” ha aggiunto: sospetto un trucco): devo prendere nota e poi verificheremo.
La lista è:
  1. Smoke on the water – Deep Purple
  2. Spirit of the road – Rush
  3. We will rock you – Queen
  4. Stricken – Disturbed
  5. Lemon song – Led Zeppelin
  6. New York, New York – Frank Sinatra
  7. Waiting the world to change – John Mayer
  8. Hip today – Extreme
Non so quanto sarà utile ma dovrebbe essere divertente...

Poi ho nuovamente protestato per i noiosi esercizi PowerNew e Powerino così il maestro mi ha suggerito di passare a un brano che contenga molti power-chord: la scelta, considerato che già l'avevo studiato (suonandolo a velocità molto ridotta), è caduta su Battle Hymn dei Manowar. Adesso vedrò di suonarlo sopra Tuxguitar aumentandone sensibilmente la velocità.

Non mi viene in mente altro... probabilmente perché non c'è altro da aggiungere: ho suonato più del solito e per questo è rimasto meno tempo per cambiare/aggiungere esercizi...

Nota (*1): Cioè nel “mio” pattern-chili suono solo alcuni accordi (il 1°, 3°, 4°, 6°, 7° e 8°) mentre in questa versione suono tutti gli ⅛ della battuta ma accentando il 1°, 3°, 4°, 6°, 7° e 8°.

sabato 23 giugno 2012

Pecora vs Tigre

In genere in questo scontro impari è la pecora che parte sfavorita: ma se però la pecora è particolarmente stupida?
No, non succede nessun miracolo: se la pecora è stupida allora questa continua a perdere contro la tigre con l'unica differenza di fare pure una brutta figura.

È d'ieri questa notizia del Corriere.it: No cittadinanza al Dalai Lama.
I fatti: il sindaco aveva proposto la cittadinanza onoraria al Dalai Lama, ma dopo la minaccia della Cina di non partecipare all'Expo 2015, viene fatta immediatamente marcia indietro.
Penoso e triste. Ma a scuola, alle elementari, perché si cerca di insegnare ai bambini a fare la cosa giusta? Tanto poi la vita reale dà solo esempi di vigliaccheria e ipocrisia...

Mi si potrebbe obiettare: ma in questo caso c'è stato del calcolo politico e il sindaco ha preferito tutelare l'expo considerata l'importanza economica della Cina.
Ed è qui che entra in gioco la stupidità: non si sa come reagisce la Cina quando c'è in ballo il Dalai Lama? Ricordo molti episodi analoghi in Francia e USA...
E allora, se sappiamo già quale sarà la reazione della Cina e siamo consapevoli di non essere disposti a resistere ai suoi ricatti, perché offriamo la cittadinanza al Dalai Lama in primo luogo?
Solo per il gusto di fare brutta figura? Per il brivido di arrampicarsi sugli specchi con dichiarazioni del tipo: “Nessun cedimento a diktat, ma la consapevolezza di dover trovare un equilibrio - Pisapia”?

venerdì 22 giugno 2012

Da FB...

Le informazioni, o per meglio dire gli slogan, che circolano su FB raramente mi convincono.
Spesso si tratta di sparate più o meno verosimili e impossibili o quasi da verificare.
Ogni tanto, quando mi viene la voglia, provo a investigare, a fare poche ricerche su Google e, il 95% delle volte, scopro che si tratta di bufale a volte in buona e, più spesso, in cattiva fede.

Esempio di bufala sgamata:


Però, nella grande quantità di informazioni a volte si trovano anche dei dati interessanti. Di seguito un paio di esempi più o meno recenti.

Era da qualche tempo (mesi/anni) che ci avevo fatto caso: appena succede qualche calamità c'è immediatamente una proliferazione di numeri di telefono da chiamare per donare qualche euro.
Mi chiedevo il motivo di tale sollecitudine: possibile che queste iniziative siano completamente disinteressate? A chi vanno questi soldi? Come vengono spesi? Chi c'è dietro?
Insomma avevo un grosso punto interrogativo in testa ma non sapevo darmi nessuna risposta: poteva benissimo darsi che il dubbio fosse dettato solo dalla mia solita paranoia ingiustificata.
Poi trovai uno di quei messaggi shared di FB che diceva qualcosa del tipo: le banche prestano i soldi donati con le telefonate, a interesse (e quindi ci guadagnano), ai terremotati (o ai calamitati del momento).
Non mi è riuscito rintracciare il messaggio in questione né, a suo tempo, cercai di verificarne l'attendibilità, però mi pare che indichi una possibilità da tenere presente.
Si tratta cioè di un'ipotesi, magari non vera, ma realistica perché spiegherebbe il motivo della prontezza con cui si pubblicizzano questi numeri telefonici: il guadagno; e la rapidità con cui appaiono si spiega con la cinica volontà di sfruttare l'onda emotiva causata nell'immediatezza dalla disgrazia per incrementare tale guadagno.

Mi ripeto: NON so se è vero, ma è verosimile e, al momento, è l'unica spiegazione che ho per spiegare questo fenomeno a mio parere sospetto.

Di tipo completamente diverso il secondo esempio:



In pratica un giornalista tedesco (presumo esperto di economia) sembra confermare una mia teoria che iniziai a studiare nei post Indagine sul debito e Ancora sul debito. All'epoca mi chiedevo se all'Italia convenisse o meno dichiarare il default. La mia conclusione fu: “Alla luce dei nuovi elementi penso che l'insolvenza sovrana sia inevitabile: in questo caso meglio prima che dopo aver spolpato ancor di più gli italiani...”.
Per i dettagli delle mie motivazioni consiglio di leggere il secondo post indicato ma, in pratica, faccio delle semplici stime dove, considerando un deficit annuo di 50 miliardi (una media degli ultimi 10 anni), un tasso d'interesse sui BTP del 7% (adesso è sul 6%) e una crescita del PIL del'1% (adesso la stima è di crescita negativa), fra 5 anni il peso del debito salirà di oltre il 50%.
Ovviamente le mie stime erano molto grossolane ma comunque indicative: in particolare mostravo la relazione fra deficit e interessi sul debito e come il primo fosse pesantemente condizionato dal secondo.
Per la cronaca il deficit statale è dato dalla differenza fra entrate e uscite: le entrate sono date dalle tasse mentre le uscite sono le spese (stipendi, sanità, esercito, etc) + interessi sul debito pubblico.
In altre parole, se non avessimo da pagare gli interessi sul debito, i conti dello Stato sarebbero più o meno in pari: da qui la mia domanda “chi ce lo fa fare di svenarci per niente? Visto che comunque il debito ha una dimensione tale da non essere estinguibile?”.

Il giornalista tedesco la pensa come me e conferma: l'Italia ha bisogno dei soldi che si procura sul mercato con i BTP solamente per pagare gli interessi sul debito stesso! Se decidesse di non onorare il debito non avrebbe bisogno di soldi.

Per curiosità contattai un'amica che parla tedesco per avere la conferma di quanto scritto nell'articolo. Mi rispose:
Confermo che c'è nell'articolo quel che il riassunto italiano dice.
L' è però che l'articolo è lungo e, per metà e più, parla della Spagna. E poi parla soprattutto della Germania. E prendere poche parole - per di più riassunte - fuori dal loro contesto, mi sa di scandalismo.


Insomma come mi immaginavo...

giovedì 21 giugno 2012

Apologia di Cavolina

Volevo scrivere qualche commento sui retroscena della stesura del mio ultimo racconto e sul processo creativo ad esso collegato (la scelta dei nomi, significato del tag “esoterico”, parallelismo KGB/Strabuccino, ironie varie e nascoste, il mio messaggio, etc... (*1)) e infatti avevo provvisoriamente intitolato il post “Esegesi di Cavolina” ma poi ho finito per concentrarmi su un unico aspetto e ho quindi cambiato il titolo...

L'argomento su cui mi sono focalizzato riguarda il retroscena di cosa i miei beta-lettori avessero trovato di non appropriato nella bozza del racconto che gli avevo mandato da leggere.

Come accennato nel corto Pronta Cavolina calda calda... ero un po' perplesso sull'adeguatezza di alcuni riferimenti sessuali al carattere del mio blog: a me sembrava che tutto rimanesse nella fascia dell'ampiamente accettabile ma, consapevole che tutti non la pensano come me, chiesi l'opinione di tre amici (vedi i corti E uno! e 2 & 3 e stime). Per uno di questi il racconto era totalmente accettabile, per un altro era al limite mentre il terzo aveva un grosso dubbio.

