Oggi sono da mio padre e così ne approfitto per presentare per la prima volta al pubblico una mia opera giovanile, a occhio dei tempi del liceo, mezza commedia e mezza tragedia ma tutta femminista.
Un manifesto dell’emancipazione femminile vissuta attraverso lo sguardo ingenuo della protagonista: la giovane Colombina (che molti critici hanno paragonato al Candido di Voltaire per gli ovvi motivi).
L’opera sfortunatamente è incompleta e, trattandosi di una bozza, qua e là si notano dei piccoli errori che, però, sarebbe forse più corretto definire anacoluti accuratamente studiati per dare brio e vivacità ai dialoghi serrati.
Ma non voglio indugiare oltre: ecco qui il manoscritto dell’opera…
PS: a parte gli scherzi ho la sensazione che questo raccontino non sia stato inventato di sana pianta da me perché presenta degli aspetti tipici delle fiabe popolari: forse, ma non ricordo, avevo cercato di raccontare una storia narratami da mia nonna...
alla prima stazione
1 ora fa
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