Con mio stupore, l'aspetto che aveva turbato il mio amico non era un riferimento troppo osé ma quello che io consideravo solo un trucco secondario della trama: la pillola magica messa da Cavolina nel bicchiere della sorella Ricottella per fare in modo che questa andasse a letto con Strabuccino.
Insomma io, come Shakespeare prima di me, avevo bisogno di un semplice espediente che mi permettesse di sviluppare il racconto nella direzione che volevo senza bisogno di ricorrere a complesse giustificazioni.
Secondo il mio amico però questa “pillola magica” ricordava troppo da vicino le famigerate “droghe dello stupro” e, per tanto, non la trovava né divertente né appropriata.
Io rimasi molto perplesso in quanto, nella bozza originaria, era un particolare appena accennato: tecnicamente per me la similitudine fra la pillola magica e la droga era una specie di stereotipo immediatamente comprensibile al lettore che mi avrebbe permesso di evitare di perdermi in inutili spiegazioni (tutti infatti immaginano come funzioni e che effetti abbia la droga in questione). Insomma era un puro e semplice espediente narrativo e mi sembrava ovvio che non suggerivo né condonavo l'uso di tale droga nella realtà.
Però, dopo averci riflettuto, ritenni che i dubbi del mio amico erano fondati e che altre persone avrebbero potuto sentirsi disturbate dal mio riferimento.

A quel punto mi si aprirono tre possibilità: la soluzione più brutale era quella di cambiare sostanzialmente la trama. Questa idea però non mi attirava perché il racconto era in pratica finito e non avevo voglia di rimettermi a lavoro su di esso.
La seconda possibilità era quella di rimuovere solo l'analogia con la droga trasformando, ad esempio, la pillola magica in un pettine magico. In questa maniera avrei evitato il problema (beh, magari non il problema morale di quanto sia giusto far fare con l'inganno, seppur a fin di bene, qualcosa a un'altra persona!) però me ne introduceva uno nuovo: non essendoci più uno stereotipo di riferimento avrei dovuto dare molte spiegazioni sul funzionamento del, nel mio esempio, pettine magico (tipo: “bisogna pettinare i capelli alla vittima per far sì che questa si infatui della prima persona che veda subito dopo”) e questo mi avrebbe costretto a complicare la trama rendendola meno verosimile e divertente (vedi Sospensione dell'incredulità e del giudizio per la distinzione fra “realistico” e “verosimile”).
La terza possibilità, che è quella che poi ho adottato, era di rendere estremamente inverosimile il fatto che una persona assumesse volontariamente tale pillola magica: per questo motivo ho calcato molto la mano sul fatto che tale pastiglia fosse facilmente visibile e molto effervescente...
A mio avviso infatti, il sottolineare l'irrealtà dell'episodio, lo distanzia sostanzialmente dall'analogia con la droga pur mantenendo valido lo stereotipo del suo effetto.

Lo so, non è un concetto che riesco a esprimere bene...
Ecco cosa scrissi al mio amico per spiegarli cosa avevo in mente:
La pillola NON viene disciolta ma rimane integra e anzi effervescente.
Può sembrare un cambiamento insignificante ma le implicazioni sono notevoli in quanto rende ancora più inverosimile che tali pillole vengano ingerite abitualmente, senza cioè sospetti, da Cavolina (e, in occasione della festa, da Ricottella). L'idea è quella di sottolineare ancor più che si tratta di un racconto ironico con grottesche esagerazioni e assurdità.

e, successivamente:
Secondo me è fondamentale il grado di realismo con cui si descrive un'azione: immaginati la descrizione di una rapina in banca dove i banditi, con le armi spianate, si fanno consegnare i soldi. Ok?
Ora pensa alla stessa scena dove però i banditi hanno delle armi EVIDENTEMENTE di plastica ma i cassieri sono così stupidi/paurosi che consegnano comunque il denaro pensando che siano armi vere...
Ecco, mentre la prima descrizione potrebbe ispirare l'imitazione a un balordo, la seconda, dove il paradossale è evidente, no.
Analogamente, la mia prima stesura, era realistica da questo punto di vista in quanto la pastiglia magica, esattamente come la droga, non si vedeva nell'alcool...
Nella nuova versione invece l'assurdo/irrealistico è evidente: nessuno sbaglierebbe una pasticca per un "grumo" di schiuma né tanto meno una pastiglia per una bollicina gigante di champagne!


A confortarmi sulla mia intuizione dell'importanza del realismo mi è poi riemerso dalla memoria un paragrafo che lessi per la stesura del post Curiosità pedopornografica. Su wikipedia è infatti riportato: “Tuttavia, a differenza di altri Paesi, la legge italiana {contro le immagini pedopornografiche} non si applica ai disegni (per esempio lolicon o shotacon) che siano chiaramente distinguibili come tali e non come fotorealistici. La legge infatti recita chiaramente che "per immagini virtuali si intendono quelle realizzate ritoccando foto di minori o parti di esse con tecniche di elaborazione grafica [...] la cui qualità di rappresentazione fa apparire come vere situazioni non reali”.
Ovviamente in questo caso il contesto è molto diverso ma mi pare estremamente significativo il riferimento all'importanza del realismo...

Poi, in realtà, temo che il mio tentativo di evidenziare l'irrealismo della pillola magica ne abbia paradossalmente sottolineato la presenza e importanza. Cioè nella versione originale del racconto tale pillola veniva liquidata in poche frasi mentre, nella stesura definitiva, ci ricamo sopra per numerosi paragrafi per altro, temo, nemmeno troppo divertenti...
Insomma nella versione originale il parallelismo fra pillola magia e droga veniva coscientemente notato solo dai lettori più sensibili mentre adesso, al contrario, solo i meno sensibili non lo notano! La speranza è che però, grazie ai miei sforzi di rielaborazione del testo, nessuno ne venga offeso.

Nota (*1): magari ritornerò su questi aspetti, sicuramente più divertenti e forse interessanti, in un successivo post... Ma non lo prometto!

mercoledì 20 giugno 2012

Pericolo libertà

Il mio attuale candidato libro da WC è i “Miti celtici” di T.W. Rolleston (*1). Al momento ho solo letto qualche paragrafo a casaccio (*2) e la sua prefazione.
Proprio nella prefazione una frase mi ha colpito: l'autore spiega che anche ciò che è dimenticato non è necessariamente perduto. I miti e le tradizioni celtiche hanno comunque influenzato la società inglese e, in particolare “...{l'eredità celtica} dona ponderatezza, profondità, rispetto per le leggi e le consuetudini antiche e amore per la libertà individuale che sono più o meno estranei ai popoli romanzi dell'Europa meridionale.”.
Questa affermazione è un po' forte e, sul momento, l'ho giudicata un'esagerazione. Eppure c'è del vero, non so se dipenda “dall'eredità culturale celtica” ma ho la sensazione che la democrazia “funzionicchi” solamente negli USA e in UK (e magari anche in altri stati del nord Europa ma non li conosco abbastanza per giudicare). A un livello molto basico, quasi filosofico, credo infatti che affinché la democrazia funzioni sia fondamentale che il cittadino abbia il rispetto/amore per i propri diritti e della propria libertà.

Il motivo di questo lungo preambolo è dovuto a un nuovo messaggio che da qualche giorno campeggia su ogni pagina di Wikipedia.it:



In realtà sono andato a vedere il riferimento indicato ma ammetto di non averci capito niente: all'inizio del disegno di legge si fanno dei riferimenti al comma 29 (il disegno è composta da un unico articolo) ma il comma stesso è incomprensibile.
Comunque visto che non sono un esperto di legge, ma considerato che mi fido molto di più di Wikipedia che dei nostri amati politici, sono molto preoccupato e credo che il problema sia serio.

Come ho già avuto modo di scrivere più volte la nuova tendenza (non solo italiana ma mondiale) di questo tempo è cercare di controllare in maniera capillare internet e i suoi contenuti.
A volte la scusa usata per farlo sarà la lotta alla criminalità o al terrorismo, altre volte la difesa del diritto d'autore oppure, come adesso in Italia, la tutela delle presunte vittime di diffamazione.
In realtà queste sono SCUSE: la motivazione di fondo è che il potere costituito vuole mantenere il controllo sull'informazione. Il web dà infatti anche al privato cittadino la possibilità di esprimere le proprie idee e opinioni a un numero potenzialmente vastissimo di persone.
Il potere, e non mi riferisco solo alla Cina (vedi, dal sito della BBC, China vs Bloggers) o all'Iran ma anche alle democrazie occidentali, ha paura della libera circolazione delle idee perché teme che le persone possano pensare con la loro testa.
L'ideale, per qualsiasi governo, è poter influenzare le opinioni della propria popolazione tramite, ad esempio, delle campagne mediatiche: cosa c'è di meglio di una popolazione che fa quello che vuole il governo perché è convinta che sia la scelta migliore?
Certo questo non sarebbe possibile se i media fossero indipendenti ma qualcuno pensa veramente che lo siano? Le TV e i giornali appartengono a questo o a quel gruppo finanziario ed è normale che (ovviamente non sempre ma solo in certe situazioni) quando arriva l'ordine dall'alto si sforzino di mostrare un fatto sotto la prospettiva indicata.
Ma mentre giornali e TV hanno dei proprietari e quindi degli interessi ben specifici, lo stesso non si può dire per i privati cittadini che, grazie al loro numero e non avendo interessi particolari, non sono controllabili mediante “pressioni” politiche dirette (*3).
In Italia la politica sta quindi provando a prendere diverse strade per bloccare la libertà di espressione dei privati cittadini:
La prima strada è la pressione economica: tipo la web-tax (vedi appunto Web tax); a proposito, caro non-eletto Colline, a quando una tassa sui blog?
La seconda è l'intimidazione legale: ovvero, pubblica qualcosa di sgradito e io, ritenendolo arbitrariamente diffamante, ti obbligherò alla rettifica entro 48 ore (cosa che un singolo blogger, senza una redazione alle spalle, non è umanamente in grado di garantire) pena pesanti sanzioni (vedi il famigerato comma 29 paventato da Wikipedia.it ma anche i miei molti post sull'argomento tipo Non so che dire).
La terza è burocratica: l'idea è dare poteri smisurati (di censura arbitraria) a un ente, l'AGCOM, che non sia né sotto il controllo dei cittadini né della giustizia in maniera da poterne abusare quando “necessario” (vedi, ad esempio, Nuovo attacco alla libertà).

In conclusione voglio però tornare sugli anglo-celti citati nella mia premessa.
È di qualche giorno fa questo articolo della BBC sulla nuova proposta di legge pensata per combattere la “criminalità” e il “terrorismo”.
In particolare sono interessanti i commenti dei lettori che, a prima vista (ne ho letti solo una decina!), erano divisi a metà fra favorevoli e contrari.
I contrari argomentavano come criminalità e terroristi potranno aggirare facilmente la nuova legge (come ho scritto infatti lo scopo di queste leggi è un altro...) mentre le uniche a rimetterci saranno la privacy e la libertà individuale dei cittadini. La mia deduzione è che, evidentemente, i favorevoli a questa legge non possono vantare antenati anglo-celti!

Nota (*1) : “I miti celtici” di T.W. Rolleston, Ed. Euroclub, 1996; Traduzione di Elena Campominosi.
Nota (*2) : ma ho comunque scoperto delle informazioni curiose: in particolare lo splendido gioco Dragon Age (sul quale prima o poi scriverò un post) ha ripreso molti nomi dalla mitologia celtica. Uno per tutti quello della strega Morrigan...
Nota (*3) : cioè è improbabile che Colline, o un suo funzionario, telefoni personalmente a me e a chiunque in un blog parli male di lui chiedendo di ammorbidire i toni in cambio di... qualcosa!

martedì 19 giugno 2012

Le Avventure di Cavolina: I promessi sposi (5/5)

Finalmente ecco l'ultima "attesissima" (beh, non credo ma mi diverte pensarlo...) puntata di questa serie su Cavolina con il suo effervescente finale!
Come al solito niente riassunto né links (comunque le puntate precedenti sono facilmente raggiungibili tramite i link nell'elenco dei post sulla destra).
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Prigioniera
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Cavolina se ne era andata con fierezza sdegnosa ma in realtà era molto seccata. Con sé stessa per il passo falso finale, con Baccabriciola per essersi concessa al principe, col principe Buzzurro per le sue proposte indecenti e, già che c'era, anche con Pisellino per essere venuto senza il suo permesso: come sempre del resto...
L'unico aspetto positivo della faccenda era che il matrimonio fra Ricottella e il principe Buzzurro era saltato... Anzi, se tanto dava tanto, forse Ricottella e Strabuccino si sarebbero messi insieme: fra i due aveva notato che una certa intesa, una certa compatibilità nel senso di compenetrazione, sembrava proprio esserci...
«Ma come mai questo silenzio improvviso?» - si chiese Cavolina arrivando di fronte alla camera di Baccabriciola - «possibile che si siano improvvisamente addormentati?». Ma Ricottella quando dormiva russava sonoramente... così Cavolina accostò l'orecchio alla porta e riconobbe una flebile richiesta d'aiuto inframmezzata al piagnucolio sommesso della sorella. Cavolina temeva di disturbare Strabuccino, che godeva sempre della sua massima stima («nonché di Ricottella» pensò ridacchiando Cavolina), ma ormai lo scopo era stato raggiunto e, comunque, come aveva anche detto Pisellino, non sembrava esserci più “azione”. Così, con prudenza, Cavolina aprì la porta e la lasciò spalancata per far entrare più luce possibile dal corridoio.
Subito i lamenti di Ricottella si intensificarono e Cavolina iniziò a scorgere una foglia gigante di margherita e una gamba nuda agitarsi sotto un abete antropomorfo. Antropomorfo nel senso che da un ruvido tronco, munito di rami e frasche, sbucavano un sedere secco e delle gambette pelose...
Ma mentre la margherita si dimenava tutta, il povero abete giaceva immobile: il tronco abbattuto giaceva su un letto di margherite, anzi su un'unica margherita gigante su un letto. Sembrava morto, come se non fosse più vivo, proprio come abete morto muore, il tronco stroncato, se non nel fiore, almeno nel verde degli anni dei suoi rami frondosi... Cavolina, che non ci voleva credere, lo guardò attentamente per scorgere segni di vita: ma, quando si accorse che gli aghi dell'abete iniziavano a seccarsi e a cadere, dovette rassegnarsi. Strabuccino era morto e Ricottella l'avevo ucciso.
Capita la situazione si dette da fare per aiutare la sorella a districarsi: un ramo duro, di quelli di legno, tappava la bocca alla povera Ricottella che, per questo motivo, non aveva potuto invocare aiuto; e poi, possenti braccia irrigidite, rami secchi, costumi annodati e altro, la tenevano inchiodata sotto il defunto abete.
Finalmente Ricottella, grazie all'aiuto di Cavolina, riuscì a liberarsi e, ancora tremante per lo choc, le raccontò fra le lacrime cosa fosse successo.
«Non ricordo come ci sono finita... sob... ma ero felice a letto col mio principe e lui era focoso come non mai... sigh... diversamente dal solito non era mai pago... sniff... e con, tutte le sue frasche e bastoni, mi dava... sigh... grandi... sniff... soddisfazioni. Improvvisamente si è irrigidito... sob... io sul momento non mi sono preoccupata solo che, dopo un po', continuava a stare fermo senza riprendere a muoversi. Io ho cercato di liberarmi ma... sigh... solo allora mi sono resa conto di essere rimasta bloccata sotto di lui e allora... sniff... mi sono fatta prendere dal panico... sigh... volevo gridare aiuto... sigh... ma non potevo! E ora è morto! Proprio prima... sigh... delle nozze! Me tapina!»
«Dai Ricottella... ho una notizia buona e una cattiva per te: quale vuoi sapere prima?» - le chiese Cavolina che, seduta al fianco della sorella, le carezzava la mano per farle coraggio.
«La buona... sniff...»
«Non è il principe Buzzurro a essere morto ma Strabuccino!»
«Come? Il mio amato principe è vivo? Ma allora questo è il cadavere di Strabuccino?» - parafrasò Ricottella che per lo choc non era ancora lucidissima e anzi, il costume stracciato, gli aghi di abete sulla pelle e i capelli scarmigliati, contribuivano a rendere la sua figura decisamente opaca - «Ora capisco i suoi continui riferimenti al fatto che il suo albero avesse un tronco così largo che era possibile viverci dentro insieme: in effetti mi sembrava un po' eccessivo...»
«Esatto!»- confermò Cavolina con un sorriso forzato sulle labbra.
«Che schifo!» - rispose la sorella.
«Uffa! Ricottella sei sempre la solita! Ammetterai almeno che è stata una morte romanticissima: morire fra le braccia della sua amata...» - cercò di obiettare Cavolina.
«Ah ecco! Ora capisco anche i suoi continui riferimenti a Baccabriciola... Quindi, quando diceva di amarmi e mi chiamava Baccabriciola, pensava davvero che io fossi Baccabriciola! questo però significa che non è veramente morto con la donna che amava, no?»
«Uffa! Ricottella: sei proprio pignola! È vero: quando ti chiamava Baccabriciola non era per una strana ironia ma pensava che tu fossi veramente Baccabriciola... Va bene: diciamo allora che è morto fra le braccia della donna che credeva fosse quella che amava: secondo me è lo stesso molto romantico!» - ribadì Cavolina.
«Se vogliamo essere veramente pignoli non è nemmeno morto fra le mie braccia: sono io che sono rimasta intrappolata fra le sue! E non me lo ricordare più... Che schifo!»
Comunque il colloquio con la sorella aveva tranquillizzato Ricottella e ora, passato lo spavento, la potente pastiglia magica tornava a far sentire il suo effetto. Gli occhi di Ricottella divennero improvvisamente vacui e fece un gran sbadiglio.
«Forse è meglio se ti metti un po' a dormire: dopo una notte di sonno inizierai anche tu a vedere il bicchiere mezzo pieno...»- le disse Cavolina che aveva notato l'improvvisa sonnolenza della sorella.
Ricottella obbedì docilmente senza replicare, si stese accanto al tronco morto, e chiuse gli occhi.
Ma Cavolina non aveva finito di parlare - «... e poi c'è la notizia cattiva: il principe Buzzurro non vuole più sposarti... in realtà non è una notizia cattiva perché lui non ti meritava... e poi... beh... è giusto che te lo dica... il fatto che il principe abbia mandato all'aria le nozze è anche, un po', colpa mia... ma la colpa maggiore è di Baccabriciola comunque... e tutto sommato ti sta anche bene visto che tu le hai ucciso, Strabuccino, il suo innamorato... ma, si sa, il karma esige sangue: occhio per occhio, dente per tronco, etc... comunque so che credevi di esserne innamorata e quindi, un pochino, mi sento in colpa... ti faccio quindi le mie più sincere scuse...» - terminò di dire con un sussurro silenzioso.
Cavolina, visto che la sorella non replicava né protestava, decise di essere stata capita e perdonata. Si diresse quindi in punta di piedi verso la porta congedata dal gentile russare di Ricottella. Ormai anche lei si sentiva stanca: voleva solo controllare che Peretta stesse bene e poi tornarsene finalmente a casa...

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Tutto è bene...
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Cavolina aveva appena verificato che il brutto e grasso omaccione, che rispondeva al nome di Peretta, stesse ancora dormendo beatamente quando Pisellino la raggiunse. Siccome la ragazza era ancora un po' arrabbiata con lui lo trattò freddamente.
«Pisellino per scusare il tuo comportamento di stasera ho una commissione per te: in camera di Baccabriciola, accanto a Ricottella, c'è il cadavere di Strabuccino: dovresti tagliarlo a pezzi con la motosega e liberartene gettandolo nella spazzatura. Ricordati però che qui non siamo alla fattoria ma in paese dove c'è la raccolta differenziata: ricordati quindi di gettarlo nel cassonetto del verde, hai capito?»
«Sì, sì ho capito... comunque sai, l'offerta del principe è ancora valida...ci potremmo anche guadagnare un bel po'...» - disse Pisellino studiando attentamente le reazioni della sorella.
«Come? Cosa? Che intendi?» - rispose Cavolina immediatamente guardinga a sentire nominare il principe.
«Niente, niente... solo che il principe si vuole scusare con te e ti chiede di accettare questa coppa di champagne e bere alla salute di... uhm... di Ricottella!» - le disse Pisellino porgendole un bicchiere colmo di un liquido che, a giudicare dall'aspetto, sembrava più del punch che champagne.
«No! Io dal principe non accetto nulla! Dopotutto è colpa sua se il povero Strabuccino è morto!» - rispose infiammandosi di nuovo Cavolina.
«Ma... ehm... non è solo il principe che te lo manda... è anche Baccabriciola... sì perché... anche lei vuole che tu la perdoni per... beh... il ritardo con cui... cioè per non essere arrivata in tempo a sorprendere Ricottella e Strabuccino! Sicuramente non vorrai addolorare la tua cara amica, no?» - le disse Pisellino che, mentre la guardava implorante, si rigirava la mano libera in tasca e batteva nervosamente un piede per terra.
Cavolina, che si era immediatamente raddolcita al nome di Baccabriciola, accettò la coppa ma la scrutò con sospetto.
«Ehi! C'è qualcosa qui sul fondo!»
«Non è niente! È solo... uhm...una bolla gigante da cui escono... uhm... bollicine più piccole... ehm... è raro ma a volte succede negli champagne più... ehm... preziosi!»
«E tu vuoi che me la beva?»
«la coppa, la biglia o la balla?» - si lasciò sfuggire Pisellino a voce così bassa che Cavolina non l'udì, ma subito si riscosse e le rispose - «Ehm... ma certo! Cosa altro potrebbe essere? L'alternativa è che sia una... ehm... compressa effervescente di vitamina C ma... uhm... che senso avrebbe? Non hai mica l'influenza!» - rispose un allarmatissimo Pisellino che ora tamburellava il piede per terra come un ossesso.
«Beh, in effetti non avrebbe senso... perdonami Pisellino: sono solo un po' stanca e nervosa...» - disse Cavolina che si decise a bere tutto di un fiato il presunto champagne.
Immediatamente si rese conto di avere molto più sonno di quanto pensasse e ricadde a sedere sul divano accanto alla sorella.
«Forse è meglio se dormi qui...» - le disse Pisellino
«Sì, è meglio così...» - rispose meccanicamente Cavolina
«Adesso ti rilasserai e passerai una bella nottata di cui poi non ti ricorderai nulla, d'accordo?»
«Sì, sì...» - riuscì appena a mormorare Cavolina prima di scivolare nell'incoscienza.

Era mattina inoltrata quando Cavolina si risvegliò tutta indolenzita sul divano dove Peretta russava ancora dolcemente.
«Ohi! Ohi... questo divano è più scomodo di quel che sembrava: sono tutta un dolore... e, come se non bastasse, mi prude anche la mia cosina...» - pensò Cavolina che iniziava a stiracchiarsi appena.
«puah! Guarda che pelaccio! Ma Baccabriciola non lo passa mai l'aspirapolvere su questi cuscini? Devo proprio lavarmi i denti...» - pensò, sputacchiando, sentendosi in bocca un saporaccio schifoso.
In quel momento passò Pisellino con un sacchetto pieno di pietrine splendenti.
«Ehi Pisellino cosa hai in quel sacchetto?» - le chiese Cavolina ancora mezza addormentata.
«Cosa!? Oh... sei già sveglia... ormai la magia ti dura sempre meno... ehm... queste? Sono delle... ehm... biglie che mi ha regalato il principe...» - rispose sorpreso Pisellino.
«Delle biglie? Ma non sei troppo grande per giocare con le biglie?» - disse Cavolina sbadigliando.
Pisellino non le rispose subito ma le indicò il petto.
«Accidenti che disastro! nel sonno mi si è strappata la camicetta e il seno mi è sgusciato fuori dal reggiseno... che vergogna! Accidenti al mio lato oscuro...» - pensò Cavolina coprendosi velocemente.
Cavolina sapeva infatti di essere mezza sonnambula e nel sonno più volte alla fattoria si era cambiata d'abito risvegliandosi al mattino indossando vesti spesso molto attillate: fortunatamente in quei casi c'era sempre stato il fratellino a vegliare su di lei.
Nel frattempo Pisellino, che aveva nascosto il sacchetto dietro la schiena, proseguì dicendole - «sentì, io ho appena finito di liberarmi di Strabuccino, il principe se n'è già andato... ehm... soddisfatto, Peretta non c'è ancora verso di svegliarla mentre Baccabriciola e Ricottella sono di sopra a piangere insieme perché il principe non vuole sposare nessuna di loro...»
«Beh, almeno adesso hanno una cosa in comune...» - mormorò Cavolina.
«Per la verità due: entrambe ti odiano...»
«Me? Io non ho fatto niente... ma guarda che ingrate!» - disse Cavolina con una smorfia.
«Sì, certo, certo... beh, adesso me ne torno a casa perché è stata una nottata faticosa...» - disse Pisellino salutandola.
Cavolina salutò il fratello e si mise a sedere sul divano finendo di stiracchiarsi la schiena e le braccia.
«Beh nel complesso quella di ieri è stata una nottata positiva: certo il buon Strabuccino è morto ma il suo corpo verrà riciclato, magari in un bel pannello di legno compensato, e raggiungerà così quell'utilità che in vita ha sempre bramato ma non è mai riuscito a raggiungere! E di buono c'è anche che le nozze fra il principe Buzzurro e Ricottella sono saltate...certo, ora Ricottella e Baccabriciola sono arrabbiate con me, ma quando capiranno che tutto è andato per il meglio... Comunque la cosa migliore di ieri è stata la soddisfazione di aver dimostrato al principe Buzzurro che le sue ricchezze non possono comprare tutto e, sicuramente, non il mio corpo!» - pensò soddisfatta Cavolina alzandosi finalmente in piedi.
Fu allora che si accorse di aver indossato i jeans alla rovescia.
«Certo che sono proprio sbadata! Non solo mi ero dimenticata di mettere le mutandine ma avevo anche indossato i pantaloni alla rovescia: per forza ho le mie cosine tutte irritate!» - pensò sorpresa Cavolina scuotendo la testa...

lunedì 18 giugno 2012

Update musicale

Come deciso all'ultima lezione ho aumentato sensibilmente i bpm degli esercizi.
Sul pattern non è andata male: certo, qualche problema con il F ce l'ho, ma niente di catastrofico. Nessun problema invece per il powernew mentre mi resta un po' più antipatico il powerino.
Con i brani, grazie alla dritta del maestro di prestare maggiore ascolto al motivetto del basso nella base, sono riuscito a fare l'esercizio 12 (quello dell'accordo E ripetuto per 64 ⅛ nel quale perdevo o il conto o la sincronia...).
Sempre qualche problema con l'antipatico brano raggae “Saw”. Quello più lungo ancora non l'ho guardato...
Ah, ho portato Paranoid a 50 bpm: me la cavicchio ma oggi sono andato un po' peggio d'ieri...

Delusione greca 18-Giugno-2012
Come spiegato in Speranza greca contavo che la Grecia uscisse dall'euro: anzi, non che uscisse dall'euro, ma che dichiarasse il default.
La mia speranza era infatti che gli italiani, vedendo che la Grecia non sarebbe stata "rasa al suolo" ma che anzi in breve tempo si sarebbe ripresa, avrebbero forse capito l'inutilità dei sacrifici imposti da Colline.
Il non-eletto Colline fa trangugiare agli italiani la sua “medicina” (che però, invece di guarire, avvelena lentamente) a base di tasse agitando lo spauracchio di una catastrofe che in realtà non sarebbe tale (e alla quale comunque siamo destinati ad arrivare: solamente molto più poveri e con meno capacità di rimetterci in piedi...).
Vabbè... vedremo cosa succederà in Grecia: però gli elettori greci, probabilmente impauriti dai media, hanno perso la loro migliore occasione per esprimere il loro dissenso verso una politica catastrofica che li renderà solo più poveri.

Pagella Italia-Irlanda 19-Giugno-2012
Pronostico quasi azzeccato. L'Irlanda sbaglia a non attenderci (altrimenti un gol in contropiede l'avrebbe fatto). L'attacco funziona bene, la difesa fa il suo ma il centrocampo non va. Il mio indiziato per i guai del centrocampo è Brillo: le sue prestazioni sono in calo dall'inizio del torneo, magari Brandelli dovrebbe dargli un turno di riposo. Alternativamente aggiungere un centrocampista di quantità, tipo Mandorlino, e togliere Thiago Bauli.

Al primo minuto uno dei nostri giocatori ha fatto uno svarione clamoroso: non mi è riuscito capire chi sia stato a commettere quell'errore ma nella pagella si merita un ½ voto in meno.

Tuffon 6 : Qualche disimpegno incerto e una parata discreta.
Abete 6+ : Molto meglio di Aprile...
Ciellini 6 : Non troppo impegnato.
Bagagli 6+ : È andato bene.
Balzetti 6+ : Cresce molto nel secondo tempo. Meglio di Chiaccherini.
De Arancioni 6 : Parte bene poi cala.
Brillo 5+ : Il centrocampo non funziona e lui ha le sue responsabilità.
Thiago Bauli 6 : Fa poco.
Maschisio 6+ : Il migliore a centrocampo.
Cazzano 7+ : Buon primo tempo impreziosito dal gol.
Di Pasqua 7+ : Ottima prestazione alla quale è mancata solo il gol; cala nel secondo tempo.

Boccucci 6 : Sostituisce Ciellini e tappa la bocca a Palotelli.
Zirconi 6 : Ha poco tempo ma non fa grandi giocate.
Palotelli 7 : Solo per il gol.

Non fanno per me... 23-Giugno-2012
Stordito: rincretinito dall'ascolto/visione dei video (vedi Playlist).
Mi lacrimavano gli occhi dagli sbadigli... Gli strumenti sono indicati nell'ordine in cui mi è parso di riconoscerli...
  1. Smoke on the water – Deep Purple : Quando finisce? (chitarra o basso, batteria, voce, basso?)
  2. Spirit of the road – Rush : Ricorda Meatloaf (chitarra, batteria, voce, basso?, strumento misterioso da 4:00 in poi)
  3. We will rock you – Queen : Orrida nenia! (mani, batteria, voce, chitarra sul finale)
  4. Stricken – Disturbed : Abbasso il volume... (batteria, basso, voce rauca, chitarra)
  5. Lemon song – Led Zeppelin : Che sonno! (chitarra disturbata o basso acuto, batteria, voce, chitarra ?)
  6. New York, New York – Frank Sinatra : Irritante (batteria, trombette o simili, voce, pianoforte ma poco)
  7. Waiting the world to change – John Mayer : da film rosa (batteria, voce, tastiera, chitarra “smuffata”)
  8. Hip today – Extreme : Nel video si vede che son quattro... (batteria, chitarra ?, voce, basso)

Pronostico Inghilterra-Italia 24-Giugno-2012
Per il pronostico parto dalla formazione:
Tuffon: è ok anche se, avendo avuto da parare poco, non sono sicuro della sua forma.
Abete: Ok, nella scorsa partita aveva fatto benino.
Bagagli: è ok visto che comunque non si ha nessun Thiago Silva nascosto in panchina...
Boccucci: è il difensore che mi convince meno ma se è titolare nella Juve non può essere malvagio...
Balzetti: meglio di Chiaccherini; soprattutto nel secondo tempo della scorsa partita aveva spinto molto.
Maschisio: a me piace perché copre e si inserisce; magari oggi potrebbe trovare il gol?
Brillo: come tutto il centrocampo non va, forse perché è costruito intorno a lui; dall'inizio del torneo sta giocando sempre peggio; io non l'avrei schierato, se però poi fa gol su punizione, anche sbagliando tutti i lanci, forse basta lo stesso...
DeArancioni: paradossalmente aveva brillato maggiormente giocando in difesa ma io lo preferisco centrale; magari è la volta buona che si inserisce e fa gol.
Lentolivo: si toglie giustamente Thiago Bauli (non compatibile con Brillo) ma si casca dalla padella nella brace; con Lentolivo semplicemente giocheremo in dieci.
Cazzano: come ho sempre scritto, io lo metterei solo nel secondo tempo ma Brandelli preferisce fare il contrario...
Palotelli: ho la sensazione fortissima che abbia voglia di farsi espellere: spero di sbagliarmi; per il resto la mia opinione è la solita: il suo rendimento è troppo variabile e io preferisco giocatori, magari di minor genio, ma di maggiore affidabilità.

Nel complesso abbiamo: difesa discreta, centrocampo scarso (sia per l'uomo in meno che per Brillo fuoriforma) e l'attacco imprevedibile (sia nel bene che nel male).
Non conosco l'Inghilterra ma se è arrivata prima del girone, senza avere Rooney per due incontri, non può essere male.
Pronostico quindi vittoria Inghilterra con 2 gol di scarto...

L'unica speranza è che Brillo torni inaspettatamente in forma (come probabilmente spera Brandelli), Lentolivo venga rapidamente sostituito con qualsiasi altro giocatore (preferibilmente Zirconi) e che l'attacco sia in fase geniale: in queste condizioni potremmo essere noi a vincere (15-20%).

Terzo pronostico

Oggi avrei voluto scrivere un post più interessante (avrei da dire la mia sulle elezioni in Grecia e sull'ennesimo attacco al web) ma, per tradizione, preferisco fare il mio pronostico per Italia-Irlanda.

Non so se verrà confermata, ma la formazione indicata dai giornali è:
Tuffon : Ok. Secondo me Vin Santis è un pochino meglio ma se mettiamo in conto l'aspetto psicologico, il vocione di Tuffon dà sicurezza a tutto il reparto difensivo e oltre!
Abete: Al posto di Aprile. A me non dispiace: anche se sono un estimatore di Aprile nelle ultime partite non mi ha convinto ed è quindi giusto cambiarlo. Oltretutto per Abete non dovrebbe essere un problema giocare con la difesa a quattro.
Ciellini: A me piace: l'unico dubbio che ho è che si sia disabituato a giocare difensore centrale (considerando anche il gol che abbiamo subito contro la Croazia). Ma penso che contro gli attaccanti irlandesi possa fare bene.
Bagagli: Rientra dopo l'infortunio. Spero che sia davvero al 100%: non vorrei che fosse rimandato in campo solo per non sbugiardare la decisione di portarlo all'europeo nonostante l'infortunio. Vedremo...
Balzetti: A me piace: Chiaccherini aveva mostrato solo tanta buona volontà. Speriamo che Balzetti sia più incisivo.
De Arancioni: Finalmente dovrebbe giocare nel suo ruolo: non che fosse andato male come difensore ma secondo me avevamo rischiato molto...
Brillo: Ok. A parte il gol non mi pare che sia in forma esaltante: alterna ottime giocate a errori banali. Vediamo...
Maschisio: Ok. Visto che l'Irlanda giocherà presumibilmente in difesa i suoi inserimenti sarebbero fondamentali per aiutare a far spazio ai nostri attaccanti. Oltretutto, rispetto alla prima partita, mi pare in crescita.
Thiago Bauli: Ma... Io con un centrocampista meno di qualità ma più di sostanza, tipo Mandorlino, mi sarei sentito più sicuro...
Cazzano: Continuo a essere dell'idea che andrebbe inserito nel secondo tempo. Nella scorsa partita il calo di rendimento fra il primo e il secondo tempo è stato evidente: non capisco l'insistenza di Brandelli.
Di Pasqua: Finalmente dall'inizio! Io credo che farà bene anche se l'ideale per lui sarebbe poter giocare in contropiede (mentre invece sarà l'Italia, suppongo, a dover fare la partita).

Nel complesso mi pare che questa formazione vada bene: un piccolo dubbio è su Thiago Bauli (ma potrebbe rivelarsi anche una buona scelta...) mentre perplessità maggiori le ho sull'utilizzo di Cazzano dal primo minuto. Poi, contro i difensori irlandesi molto fisici, secondo me avrebbe fatto comodo avere un attaccante di peso (tipo Osvaldu) ma Brandelli non ha portato nessuno del genere...

In linea di massima sono piuttosto fiducioso sulle possibilità dell'Italia (anche se non do la vittoria per scontata!). Il dubbio maggiore è che, come ho già scritto in altri post, le squadre di Brandelli rendono di più contro le squadre che cercano di imporre il loro gioco (tipo la Spagna) mentre tendono a essere sterili contro quelle che si difendono e basta. Se l'Irlanda non avrà velleità offensive potrebbe quindi essere difficile sbloccare il risultato.

Pronostico: 2-1 per l'Italia.

domenica 17 giugno 2012

Lezione XXX: marcia funebre

Sono di umore cupo. Non per colpa della lezione però!
Sono io che ogni tanto mi alzo col piede sbagliato o comunque finisco per vedere tutto nero.
Provo a vedere se a scrivere mi rilasso: non credo ma almeno sarò più sintetico del solito.

La lezione è scivolata via piacevole e tranquilla. La formula è la solita: riesame del lavoro svolto, qualche prova, qualche modifica e un pizzico di novità.

Abbiamo riguardato i quattro brani e il maestro mi ha confermato che li suono bene. Per questo me ne ha assegnati altri due: “Saw” (Raggae a 120bpm) e “Whizz” (Country a 114bpm).
Il secondo mi pare lunghissimo: magari non è difficile ma mi ci vorrà un po' di tempo per memorizzarlo.
Per conto mio avevo provato a guardare l'esercizio 11 (per dare l'idea della sua difficoltà teorica, i due nuovi brani sono il 19 e il 21, mentre i quattro precedenti erano il 4, 5, 6 e 7).
In teoria era una stupidaggine: suonare un solo accordo (E) a plettrate alternate. Il problema è la velocità: io ci provavo ma o finivo prima oppure dopo la base preregistrata. In pratica non riuscivo a rimanere in sincrono.
Il maestro mi ha spiegato che il mio non è un problema di velocità: devo fare attenzione attenzione alla base dove c'è il basso che suona un motivetto. Io mi devo sincronizzare su di esso e mettere l'accento sull'accordo di inizio battuta che corrisponde infatti all'inizio del motivo suonato dal basso. Così per ogni misura. Non ho provato ma mi sembra un suggerimento molto sensato: se poi anche questo tentativo dovesse fallire vorrà dire che metterò il brano (semplicemente 4 battute di 8 ottavi di E...) su Tuxguitar a un bpm che riesco a gestire per poi aumentare lentamente la velocità.

Sul pattern-chili il maestro mi ha detto che vado troppo piano: gli ho spiegato che il problema è che ho solo un ⅛ per cambiare accordo e col F non faccio in tempo. Il maestro ha ribattuto dicendomi che non devo aspettare di saper fare ogni cosa perfettamente prima di aumentare la velocità perché altrimenti ci metterei troppo: se il F non mi viene perfettamente pazienza; l'importante è che io segua il ritmo, poi sistemerò meglio le dita per la plettrata successiva.
Questo modo di fare va un po' contro la mia natura ma ne riconosco il buon senso e per questo, su insistenza del maestro, porterò i bpm da 32 a 40.

Poi abbiamo riguardato il nuovo esercizio Power-New: va bene, devo solo plettrare esclusivamente verso il basso nella seconda parte. Anche qui cercherò di aumentare un po' più rapidamente i bpm.

Già che c'era mi ha dato il seguente nuovo esercizio che ancora non ho deciso come chiamare:



Mi pare facile e noioso: lo chiamerò Powerino...
Anche qui cercherò di partire da un bpm più alto del solito. Sigh...

Infine il brano Paranoid. Oggi per la prima volta mi è venuto bene! Ho imparato ad ascoltare e seguire il ritmo e così, quando tutto va bene, riesco a mantenere il tempo.
A questo punto posso aumentare i bpm e, sono fiducioso, non perderò i punti di riferimento che ho acquisito...

Scusate la mestizia che pervade questo post!

sabato 16 giugno 2012

Secondo cruciverba di verifica

Dopo più di un anno ho deciso di riproporre ai miei lettori un bel cruciverba di verifica fatto da me. Come piccolo aiuto ho deciso di segnalare le definizioni basate sui miei post (esclusivamente da i “wow”) con un (w), quelle più facete avranno una (f) mentre quelle molto difficili una (d).
Per invogliare i miei lettori a questa difficile impresa metto in palio un prezioso premio che spedirò a chi mi manderà la prima soluzione esatta!



Orizzontali:
1 (w) Il grande amore di KGB (epiteto).
19 Attività politiche.
20 (w) Il gruppo hot red metal preferito da KGB.
21 (w) Sistema di Gioco di Ruolo Generico e Universale.
22 Andate a male.
24 Risaputo.
26 Cane australiano.
27 (d) Ne fu vescovo Sant'Agostino (me la ricordo perché mi pare buffa).
29 Liquido reso effervescente.
32 Anno del Signore
34 La “o” nella programmazione
35 Scipione l'usava per cingersi la testa.
37 Lo usano le stampanti.
38 (f) Lo fanno coloro che partono per un viaggio.
42 La User Interface in italiano.
43 Lo è il boxer al tappeto che non si rialza.
44 La “e” nella programmazione.
45 L'eroe di Virgilio.
47 Film giallo d'atmosfera (IMHO un po' noioso).
50 L'allena il Trap.
53 (f) Lo è il cibo Regale.
55 Si richiedono per le missioni suicide.
58 Il giro di Francia.
59 Gradevole abbreviazione di nome femminile.
60 (d) Carlo in arabo
62 C'è solo un unico Number ...
63 (f) Erbe maleducate e ignoranti.
65 (w) Il sito preferito di KGB.
69 Veicolo ecologico.
70 Lo si trova nelle piste ghiacciate.
72 (d) Termine inglese così definito su Urban Dictionary: persona molestata sessualmente ogni giorno: spesso ignorante o ritardata.
73 Nave da guerra.
77 (w) È la vera fine dell'innocenza.
82 (f) Lo dice chi subisce un dolore improvviso e inaspettato.
83 Importante associazione tennistica.
84 “E” in olandese.
85 Il dio della mitologia nordica a cui era sacro il giovedì.
87 Il più piccolo capoluogo di regione.
88 (w) Secondo la Bibbia è insaziabile.
91 Plantigrado.
92 La più importante agenzia per la sicurezza americana.
93 Donna quasi senza voce.
94 Divinità solare egiziana.
95 (f) Il contrario del termine informatico “host”.
97 (f)(d) Forma di sottocultura (anche musicale) nata negli anni '70 ma con una “b”.
99 (f) Come nel 32.
100 La nota C nella tradizionale notazione italiana.
101 L'alieno che viene dallo spazio
102 (w) Sono gli antichi resti di un lago preistorico.
103 La femmina ci tiene le uova.
104 Animale simile allo struzzo.
105 Il mese dei matrimoni.

Verticali:
1 Nota marca di abiti alla moda.
2 (f) Baci fra amanti coriacei.
3 Codice bancario.
4 (d) Arcipelago nel mare delle Andamane.
5 Il fondatore dell'eresia ariana.
6 (f) Ragazza molto attraente in Toscana.
7 Si nasconde fra le nevi.
8 La data sugli assegni.
9 Lo canta male la nazionale di calcio.
10 (d) “Signore” in fenicio; divinità parallela ad Attis (Vedi il Ramo d'oro!)
11 (f) Piccolo cappuccio metallico che protegge il dito mentre si cuce. Ma più piccolo...
12 Tende a ripetersi.
13 Ci vanno le navi.
14 Il mese dedicato a Ottaviano.
15 (f) Parte iniziale della luna.
16 Signora dai modi molto educati e civili.
17 Nessun problema nella chat.
18 (f) Lo produce KGB suonando la chitarra.
23 La dea celtica dei cavalli.
25 Lo dice un tedesco quando è d'accordo.
28 Un professionista.
30 La fine dell'osso.
31 Lo dice, imperioso, chi dà qualcosa senza volerla indietro.
33 L'ago del telefonino.
36 (d) Particella elementare.
39 (f)(d) Uomini piccoli e malvagi.
40 Spezia usata in cucina.
41 (d) Palindromo e nome di un eroe di Virgilio.
43 (w) Atleta particolarmente apprezzata da KGB per la sua bellezza.
46 (f) Strumento a percussione usato in oriente al posto del campanello.
48 Industria Trasformazione Resine
49 (f) Gattina con una “c” di troppo.
51 (f) Lo produce KGB suonando la chitarra.
52 Serie televisiva americana.
53 (w) Sonetto con versi extra.
54 Spesso è letale.
55 (d) Né noi né essi.
56 Donna poco brillante nell'apprendere.
57 (f) Uccide gli insetti molesti “stecchendoli”
61 Distingue le due del pomeriggio da quelle della notte.
64 (d) La ha il cinghiale senese.
66 Condannato da Dio.
67 La Corna famosa show-girl, cantante e presentatrice televisiva.
68 (f) Lo dice chi scopre una sorpresa preoccupante.
70 (f) Lo ripete la pecora.
71 (w) Sono il flagello del XXI secolo.
74 Uomo che fuma troppo.
75 (d) È famosa quella di Leida.
76 Ce ne sono circa 2 alla 128
78 Piccola imbarcazione a remi.
79 Simpatici anfibi.
80 Star Trek
81 Italianizzazione delle yards.
86 Sua Altezza Reale (sigla inglese).
88 Tipo di magia nera.
89 Famosissimo re bretone.
90 Ci andavano a curarsi gli italiani.
95 Antica filosofia cinese.
96 Vi si dedicano gli inoperosi.
98 Hellas Verona.
101 La fine dei rei.
102 Benevento (sigla).

venerdì 15 giugno 2012

Le Avventure di Cavolina: I promessi sposi (4/5)

Finalmente il racconto entra nel vivo: riuscirà Cavolina nel suo malvagio intento? Lo saprete solo leggendo i prossimi due capitoli...
Anche stavolta niente riassunto né links perché le altre puntate sono tutte comodamente raggiungibili tramite la lista dei post sulla destra...
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Margherita gigante e Abete nano
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Fin da subito i suoni provenienti dalla camera furono più animaleschi che vegetali: ruggiti e grugniti accompagnati da urla, urletti e urlini. Poi le maschere dovettero essere state tolte dai volti perché si iniziò a distinguere qualche parola: non che fosse in corso una conversazione troppo complessa dato che Ricottella, forse ancora intontita, si limitava a “sì, sì!” e “no, no!”. Invece le frasi di Strabuccino erano decisamente più articolate e Cavolina non poté fare a meno di apprezzarne l'erudizione e il romanticismo che trasparivano chiaramente dalle parole che le arrivavano: “aggrappati al mio tronchetto eburneo”, “fotosintetizza la mia clorofilla” o “attenta alle mie ghiande!”. Quest'ultimo avvertimento fu seguito prima da un urlo di dolore e, poi, da numerose imprecazioni: Cavolina prese così l'occasione della conseguente pausa per scendere a controllare come proseguiva la festa.

In effetti gli ospiti iniziavano a essere disorientati: la padrona di casa ancora non si era vista, Cavolina e la festeggiata erano sparite e un grasso e brutto uomo, che nessuno conosceva, russava sonoramente sul divano. Per di più, dal piano superiore, arrivavano ogni tanto i gemiti più striduli di Ricottella e già vari gruppetti di persone mormoravano fra loro indicando il soffitto.
Cavolina si affrettò quindi ad alzare il volume dello stereo, mettendo una rumorosa compilation di musica da discoteca, e ribadì che presto Baccabriciola sarebbe arrivata con una sorpresa per la festeggiata; poi corse in cucina da dove tornò con nuovi stuzzichini e bibite varie: vedendo che la festa era apparentemente tornata a una sorta di tranquilla indifferenza tornò al piano di sopra.

Nella camera da letto la coppia aveva evidentemente raggiunto una nuova fase meno verbale della precedente. Fortunatamente il volume della musica proveniente dal piano di sotto era così alto che sospiri e gemiti si percepivano appena anche incollando l'orecchio alla porta della camera. Solo dei tonfi ritmici erano chiaramente percepibili ma, questi, si confondevano facilmente con la musica tecno.
«Ma quando arrivano Baccabriciola e il principe!?» - mormorò preoccupata Cavolina guardando l'orologio. I minuti di ritardo erano solo quindici ma a lei sembravano già passate delle ore.
Il problema non era la coppia chiusa in camera, Strabuccino sembrava avere energie inesauribili e Ricottella non se ne lamentava (o almeno i “sì, sì!” erano molto più numerosi dei “no, no!”), ma gli ospiti stavano diventando inquieti: idealmente Cavolina avrebbe voluto che ci fossero stati molti testimoni ad assistere all'umiliazione del principe in maniera che, se possibile, fosse ancor più certo l'annullamento delle nozze. Però adesso iniziava a esserci il pericolo concreto che qualcuno salisse a investigare compromettendo l'intero piano.
Per questo Cavolina fece finta di niente quando si accorse che molti ospiti iniziavano ad andarsene alla spicciolata e non andò né a salutarli né, tanto meno, a cercare di trattenerli.
Passò un'altra mezz'ora abbondante senza che Baccabriciola e il principe Buzzurro si facessero vivi: l'attività nella camera proseguiva frenetica e adesso, complice la musica più “tranquilla” proveniente dal piano inferiore, si poteva nuovamente afferrare qualche parola.
La musica cessò poi di colpo sorprendendo Cavolina proprio mentre la sua fantasia era impegnata nel difficile tentativo di visualizzare il “bastone nodoso troppo grosso” del quale si era lamentata Ricottella poco prima di gridare “ancora, ancora!”.
Cavolina si riscosse e scese di corsa le scale tanto da rischiare di ruzzolare sugli ultimi gradini: ormai solo pochi ospiti in maschera si guardavano stupiti fra loro mentre, nel silenzio, si udivano chiaramente dei tonfi che facevano tremare il lampadario accompagnati dalle grida stridule di Ricottella. Solo sua sorella Peretta ronfava ancora sul divano ignara di tutto.
Rapida Cavolina prese la sua decisione - «Scusate, scusate! Ma come potete sentire l'indisposizione di Ricottella è peggiorata e adesso urla per il dolore... No! No! Niente di grave! Le succede spesso quando è nervosa... sì, in questi casi cerca di sfogarsi saltando sul pavimento... sì, in effetti mia sorella è un po' particolare... no, no davvero, non c'è bisogno... va tutto bene... sì, c'è chi si sta prendendo cura di lei... sì, sì è in buoni rami...ehm... mani... davvero grazie a tutti per essere venuti...» - spiegò Cavolina, girando rapidamente intorno agli ultimi gruppetti sparpagliati di ospiti, così come un cane pastore raduna le sue pecore, per poi spingerli via tutti insieme verso l'uscita...

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Dando piando
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Chiuso l'uscio di casa Cavolina controllò l'orologio: ben un'ora di ritardo! Cosa stava combinando Baccabriciola? Cavolina tornò di sopra iniziando a pensare di aver commesso un grosso errore, uno di quei pasticci che la mamma chiamava “cavolinate”, ma le parole di Ricottella, che adesso si udivano chiaramente, la confortarono: “Ti amo perché sei... aaah!... ricco di virilità... oooh! sììì!... ricco di intelligenza... aah! uooh!... ricco di forza... aaah!... e ricco...ricco... ricco di tutto!”.
Certo Ricottella, non sapeva che non era il principe Buzzurro l'uomo che, evidentemente ancora non sazio, continuava a darsi un gran da fare: «Ma, quando lo saprà, si renderà conto che è lui la sua vera anima gemella!» - pensò fiduciosa Cavolina.

Fu allora che udì un'altra ben nota voce femminile provenire dal fondo del corridoio, là dove sapeva essere la camera dei genitori di Baccabriciola.
Ed era proprio la voce, stranamente alterata, della sua amica quella che si sentiva: «ma cosa è successo? Sembra arrabbiata!» - pensò Cavolina, che subito si precipitò nella direzione dei suoni.

Cavolina arrivò di corsa e spalancò la porta: in una tenue luce dai colori fiochi e pulsanti, vide uno spettacolo che le fece andare il sangue alla testa. Baccabriciola stava rannicchiata sul letto con l'abito ridotto a brandelli che più che nascondere ne evidenziava le grazie: appena velate si intravedevano le punte scure delle sue candide colline mentre, più in basso, era visibile il contorno del folto bosco che protegge lo scrigno del piacere. Ella piangeva e lanciava ingiurie verso un uomo che, incurante delle accuse, si stava rivestendo. Seppur appena illuminato dalla luce incerta Cavolina non ebbe incertezze nel riconoscerlo: era il viscido principe Buzzurro!
Cavolina accese la luce e si mise fra il letto e l'uomo in difesa dell'amica: “Cosa le hai fatto brutto sporcaccione!?» - gli ringhiò contro Cavolina.
«Io? Niente che lei non volesse...» - si difese con noncuranza il principe mentre scrutava con attenzione la nuova venuta.
«Come niente?! Non lo vedi in che stato l'hai ridotta?! Guarda che ho capito tutto: come una tigre delle foreste più selvagge le sei balzato addosso, strappandole i vestiti, e hai soddisfatto nel suo corpo nudo le tue luride e sordide voglie maschili!» - l'accusò puntandogli contro un indice accusatore.
«Uhm... sai che sei molto carina? Scommetto che sei Cavolina, la sorellina di Ricottella... in verità sono curioso di conoscerti meglio: mi hanno tutti parlato bene di te... Comunque, se ti prendi la briga di domandare alla tua amica, scoprirai che le cose non sono andate come hai detto tu. Per la cronaca a me nemmeno mi andava: a me piacciono più le biondine... proprio come te...» - concluse il principe che sembrava tastare con gli occhi ogni lembo della pelle nuda di Cavolina.
La ragazza, rossa in faccia per l'audacia del principe, ne seguì lesta il consiglio e si voltò rivolgendosi a Baccabriciola.
«Ti prego, non ci capisco più niente, cos'è successo?» - chiese all'amica.
«Sono... sigh... una stubida...sigh!» - rispose Baccabriciola singhiozzando e tirando su col naso.
«Anch'io sono stupita della situazione...» - iniziò a rispondere Cavolina.
«Non sono stubida ma... sigh... STU-BI-DA!»
«Sì, sì ho capito... lo so che adesso hai il naso tappato! Intendevo dire che sono stupita di trovarti qui, con il vestito strappato, invece che di là a cogliere sul fatto Ricottella e Strabuccino!» - rispose un po' seccata Cavolina.
«E boi... sigh... il vesdido non è sdrabbado: è... sigh... l'uldima creazione dell'elfo... sigh... Silvano. Io volevo farmi dudda bella ber il brincibe... sigh... bure lo sflescino...» - e, così dicendo, dischiuse appena le gambe e indicò la luce pulsante azzura, viola e verde che emanava dal suo ventre, poi proseguì - «... ma lui... brima aveva deddo che mi sbosava... sigh... ma ora... sigh... dobo che mi sono concessa... come neanche una vecchia brosdiduda rodda a dudde le perversioni...»
«Come?» - chiese Cavolina che, sorpresa da tutte queste rivelazioni, aveva perso il filo del discorso.
«Come una buddana: ma non nel senso di buddisda ma... sigh... di droia!» - spiegò meglio Baccabriciola.
«Ah, sì... scusa... ho cabido: cioè, volevo dire, ho capito... Ma però, aspetta un momento! Non eri anche tu d'accordo con me che il principe fa schifo? che nonostante tutto il suo oro, i suoi diamanti, le pietre preziose, il castello...» - iniziò a dire Cavolina.
«I quattro castelli, prego! Oltre a questo qui piccolo di campagna ne ho uno in città, uno al mare e uno in montagna...» - si intromise il principe che, ancora in mutande e canottiera, si era seduto su una sedia annusandosi un'ascella e grattandosi lì dove gli slip stringevano i principeschi attributi.
«... ok... i quattro castelli, i parchi etc...insomma tu eri d'accordo con me che, nonostante le sue ricchezze, il principe è solo un cafone e che la vera ricchezza è quella interiore! Come quella che, per esempio, Strabuccino ha in abbondanza...» - terminò Cavolina mandando un'occhiataccia al principe: occhiataccia che non fu raccolta perché questo, indifferente alle parole animose della ragazza, era invece intento a valutarne attentamente il fondoschiena.
«Quattro castelli? enormi ricchezze? Questo è molto interessante!» - disse una nuova voce proveniente dalla soglia della camera.
«Pisellino che ci fai qui?!» - chiese Cavolina sorpresa.
«Beh... ero curioso di vedere se il tuo piano avesse avuto successo e così me ne sono stato nascosto di là ad ascoltare quello che combinava Ricottella con quello sgorbio vestito da abete... adesso che l'azione si era interrotta e ho deciso invece di venire a vedere cosa succedeva qui...» - spiegò Pisellino.
«Hai fatto male Pisellino: le tue orecchie innocenti non avrebbero dovuto ascoltare quelle indecenze... Ma ormai è fatta: adesso però stattene buono perché questi sono discorsi fra grandi che non puoi capire!» - gli spiegò Cavolina guardandolo dolcemente ma con fermezza.
«Insomma, Baccabriciola...» - disse Cavolina riprendendo il filo del discorso - «... spiegami come hai potuto finire per donare la tua rondine inviolata, il tuo fiore di purezza, la tua brioche ripiena del nettare dell'innocenza a questo squallido individuo!»
«Sì, hai ragione... sigh... anch'io... inizialmente la bensavo così... ma boi ho visdo oldre le sue ricchezze... sigh... ho visdo che è un uomo generoso e buono... non mi imbortava che avesse una miniera di diamandi che dà lavoro a quasi mille nani... sigh... io avevo capito chi era dendro... sigh... e allora non mi imbortava biù se fosse ricco o bovero...» - spiegò Baccabriciola guardando l'amica per controllare se capiva.
«Ho capito, ho capito: povero non bovaro...» - la rassicurò Cavolina.
«Infaddi!... sigh... io l'amavo veramende: anche se fosse sdado bovero... non bovaro ma bovero, capido vero?... e così... sigh... gli ho donado dudde le mie virdù che nessun uomo... sigh... aveva mai nemmeno visdo brima... sigh... e boi... sigh... lui si è rimangiato la barola... e ora non mi vuole biù sbosare!» - finì di accusare Baccabriciola.
«Io non ti avevo promesso niente! Mi avevi fatto capire che ti piaceva il diamante che avevo comprato per Ricottella e te l'ho regalato: ma l'anello, solo nella tua fantasia, equivaleva a una promessa di matrimonio! E poi sei tu che hai cercato in tutti i modi di godere della mia principesca virilità: credi che non ti abbia visto mentre versavi il Vigoria Plus Plus nella mia bevanda?» - chiese il principe con un sorriso beffardo rivolto a Baccabriciola.
«Sì, ma non di ha faddo niende! Hai faddo duddo in cinque minudi!» - rispose piccata la ragazza che, frettolosamente, aveva nascosto la mano sinistra dalla vista di Cavolina.
«Che vuoi, sono assuefatto ormai... Ma tu piuttosto...» - disse il principe rivolgendosi ora a Cavolina.
«...i tuoi modi decisi, il tuo coraggio, il tuo spirito di iniziativa e, lo ammetto, le tue forme fresche e sode, beh... queste risvegliano in me un appetito sopito... io, in verità, non amo le brune ma ho un debole per le bionde come te... se dovessi sposarmi, avere cioè una moglie con cui condividere le mie ricchezze, le mie immense ricchezze, ricchezze che non so nemmeno come spendere, beh, in questo caso sceglierei probabilmente una ragazza come te... che ne dici di conoscersi meglio?» - disse il principe.
«Vergogna! Vergogna! Spudorato principe! Tu che hai tradito la fiducia di mia sorella e hai abusato dell'ingenuità della mia buona amica ora credi, con poche e grette parole, di far cadere anche me ai tuoi piedi?! Credi che io sia nata ieri? No! Io sono nata ben più di dieci anni fa! E il tuo sguardo fisso sul mio seno nonché il filo di bava che cola dalla tua bocca tradiscono le tue vere intenzioni! Suppongo poi che quel misero bozzetto che ora scorgo nelle tue mutande non sia una pistola ma lo schifoso segno che indica, anche agli spiriti puri come il mio, quanto tu sia felice di vedermi o, meglio, d'immaginarmi nuda in balia della tua zozza lussuria...» - disse sprezzante Cavolina.
«Beh, questa...» - disse il principe alzandosi in piedi e armeggiando nelle sue parti intime - «... è in realtà una pistola: un principe come me non può girare disarmato e ne tengo sempre una dove posso...» - terminò di dire estraendo una piccola calibro 22 dalle proprie mutande.
Cavolina, nonostante la piccola debacle finale, fece finta di niente e, col massimo contegno permesso dalla sua succinta maschera da pirata, si girò verso la porta e marciò via a testa alta.